538: Le probabilità che gli Warriors finiscano 73-9

Per come stanno le cose dopo la pausa per l’All-Star Game, gli Warriors verosimilmente agguanteranno il record dei Bulls 1995-1996 di Michael Jordan (72-10, mai eguagliato) e hanno poco più del 50% di probabilità di superarlo addirittura.

L’ultima volta che abbiamo fatto il punto sulla corsa di Golden State verso le 73 vittorie è stato lo scorso dicembre, e il modello assegnava loro il 54% di possibilità di ottenere almeno 72 vittorie e il 44,1% di ottenerne almeno 73. Poco più di due mesi dopo gli Warriors hanno un record di 48-4 e le possibilità di arrivare a 72 sono diventate il 69,8% e quelle di arrivare a 73 un tondo 54%. Ora come ora pare proprio che gli Warriors batteranno il record dei Bulls versione ’96.

(via Fiverhirtyeight)

I nostri colleghi di ESPN Stats & Info hanno ancora una volta una visione meno ottimista e attualmente assegnano agli Warriors il 37% di probabilità di vincere 73 o più partite. La spiegazione della discrepanza tra i due modelli è la stessa di dicembre, quando già eravamo stati più generosi rispetto ai colleghi: abbiamo infatti elaborato un sistema di rating diverso, chiamato CARM-Elo, che permette di computare le strisce positive (o negative) maturate nel corso della simulazione per calcolare la simulazione della forza di una determinata squadra per il resto della simulazione della stagione; in pratica abbiamo fatto in modo che delle prestazioni fuori dalla norma vengano rispecchiate dai risultati. E gli Warriors sono senza dubbio fuori dalla norma.

Però tutto questo parlare di quanto esattamente siano forti gli Warriors è ormai stantio. Tutti i dibattiti seri circa Golden State e il suo status di squadra leggendaria si sono esauriti mesi fa; ora rimane soltanto lo scialbo conteggio dei valori decimali accanto al nome della squadra. Al diavolo, i fissati della NBA che litigano per qualche pretestuoso significato degli Warriors sono noiosi. Quello che conta è lo spettacolo, i crossover, i no-look, le triple in transizione senza senso, e come queste esibizioni di bravura si traducano sul tabellino. Con questo principio in testa, ecco qualche dato che ha l’obiettivo di apprezzare le follie che sta realizzando Golden State in questa stagione e non semplicemente di misurarle.

- Gli Warriors dovrebbero sbagliare i prossimi 545 tiri da 3 punti per far scendere la percentuale di squadra dal 42,4% attuale al 31,5% dei Lakers, i peggiori della NBA.

- Se gli Warriors smettessero completamente di tirare da 3 da questo momento in poi fino alla fine della stagione, i Timberwolves, che sono la squadra che tira meno triple a partita, avrebbero bisogno di 50 partite per pareggiare il numero di triple tirate e 83 partite per uguagliare le triple messe a segno, quindi più o meno alla 137esima partita stagionale.

- Per uguagliare la migliore stagione per percentuale da 3 punti della carriera di Reggie Miller (42,9%), Steph Curry (45,4% da 3 con 10,8 tentativi a partita) dovrebbe sbagliare le prossime 31 triple; invece per uguagliare la migliore stagione di Larry Bird (42,7%) dovrebbe sbagliarne 34 consecutivamente; per avere la stessa percentuale di LeBron quest’anno (27,4%) dovrebbe sbagliare i prossimi 354 tentativi da 3 punti.

- Le 646 triple tentate da Curry la scorsa stagione sono più dei tentativi sommati di Miller e Bird nelle stagioni di cui sopra (e comunque quest’anno anche questo numero sarà demolito).

- Questa assurdità qui sotto.

- Ricordate quei due mesi nell’estate del 2009 in cui Steph Curry sarebbe potuto andare ai Knicks, prima che Donnie Walsh e Mike D’Antoni si misero a dire in giro, a tutti quelli con abbastanza pazienza da rimanere ad ascoltarli, di come esattamente Curry sarebbe diventato una superstar? E ricordate la delusione palpabile quando Steph si accasò in quella Golden State che non l’avrebbe usato nel modo in cui l’avrebbe fatto il Baffo delle Pringles e che tutti sognavano? Bene, alla fine Curry, a modo suo, ha giocato nel sistema seven-seconds-or-less. Secondo il calcolo di NBA.com (che potrebbe essere una o due partite indietro), gli Warriors hanno tirato 299 triple nei primi sette secondi dell’azione, convertendole in punti con il 48,5%. Chi si è avvicinato loro di più per percentuale è stata Indiana, con il 42,5% su 167 tentativi; Houston, prima per tentativi con 301 (con quattro gare in più di Golden State), ha il 38,9%; i Thunder invece hanno solo il 31,6% su 171 tentativi. Di tutti i tiri dal campo presi nei primi 7 secondi del cronometro dei 24’’ (per qualche motivo NBA.com non ha i dati relativi ai tiri liberi), gli Warriors hanno il 68% di effective field-goal percentage (seguono i Cavs con il 63,4%). Nel frattempo i Knicks, con il loro 51,4%, sono ultimi nella lega per questa statistica.

