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NBA 21/01/2015, 19.01

Lillard protagonista della campagna Adidas Originals: un anno di tributi a Superstar

adidas Originals inaugura un anno di tributi a Superstar, la sneaker che, partendo dalle sue origini di scarpa sportiva, è diventata nel tempo il punto di riferimento dello streetwear

NBA

 

adidas Originals inaugura un anno di tributi a Superstar, la sneaker che, partendo dalle sue origini di scarpa sportiva, è diventata nel tempo il punto di riferimento dello streetwear. E lo fa in maniera importante, inaugurando la primavera/estate 2015 con il Superstar 80s Vintage Deluxe Pack.

 

In un remake del modello iconico è possibile ritrovare tutti quei dettagli che hanno reso Superstar un vero e proprio mito urbano: la caratteristica shell toe in punta, trafori laterali, lacci in tono, le classiche stripes adidas in suede blu navy, rosso, verde e nero abbinate alla heel tab. L’aggiunta della firma in oro sulla linguetta celebra l'eredità globale di Superstar, una sneaker impareggiabile ed elemento fondamentale di qualsiasi outfitt.

Superstar è indubbiamente il modello con il design più iconico di tutti i tempi - con una storia che smentisce la sua semplicità: tecnicamente Inizia la sua carriera sui campi da basket negli anni' 70 e viene subito adottata dai giocatori pro di basket per le sue caratteristiche: è leggera, confortevole e performante.

 

 

Oggi il modello Superstar è apprezzato per il suo look semplice e immediato e per i collegamenti storici, ma al suo debutto fu considerato un prodotto di grande tecnica e altamente performante. Le caratteristiche elencate in catalogo erano impressionanti. La nuova imbottitura 'SOFTPROTECT' proteggeva la zona del tendine d'Achille, la suola a spina di pesce forniva ampia trazione e il rinforzo di gomma sulla punta era pronto ad assorbire qualsiasi colpo potesse ricevere.

 

Il modello Superstar si pose come nuovo punto di riferimento in base al quale furono giudicate tutte le altre scarpe fino alla metà degli anni '70, periodo al termine del quale la scarpa era indossata da circa il 75% dei professionisti della NBA, un vero dominio a tutto campo.

 

Con l'avvento della schiacciata anche il gioco del basket cambiò rapidamente. Atleti sempre più potenti e dinamici furono portatori di un cambiamento verso delle calzature più stravaganti. Secondo la teoria dell'evoluzione naturale, la scarpa Superstar sarebbe dovuta sparire e andarsene elegantemente in pensione, ma il suo destino invece aveva appena iniziato a realizzarsi.

 

Il look stava cambiando e le scarpe sportive non erano più riservate solo agli atleti. Nell'arco di quattro decadi Superstar è riuscita a rimanere incredibilmente autentica, aggirando i soliti cicli di alti e bassi delle tendenze della moda.

Da qualsiasi lato la guardiate, che sia per il suo impeccabile pedigree sportivo, o per la purezza della sua silhouette senza tempo - in entrambi i casi Superstar è solo all’inizio del suo viaggio.

 

Quando l’iconico modello di sneaker denominato Superstar fu lanciato da adidas nel 1969, il significato della parola Superstarera inequivocabile. Oggi, questa parola viene attribuita troppo facilmente a personaggi di ogni tipo. E’ proprio partendo da questo punto che adidas Originals attraverso un’esclusiva campagna globale, vuole mettere in discussione ciò che significhi realmente essere una Superstar.

 

Il film della campagna vede come protagonisti quattro ambasciatori d’eccezione - Pharrell Williams, Rita Ora, David Beckham e Damian Lillard – che, attraverso un percorso visivo e personale, arrivano a eliminare i cliché e ridefinire il concetto di Superstar.

Per l’entertainer e creativo Pharrell Williams, il significato è chiaro “non si tratta del numero di visualizzazioni, di like o di condivisioni”, mentre la cantante Rita Ora afferma “non si tratta soltanto di salire sul palco e riempire gli stadi”. Per il calciatore di fama mondiale David Beckham “non si tratta di accontentare i fan”, gli fa eco giocatore di basket Damian Lillard che dice “non si tratta di avere il tuo nome su una bandiera o una maglia”.

 

Mentre queste Superstar hanno avuto diversi percorsi creativi, la loro originale motivazione da quando hanno iniziato è rimasta intatta. Per Pharrell creare musica era un bisogno impellente, Beckham voleva solo essere il migliore calciatore che poteva essere.

 

Entrambi non sono andati a caccia di fama, la fama è stata un naturale effetto del loro duro lavoro e della dedizione verso la loro passione. Una cosa è certa: che sia il 1969 o il presente, non ci sono scorciatoie per diventare una Superstar.

 

 

 

Il film Superstar è stato diretto dal regista svizzero Karim Huu Do e la campagna è stata ideata dall’agenzia newyorkese Johannes Leonardo.

 

Guarda il film: adidas/superstarfilm

 

 

 

I PROTAGONISTI DELLA CAMPAGNA

Le scene di Pharrell nel film riflettono il processo creativo intenso che lo circonda e che si traducono in un sovraccarico sensoriale di suoni e luci. Lo vediamo poi trasportato direttamente nello spazio, mentre guarda la Terra chiedendosi cosa realmente significhi essere una superstar.

Seguiamo la storia di successo di Rita, da performer nel pub di suo padre a star capace di riempire interi stadi, che improvvisamente viene trasportata in un mondo sommerso lontana da fotocamere, tifosi e promozioni. La scena rispecchia i suoi pensieri sulla sua fama e sul suo personaggio pubblico.

Il viaggio di David tocca la sua carriera nel mondo del calcio, dal campo agli stadi: inizia con il suo status di icona mondiale e finisce con il mettere in discussione ciò che fa di lui una superstar negli occhi di così tante persone.

La storia di Damian ci porta da un piccolo campo da basket a Oakland alla frenesia dei media che lo circondano oggi, fino ai riflettori e alle domande invadenti. Inaspettatamente si trova davanti ad una nube vulcanica che simboleggia gli ostacoli imprevedibili che uno sportivo, durante la sua carriera, impara a superare.

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E. Carchia

E. Carchia

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