Marco Belinelli, il rapporto con Michael Jordan e la Nazionale
La guardia degli Hornets: Quando mi sono infortunato MJ mi ha detto che ero soft. Gentile? Lasciare Milano è stata una liberazione
Marco Belinelli, e Michael Jordan. Il rapporto tra il giocatore e il presidente degli Hornets passa per un racconto a Massimo Lopes Pegna de La Gazzetta dello Sport: «Me lo sono trovato accanto in panchina alla prima partita, era normale, siede sempre lì, ma mi ha messo addosso un po’ di timore. Poi alla festa di Natale ho avuto modo di conoscerlo meglio. Quando mi sono infortunato mi ha preso in giro: “Ehi, non pensavo che voi italiani foste così soft” e io gli ho risposto: “Soft forse, ma anche molto furbo”».
Inevitabile riferimento alla Nazionale: «Ho visto Messina carico, ha già in mente tutto ciò che è andato male, e tutto ciò che è da salvare del Preolimpico. Sono felice per la crescita di Melli, e poi per Gentile. Sono contento che si sia trasferito, è stata come una liberazione per lui».
Inevitabile riferimento alla Nazionale: «Ho visto Messina carico, ha già in mente tutto ciò che è andato male, e tutto ciò che è da salvare del Preolimpico. Sono felice per la crescita di Melli, e poi per Gentile. Sono contento che si sia trasferito, è stata come una liberazione per lui».
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A. Maggi
@AlessandroMagg4
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