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NBA 18/02/2015, 14.30

Rinascita dei centri. Il Muro: Rudy Gobert, Utah Jazz

Il primo ad essere analizzato è il centro francese dei Jazz, Rudy Gobert

NBA

QUESTA LA PARTE INTRODUTTIVA

 

I 5 BIG MEN

 

Il Muro: Rudy Gobert, Utah Jazz

Che Gobert potesse proteggere il canestro non è mai stato in dubbio. La sua apertura delle braccia, 235 centimetri, è tra le più grandi mai registrate a un draft, e ha dei piedi sorprendentemente lesti per la sua altezza. È anche un saltatore esplosivo. La sua presenza influisce su ogni secondo di ogni possesso difensivo a metà campo.

 

Non era chiaro se Gobert potesse rimanere sul parquet abbastanza a lungo da far fruttare le sue doti. Commetteva molti falli, intasava le spaziature di Utah e collezionava montagne di palle perse. Inoltre non giocava mai spalle a canestro.

 

Il gioco in post basso non è morto, ma oggi è più difficile rispetto a 10 anni fa segnare con continuità da questa posizione. Se una squadra voleva chiudere Charles Barkley o Patrick Ewing doveva chiamare un raddoppio forte dall’altra parte del campo. Le modifiche alle regole hanno consentito alle difese di diventare più scaltre.

 

Una guardia fastidiosa può scendere a stuzzicare DeMarcus Cousins spalle a canestro, rituffarsi sul proprio uomo e ritornare nuovamente su Cousins quando DeMarcus si rimette al lavoro. Un terzo difensore può materializzarsi in mezzo all’area per 2,9 secondi, ostacolare la strada di Cousins verso il centro e disturbare le linee di passaggio.

 

Ripetiamo, questo non vuol dire che il tipico lottatore da spalle a canestro si sia estinto; però ora deve essere veramente forte in post per poter essere un’opzione offensiva efficace.

 

Gobert non lo sarebbe mai diventato, e, in questa era di spaziature e velocità, le squadre che dispongono di prospetti del genere si affrettano a trasformarli in imitazioni di Tyson Chandler: devono piazzare blocchi come se non ci fosse un domani, tagliare a canestro e sfondare il ferro. Se è abbastanza bravo, un giocatore con forti doti in post può tramutarsi in un punto di riferimento offensivo capace di risucchiare più di un difensore all’interno dell’area, lontano dai tiratori. L’atletismo di Gobert gli permette di ricevere la palla appena dopo la linea di tiro libero, saltare e schiacciare, tutto in un unico movimento.

 

 
È anche un bloccante piuttosto attivo; secondo i dati di SportVU forniti a Grantland, quest’anno Gobert sta facendo registrare 27 blocchi sulla palla su 36 minuti, 11esimo tra tutti i giocatori di rotazione. Le difese preferiscono mandarlo in lunetta piuttosto che vederlo schiacciare, così Gobert ha lavorato alla meccanica di tiro libero e quest’anno non è più terribile (49% la stagione passata), ma appena sotto media (62,5%).

 

 Tuttavia la strada verso il canestro non è sempre così sgombra; le squadre si adeguano e le difese frappongono dei corpi tra te e il ferro. Gobert dovrebbe dimostrare al suo secondo anno che ha l’abilità per segnare o l’intelligenza per passare. Avviso ai naviganti: il ragazzo sta bruciando le tappe. Può usare un palleggio per districarsi nel traffico e ha una mano sinistra decisamente morbida.

 

 Inoltre, sorpresa ancora maggiore, è diventato un passatore competente. La scorsa stagione Gobert aveva totalizzato 7 assist (sette!) in 434 minuti; quest’anno ne ha già 56 in 1.134 minuti. Non è Magic Johnson ma ha dimostrato di saper leggere l’azione sul pick and roll.

 

 

 

Questo scarico pulito è diventato una costante: niente male per la potenziale coppia di lunghi che formerebbe insieme a Derrick Favors. Gobert non ha tiro, mentre il piazzato su cui Favors ha lavorato non supera i 5,5 metri. Non proprio un toccasana per le spaziature, specialmente se anche il resto delle guardie e ali di Utah, eccetto Gordon Hayward, non eccelle al tiro.

I giocatori talentuosi possono però crescere all’interno di confini precisi. I Jazz segnano 102,7 punti su 100 possessi con la coppia Favors/Gobert, più o meno in media con la produzione del resto della Lega. Quin Snyder sta infatti usando sempre più questa combinazione (come la settimana scorsa a Portland, dove Gobert ha iniziato in quintetto il secondo tempo e ha tenuto a bada LaMarcus Aldridge in ogni zona del campo).

