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NBA 26/01/2015, 14.35

Breve storia della totale incompetenza: gli ultimi 10 anni della Atlantic Division

Da oggi, per una volta a settimana circa, tradurremo in italiano alcuni articoli tratti da Grantland.com grazie al prezioso contributo di Giacomo Sauro

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Da oggi, per una volta a settimana circa, tradurremo in italiano alcuni articoli tratti da Grantland.com grazie al prezioso contributo di Giacomo Sauro.

Grantland è uno dei siti più rispettati degli Stati Uniti, creato da Bill Simmons, ed indirettamente legato alla ESPN.

Questa è la traduzione "zero", per rompere il ghiaccio, e riprende un articolo di dicembre scorso dal titolo "A Brief History of Utter Ineptitude: The Past 10 Years of the NBA’s Atlantic Division", scritto da Jason Concepcion.

Essendo un articolo di dicembre i record delle squadre non sono aggiornati ed in alcuni punti potrebbe non essere attuale ma abbiamo comunque deciso di proporlo.

 

Nel novembre del 2003 il consiglio di amministrazione della NBA usciva da una sala piena di fumo con un progetto per riformare le varie division. L’obsoleto sistema a quattro gruppi, in cui la Atlantic, la Midwest e la Pacific Division avevano sette squadre ognuna, mentre la Central Division ne aveva inspiegabilmente otto, era stato accantonato.

 

La NBA tornava trionfalmente a Charlotte con l’innesto dei Bobcats (RIP), portando il numero di squadre a un rotondo 30 che permetteva una distribuzione geografica più sensata (vabbè con New Orleans nella Southwest!) con sei gruppi da cinque squadre l’uno. Queste avrebbero adesso incontrato quattro volte le compagne di division (due gare in casa e due in trasferta), tre o quattro volte le rimanenti squadre della propria conference e due volte le formazioni della conference opposta. I vincitori di ogni division sarebbero approdati automaticamente ai playoff nei primi tre posti della griglia, a seconda del record ottenuto in stagione regolare.

 

Secondo le cronache il consiglio di amministrazione avrebbe pensato a una riforma per affrontare l’evidente disequilibrio fra l’Est e l’Ovest, sulla scia della schiacciante vittoria degli Spurs sui New Jersey Nets nelle finali del 2003, considerate da molti le peggiori della storia. “Alla fine il comitato ha deciso all’unanimità che non sarebbe stata una buona idea”, ha detto al New York Times nel 2003 Russ Granik, vice Commissioner dell’epoca ora in pensione. “È stato considerato che questo tipo di situazioni sono cicliche, e non si può prevedere quale sarà una serie interessante”.

 

Queste situazioni sono senza dubbio cicliche. Purtroppo però questo ciclo somiglia più allo spostamento dei ghiacciai e alla nascita e morte dei pianeti piuttosto che all’alternarsi delle stagioni. Oggi il divario fra l’Est e l’Ovest è ai suoi massimi storici, e nessuna division rappresenta meglio l’abisso fra le due conference della disastrata Atlantic.

 

Nelle 10 stagioni complete disputatesi dai tempi della riforma la Atlantic Division ha concluso con una percentuale di vittorie superiore a .500 soltanto in una occasione: nel 2012-13, stagione in cui dei sorprendentemente brillanti Knicks con 54 vittorie hanno alzato la media del gruppo fino a una percentuale di .517. Questo dato fa impallidire ancora di più se si pensa che in queste 10 stagioni i Celtics hanno superato per ben due volte le 60 vittorie in regular season (una volta arrivando poi al titolo).

 

Nello stesso periodo la Southeast ha superato il .500 due volte; la Northwest e la Pacific cinque volte; la Central sei; e la Southwest, che ospita il Triangolo Texano, è andata oltre il .500 di vittorie ogni anno, due volte volando anche oltre il .600. Nel 2009-10 la Atlantic Division ha stabilito il record come peggior percentuale di vittorie per una division: mai nella storia della NBA aveva un gruppo totalizzato una media di .385. Nel dicembre 2013 il primato sembrava addirittura in pericolo; il gruppo trascinava la sua scalcagnata carcassa verso una media iniziale di .314, prima che, da metà stagione in poi, la rinascita dei Brooklyn Nets di Jason Kidd alzasse la media di division fino a un comunque scarno .421.

