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NBA 13/04/2016, 13.21

Il saluto di Pau Gasol a Kobe Bryant: ‘Eravamo una combinazione perfetta’

Il catalano ha scritto una lettera al Black Mamba

NBA
È il 13 Aprile. È il #mambaday. Sono tanti i giocatori, ma in generale gli sportivi, che oggi salutano Kobe Bryant nel giorno della sua ultima partita in carriera. Tra questi Pau Gasol, che all’interno della carriera del Black Mamba occupa certamente un posto particolare. Il catalano ha giocato con Kobe tra il 2008 ed il 2014, contribuendo significativamente ai due titoli del 2009 e del 2010. Gasol ha quindi voluto omaggiare Bryant con un’emotiva lettera, di seguito riportata.


“Nel mio primo giorno con i Lakers incontrai la squadra all’Hotel Ritz di Washington. All’1:30 di notte bussano alla mia porta. È così che ho scoperto che Kobe non dorme molto. Mi sedetti a letto, credo, e lui si sedette alla scrivania al lato del televisore. Mi diede il benvenuto nella squadra e mi disse che quello era il momento. Era il momento di vincere. Sentiva che io potevo portarlo di nuovo al top e voleva assicurarsi che io lo sapessi. ‘Questa è la nostra opportunità’, mi disse. Per me quell’incontro significò molto.

Eravamo una combinazione perfetta.

Gran parte della triangle offense si basa sulla lettura e sul capirsi l’uno con l’altro. Io capivo il gioco ed ero molto scrupoloso. E credo che lui lo apprezzasse. Era aria nuova. La nostra relazione fu buona sin dal principio. Entrambi sapevamo che avevamo bisogno l’uno dell’altro per vincere.
Ci sono molte partite in NBA, e questo fa sì che sia facile lasciarsi andare. Lui ci manteneva tutti in riga. In allenamento ci sfidava, parlava male degli altri. Non tutti riescono a sopportarlo. Alcuni non ci riescono ma a me non importava. Era il suo modo di motivarci e spingerci a dare di più. È facile adagiarsi. Lui si assicurava che nessuno lo facesse.

Dopo la sconfitta in gara 6 contro i Celtics alle finali del 2008, non ne parlammo molto. Era il momento di digerire ciò che era successo, lasciare che il fuoco iniziasse a bruciarci dentro. Arrivammo alla stagione successiva con un atteggiamento differente, con un approccio più intenso, più aggressivo e più determinato. Credo che per questo vincemmo i due titoli.

Se giochi con lui, vedi giorno per giorno un esempio vivente del perché i grandi sono così grandi. Non è casualità. È l’ossessione di raggiungere un certo livello e di rimanerci. La dedizione e l’impegno sono unici. È una cosa molto difficile da trovare. Mi ha ispirato a migliorarmi e a vedere il gioco in un modo più dettagliato.

Vincemmo contro i Magic nel 2008. Tutti erano felici, ma per lui era differente. Aveva un significato speciale. Il basket era la sua vita e vincere era la sua devozione. Non sto dicendo che la sua famiglia non lo fosse, perché è così per tutti e per lui in particolare, ma lui aveva la pallacanestro dentro.

Durante la vicenda del trasferimento di Chris Paul nel dicembre 2011, di cui io dovevo far parte ma che poi fu cancellato, Kobe si comportò come un fratello maggiore, mettendoci la faccia. Disse ai Lakers: ‘se volete cederlo, fate quello che dovete fare e cedetelo. Se non lo cedete, lasciatelo giocare tranquillo’.

Non passavamo molto tempo insieme fuori dal campo, però nell’ultimo periodo ci vedemmo di più, per mangiare e ricordare molte cose. Quando stavo decidendo se andarmene o no dai Lakers, nel 2014, venne a casa mia a Redondo Beach. Mi disse che voleva che rimanessi a Los Angeles, che lottassi con lui e che terminassimo le nostre carriere insieme. Furono queste le sue parole. Io gli dissi che mi trovavo in un momento in cui avevo bisogno di cambiare. Avevo bisogno di cambiare aria. Dirgli ‘ho deciso di non giocare con te’ è stata una delle cose più dure che abbia mai fatto nella mia vita.

Firmai con i Bulls perché volevo avere una chance di vincere un altro titolo. Ma questo non è stato possibile. Mi manca. Mi manca la sua presenza. Mi manca il suo atteggiamento. Pochi giocatori ce l’hanno.

“Il Cigno Bianco”, “il Cigno Nero”, questo cose non mi davano fastidio. Non mi frustravano. Mi dimostrò che a me ci teneva. Fu un amore difficile. Lui mi sfidava perché si aspettava di più da me. Quando qualcuno fa così è perché si preoccupa per te. Quando ti ignora è perché non gli importa. È lì che ti devi preoccupare.

