NBA on fire: DeMarre Carroll
Il 'glue guy' di Atlanta a quota 18 nella vittoriosa gara 3 contro Indiana

L'arrivo di DeMarre Carroll agli Hawks durante la offseason è passato inosservato, in pochi avrebbero scommesso su una stagione come quella che l'ala uscita da Missouri sta disputando.
In effetti solo nel 2012/13 Carroll è riuscito a guadagnarsi un ruolo vero in una squadra NBA, gli Utah Jazz, con i quali ha avuto medie di 6 punti e 2.8 rimbalzi in 16 minuti a partita.
Con gli Hawks l'ala ha aggiunto al suo repertorio un tiro da tre affidabile, dopo aver segnato appena 27 triple nelle 4 stagioni precedenti.
Questa è la shooting chart della regular season, in 73 partite (tutte nello starting-five) ha segnato 11.1 punti con il 54% da due, il 36% da tre ed il 77% ai liberi, condendo il tutto con 5.5 rimbalzi, 1.8 assist e 1.5 recuperi.
Con questa sua nuova arma a disposizione, per la prima volta in carriera è riuscito ad essere un fattore in attacco, senza per questo perdere di efficacia in quelle che da sempre sono le sue caratteristiche principali. La grinta, l'intensità difensiva e la voglia di buttarsi su tutti i palloni, qualunque cosa pur di aiutare la sua squadra a vincere. Il più classico dei 'glue guy'.
Non a caso Atlanta con lui in campo ha un 3.4 di net rating con 101.8 punti subiti ogni 100 possessi, numeri che scendono a -6.5 (miglior valore di squadra) e 107.3 quando va in panchina.
Nelle due vittorie degli Hawks su Indiana Carroll ha medie di 15 punti (6 su 7 da due, 4 su 8 da tre, 6 su 10 ai liberi), 7 rimbalzi, 1.5 assist ed un recupero, con un +31 di plus/minus.
Numeri che confermano ancor di più la bontà della scelta di Atlanta. Chapeau.