 

In questa stagione i Raptors sono 16-6 (29-15 ad oggi) e sembrano la pregiata ciliegina sulla torta marcia dei Nets, Celtics, Sixers e Knicks. La percentuale media di vittorie delle squadre della Atlantic senza il dinosauro nel logo è uno sconfortante .259. Siamo a una caduta nella doccia di Kyle Lowry dallo scrivere nuova storia NBA.

 

Come si è arrivati a questo punto? Facciamo un breve ripasso dei punti più bassi toccati dalla Atlantic Division negli ultimi dieci anni.

 

2004-05

Percentuale di vittorie della Atlantic Division: .478

 

I Celtics viaggiavano 16-20 dopo una sconfitta per mano dei Raptors a metà gennaio, quando Paul Pierce, sbagliando di poco, definiva quella Atlantic Division “la peggiore nella storia della NBA”. Non ancora, Paul! A gennaio il New York Times pubblicava un articolo sulla appena riformata NBA che esordiva così: “Quest’anno la Atlantic non è una divisione, è una sottrazione”. I Celtics avrebbero poi raddrizzato la nave in corso d’opera, ottenendo un record di 24-17 a partire dalla gara con i Raptors e siglando vittorie di prestigio contro i Suns della coppia D’Antoni-Nash, contro i Lakers e, dopo due supplementari, contro i Pistons post rissa, campioni NBA in carica. Avrebbero finito al commando del gruppo con 45-37, peggior record di sempre per una squadra vincitrice della Atlantic Division dai tempi della sua creazione, nel 1970-71. La squadra di Boston avrebbe poi perso contro i Pacers a gara sette nel primo turno dei playoff. In quella serie Pierce sarebbe stato espulso nei momenti decisivi di gara sei, con i Celtics avanti di uno, per un gomito sulla bocca a Jamaal Tinsley dopo aver subito un fallo sistematico. Alla conferenza stampa dopo la partita Pierce si sarebbe presentato con la parte bassa del viso e il collo fasciati alla bell’e meglio dicendo: “Questa è perché sull’ultima azione mi hanno massacrato la faccia”. Non stavi bene, Paul! Tre anni più tardi Pierce avrebbe vinto un titolo NBA, ed è tuttora considerato a ragione un talentuoso veterano con l’esperienza per vincere. Dubitate quando vi dicono che la reputazione di un giocatore è irrecuperabile.

 

2005-06

Percentuale di vittorie della Atlantic Division: .415.

 

Tutto quello che sarebbe potuto andare male per una squadra di basket professionistica andò effettivamente male per i New York Knicks nella stagione 2005-06. Il top scorer ed ex eroe dei playoff Allan Houston fu costretto al ritiro dagli infortuni al ginocchio. Houston aveva saltato 94 partite nelle precedenti due stagioni, appena dopo aver firmato, nel 2001, il tristemente noto prolungamento da 100 milioni di dollari per sei anni. La didascalia sotto un’immagine di Houston apparsa in un articolo sul suo ritiro su ESPN.com recitava: “Allan Houston sarà ricordato per le sue doti al tiro, per il suo carattere e per un contratto a nove cifre che ha azzoppato i Knicks”. Larry Brown, capo allenatore/probo viandante della rettitudine passò dal definire i Knicks il “lavoro dei miei sogni” all’azzuffarsi pubblicamente con il suo playmaker, la stella Stephon Marbury, insistendo poi per l’ingaggio di Steve Francis. I Knicks avrebbero superato il salary cap di 74,5 milioni di dollari, vinto solo 23 partite e dovuto cedere la propria scelta al draft 2006 a Chicago (che avrebbe usato per prendere LaMarcus Aldridge, seconda scelta assoluta) come conseguenza della trade che l’anno precedente aveva portato Eddy Curry a New York.

 

2009-10

Percentuale di vittorie della Atlantic Division: .385.

 

