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NBA 13/11/2017, 10.13

Jazz-Timberwolves. Sfida fra outsider molto temibili. Le quote

Padroni di casa che partono svantaggiati a quota 2.40 soprattutto per l’assenza di Rudy Gobert, mentre Minnesota parta favorita a quota 1.60

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Padroni di casa che partono svantaggiati a quota 2.40 soprattutto per l’assenza di Rudy Gobert, mentre Minnesota parta favorita a quota 1.60. 

Minnesota è una squadra che non perde e non vince mai con scarti ampi, ma tende a giocarsi tutte le partite fino all’ultimo secondo, perciò una loro vittoria con più di 4.5 punti di vantaggio è bancata 2.04, mentre una vittoria con più di 10.5 punti è quotata 3.45. Dall’altra parte per Utah già solo vincere con più di 1.5 punti di vantaggio comporterebbe una vittoria 2.65 volte superiore. Inoltre siamo di fronte a due squadre agli antipodi: una basa il suo gioco totalmente sull’attacco, Minnesota, l’altra è una squadra ben strutturata e che difende molto bene (senza Gobert forse la difesa di Utah potrebbe rivelarsi troppo fragile), per ciò le quote over/under potrebbero davvero essere interessanti: un over 219.5 è quotato 3.65, mentre un under 198.5 è bancato 3.50.

Insomma dovrebbe essere una partita molto equilibrata fra due squadre completamente diverse: da una parte Utah ha costruito un sistema di squadra in cui non servono giocatori fenomenali dal punto di vista del talento, ma servono dei cervelli cestistici fuori dal comune (ecco perché giocatori che altrove farebbero fatica a trovare minuti hanno così tanto spazio nei Jazz, ad esempio Joe Ingles). L’arrivo di Rubio ha sicuramente migliorato la qualità del giro-palla di Utah, ma la perdita di Hayward ha lasciato grandissimi buchi sulle capacità di costruire vantaggi dall’1vs1 della squadra di coach Snyder. Quel posto vacante sarebbe dovuto diventare di Hood, dal quale si aspettava un’annata da stella, ma che invece sta faticando molto a trovare continuità. Chi invece si è mostrato davvero intraprendente e pronto è il rookie Donovan Mitchell che sta giocando una stagione da 14 punti di media dopo essersi conquistato quintetto e fiducia da parte del coach. È chiaro che l’infortunio di uno dei centri più determinanti della lega, il francese Rudy Gobert, pesa moltissimo sulle gerarchie dei Jazz, ma sarà il sistema a compensare la sua assenza. Ecco perché comunque Utah ha vinto 6 partite a fronte di 7 sconfitte, e quando il sistema Jazz avrà finalmente trovato stabilità attenzione a questa squadra anche in chiave play off. 

Dall’altra parte c’è una squadra di grandi talenti individualisti (specie Wiggins che per la quantità di palloni che tocca produce pochissimi assist ai compagni). Minnesota aveva a inizio stagione e ha tutt’ora grandissime ambizioni per merito del mercato estivo che ha portato a casa giocatori importantissimi come Jimmy Butler, Jeff Teague, Jamal Crawford e Taj Gibson. Ma la partenza stagionale è stata un po’ zoppicante. Nelle ultime 10 partite giocate 6 vinte e 4 perse e soprattutto 2 sconfitte consecutive ottenute contro Warriors e Phoenix. Comunque sia 7 vittorie in 12 partite permettono ai T’wolves di essere la sesta forza ad ovest. I problemi restano quelli della passata stagione, manca stabilità soprattutto dalla panchina, dalla quale oltre a Crawford sta uscendo pochissimo (manca soprattutto l’apporto di Dieng che sta davvero deludendo le aspettative riguardo i suoi numeri e i suoi minuti in campo). Inoltre noi conosciamo Tom Thibodeau come un culture della difesa (era l’allenatore della difesa con Doc Rivers ai tempi dei Celtics campioni NBA con Garnett, Pierce e Allen), ma questa sua squadra, nonostante la presenza di due suoi veterani nonché grandissimi difensori come Butler e Gibson, non riesce a trovare un equilibrio, alternando buone prestazioni (94 punti subiti contro Charlotte) a pessime prestazioni (118 punti subiti da una squadra in crisi come Phoenix). In attacco le certezze sono tante: Teague 13 punti e 8 assist di media, Wigging segna 20.3 punti a partita, Butler 16 con 5 assist e 4 rimbalzi di media e poi c’è la vera stella della squadra, un giocatore troppo importante sia per il presente che per il futuro di questa franchigia, ossia Karl-Anthony Towns che segna 21 punti a partita con 11 rimbalzi di media, ed è uno dei centri più dominanti della lega intera. Sarebbe stato molto divertente vedere la sfida nella sfida fra Gobert e Towns, ma il francese non ci sarà e probabilmente sarà proprio Towns a fare la differenza per conto di Minnesota. 

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 2 Commenti
  • axy1984 13/11/2017, 15.06
    Citazione ( ErMinchietta 13/11/2017 @ 13:24 )

    Come mai i Lakers sono dati a 2 contro i Suns?

    Forse perchè giocano in trasferta ma per me sono favoriti...

  • ErMinchietta 13/11/2017, 13.24

    Come mai i Lakers sono dati a 2 contro i Suns?