NBA on fire: Kemba Walker
Charlotte ha una serie aperta di 5 vittorie consecutive

Charlotte è una delle delusioni di questa prima metà di regular season. Dopo l'exploit dello scorso anno e gli acquisti estivi, ci si aspettava decisamente di più dal team di MJ.
Per fortuna in questa Eastern Conference basta veramente poco per tornare ai margini della zona playoff.
Nella recente serie positiva hanno giocato un ruolo fondamentale le sfuriate offensive di Kemba Walker, che, con Jefferson e Stephenson fuori, è la prima, seconda e anche terza opzione offensiva...
Nelle 5 vittorie le medie dell'ex UConn sono strepitose: 30.2 punti (49% dal campo, 40% da tre e 88% ai liberi), 6 rimbalzi, 4.8 assist e 1.4 recuperi, con +14.8 di plus/minus ed un astronomico 32.7% di USG.
Nonostante giochi da playmaker, la squadra ha bisogno molto di più dei suoi punti che della sua regia per essere competitiva. Nelle 15 vittorie in stagione viaggia a 23.5 punti e 5.7 assist,, con il 46% dal campo, il 37% da tre, l'83% ai liberi e 27.5% di USG. Nelle sconfitte crolla a 16 punti e 5.3 assist, con il 36% dal campo, il 30% da tre, l'80% ai liberi (su un numero medio di tentativi minore) e il 24.4% di USG.
Succede quando giochi con la coppia di esterni (MKG e Henderson) meno pericolosa al tiro della NBA...Le difese possono concentrarsi su di lui e rendergli la vita impossibile (scocca appena l'11% dei suoi tiri totali senza un difensore a meno di 6 piedi da lui) . Anche per questo Walker prende tanti, troppi 'pullups', guardiamo i dati delle ultime 5:
e quelli per la stagione:
Se non hai elementi in grado di aprire il campo, e la tua principale opzione offensiva ha questa selezione di tiro, è praticamente impossibile riuscire ad avere un attacco sopra la media.
Sicuramente Walker avrà altre serate come queste, ma alla lunga questa è una strategia che non paga.
Probabilmente non pagherebbe neanche se al posto dell'ex UConn ci fosse Stephen Curry....
Urgono rimedi.