Il 4 dicembre, dopo uno sfolgorante inizio da 0-18 (il peggiore nella storia della NBA), i Nets vinsero la loro prima partita. Le partite in casa si disputavano nella desolazione dell’Izod Center, alias “La Palude”, che il Daily News etichettò come “l’arena più dimenticabile della NBA”. Sarebbe stata l’ultima stagione dei Nets all’Izod Center prima del trasferimento a Brooklyn, passando per Newark, e ciò, unito a un prodotto non proprio appetibile, creava durante le gare in casa una costante atmosfera di apatia quando non di aperta avversione. L’apice emotivo della stagione sarebbe arrivato nel marzo successivo, nel corso di una partita poi persa contro i Miami Heat che avrebbe fatto sprofondare i Nets a un record di 7-63. Durante il soporifero intervallo fra terzo e quarto quarto l’amministratore delegato dei Nets Brett Yormark aveva rimproverato un tifoso delle prime file che si era infilato un sacchetto di carta in testa. Il tifoso aveva risposto nel modo più Americano possibile: aveva estratto i biglietti dalla tasca e li aveva sventolati sotto il naso di un furioso Yormark. “All’inizio non mi ero reso conto di chi fosse, nonostante dicesse di essere il presidente dei Nets”, avrebbe detto il tifoso. “Ho pensato: ‘Aspetta un attimo, il presidente è Rod Thorn. Sta mentendo.’ Mi ha chiesto come mai avessi quel sacchetto e io sarcasticamente ho risposto che era perché i Nets giocavano troppo bene. A quel punto mi ha detto qualcosa che non avrebbe dovuto dire”. PERCHÉ HAI SU QUEL SACCHETTO? PERCHÉ I NETS GIOCANO TROPPO BENE, ZIO. Yi Jianlian sarebbe partito in quintetto 51 volte. I Nets avrebbero concluso 12-70, con tre vittorie nelle ultime 10 partite che evitarono loro di battere il record come peggior regular season di sempre, detenuto dai Sixers 1972-73.

 

2013-14

Percentuale di vittorie della Atlantic Division: .422.

 

La prima stagione completa di Sam Hinkie come GM dei Sixers ci ha portato, e ha portato all’Atlantic Division, tutto il peso del tanking moderno, con la sua intricata, programmata, sviluppata e intenzionale bruttezza. La Atlantic, si è visto, è abbastanza avvezza alle squadre scarse. Tuttavia in quei casi la bruttezza derivava dall’incompetenza. I Sixers di Hinkie avrebbero invece rivoluzionato il paradigma dell’incapace intenzionale, accumulando risorse, scaricando soldi a lungo termine e trattando le scelte al draft come fondi comuni. I migliori giocatori in squadra sarebbero stati scambiati per degli scarti. Sette giocatori sui 23 che avrebbero giocato per i Sixers quell’anno non erano mai stati scelti al draft, mentre molti avevano passato un bel po’ di tempo nella D-League. I Sixers avrebbero giocato al ritmo più frenetico di tutta la lega (99,2 possessi per 48 minuti) per sfruttare al massimo l’inefficacia del peggior attacco in assoluto (99,4 punti ogni 100 possessi). Sarebbero stati in testa per percentuale di palle perse (14,8%) e avrebbero concesso agli avversari la percentuale reale più alta (.524). Sarebbero stati secondi per schiacciate concesse (356, o 4,34 a partita) e quarti per lay-up concessi (989, o 12 a partita). Nella stagione 2013-14 i Sixers avrebbero concesso circa 32 punti a partita solo in schiacciate e lay-up. In altre parole, tutto andò secondo i piani.

 

Di Giacomo Sauro

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 26 Commenti
  • Lanpo 27/01/2015, 15.49
    Citazione ( mimancavescovi 26/01/2015 @ 20:41 )

    Bah il bello dello sport americano è anche che non sono sempre le solite tre-quattro squadre a vincere il titolo o perlomeno ad andare in finale, e questo in tutte e 4 le leghe professionistiche. Vent'anni fa l'est era molto più competitivo dell'ov ...

    Totalmente d'accordo

  • andrebott 26/01/2015, 22.07

    Davvero bell'articolo complimenti per aver iniziato questa nuova cosa

  • David 26/01/2015, 20.49

    E dunque?

  • mimancavescovi 26/01/2015, 20.41 Mobile

    Bah il bello dello sport americano è anche che non sono sempre le solite tre-quattro squadre a vincere il titolo o perlomeno ad andare in finale, e questo in tutte e 4 le leghe professionistiche. Vent'anni fa l'est era molto più competitivo dell'ovest e tra vent'anni magari sarà di nuovo così. Tra l'altro l'atlantic division è così nobile che prima o poi tornerà al top

  • Marat 26/01/2015, 19.41 Mobile
    Citazione ( Whitebamba 26/01/2015 @ 15:36 )

    I knicks spesso fanno scelte assurde, però la sfiga che hanno avuto in questi anni tra allan Houston prima e stoudemire poi è qualcosa di incredibile

    *Quinquennale da 100 milioni interamente garantito, ovviamente

  • Marat 26/01/2015, 19.39 Mobile
    Citazione ( Whitebamba 26/01/2015 @ 15:36 )

