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NBA 18/02/2015, 14.35

Rinascita dei centri. Il Ragno: Alex Len, Phoenix Suns

La seconda parte dell'analisi è dedicata al centro dei Suns, Alex len

NBA

QUESTA LA PARTE INTRODUTTIVA

 

Il Ragno: Alex Len, Phoenix Suns

 

 

Già siamo a due giocatori internazionali. A dire il vero tutti i giocatori di cui si parlerà qui sono cresciuti fuori dagli Stati Uniti. Ci sono molti giovani centri americani che stanno alzando il proprio livello (Andre Drummond, Mason Plumlee, Hassan Whiteside), ma tra chi tiene le redini delle squadre iniziano a girare teorie sul perché molti centri di nuova generazione arrivino dall’estero.

 

Quella più accreditata se la prende, al solito, con la AAU, e con il fatto che i centri USA crescano in squadre dai ritmi frenetici in cui possono sognare di segnare moltissimi punti a partita. I loro omologhi internazionali, invece, iniziano subito a sorbirsi la gavetta, apprendendo in questo modo presto l’arte del ruolo.

 

Difficile giudicare se non si fa lo scout di mestiere, ma, se la tendenza rimanesse questa, varrebbe la pena approfondire.

 

Len è un Gobert più magro e con le mani più morbide. I Suns hanno iniziato a crescere quando Jeff Hornacek ha deciso di schierarlo in quintetto al posto di Miles Plumlee. “Non è stato un caso”, dice Ryan McDonough, GM della squadra..

 

Su 36 minuti Len piazza circa 23 blocchi sulla palla, appena al di sotto di Gobert, e se ha spazio può andare a canestro con esplosività.

 

Si affida forse troppo al piazzato dalla media dopo il pick and pop, ma le sue mani stanno migliorando, e immaginiamo che non debba essere semplice per un giovane trovare il giusto equilibrio sul pick and roll con dei cani sciolti offensivi come Goran Dragic, Eric Bledsoe e Isaiah Thomas. A questi piace prendere il blocco da una parte prima di sterzare e andare nella direzione opposta, facendo temere a Len di scontrarsi con loro se dovesse tagliare dritto verso canestro.

 

Len si dà da fare sotto i tabelloni in attacco ed è bravo a farsi trovare per lo scarico se un compagno penetra. Sembra anche avere già una buona sintonia con l’altro lungo, Markieff Morris.

 

 

Ora come ora Len gioca di rapina, diciamo. E devi essere veramente bravo per avere successo con questo gioco nella NBA se sei alto 2,16.

 

In difesa Hornacek sfrutta la mobilità di Len per difendere i pick and roll lontani dal canestro.

 

 

“Non è stata una scelta apprezzata al tempo, ma noi dello staff non abbiamo avuto dubbi”, dice McDonough. “È raro trovare qualcuno così alto e con quella mobilità”.

 

Non domina ancora nella protezione del ferro, ma i Suns sono più rognosi con lui in campo. Len è bravo a concentrarsi sulla palla per non cadere nelle finte e, se ruota coi tempi giusti, sotto canestro è un problema per tutti.

 

 

I Suns si aspettano che diventi un giocatore offensivo più completo, ma sono comunque contenti dei progressi. “Chi non osserva con attenzione non capisce che bisogna essere veramente duri per segnare dal post”, dice McDonough. “Alex ha solo 21 anni. Si rafforzerà e inizierà a farsi rispettare spalle a canestro”.

 

 

1. IL MURO. RUDY GOBERT, UTAH JAZZ

 

2. IL RAGNO. ALEX LEN, PHOENIX SUNS

 

3. IL BULLO VECCHIA SCUOLA. JUSUF NURKIC, DENVER NUGGETS

 

4. L'INFILTRATO SILENZIOSO. STEVEN ADAMS, OKLAHOMA CITY THUNDER

 

5. IL VELOCISTA. GORGUI DIENG, MINNESOTA TIMBERWOLVES

 

 

Traduzione di Giacomo Sauro

© Riproduzione riservata
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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 8 Commenti
  • Lanpo 18/02/2015, 17.58

    Secondo me è anche meglio di Noel, per fortuna sembra che gli infortuni ad oggi non lo abbiano rallentato più di tanto.

  • TheDream2 18/02/2015, 17.46 Mobile

    Tra i 5 centri preferisco Len.Spero che gli infortuni non lo tormentino più

  • SunSeven 18/02/2015, 17.19 Mobile

    Sta migliorando in maniera esponenziale da diversi mesi a questa parte. È un pezzo pregiato, perché centri di 216 cm con il suo atletismo e tecnica non se ne sono visti molti, e per questo cercherei di conivolgerlo di più nel nostro gioco ora che di fatto siamo fuori dalla corsa playoff.

  • albyolimpia 18/02/2015, 17.07

    Molto interessante questo ragazzo. Non sarà Shaq ma dirà la sua

  • Leo976ers 18/02/2015, 15.53 Mobile

    Non mi convinceva ALL inizio....ma è innegabile abbia delle qualità nitevoli e possa crescere tanto

  • TheAnswer 18/02/2015, 15.38

    Ero tra coloro che la notte del draft 2013 non presero benissimo questa scelta, però già nei giorni successivi ebbi modo di iniziare a ricredermi e nonostante diversi problemi fisici abbiano ostacolato il suo percorso di crescita nella passata stagione, ho sempre sostenuto che la sua combinazione di centimetri, apertura alare, mobilità e coordinazione, lo rendevano un prospetto molto interessante, anche più di Noel.
    Deve ancora lavorare sul fisico e sui movimenti offensivi (ha già aggiunto un piazzato dai 5 metri discretamente affidabile), però sta già mostrando importanti progressi.

  • Goooo 18/02/2015, 15.37 Mobile

    Al draft 2013 lo avrei chiamato con la prima chiamata assoluta, ha ancora margini di crescita incredibili.

  • Whitebamba 18/02/2015, 14.56 Mobile

    Il ragazzo è interessante non diventerà mai un fenomeno ma un buon giocatore sicuramente si...certo che in attacco a causa del nostro modo di giocare viene coinvolto davvero pochissimo