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BSL 14/03/2012, 09.43 Rumors

Intervista esclusiva con Ilias Zouros, coach dell'Efes e della Grecia

Il coach parla dell'Efes, dello Zalgiris, della nazionale, dell'edizione di Euroleague ed anche di Ioannis Bourousis

BSL

Abbiamo avuto la possibilità di intervistare l'allenatore dell'Anadolu Efes Istanbul e della nazionale greca Ilias Zouros. Di seguito l'intervista.

Coach, lei è arrivato ad Istanbul da circa una settimana. Che squadra ha trovato considerando che l'Efes ha mancato la qualificazione ai quarti di Euroleague e non ha raggiunto neanche la finale della Coppa di Turchia?
I giocatori erano un po' abbattuti, ma è normale quando non si raggiungono i risultati prefissati. Come prima cosa ho dovuto lavorare psicologicamente, incoraggiandoli che hanno le potenzialità per fare bene da qui alla fine della stagione.

Quale è ora l'obiettivo della squadra da qui alla fine della stagione?
Sicuramente è di aumentare d'intensità e giocare più duramente per farci trovare pronti ai playoff.

L'Efes è sul mercato alla ricerca di un nuovo giocatore?
Prima di tutto voglio studiare a fondo i miei giocatori. Non posso giudicare il materiale a disposizione con così poco tempo. Ho bisogno di un po' più di giorni per capire che tipo di roster ho. Abbiamo ancora una possibilità di fimare un giocatore e non voglio sprecarla. Al momento comunque sono soddisfatto con i giocatori che ho.

Su che basi ha firmato un contratto di tre mesi, senza opzione per il rinnovo?
Penso che per me sia la soluzione ideale, ossia meritarmi sul campo il rinnovo. Abbiamo già deciso che al termine della stagione ci incontreremo con la dirigenza per discutere un eventuale rinnovo dell'accordo. Per me è un grande onore allenare una società così importante come l'Efes.

Lei ha iniziato la stagione alla guida dello Zalgiris Kaunas ma dopo poche settimane è stato esonerato. Cosa è successo?
Prima di tutto voglio dire che sono felice della mia esperienza a Kaunas. Mi piace la città ed ho bei ricordi perché abbiamo vinto dei titoli. Purtroppo non posso dire come mai sono stato mandato via senza una spiegazione ragionevole.
Ad inizio stagione era impossibile lavorare perché i giocatori sono tornati tardi dalle rispettive nazionali ed abbiamo avuto una serie di partite una dietro l'altra. Non avevo inoltre i giocatori stranieri a disposizione. Sono arrivati il giorno prima della gara d'esordio. E' impossibile trovare la chimica in così poco tempo. Quando si ha tempo per lavorare, i risultati arrivano.

Allo Zalgiris ha avuto modo di lavorare con Sonny Weems e Ty Lawson. Come mai il giocatore ora ai Nuggets ha avuto tante difficoltà mentre Weems ha dimostrato sin dalle prime partite di poter essere un crack in Europa?
Lawson è un gran talento ma aveva un contratto in NBA e quando ci sono di mezzo queste cose, la mente è tutta rivolta a tornare in America e l'Europa diventa un posto dove tenersi in forma. Weems invece sapeva sin dall'inizio che sarebbe rimasto con lo Zalgiris per la stagione. E' un ragazzo giovane ed ha voglia di lavorare e di migliorarsi. Altro problema per Lawson è che ha avuto poco tempo per adattarsi al tipo di gioco europeo in cui è difficile penetrare ed andare a canestro.

Prima di firmare all'Efes, quanto era vicino a Valencia?
Ho ricevuto alcune offerte ma la volontà mia e del mio agente Obrad Fimic era quella di trovare una squadra in cui costruire qualche cosa. Non solo firmare un contratto senza futuro. Ero molto vicino a Valencia ma poi alla fine l'accordo è saltato. Mi sarebbe piaciuto andare alla squadra spagnola che negli ultimi anni ha raggiunto risultati importanti. Sono felice di come sono andate le cose. Ora sono alla guida di uno dei team più importanti d'Europa.

L'estate sarà senza riposo perché con la Grecia avrete il torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012, ultima chance per staccare il biglietto per i Giochi Olimpici. Conta di avere tutto il roster a disposizione?
Lo spero, ogni allenatore della nazionale spera una cosa del genere. Sicuramente non ci sarà Dimitris Diamantidisi che si è ritirato dalla nazionale, però conto di avere i giocatori migliori. Un problema è che il torneo di qualificazione inizia molto presto e tanti campionati, come quello italiano, finiscono molto in là, quindi c'è poco tempo per preparare la squadra. Così abbiamo deciso di puntare molto sui giocatori che hanno disputato Eurobasket con noi lo scorso anno. Giocatori che si conoscono e sanno cosa vogliamo e pretendiamo da loro. Dobbiamo ottenere risultati nel breve periodo.

Parlando di Italia, qui ci sono due giocatori greci, Antonis Fotsis e Ioannis Bourousis, entrambi con Milano. Come mai secondo lei Bourousis sta avendo così tante difficoltà ad imporsi?
La differenza tra i due è che Fotsis ha già avuto esperienze al di fuori della Grecia, cosa che non ha fatto Bourousis prima. Poi cambiano le situazioni, le squadre, gli allenatori. Puoi essere il giocatore più forte in una squadra e poi non essere all'altezza della situazione nella tua nuova squadra. Ioannis è un giocatore di talento. Forse ha bisogno di tempo per capire le differenze tra campionato greco ed italiano ma spero che sappia imporsi e ripagare la scelta che Milano ha fatto su di lui.

Parliamo di Euroleague: chi vincerà?
Sicuramente CSKA Mosca e Regal Barcelona sono le due squadre favorite. Il CSKA durante la stagione ha avuto un rendimento altissimo mentre il Barça vorrà riscattare la delusione dello scorso anno quando non ha raggiunto le Final Four in casa. Gli altri due quarti sono partite molto difficili ed è quasi impossibile fare un pronostico.

Quale giocatore l'ha impressionata di più in Euroleague?
Mi viene in mente Shved. Sta avendo una stagione clamorosa che è iniziata in estate con la nazionale russa. Poi sicuramente c'è anche Andrei Kirilenko. Lui è fenomenale. 

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E. Carchia

E. Carchia

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