Bruno Caboclo incendia il palazzo, alley-oop e doppia tripla

Nulla di strano . Celtic LG ha ancora il diritto di scrivere quindi ....

Sarà un giornalista delle pantegane :-) o di antenna 3

Ma come mai a Toronto l'hanno persa così male per un rookie??

Del libro di tranquillo fottesega, ho trovato questo articolo: esauriente o hanno detto anche altro? IL BASKET PROTAGONISTA AL MASTER SBS A LA GHIRADA COLDEBELLA, GHERARDINI, DJORDJEVIC E GARBAJOSA A CONFRONTO SUL FUTURO DEL MOVIMENTO ITALIANO La Ghirada casa del basket lo e’ da più di vent’anni ma quello di ieri, in occasione dell’Open Day organizzato nell’ambito del Master in Strategie per il Business dello Sport, idea di Verde Sport e Università Ca’ Foscari di Venezia per provare a formare giovani manager per l’industria sportiva italiana, e’ stato un pomeriggio decisamente particolare alla Città dello Sport. Intanto per il ritorno di quattro campioni che hanno fatto la storia della pallacanestro made in Treviso, dentro e fuori il parquet, ma soprattutto perché a loro il Master SBS ha chiesto di intervenire per provare a tracciare qualche linea guida per lo sviluppo del basket italiano. Moderati dal giornalista di Sky Flavio Tranquillo, sono scesi “in campo” Maurizio Gherardini, attuale GM del Fenerbance Istanbul, Claudio Coldebella, Direttore Generale della Lega Nazionale Pallacanestro, Sasha Djordjevic allenatore della Serbia vicecampione del mondo e Jorge Garbajosa, a capo dei progetti sociali della Federazione Spagnola di pallacanestro. Tante le idee emerse dal confronto, seguito oltre che dai 33 studenti della decima edizione del Master SBS anche da decine di appassionati e addetti ai lavori giunti da tutta Italia (tra i vari in platea, illustri ex della Benetton Basket come Denis Marconato e Marcelo Nicola, Giovanni Palazzi di Stageup e il giornalista di Sky Luca Corsolini). “Molti di noi vedono il mondo della NBA come qualcosa di lontano ed inavvicinabile per la nostra realtà -spiegava Gherardini – e questo puo’ essere vero, ma uno degli aspetti che sarebbe semplice e doveroso copiare da quel mondo e’ il rispetto assoluto e totale delle regole, che li valgono per tutti una volta definite e toccano ogni ambito della pallacanestro, non solo quello tecnico ma anche il marketing, la comunicazione, il coinvolgimento dei tifosi, i parametri finanziari, la costruzione delle arene. Le regole sono fatte per permettere al movimento di crescere e di essere tutelato e chiunque le rispetta dalla a alla z. E il basket italiano ha bisogno di darsi delle regole chiare e riconosciute da tutti, la base per la creazione di un prodotto che al momento non c’e’ per vari aspetti: il rischio e’ quello di veder implodere un movimento che di potenzialità’ ne ha eccome”. “La mancanza di manager nel nostro mondo non ci permette di avere una visione d’insieme, come accade invece in altri paesi dove il basket sta conoscendo una crescita significativa, come la Germania – il parere di Coldebella – D’altra parte, quando una società sportiva investe in media il 90/95% delle proprie risorse per il parco giocatori si capisce che qualcosa non va. Penso che noi siamo ancora troppo legati all’aspetto agonistico ed al risultato, quando molto si potrebbe e dovrebbe fare per migliorare, ad esempio, l’accoglienza del tifoso. Eppure il basket e’ un fenomeno che puo’ attirare persone e nuovi appassionati, ma bisogna creare un prodotto ed avere una prospettiva su cosa fare in futuro. Investire sui giovani e’ una delle strade, penso a Biella, realtà piccola che sta facendo un forte investimento su talenti emergenti e che inizia a raccogliere entusiasmo attorno a se, prima da parte della gente e quindi anche dalle aziende, che iniziano ad avvicinarsi a un fenomeno capace di creare attenzione e coinvolgimento”. “I giovani sono una delle chiavi del successo di un movimento – prosegue Sasha Djordjevic – puntare su di loro oggi vuol dire coltivare campioni che ti faranno vincere domani. E da dopodomani potrai lavorare sui frutti di quei successi per fare il salto di qualita’. Bisogna puntare ai giovani italiani, a quegli elementi che possono creare identificazione, carisma, cultura della propria squadra e quindi forte attrazione da parte del pubblico. Da quando sono allenatore, ho sempre guardato prima al “come” che al “cosa”, la tecnica viene sempre prima del risultato del campo e’ l’unico modo per crescere. Penso a quando ero a Milano, ho puntato su un giovanissimo Gallinari, mettendolo in campo per 30-35 minuti anche quando non giocava bene, perché capivo che lui voleva arrivare lontano e l’unico modo per riuscirci era quello di giocare, imparando a vivere e a gestire anche e soprattutto i momenti no”. “Se penso alla Spagna – l’incipit di Garbajosa – posso dirvi che e’ importante non solo come si gioca, ma dove si gioca a basket. Abbiamo assistito a una crescita importante delle arene negli ultimi anni e parallelamente a uno sviluppo di tutte le strategie per riempirle e portare persone a vedere le partite. Si lavora moltissimo su questo fronte, sul coinvolgimento del tifoso vecchio e suo come attirare il nuovo, come sul fatto di accrescere l’immagine di quei giocatori che possono dare valore aggiunto alla squadra, non solo in termini di risultato ma di cultura sportiva. Giusto per fare un esempio, dopo l’assegnazione dei Mondiali, il mio Presidente federale ha assunto 10 persone nello staff proprio per valorizzare al massimo l’evento da tutti questi punti di vista”. Ufficio Stampa Master SBS