    I knicks spesso fanno scelte assurde, però la sfiga che hanno avuto in questi anni tra allan Houston prima e stoudemire poi è qualcosa di incredibile

    Hanno avuto si sfiga secondo me, però su eventi con alte probabilità di rischio, mi spiego meglio; Sebbene non mi ricordi di Houston, riguardo a Stat i 'Bockers furono l'unica squadra nella Free Agency del 2010 a offrirgli un quinquennale da 100 milioni (in pieno panico post Decision), quando le altre franchigie, una su tutti i Suns, avevano, col sennò di poi giustamente, diffidato sui ginocchi di Amar'e. Quindi sfortunati ma non sfortunatissimi per intendersi. Articolo comunque interessantissimo, d'altronde non si scopre ora come Grantland sia un sito veramente ottimo.

  • NicolaVigna94 26/01/2015, 17.44 Mobile
    Citazione ( samusaran 26/01/2015 @ 17:40 )

    Ahaha esordio no per Geraldone, però primo field goal da un po' quello sì :D Tant'è che all'intervista post gara gli hanno chiesto "Il tuo primo canestro da inizio dicembre" e lui "2014 o 2013?" Idolo ahaha :D

    Povero geraldone se non avesse quel contratto io fossi una conteder ci farei un pensiero non è cosi scarso come molti credono

  • samusaran 26/01/2015, 17.40
    Citazione ( NicolaVigna94 26/01/2015 @ 15:49 )

    eh ho sbagliato my fault :) a proposito ieri debutto per geraldone o sbaglio??

    Ahaha esordio no per Geraldone, però primo field goal da un po' quello sì :D

    Tant'è che all'intervista post gara gli hanno chiesto "Il tuo primo canestro da inizio dicembre" e lui "2014 o 2013?" Idolo ahaha :D

  • RedDragon 26/01/2015, 17.22
    Citazione ( NeuDel 26/01/2015 @ 16:34 )

    che la eastern sia una NBA-2 non è una novità, se però si guarda alla sola vincente titolo, negli ultimi 10 hanno vinto 5 squadre : 3 dell'ovest con 6 titoli e 2 dell'est con i rimanenti 4, per cui non c'è poi così tutto questo squilibrio

    Le prime tre/quattro si possono tenere...sono le altre il problema!

  • dave86 26/01/2015, 16.42 Mobile

    Senza i celtics sarebbe stato ancora più terribile l'atlantic negli ultimi 10 anni...

  • NeuDel 26/01/2015, 16.34

    che la eastern sia una NBA-2 non è una novità, se però si guarda alla sola vincente titolo, negli ultimi 10 hanno vinto 5 squadre : 3 dell'ovest con 6 titoli e 2 dell'est con i rimanenti 4, per cui non c'è poi così tutto questo squilibrio

  • sciak 26/01/2015, 16.12 Mobile
    Citazione ( TheBigO 26/01/2015 @ 15:43 )

    O basti pensare, come scrissi tempo fa, che negli ultimi 4 anni 5 squadre (3 diverse) della Southwest sono arrivate in finale di conference e che le ultime due squadre dell'ovest che abbiano vinto il titolo provengono da quella division, segno che no ...

    È una division infernale per loro e la più bella e divertente per noi. I tanto criticati pellicani di Gordon, tyreke, babbitt e il resto della compagnia sempre sotto accusa, farebbero PO come top 4 ad est e probabilmente in una North west PO come Last spot. Spero che lega ci metta le mani perché l unica soluzione è mandare le 16 più forti, senza tanti fronzoli.

  • 3andDefense 26/01/2015, 16.06 Mobile

    Ben Simmons?

  • 3andDefense 26/01/2015, 16.05 Mobile
    Citazione ( CelticLG 26/01/2015 @ 15:41 )

    Diciamo che siamo davanti ai primi progetti di tanking e accumolo scelte in stile Ainge-Hinkie, son relativamente giovane nel mondo NBA ma non ricordo progetti simili. Siamo di fronte ai primi veri progetti di "tanking" pesante, quello dei Knicks non ...

    Però quegli Spurs avevano già un roster

  • NicolaVigna94 26/01/2015, 15.49 Mobile
    Citazione ( CelticLG 26/01/2015 @ 15:45 )

    I Celtics han tanto spazio ma c'e Geraldone NON in scadenza, è il contrario xP

    eh ho sbagliato my fault :) a proposito ieri debutto per geraldone o sbaglio??

