Liga Endesa Recap: rubrica del campionato spagnolo 19a giornata

MVP: se l’Asefa Estudiantes si trova in zona playoff e sta facendo una stagione sopra le aspettative il merito lo deve quasi interamente al miglior Carl English mai visto su un campo da basket. Dopo anni di giri per la Spagna durante i quali ha vestito le maglie di Gran Canaria, Baskonia, Badalona e Siviglia, l’ex Virtus Bologna (una delle prime scoperte di Claudio Sabatini), prodotto dell’Università di Manoa alle Isole Hawaii, ha trovato alla periferia di Madrid la propria consacrazione. Nella vittoria arrivata solo sulla sirena contro il fanalino di coda Lagun Aro (79-77) mostra tutto il meglio del proprio repertorio, chiudendo con 31 punti (5/9 da 2, 3/5 da 3 e 12/14 ai liberi), 5 rimbalzi, 3 assist e 12 falli subiti per un 41 di valutazione finale. English, che si carica sulle spalle metà del peso dell’attacco, questa stagione viaggia a medie spaventose: 19,2 punti a partita e oltre il 40% dall’arco, che stanno attirando insistentemente l’interesse del Barcellona, che ha bisogno come il pane di un tiratore puro.

-La partita è tiratissima e si chiude solo all’ultimo secondo con un tap-in da rimbalzo offensivo del centro barsiliano Lucas Nogueira, ennesimo prodotto di un vivaio floridissimo, che ha già sfornato moltissimi giocatori di talento poi avviatisi a carriere di alto livello (Felipe Reyes e Carlos Suarez su tutti). Sicuramente insieme a quello di Badalona il miglior vivaio di Spagna.

Il match è deciso proprio dai rimbalzi: 11 quelli che raccatta German Gabriel e 21 quelli offensivi che concede il Lagun ARO, l’ultimo quello fatale. La squadra ospite, ultima ma arcigna, è trascinata da altri 2 ex bolognesi: Qyntel Woods e Ivan Paunic. Il primo, spesso famoso più per le proprie intemperanze che per il talento di cui dispone, tiene in linea di galleggiamento i suoi con 20 punti, 3 rimbalzi, 2 palle recuperate e 2 stoppate. Il secondo ne aggiunge 13 (ma con 0/3 dall’arco) e 5 rimbalzi. Prova piuttosto anonima di Morris Finley, che chiude con 9 punti frutto di 3/10 a tiro. Il Lagun ARO per salvarsi ha bisogno di un centro che chiuda l’area e impedisca alle squadre avversarie di banchettare sistematicamente nel pitturato.

-Partita tiratissima e spettacolare è quella che si gioca al Padellòn Fuente San Luis di Valencia, dove il Murcia a sorpresa sbanca i 2 punti col punteggio finale di 94-96 e si assesta in zona tranquille della classifica con un occhio di riguardo a ciò che succede ai piani superiori. La partita sembra prendere la via del Valencia nella parte centrale, con i padroni di casa che vanno all’intervallo avanti di 8 lunghezze; ma nel secondo tempo i valenciani sprecano palloni con offensive scellerate e permettono addirittura a Murcia di passare a un minuto dal termine avanti di 5 lunghezze (85-90). Da questo momento succede di tutto. A 5 secondi dalla sirena sul 94-92 per gli ospiti Pau Ribas (14 marcature alla fine) parte dalla propria area e si inventa un canestro in volo a una mano che impatta il punteggio con solo 0,7 secondi da giocare. Sembra tutto apparecchiato per l’overtime, ma i padroni di casa si fanno sorprendere da una rimessa lunga di Berni Rodriguez (13 punti e 5 assist), corretta nel canestro da un colpo pallavolistico di Kim Tillie (0% dal campo fino a quel momento). Per Valencia, che è al secondo stop di fila, partita di grande sostanza a tutto campo di Stefan Markovic (15 punti, 4 rimbalzi, 5 assist e 3 palle rubate), aiutato da Rafa Martinez (14 punti, 5 assist e 8 falli subiti) e dal redivivo Vitor Faverani (16 punti e 5 rimbalzi) autore di giocate spettacolari con schiacciate nel traffico e su alley-oop. Per Murcia grande partita della guardia tiratrice “rookie” Matt Gatens, classe 1989, uscito dall’università dell’Iowa e autore di ben 21 punti (quasi 11 di media nella stagione).

