Houston-Charlotte. È possibile fermare la corsa della miglior squadra NBA al momento? Le quote

Houston, padrona di casa, parte super favorita a quota 1.12, mentre Charlotte insegue a quota 7.00.

La vittoria dei Rockets non sembra proprio poter venire messa in discussione dagli Hornets ed è per questo che per rendere più proficua la giocata dell’1 ci sono alcuni handicap interessanti: Houston vincente con più di 18.5 vantaggio bancato a 3.50, Houston vincente con più di 15.5 punti di vantaggio a quota 2.50 e Houston vincente con più di 10.5 punti di vantaggio a 1.64. Neanche quotata la vittoria con handicap di Charlotte. Chiaramente Houston è anche uno dei primi attacchi NBA, nonché una delle migliori difese, per cui la quota over/under diventa molto interessante: Houston segna di media 115 punti per partita, mentre Charlotte (15esimo attacco della NBA) ne segna 105 per partita. Presto fatto dunque: la quota over 220.5 a 1.94 sembra essere il punto attorno al quale si aggirino le puntate degli scommettitori UNIBET, ma attenzione perché nelle ultime partita Houston sta segnando molto di più scollinando spesso oltre i 120 segnati, ecco perché anche la quota over 230.5 a 3.55 potrebbe rivelarsi la giocata vincente.

11 vittorie consecutive, con un Harden MVP sino a qui, con una difesa che sembra ancora più solida della passata stagione, un Paul che è entrato perfettamente in sintonia con progetto, squadra e sistema e un allenatore che davvero SA allenare. D’Antoni è riuscito, rubando qualche principio del collega Kerr, a sistemare e limare i punti deboli di una squadra che già l’anno scorso pareva davvero quasi perfetta, ma quest’anno i Rockets si stanno superando. Diamo qualche numero: Harden segna 32 punti di media con 9 assist e 5 rimbalzi, Gordon segna 19 punti, Paul 15 punti, 9 assist e 5 rimbalzi, Ariza 11 punti e 4 rimbalzi, Anderson 12 punti e 5 rimbalzi e Capela 14 punti e 11 rimbalzi di media; 23 assist di squadra di media e 42 triple tentate a partita tirando con il 37%. Insomma una squadra davvero forte e ben preparata, che gioca ad alto ritmo e capace di coinvolgere il pubblico di tutto il mondo. D’altronde il record parla chiaro: 21 vittorie e 4 sconfitte e primo posto solitario in vetta. In questo momento sono nettamente la miglior squadra NBA.

Dall’altra parte c’è una squadra strana: Charlotte ha una rosa molto ben composta e studiata nei particolari, con ottime individualità come Kemba Walker, Nic Batum e Dwight Howard su tutti, ma nonostante ciò il gioco della squadra di coach Clifford stenta a decollare e i play off, obiettivo minimo vista la rosa, si stanno allontanando sempre di più. Infatti attualmente sono a 10 vittorie contro 16 sconfitte e l’ottavo posto occupato dai Pistons e distante 4 vittorie. Come detto è una squadra di ottime individualità, in particolare di una, che è anche ossigeno e motore degli Hornets e cioè Kemba Walker. Per lui abbiamo 22 punti di media con 4 rimbalzi e 6 assist a partita, ma ad oggi sembra l’unico in grado di creare gioco per la squadra, l’unico capace di giocare 1vs1 e di cambiare ritmo. Nonostante i numeri di alcuni siano interessanti, come Howard da 16 punti e 12 rimbalzi di media o Batum da 10, 4 e 4 di media, c’è qualcosa che non va proprio nell’atteggiamento della squadra, incapace di reagire alle difficoltà sino a questo punto della stagione, una squadra fragile in cui i gregari fanno fatica ad esprimere il proprio gioco e il proprio livello di gioco con continuità: pensiamo a Marvin Williams, a Kidd-Gilchrist, piuttosto che Kaminsky o Jeremy Lamb, insomma sono davvero tanti i giocatori che si stanno esprimendo ben al di sotto delle proprie possibilità. Ma attenzione alle partite come queste, in cui non si ha nulla da perdere, ma tutto da guadagnare, perché potrebbero essere quelle che cambiano la stagione. Per ciò non va data per sicura la sconfitta di Charlotte perché gli stimoli sono nettamente maggiori per loro che per gli avversari che obiettivamente, in questo momento hanno ben poco da dimostrare.