NBA on fire: Brook Lopez
I Nets sono settimi ad Est con 35 vittorie in 75 partite

La prima stagione dell'era Hollins non sta andando esattamente come ci si aspettava. Tra infortuni, giocatori in calo e problemi vari, il team deve ancora tagliare il traguardo dei playoff nella mediocre Eastern Conference.
Il coach ex Memphis ha prima ammesso di aver sopravvalutato il roster, e poi le ha provate tutte per riportare i suoi in linea di galleggiamento. Ben 18 gli starting-lineups utilizzati quest'anno, in pratica tutti -tranne Joe Johnson - hanno visto cambiare il proprio ruolo all'interno della rotazione. Basti pensare a Mason Plumlee, protagonista nei primi mesi, ed ora retrocesso a big man di scorta, per far spazio ad uno dei giocatori più in forma di tutta la lega, Brook Lopez.
Nelle ultime 9 (8 vinte) il gemello di Robin marcia con medie di 27.2 punti, 10.1 rimbalzi e 2.9 stoppate, con il 60% da due e l'87% dalla lunetta. Nelle due vittorie su Indiana ha segnato 50 punti totali con 22 su 31 dal campo, mostrando tutta la sua versatilità offensiva. Nella prima occasione ha sfuttato la tendenza di Hibbert a non uscire troppo dall'area, battendolo ripetutamente con il suo pregevole tiro dalla media. Nel 're-match' coach Vogel ha ordinato al suo centro di stargli più vicino, e Lopez ne ha approfittato andando a concludere in movimento vicino al ferro. Non sono tanti i centri in grado di rappresentare un simile rebus per le difese.
Qui lo vediamo in azione nella vittoria di ieri sui Raptors, in cui ha chiuso con 30 punti (14 nel quarto periodo), 17 carambole (10 in attacco) e 2 assist.
Per play-type, Lopez è nel 76.2 percentile in situazioni di post-up con 0.94 punti segnati per possesso, e nel 74.6 come 'roll-man' nel pick'n'roll con 1.10 PPP. Nessun altro big man ha dati migliori, tra quelli con almeno 100 possessi chiusi nelle due situazioni.
Il grafico, che riporta i dati riguardanti tutta la stagione, conferma la sua tendenza a preferire il lato destro per tirare dalla media distanza, il suo jumper è una sentenza sia dalla linea di fondo che in posizione più frontale.
Dopo la pausa per l'ASG, con lui in campo i Nets hanno segnato 5.1 punti ogni 100 possessi in più degli avversari, vincendo, seppur di poco, anche la lotta a rimbalzo. Senza il big man invece il net rating crolla a -7.3, oltre 12 punti ogni 100 possessi in meno, suddivisi quasi equamente tra attacco e difesa. Inutile dire che anche sotto i tabelloni il calo è netto (-5%).
In coppia con i vari KG, Teletovic e Plumlee, Lopez non è mai riuscito a trovare il giusto ritmo (addirittura -16.1 di net rating in 354 minuti con Plumlee), mentre con il più versatile a atletico Thaddeus Young le cose sembrano funzionare decisamente meglio (+8.1 net rating)
C'è chi ha parlato di classico rendimento da contract year (Lopez ha la possibilità di uscire al termine di questa stagione), però l'ex Stanford è sempre stato un grande attaccante, non lo scopriamo certo ora.
Certo, la sua carriera è stata costellata da svariati problemi fisici, e l'aggressività non è mai stato uno dei suoi punti di forza, ma quando è in salute rimane comunque uno dei big man più difficili da contrastare nella metà campo offensiva.