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NBA 18/01/2016, 15.58

Nowitzki, il tedesco che spacca le retine

Wunder Dirk ha già il suo posto inciso a fuoco nella storia. Perché è lui il miglior marcatore straniero dell'NBA

NBA


(Foto via Commons.Wikimedia)


38 anni e non sentirli. Non c'è frase più adatta per descrivere alla perfezione Dirk Nowitzki, ala grande dei Dallas Mavericks, in cui gioca dal lontano 1998. Quasi vent'anni di carriera, un campionato NBA, un bronzo mondiale ed un argento con la sua Germania non bastano per spiegare il personaggio e il campione di cui stiamo parlando. Un'icona vivente, un spot per uno sport meraviglioso come il basket. Un posto nella storia sicuramente per lui ci sarà. Rimarrà nella memoria e nei ricordi degli appassionati della palla a spicchi anche quando smetterà di giocare. E ci si augura che questo accada il più tardi possibile.

Il tedesco che spacca le retine. Ci piace ribattezzare così Dirk Nowitzki. Dalla Baviera agli Stati Uniti la strada è, senza alcun dubbio, molto lunga. Ma è la che la pallacanestro è di casa. Ma è là che devi stare se vuoi confrontarti con i migliori, batterli ed entrare a farne parte. Ma forse l'essere straniero nella National Basketball Association è addirittura un qualcosa che ti permette di entrare ancor di più nell'Olimpo e nella leggenda. Non giriamoci troppo attorno però. Wunder Dirk ha già il suo posto inciso a fuoco nella storia.

News.bwin.it ha dedicato uno speciale al tedesco. Perché? Perché è lui il miglior marcatore straniero dell'NBA. Si è messo dietro dei veri e propri mostri sacri come Olajuwon, il nigeriano considerato uno dei migliori centri nella storia del campionato americano, Tim Duncan e Paul Gasol. Ma, se si va a guardare la classifica complessiva, il tedesco è sesto davanti a gente come Shaquille O'Neal e Moses Malone, non proprio gli ultimi arrivati. L'ala grande dei Mavericks ora ha messo nel mirino un certo Wilt Chamberlain. Il sorpasso non è così improbabile, soprattutto se le prestazioni saranno ancora di un livello così alto. Perché la carta d'identità, a volte, indica un semplice numero e per certi atleti sembra essere praticamente insignificante.



La standing ovation tributatagli nell'ultimo Europeo dalla Mercedes Benz di Berlino il giorno del suo addio alla Nazionale fa capire l'entità, l'importanza e il valore che egli rappresenta per il suo Paese, ma in generale per tutto il movimento cestistico internazionale. Con la Germania ha vinto un incredibile bronzo ai Mondiali del 2002 ed un argento agli Europei del 2005. Occorre concentrarsi sul presente. Dirk Nowitzki vuole riportare i Dallas Mavericks nei play-off. La finale di Conference manca dal 2011, anno in cui poi arrivò l'anello contro i Miami Heat. Ad Ovest quest'anno regna molto equilibrio. Chissà che non possa essere di nuovo la volta buona. Sembra difficile, ma quando hai un campione di tale livello in campo la speranza è sempre l'ultima a morire. Soprattutto se questo campione è a caccia di altri record, non si stacca mai di giocare ed ha ancora tanta voglia di spaccare le retine.

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E. Carchia

E. Carchia

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