  • CelticLG 26/01/2015, 15.45 Mobile
    Citazione ( NicolaVigna94 26/01/2015 @ 15:00 )

    Vero che ci sono tanti progetti ma quanti di questi possono dare i risultati voglio provare a spiegare la mie idee. I Raptors non hanno stelle di prima grandezza ma giocano come se avessero Lebron e Wade e continueranno con questo nucleo per parecchi ...

    I Celtics han tanto spazio ma c'e Geraldone NON in scadenza, è il contrario xP

  • TheBigO 26/01/2015, 15.43 Mobile
    Citazione ( RedDragon 26/01/2015 @ 15:29 )

    Basti pensare che, ad oggi, sono tutte sopra il 50% e rischiano di andare tutte ai playoff...

    O basti pensare, come scrissi tempo fa, che negli ultimi 4 anni 5 squadre (3 diverse) della Southwest sono arrivate in finale di conference e che le ultime due squadre dell'ovest che abbiano vinto il titolo provengono da quella division, segno che non è l'exploit di una singola squadra, ma una costante

  • CelticLG 26/01/2015, 15.41 Mobile
    Citazione ( OttoLamphred 26/01/2015 @ 14:56 )

    E senza un perchè, visto che non hanno mai portato a risultati concreti

    Diciamo che siamo davanti ai primi progetti di tanking e accumolo scelte in stile Ainge-Hinkie, son relativamente giovane nel mondo NBA ma non ricordo progetti simili. Siamo di fronte ai primi veri progetti di "tanking" pesante, quello dei Knicks non era programmato, ma anche quello degli Spurs (che ci fotterono Duncan) non era programmato ma fu costretto, ma i risultati delle twin towers Robinson-Duncan li conosciamo tutti, penso anche tu meglio di me. Direi di aspettare i risultati di squadre come Magic, Sixers e Jazz per giudicare veramente (soprattutto i 76ers) se sia veramente una strategia che ti porta all'anello o no il tanking.

  • Whitebamba 26/01/2015, 15.36 Mobile

    I knicks spesso fanno scelte assurde, però la sfiga che hanno avuto in questi anni tra allan Houston prima e stoudemire poi è qualcosa di incredibile

  • RedDragon 26/01/2015, 15.29
    Citazione ( TheBigO 26/01/2015 @ 14:44 )

    Sempre detto che la Southwest è come Tana delle Tigri

    Basti pensare che, ad oggi, sono tutte sopra il 50% e rischiano di andare tutte ai playoff...

  • TheAnswer 26/01/2015, 15.26

    Articolo molto interessante. Complimenti per l'iniziativa!

  • NicolaVigna94 26/01/2015, 15.00 Mobile

    Vero che ci sono tanti progetti ma quanti di questi possono dare i risultati voglio provare a spiegare la mie idee. I Raptors non hanno stelle di prima grandezza ma giocano come se avessero Lebron e Wade e continueranno con questo nucleo per parecchio secondo me ma non saranno mai una contender. I Nets sono senza scelte praticamente cap bloccato e in vendita ma hanno un buon allenatore secondo me ma prima di 4/5 anni non li vedo tornare su alti livelli. New York ha PJ e Carmelo cap che si alleggerirà di molto perciò già da questa estate con le scelte giuste si può tornare a una buona posizione. Celtics e phila sono un discorso molto più complesso ma anche loro non prima di 2/3 anni non li vedo tornare su alti livelli ma hanno spazio salariale( i Celtics non tanto ma c'è geraldone in scadenza) e tante scelte. Vedremo come andrà a finire comunque molto interessante l'iniziativa e anche l'articolo

  • OttoLamphred 26/01/2015, 14.56
    Citazione ( Hawksfan97 26/01/2015 @ 14:44 )

    purtroppo i progetti di tanking la stanno facendo da padrone

    E senza un perchè, visto che non hanno mai portato a risultati concreti

  • Hawksfan97 26/01/2015, 14.44

    purtroppo i progetti di tanking la stanno facendo da padrone

  • TheBigO 26/01/2015, 14.44 Mobile

    Sempre detto che la Southwest è come Tana delle Tigri

  • Doc 26/01/2015, 14.40 Mobile

    Interessante articolo, ma negli ultimi anni si stanno vedendo diversi progetti nell'atlantic d., certo e' un concatenarsi di fattori che devono andar bene, ma sono fiducioso del cambio di tendenza delle % nel giro di qualche anno