Favors può equilibrare le spaziature grazie a un midrange game in miglioramento, e sta diventando più bravo a tagliare verso canestro anche in spazi stretti quando Gobert è in campo. 

 

Non è però tutto rose e fiori. Le mani di Gobert sono acerbe, e perde ancora troppi palloni. Troppo spesso accenna solo il blocco e si lancia alla ricerca dell’alley-oop. Quando Gobert è in campo l’attacco di Utah rallenta tanto quanto la difesa accelera, ossia 7 punti su 100 possessi, secondo NBA.com.


I numeri sono decisamente migliori quando con lui sul parquet c’è Hayward. Gobert in attacco fa il minimo indispensabile per poi scatenare la sua potenza difensiva sull’altro lato del campo. È il Godzilla della NBA. Secondo NBA.com da vicino gli avversari tirano solo con il 37% quando lui è nei pressi del ferro, il dato migliore tra tutti i centri di rotazione.


È già così determinante che i Jazz devono considerare l’ipotesi di scambiare Enes Kanter prima della chiusura del mercato. Non è scontato che andrà così; il limite salariale si alzerà notevolmente nel 2016, e Utah potrebbe rimettere sotto contratto tutti i propri giovani migliori, lasciandosi peraltro anche un po’ di margine di manovra. Kanter, con il suo jumper, potrebbe fungere da terzo lungo, che, in una (eventuale) serie playoff con accoppiamenti che richiedono una spaziatura più equilibrata, tornerebbe comodo a Utah. Alla Boris Diaw, per capirci.


È una questione di convenienza. La chiave di una possibile cessione di Kanter non sarà nel giocatore che arriverà al suo posto, ma nello spazio salariale che Utah avrà tenuto libero, perché il prossimo contratto di Kanter sarà sicuramente a otto cifre.

 

1. IL MURO. RUDY GOBERT, UTAH JAZZ

2. IL RAGNO. ALEX LEN, PHOENIX SUNS

3. IL BULLO VECCHIA SCUOLA. JUSUF NURKIC, DENVER NUGGETS

4. L'INFILTRATO SILENZIOSO. STEVEN ADAMS, OKLAHOMA CITY THUNDER

5. IL VELOCISTA. GORGUI DIENG, MINNESOTA TIMBERWOLVES

 

Traduzione di Giacomo Sauro

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 10 Commenti
  • kj7mayor 18/02/2015, 19.54

    Ottima analisi... Anche io l'ho scoperto ad inizio stagione con FantaNBA quando valeva poco... Mi è lievitato enormemente e rende sempre dai 15 ai 25 fanta punti sicuri...

  • laberra8 18/02/2015, 17.11

    Rudy Gobert idolo indiscusso del mio fantanba da inizio stagione. Lo amo.

  • Ste1990 18/02/2015, 17.10

    Prima di questa stagione sostanzialmente non avevo idea di chi fosse, ora non c'è un cacchio da fare, lo adoro.

  • postbasso 18/02/2015, 16.16

    Per me questo può diventare un fattore pauroso... oltre ad avere un fisico impressionante (apertura alare paurosa), ha anche un buon timing e una discreta tecnica difensiva. Se anche solo aggiunge qualcosa in attacco (magari il gancio, che con quelle braccia può diventare totalmente immarcabile) questo diventa veramente un bel giocatore

  • TheAnswer 18/02/2015, 15.57

    Prima del draft 2013 era particolarmente quotato e ricordo che qualcuno lo prospettava anche in top 10... Averlo scelto a fine primo giro, è stato un discreto furto!

  • Leo976ers 18/02/2015, 15.15 Mobile

    Certo quanto è cresciuto rudy è veramente notevolissimo... Oro pure per utah

  • delpo 18/02/2015, 14.50 Mobile

    La coppia Gobert-Favors mi stuzzica assai

  • delpo 18/02/2015, 14.46 Mobile

    Se va avanti così, va rifirmato a qualsiasi cifra

  • Fenixwing 18/02/2015, 14.44 Mobile

    Meh, riproviamo: Gobzilla ha del potenziale enorme, pur non avendo gran movimenti da lungo essendo stato"corto" per metà della sua carriera. Ma il tempo è dalla sua parte e già adesso, quando è praticamente solo un masso pronto a rotolare da una collina, è il migliore difensore al ferro dell'NBA. Quello che farà la differenza, oltre a quanta attenzione faranno per gestirlo, sarà la testa...e questo ha una testa fantastica. Il rombo RRRUUUDDDYYY risuonerà a lungo nella lega, seminando terrore in chiunque voglia varcare la soglia di Gobertland...

  • delpo 18/02/2015, 14.43 Mobile

    Gobert può diventare una stella assoluta