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BSL 11/02/2013, 19.37

Luca Dalmonte: 'Raggiunto il primo obiettivo della stagione'

Luca Dalmonte ha guidato il Fenerbahce alla conquista della Coppa di Turchia, con Simone Pianigiani malato

BSL

Luca Dalmonte la scorsa settimana ha smesso i panni del vice di Simone Pianigiani e, con l'allenatore anche della nazionale al letto malato, ha guidato il Fenerbahce alla vittoria nella Coppa di Turchia. Dalmonte ha parlato a Sportando di questo importante successo e del primo trofeo messo in bacheca in stagione dalla squadra turca. L'ex coach di Pesaro ha anche parlato della vittoria della Mens Sana in Coppa Italia e del suo pupillo Daniel Hackett, MVP della BEKO Final Eight.

Quanto è stata importante la vittoria della Coppa di Turchia per il Fenerbahce considerando il momento della squadra, prima in TBL ma in difficoltà nel girone di Top 16 di Euroleague?
"Innanzitutto parliamo del primo trofeo a disposizione. Il primo obiettivo della stagione è raggiunto. Abbiamo un cammino europeo in salita figlio di alcuni eposodi casalinghi come le sconfitte interne contro Siena e Caja Laboral.
In campionato siamo in prima posizione. Questo appuntamento era molto importante dal punto di vista della fiducia e del morale anche per il futuro della stagione. Credo che sia un passaggio importante dato che il primo trofeo stagionale è stato vinto. Per noi era un momento per valutare le nostre possibilità, di fare un resoconto su quello che abbiamo fatto fino ad oggi. Lo facciamo col sorriso, con una spinta positiva. Oltretutto un risultato ottenuto con uno scontro diretto contro il Galatasaray che è il 'nemico', sportivamente parlando, del Fenerbahce."

Quando ha saputo che Pianigiani non sarebbe stato presente e quali sono state le sensazioni nel tornare capo allenatore?
"Ricordo che si parla sempre del Fenerbahce di Simone Pianigiani. Fatta la premessa che ritengo fondamentale, la notizia dell'assenza di Pianigiani è arrivata alla vigilia del quarto di finale. Però chiaramente le sensazioni personali sono state secondarie. La priorità era portare avanti il lavoro quotidiano, valutandolo poi nella manifestazione, ossia in un contesto diverso da quella che è l'abitudine, dove c'era pressione per il risultato e per gli avversari che andavamo ad affrontare. Nella prima partita abbiamo giocato contro il Karsiyaka, sorpresa del campionato. Fatta la prima abbiamo preso coscienza della nostra forza e poi arrivati contro il Galatasaray avevamo delle motivazioni in più. La concentrazione mia personale è stata quella di portare la squadra nel migliore dei modi attraverso la competizione sfruttando il lavoro comune quotidiano."

Come sta Simone Pianigiani e quando tornerà in panchina?
"Simone è in miglioramento. Nei prossimi giorni (1-2 giorni), Simone Pianigiani dovrebbe tornare. Contro il Besiktas dovrebbe essere al suo posto in panchina. Ribadisco che c'è il trend del lavoro impostato che permette alla squadra di avere un finale comune sotto il quale lavorare, anche con il capo allenatore assente, come successo nella Coppa.

Parlando dell'Italia. Siena ha vinto la quinta Final Eight consecutiva. Dove è la sua forza, visto anche il momento delicato che sta vicendo la società?
"La forza di Siena è nella capacità della struttura di fare quadrato di fronte a tutto ciò che è la situazione, con la S maiuscola. La capacità della società e di Minucci in primis di isolare la squadra da tutto ciò che la circonda. E poi la capacità della squadra di isolarsi, ha fatto sì che tutto ciò che circonda il club non inquinasse ma motivasse i giocatori e lo staff a raggiungere un risultato così importante. Per loro significa dare continuità nel tempo magari cambino i protagonisti. C'è quindi un denominatore comune che viene rafforzato nel presente e nel futuro. Fare è importante ma confermarsi dà un valore aggiunto."

Daniel Hackett MVP della competizione?
"Parli con una persona che per un attimo si esenta dall'essere professionista, ossia allenatore, e si veste da tifoso. Il legame con Hackett va oltre a quello di averlo allenato per due anni in cui è cresciuto tantissimo. Sono tifoso della sua persona che ha nella generosità e nel modo di intepretare la passione che mette dentro questo mestiere un modo unico che appassiona chiunque gli stia vicino. E questo ha fatto sì che io sia legato a lui prima come persona e poi come giocatore."

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 2 Commenti
  • fabius52 11/02/2013, 21.43

    Bravo Dalmonte, qualche intenditore pesarese con la puzzetta sotto al naso aveva sempre da ridire su di te, ma tu hai fatto bene anche qui ...