Focus mercato Liga ACB: UCAM Murcia, Obradoiro e Real Betis
Penultimo viaggio alla scoperta delle squadre di ACB
Arrivi: Pedro Llompart, Billy Baron, Ovie Soko, Martynas Pocius, Marcos Delìa, Oscar Quintana (all.).
Partenze: Carlos Cabezas, Thomas Kelati, Scott Wood, Yanick Moreira, Alberto Martin, Serhiy Lishchuk, Fotis Katsikaris (all.).
Il colpo: Martynas Pocius.
Un UCAM Murcia sempre più a stampo sudamericano quello guidato, quest’anno, da Oscar Quintana; il roster degli universitari conta infatti 4 giocatori provenienti da Argentina (Campazzo e Delìa) e Brasile (Faverani e Benite) più il dominicano Sadiel Rojas. Ad affiancare Campazzo (nuovamente in prestito da Madrid) in un pacchetto esterni di primo livello saranno Pedro Llompart, Billy Baron e nello spot di 2/3 il lituano Martynas Pocius.
Il primo arriva da una stagione complicato a San Sebastian, dove però non ha fatto mancare il suo contributo, chiudendo con 6,8 ppg. e 5 apg. La solidità e l’esperienza del nativo di Mallorca compenseranno l’estro e l’imprevedibilità del Facu e di Baron, secondo miglior realizzatore dell’intera Eurocup 2015 con la maglia di Charleroi (20,7 ppg. tirando col 45,9% da tre). Ulteriore esperienza europea verrà aggiunta da Pocius, ex Zalgiris, che ritorna in Spagna dopo il biennio a Madrid; il baltico, durante la sua prima intervista nella penisola iberica, ha descritto il suo nuovo club come “joven, pero muy maduro”.
Il londinese Ovie Soko allungherà, insieme a Delìa, le rotazioni del frontcourt universitari che conta già ottimi giocatori come Radovic, Faverani ed Antelo. Intensità, energia ed atletismo sono le caratteristiche peculiari del britannico ex Brindisi, arrivato in Spagna con tanta voglia di stupire. L’argentino, che è invece alla prima avventura nel vecchio continente, è reduce da un’Olimpiade con la maglia dell’Argentina, conquistata dopo due ottime annate in patria all’Obras Sanitarias.
Il difficile compito di Quintana sarà raccogliere i frutti dell’eccellente lavoro svolto da Katsikaris, che la scorsa stagione ha portato Murcia fino al settimo posto, cercando inoltre di stupire anche in Eurocup.
RIO NATURA MONBUS OBRADOIRO
Arrivi: Txemi Urtasun, Alberto Corbacho, Rosco Allen, Adam Pechacek, Shayne Whittington, Nacho Llovet, Mickey McConnell.
Partenze: Donnie McGrath, Kostas Vasileiadis, Tyler Haws, Adam Waczynski, Angelo Caloiaro, Jesus Chagoyen, Juan Triguero, Alec Brown, Aleks Maric, Evgenii Kolesnikov.
Il colpo: Shane Whittington.
819 punti totali in 61 partite, 48% da due, 42% da tre, 87% dalla lunetta, sono queste le cifre accumulate da Adam Waczynski nel biennio a Santiago. I soli numeri sono, senza dubbio, riduttivi per descrivere la leadership e l’apporto fornito dall’anotador polacco all’equipo di Moncho Fernandez.
Per sopperire al pesante addio si è optato per il gradito ritorno di Alberto Corbacho, tiratore puro reduce da un’annata con più ombre che luci al Baskonia. Le alternative in quel ruolo saranno Nacho Llovet, al primo anno fuori da Badalona, città dove è cresciuto e maturato, e, nello spot di 2, Txemi Urtasun, lo scorso anno 11,1 ppg con il Gipuzkoa. Ottimo il gruppo iberico, a cui si aggiungono Pozas, Cardenas ed il prospetto Yusta; qualche scommessa, invece, tra i comunitari.
Adam Pechacek è alla prima esperienza in ACB dopo aver trovato poco spazio nei due anni a Reggio Emilia. Rosco Allen è invece un rookie proveniente da Stanford con passaporto ungherese, descritto da Mateo come un giocatore, allo stesso tempo, intelligente ed atletico. La cabina di regia sarà proprietà di Mickey McConnell, tiratore con ottime abilità di playmaking, che ha chiuso la scorsa stagione in Francia a 10,6 ppg e 5,6 apg tirando con il 41,9% da 3. Il colpo è stato Shane Whittington, ex Indiana Pacers, giocatore che sembra assomigliare molto più a Muscala, Mejri ed Hummel rispetto che a Alec Brown.
Le prestazioni dell’americano influenzeranno fortemente il destino dell’Obradoiro, squadra che ha il potenziale per centrare una comoda salvezza mentre, ad oggi, sembra utopico guardare ai playoff per il club di Moncho.
REAL BETIS ENERGIA PLUS
Arrivi: Kenny Chery, Marc Garcìa, Domen Lorbek, Trent Lockett, Luka Zoric, Juan Triguero, Strahinja Milosevic, Vojdan Stojanovski, Zan Tabak (all.).
Partenze: Ludde Hakanson, Nenad Miljenovic, Scott Bamforth, Berni Rodriguez, Pierre Oriola, LaDontae Henton, Ondrej Balvin, Luis Casimiro (all.).
Il colpo: Trent Lockett.
Nuovo progetto, nuovo logo e nuovo nome per l’ex Baloncesto Sevilla che quest’anno vestirà i colori del Real Betis. Roster rivoluzionato, a partire dalla panchina affidata a Zan Tabak, che torna in Spagna dopo un anno burrascoso tra Fuenlabrada e Tel Aviv. Chery, Stojanovski e Garcìa sono i nomi scelti per completare il backcourt. Il 24enne canadese, che si altererà con Radicevic nella posizione di base, è stato descritto da Berni Rodriguez (direttore sportivo) come un playmaker elettrico, con caratteristiche complementari al serbo.
Stojanovski è reduce da quasi due anni ad Andorra in cui ha dimostrato tutta la sua solidità offensiva e la capacità di “anotar” con facilità. Il prospetto spagnolo ed MVP degli ultimi europei U20 Marc Garcìa arriva in Andalusia con la formula del prestito biennale da Barcellona.
Il classe ’96, che dispone di un infinito talento offensivo, ha nella tenuta fisica il suo tallone d’Achille, tanto che un problema al ginocchio lo terrà ai box per un intero mese. Il sostituto sarà Domen Lorbek, firmato con un mensile. Esperienza nel pacchetto lunghi verrà fornita da Triguero, giunto alla sua undicesima stagione in ACB, Luka Zoric che, dopo 7 anni passati tra Croazia, Malaga e Fenerbache, non giocherà in una delle tre coppe europee, e Milosevic, reduce da un’annata in Ungheria conclusa con 14,7 ppg. e 5,3 rpg. in Eurocup. La ciliegina sulla torta sarà Trent Lockett, ex Trento, sbarcato a Sevilla con tanta voglia di stupire e far bene in Liga Endesa, campionato che, secondo il nativo di Minnesota, lo aiuterà molto nella sua crescita professionale. Il Real Betis ha come obiettivo primario la salvezza, senza rinunciare a guardare con ambizione alla zona playoff.
Articolo di Lorenzo Beretta