-Partita altresì spettacolare, tiratissima e decisa solo dopo un overtime è quella del Palau Blaugrana, dove una sconfitta avrebbe quasi certamente fatto passare al Barcellona una brutta settimana. Invece gli uomini di Pascuàl passano dopo 45 minuti di battaglia vera per 87-85, trascinati nell’ultimo quarto e nel supplementare dal sempre intramontabile Sarunas Jasikevicius, che impacca la partita e la cuce di blaugrana grazie ai propri 14 punti e 6 assist decisivi per i compagni (23 di valutazione). Per Barcellona finalmente una gran giornata per Nathan Jawai; l’australiano ex Kazan chiude con 12 punti e 14 rimbalzi (5 offensivi) oscurando per gran parte della gara i tabelloni ad Alex Mumbrù (10 punti e 9 rimbalzi) e all’ex senese Milovan Rakovic (10 punti e 4 rimbalzi). I punti a referto per i padroni di casa vanno annotati principalmente per Marcelinho Huertas (19) ed Erazem Lorbek (18). Per Bilbao grande partita di Kostas Vasileiadis che chiude con 24 punti dopo averne segnati 9 nei primi 3 minuti di gara.

-La capolista Real Madrid continua il solitario monologo in vetta, sbarazzandosi abbastanza agevolmente del Blancos de Rueda Valladolid che la settimana scorsa aveva fatto penare gli acerrimi rivali di Barcellona. L’87-75 finale è in gran parte portato dai 21 punti di Sergio Llull e dai 16 con 6 rimbalzi di Nikola Mirotic. Nonostante uno scarto mai superiore ai 10 punti per quasi tutto l’arco del match il Real controlla senza patemi eccessivi la gara, muovendola alla velocità che desidera e piazzando la zampata quando è richiesto. Il Blancos de Rueda ha una grande prova da Nacho Martìn (19 punti + 6 rimbalzi) e 16 punti dal ghanese ex Louisville Cardinals Alhaji Mohammed, ma nonostante la sconfitta rimane momentaneamente in una situazione di classifica abbastanza tranquilla.

-All’inseguimento del Real resta solo il sempre più sorprendente Caja Laboral di Zan Tabak. Giunto alla undicesima vittoria consecutiva in campionato la squadra basca gioca un basket divertentissimo fatto di contropiedi e difesa dura. La vittima di giornata per l’82-86 finale è il Cajasol Sevilla di Aìto Garcìa Renenses. Il basket predicato da Tabak esalta Andres Nocioni; “el chapu” chiude con 17 punti e soli 2 errori al tiro. Lo aiuta la grande partita di Maciej Lampe che manda a bersaglio conclusioni per un totale di 20 punti conditi con 9 rimbalzi. Solo 2 punti e 3 assist in 22 minuti per Omar Cook. Il Cajasol, che affonda nei primi minuti del secondo quarto salvo poi rientrare verso la fine, è tenuto in partita dall’ottimo Luka Bogdanovic (17 punti con 3/5 da tre) e dal direttore d’orchestra Tomas Satoransky (8 punti e 8 assist), ma neanche l’ispirazione della 32esima scelta al draft degli Washington Wizards riesce a stoppare un Baskonia ispiratissimo e sicuro candidato alla vittoria finale, che sogna di emulare il famoso “anno Splitter” in cui fece uno scherzetto al Barca conquistando il titolo.

RISULTATI:

Jan. 27:      Joventut Badalona - Unicaja Malaga  79-71
Jan. 27:      Asefa Estudiantes – Lagun ARO  79-77
Jan. 27:      Herbalife Gran Canaria – Assigna Manresa  65-75
Jan. 27:      Real Madrid – Blancos de Rueda Valladolid  87-75
Jan. 27:      CAI Zaragoza – C.B. Canarias  81-67
Jan. 27:      Barcelona Regal – Gescrap Bilbao  87-85 OT
Jan. 26:      Obradoiro – Fuenlabrada   73-79
Jan. 26:      Cajasol Sevilla – Caja Laboral  82-86
Jan. 26:      Valencia – UCAM Murcia  94-96



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