Bruno "garbage time" Caboclo

DOMINIO DI CAFÙ.. DOMINIO MASAI

Uso improprio e minch**** sono 2 cose ben diverse..comunque io ti ho riportato solo la parte che spiega in quali casi quella scelta è "accettabile"....e comunque se uno parla di nba dove sono presenti 29 squadre usa ed 1 canadese, escludendo i canadesi è chiaro cosa si intende con americani...trovo invece ambigue scelte del tipo "l'esercito americano" "il sogno americano"

48w of course

Cmq coach casey benino... le 49w last season quest'anno secondo me aumenteranno

ma che punteggio è 109 - 59 ?????????

porca vacca che tifo allucinante..

No, americani qua son pochi. Gli unici che ho conosciuto hanno doppio passaporto solo perché uno dei 2 genitori è USA

Nella sua acuta pignoleria, Mimex ha ragione. dovevo dire NON sono statunitensi. Meglio? ahah

Hai fatto la relazione? ;-)

P.S. Nella parte che ti sei "casualmente" dimenticato di copia-incollare c'e` scritto che e` un "E' un uso improprio" (che e` un metodo gentile per dire MINCHIATA).

Asiatici ed ebrei "americani" pero...

Strapiena di americani?!? Io direi asiatici ed ebrei :-)

Visto che parliamo di Toronto che e` in America (ma non in USA) ed e` strapiena di americani, visto che parliamo di Caboclo che e` a tutti gli effetti americano, un'affermazione tipo "... si vede NON sono americani" in quel contesto in quel post, mi sembrava altamente errata, altro che pignolo.

Pignolo!"l’uso di americano per statunitense è accettabile solo se il contesto è sufficiente a far capire esattamente a chi e a che cosa ci si riferisce." [ link ]

Sì, assolutamente d'accordo.
Pensavo intendessi che si fossero "americanizzati nei costumi", cioè come modo di vivere la partita, lo sport in generale.
Che poi bisogna comunque tenere a mente che là c'è 1 sport che è religione e non è il basket.

Tutti bravi a fare i fenomeni sul +52, anche pippa nogueira ha fatto una schiacciata. Sti dementi torontiani si incendiano con niente ;-)

Non so se merito complimenti ma non ci vedevo molti altri sensi nel mio post.