Forse sono un viziato, perché so cosa vuol dire vincere e mi piace quella sensazione. Mi cambia l’umore. Mi influenza. Credo che vincere mi abbia fatto capire la mia carriera e motivato a fare di più. Aver giocato con Kobe ha avuto un impatto sulla mia vita. Quest’estate sarò free agent e ora penso a quello. Voglio approfittare degli anni che mi restano. Voglio tornare a far parte di qualcosa di speciale”.
© Riproduzione riservata
A. Tarallo

A. Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 27 Commenti
  • Gil10Sba5 13/04/2016, 20.47 Mobile
    Citazione ( OttoLamphred 13/04/2016 @ 15:11 )

    Grande testa anche Pau, c'è poco da fare: il talento fa tanto, ma il cervello fa tutto

    Parole sante

  • Lakersthebest 13/04/2016, 19.02 Mobile

    La spalla ideale di Kobe, grande Pau giocatore meraviglioso e grande uomo!

  • mjkb87 13/04/2016, 17.26 Mobile

    Parlavano la stessa lingua cestistica, per questo andavano d'accordo. Questi due giocano insieme come si fa nelle più alte volte celesti (cit).

  • MJmademecrazy 13/04/2016, 16.42
    Citazione ( JaxMamba 13/04/2016 @ 16:01 )

    Per alcune cose come.duo l'ho preferito di gran lunga a Kobe-Shaq

    Assolutamente...QI cestistico contro strapotenza fisica...!

  • Kb24LA 13/04/2016, 16.29

    bhe ragazzi due giocatori che avevano un QI in campo di assoluta supremazia, poi con Nonno fish, la duttilità di Lamar e l'imprevidibilità di Ron eravamo una squadra speciale

  • andrebott 13/04/2016, 16.18
    Citazione ( JaxMamba 13/04/2016 @ 16:01 )

    Per alcune cose come.duo l'ho preferito di gran lunga a Kobe-Shaq

    Assolutamente d'accordo!

  • JaxMamba 13/04/2016, 16.01 Mobile
    Citazione ( andrebott 13/04/2016 @ 15:48 )

    Sei un grandissimo Pau e quanto mi mancano i tempi in cui dominavate insieme e la lega

    Per alcune cose come.duo l'ho preferito di gran lunga a Kobe-Shaq

  • andrebott 13/04/2016, 15.48

    Sei un grandissimo Pau e quanto mi mancano i tempi in cui dominavate insieme e la lega

  • Olimpia97 13/04/2016, 15.30

    grande pau...#mambaday è difficile da mandare giù, anche per chi non vuole dividere nulla con LA

  • OttoLamphred 13/04/2016, 15.11

    Grande testa anche Pau, c'è poco da fare: il talento fa tanto, ma il cervello fa tutto

  • GremoryAndThunder 13/04/2016, 14.49 Mobile
    Citazione ( Romario 13/04/2016 @ 13:44 )

    Grande Pau, ti aspettiamo ad Oklahoma, anche se non mi dispiacerebbe vederti insieme a marc l'anno prossimo.

    Ci sta rw roberson Kd ibaka pau

  • JaxMamba 13/04/2016, 14.18 Mobile

    Che grande che sei stato Pau, mi hai fatto sognare.

  • PauGasol16 13/04/2016, 14.10 Mobile

    Lacrimuccia

  • Ermi24 13/04/2016, 14.10 Mobile

    "Hanno bisticciato, è andato via per quello"..comunque, testimonianza meravigliosa

  • RicMon 13/04/2016, 14.02 Mobile

    Mitico Pau, un grandissimo

  • Lele22 13/04/2016, 13.48

    Super PAU.. grazie di tuttoooooooooooooooooo!!

  • sassari68 13/04/2016, 13.46 Mobile

    Un grande che saluta un grandissimo.

  • Anakin 13/04/2016, 13.45

    Parole fantastiche Pau

  • Romario 13/04/2016, 13.44 Mobile

    Grande Pau, ti aspettiamo ad Oklahoma, anche se non mi dispiacerebbe vederti insieme a marc l'anno prossimo.

  • ominostrakko 13/04/2016, 13.42

    Parole perfette, Pau. Niente miele, niente carezze, semplicemente quello che eravate assieme, (quasi) la perfezione.

  • DAngeloRussell 13/04/2016, 13.41

    grande Pau, ci manchi anche tu, giocatore di una classe infinita

  • prebozzio 13/04/2016, 13.40

    Bellissimo saluto e tributo a Kobe.

  • andreajan 13/04/2016, 13.39

    Bravo Pau! Non ti pensavo cosi!

  • TheDream2 13/04/2016, 13.31 Mobile

    Davvero una bella lettera! I 2 hanno formato un grandissimo tandem!

  • Synesthesia 13/04/2016, 13.31

    Bel messaggio, colpisce (ma non sorprende) il grandissimo rispetto e la grandissima considerazione che hanno tutti di Kobe, non c'è nessuno che lo idealizzi senza al contempo evidenziarne i profili più discussi, e questo contribuisce certamente a darne un ritratto il più possibile vicino alla realtà.
    Leggendo l'ultima frase mi pare di cogliere anche un (probabile) addio a Chicago..