George Karl fa a pezzi Carmelo Anthony nel suo nuovo libro
L'ex coach dei Nuggets critica apertamente Anthony per non essere un leader e per impegnarsi solo in una metà campo
Come era prevedibile che accadesse, George Karl, nel suo nuovo libro, si è tolto diversi sassolini dalle scarpe, criticando apertamente alcuni suoi ex giocatori, incluso Carmelo Anthony. Il libro, che uscirà a breve, è stato consegnato in anticipo ad alcuni giornalisti, che hanno rivelato alcuni tra gli estratti più interessanti. Soprattutto su Carmelo Anthony Karl non ha particolari peli sulla lingua, dandogli dell'egoista:
"Carmelo Anthony è stato un vero e proprio enigma per me nei sei anni in cui l'ho allenato," scrive George Karl nel suo libro. "Era in assoluto il miglior giocatore offensivo che avessi mai allenato. Era anche uno che amava usare la gente, totalmente innamorato dei riflettori e molto poco propenso a dividere la ribalta con qualcun'altro. Mi faceva veramente impazzire con il suo scarso impegno difensivo. Non provava mai a fare un minimo di lavoro sporco, a rendere difficile la vita agli avversari in difesa. Il mio ideale, probabilmente l'ideale di tutti gli allenatori, è che il tuo miglior giocatore sia anche il tuo leader. Ma visto che Carmelo si impegna solo in una metà del campo, aveva fatto capire piuttosto chiaramente che non poteva essere il leader della squadra, anche se diceva spesso di volerlo essere. Allenarlo significava lavorare sulla sua difesa e cercare di sistemare il suo atteggiamento. Volevo da lui tanto impegno in attacco quanto in difesa, anzi spesso gli cercavo di fare capire che mi serviva molto di più in difesa che in attacco. Ma da parte sua non c'è mai stata una risposta positiva. Quando gli feci notare che le sue meravigliose doti offensive lo avrebbero reso una star ma non un vincente, a lui non piacque affatto quello che gli dissi e non fece altro che ignorarmi e criticarmi con gli altri giocatori. "