- Gli Warriors, con il 46,3%, sono primi nella NBA per triple “molto aperte” (difensore a due metri almeno di distanza). Sono però primi anche nelle triple “aperte”, 41%, e “marcate”, 37,3%. Scendono tuttavia al quarto posto nelle triple “molto marcate”, 36,1%, anche se in questa stagione ne hanno tirate solo 36.

- Secondo nbawowy.com, Steph Curry ha segnato 11 dei suoi 24 tentativi da più di 9 metri. Sei di quei tiri (di cui uno a bersaglio) sono stati scagliati dalla sua metà campo, il che vuol dire che dai 9 ai 14 metri di distanza dal canestro ha segnato 10 volte su 18 tentativi (il resto degli Warriors somma un 1 su 14 da oltre 9 metri). Se volete entrare nel dettaglio, qualche tempo fa Ben Morris aveva analizzato la sconcertante selezione di tiro di Steph.

(via Fiverhirtyeight)

- (Già che stiamo riprendendo vecchi grafici, gustatevene alcuni su Draymond qua.)

- Ah poi qui sotto abbiamo un grafico a dispersione delle triple tentate e realizzate dalla stagione 1979-1980, anno in cui fu introdotta la linea dei 3 punti.

(via Fiverhirtyeight)

- Gli Warriors creano 70,4 punti a partita tramite assist. Nel resto della lega c’è una progressione abbastanza lineare dalle ultime squadre fino alle prime: se i Lakers sono i peggiori, con 43,2 punti a partita, il dato aumenta di squadra in squadra fino al secondo posto degli Hawks, con 60,3 punti di media a partita generati da assist. Nonostante la statistica non sia ponderata secondo il numero dei possessi (gli Warriors hanno il secondo ritmo più rapido della NBA), i Dubs sono comodamente al primo posto per percentuale di passaggi che diventano assist, assist secondari o che conducono a dei tiri liberi.

- Secondo nbaminer.com, Curry ha segnato 10 punti consecutivi per la sua squadra in 10 occasioni, nessuno come lui (James è secondo con 9 volte); ne ha segnati 15 consecutivi in 3 occasioni (ancora Harden secondo, con 2 volte) e 20 consecutivi in 1 occasione (quest’anno solo Paul George è riuscito a fare altrettanto). Per 55 volte Curry ha segnato 5 punti consecutivi in assoluto in una partita (Harden è secondo con 47 volte, seguito da George e Klay Thompson entrambi con 30 volte). (Quest’anno Reggie Jackson è l’unico giocatore a essere riuscito a segnare 15 punti consecutivi assoluti in una partita; dalla stagione 1996-1997 c’erano riusciti solo altri due giocatori: Jamal Crawford nel 2013-2014 e Brandon Jennings nel 2012-2013.) 

- Probabilmente la cosa più preoccupante circa gli Warriors di quest’anno è che stanno surclassando anche gli Spurs, un’altra corazzata di livello Omega. Sempre secondo i dati di nbaminer.com, lo scarto medio degli Warriors nel primo quarto è +6,04. Gli Spurs si classificano secondi con +2,98. San Antonio supera Golden State nello scarto medio generale, +12,7 contro +12,5, ma questa differenza deriva sostanzialmente dai quarti quarti, in cui lo scarto medio degli Warriors è -0,12 mentre gli Spurs sono i migliori nella NBA con +2,56. Gli Warriors tornano primi per quello che riguarda lo scarto medio nei tempi supplementari, con +4,0.

Qua sotto avete la stessa tabella che predice il numero finale di vittorie in stagione regolare di prima ma con le simulazioni relative ai San Antonio Spurs.

(via Fiverhirtyeight)

Prima della sconfitta di giovedì sera (18 febbraio 2016, NdT), le probabilità degli Spurs di finire almeno 70-12 erano il 19,4%. Con quella sconfitta sono scese a 8,9%, che è sempre un dato di tutto rispetto ma poca roba se paragonato agli Warriors.

Andrew Flowers e Jay Boice hanno contribuito alla realizzazione dell’articolo.

Traduzione di Giacomo Sauro
Articolo di Kyle Wagner
Titolo: The Warriors’ Odds Of Going 73-9