Anche perche non e` mai troppo presto per chiamare le cose con il loro nome, se poi ci si vuol livellare in basso, fate pure come gli statunitensi che pensano di essere "gli americani" cosa che NON pensano dei messicani (as esempio), bene ma non benissimo... ma da loro mi son sempre aspettato pochino.

Ahhh, allora mi complimento con te. Non pensavo intendessi in questo senso.
Infatti quando alla tv dicono "gli americani..." tipo agli ultimi Mondiali, in teoria è una cosa senza senso...perchè si potrebbe usare anche per brasiliani ed argentini, oltre che per i canadesi e correttamente bisognerebbe dire gli statunitensi.

Wikipedia e` vostra amica eh, sempre...



[ link ]

[ link ]

Non sapevo che il Canada fosse stato invaso dagli Stati Uniti, c'era qualche regime totalitario da abbattere o qualche risorsa petrolifera anche lì? XD

Ma loro SONO americani...

Come ho già scritto, Caboclo e il greco mi sembrano molto diversi, uno dimostra di ssere tecnicamente più bravo, l'altro più atletico e forte fisicamente. Sono degli sconosciuti e quindi fanno notizia anche per questo, ma se li hanno scelti un motivo ci sarà.

Certo..a Toronto c'è probabilmente l'"ambiente" migliore della Nba, una passione quasi calcistica...ora tiro la frecciatina.."si vede NON sono americani"

ahahah ma vaccc pensavo tripla doppia, mi stavano cadendo le braccia ahaha

Quello che mi colpisce, è l'entusiasmo dimostrato da telecronisti e pubblico ai suoi canestri. Evidentemente questo prospetto li intriga parecchio...

Ma che tifo pazzesco! Grazie che poi uno è così motivato.

Vogliamo subito l'articolo: NBA on Fire: Bruno Caboclo

Vabbè, aspetteri più di un alley-oop e 2 triple sul +50 prima di estasiarmi...

Ormai questi International sono quasi tutti over-hyped tutti con più o meno lo stesso fisico e caratteristiche per lo più simili (mi riferisco a lui e al greco comparando il primo anno ai Bucks di quest'ultimo) ovvero molto atletismo e tecnicamente non eccelsi. Antetonkoumpo almeno questa estate ha avuto l'occasione di lavorare con Payton e Kidd (che non sarà un grande allenatore ma non penso si posso discutere il valore del giocatore)

A me sembra molto diverso dal greco, tecnicamente sembra più bravo, meno atletico ma più bravo nei fondamentali. Di sicuro avrà bisogno di un anno di preparazione e di un intera estate di lavoro per essere utile nelle rotazioni. Ricordiamoci che ha esordito sul +40 raptors.

Brazilian Kevin Durant!! Daje Bruno!!

GO BRUNO!!

Ricorda Antetocoso... siamo a livelli simili anche come preparazione NBA quando entro il greco.


Boh a me sembrano atleti di un'altra era, gracilini per i tank che ci sono nel pitturato, pero boh vediamo.

Hai capito il "KD Brasilero" eh.......... ;)

Che spettacolo... Bruno! Bruno! Bruno! xD

Braccia chilometriche, però ha già una buona tecnica. Dal prossimo anno potrebbe già far bene.

Bravo Bruno

mi sembra anche ingrossato muscolarmente rispetto al draft! incognita enorme come una casa...

L avevo detto che era buono, subito dopo il draft..... :-)

Hanno aspettato fino al primo +50 per farlo esordire in nba, quindi piena fiducia nel kd brasiliano ;)

sono passati 5 mesi dal draft e io sono ancora qua a chiedermi: ma chi axxo è caboclo?!!?! Volevo vedere la mia faccia al draft quando lo hanno scelto che ero gia li a pensare a anderson a toronto

Con questo supporto probabilmente avrei segnato pure io...veramente bello soettacolo

Leggendo doppia tripla avevo subito pensato a 100pt e 100 rimbalzi XD