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ACB 27/10/2015, 11.18

Liga Endesa, Giornata 3: rimangono in quattro in testa

Gran Canaria, Valencia, Barcelona e Baskonia, che si aggiudica lo scontro diretto di Málaga

ACB
La terza giornata di Liga ci consegna già il primo scontro diretto in testa alla classifica: Baskonia infatti, batte l’Unicaja espugnando il Martín Carpena. Gran Canaria soffre più del dovuto contro Sevilla, Valencia passa agevolmente contro il Movistar mentre Barcelona espugna Murcia solo nel finale. Il Real è la prima delle inseguitrici mentre in coda sono in cinque ancora a secco.

Rio Natura Monbus Obradoiro 82 – CAI Zaragoza 67
La terza giornata di Liga si apre a Santiago de Compostela dove il Rio Natura riceve il CAI Zaragoza in uno scontro interessante. La partita non delude le attese ed alla fine a vincere sono i padroni di casa, guidati da uno straordinario Adam Waczynski. L’incontro inizia con mani fredde da entrambi i lati, specie per i galiziani che arrivano a tre errori al tiro nello stesso possesso. La difesa locale però fa la differenza e con cinque punti di Waczynski e la schiacciata di Caloiaro il Rio Natura prova l’allungo (9-2, min. 4). Il timeout di Ruiz non dà l’effetto sperato e un’altra tripla di Waczynski porta i padroni di casa già in doppia cifra di vantaggio (14-3, min. 6). Gli ospiti trovano evidenti difficoltà offensive e tornano a segnare dal campo solo nel finale con Jelovac (20-10, min. 9). Sono però i tiri liberi a consentire al CAI di non perdere troppo terreno: Caloiaro e Triguero chiudono il primo quarto entrambi con due falli e questo consente agli ospiti, nonostante due soli canestri dal campo, di chiudere la prima frazione con un distacco non eccessivo, 24-12. In apertura di secondo quarto Sastre, con sette punti consecutivi, prova a guidare la reazione del CAI (30-19, min. 12). Il Rio Natura però, anche con Waczynski in panchina, riesce a contenere ed il distacco si riduce in singola cifra solo nei minuti finali, con la tripla di Diener ed il canestro di Bellas a costringere Fernández al timeout (36-28, min. 17). Fotu riesce anche ad avvicinare ulteriormente gli ospiti ma il primo tempo si chiude con la tripla di Waczynski, 39-30. Al ritorno in campo è la squadra di casa a partire meglio scappando nuovamente grazie alla tripla di Bendzius e a sei punti consecutivi di Waczynski (48-34, min. 23). Un’altra tripla del lituano e una schiacciata di Triguero in contropiede costringono Ruiz al timeout (53-36, min. 25). Sembra già la resa per gli ospiti: nonostante infatti, il gioco da quattro punti di Diener, Waczynski spegne subito il fuoco con un’altra tripla (56-40, min. 27). Il polacco è scatenato e poco dopo con un’altra bomba porta i suoi sul +20 (64-44, min. 29). Il terzo quarto si chiude 65-50 con Diener e Jelovac a ridurre lo scarto. Gli ultimi dieci minuti si aprono con il CAI a provare un tentativo di rimonta non troppo convinto, con il canestro di Jelovac e la tripla di García (69-57, min. 33). Il Rio Natura dà però l’impressione di avere in mano la gara e poco dopo scappa nuovamente grazie ai liberi di Haws e Waczysnki (73-57, min. 37). Un altro gioco da tre punti del polacco chiude definitivamente i giochi (76-59, min. 38). I minuti finali servono a definire l’82-67 finale, con una meritata standing ovation per uno straordinario Adam Waczynski. Il Rio Natura conferma quindi il suo buon avvio di stagione trovando la seconda vittoria casalinga su due incontri, con un’altra prestazione convincente. Il CAI invece, forse pagando l’impegno europeo settimanale, compie un passo indietro in una partita in cui non ha fatto altro che inseguire senza mai dare l’impressione di poter realmente compiere la rimonta.

Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 30 con 6/7 da tre, 8 rimbalzi e 36 di valutazione, Bendzius 15, Pustovyi 14
CAI Zaragoza: Jelovac 18 con 7 rimbalzi e 22 di valutazione, Sastre 13, Diener 10

FIATC Joventut 79 – Montakit Fuenlabrada 66
Scontro interessante al Palau Olímpic di Badalona dove il FIATC Joventut riceve il Montakit Fuenlabrada. Sono i padroni di casa a prevalere alla fine, guidati da un gran quarto periodo di Albert Ventura, conquistando così la loro seconda vittoria stagionale. I neroverdi iniziano subito forte rispondendo a Wear e Tabu con Mallet e Suton (5-4, min. 3). Pochi minuti ed i catalani hanno già scavato un piccolo solco grazie alle conclusioni dalla lunga distanza: 4/6 dall’arco nel primo quarto (15-6, min. 6). Una tripla di Scott e cinque punti di Paunic risvegliano gli ospiti nel finale (20-16, min. 8). Il primo quarto si chiude infatti con i madrileni a contatto, 20-18. E’ Marko Popovic in particolare a fare la differenza per il Montakit: in apertura di secondo quarto, il croato firma il sorpasso con una tripla (22-23, min. 12). Gli ospiti però non riescono ad essere continui in attacco, affidandosi spesso ad azioni individuali. Ne approfitta Mallet che guida i suoi al controsorpasso (28-23, min. 15). Non è sicuramente un secondo periodo di ottima pallacanestro con errori e palle perse da entrambi i lati. Nella confusione appare Vidal che con una tripla rompe l’equilibrio (39-32, min. 18). Il primo tempo si chiude 39-35 per i padroni di casa. Ancora una volta in apertura di quarto è il Montakit a partire meglio ritrovando la parità grazie a Sobin e Urtasun (39-39, min. 22). Gli uomini di Tabak sembrano davvero più concentrati, specie nella metà campo difensiva. Due triple consecutive di Urtasun e Paunic chiudono un parziale in apertura di 2-12 (41-47, min. 24). E’ di nuovo una tripla di Vidal a suonare la carica: i neroverdi si affidano al gioco sotto canestro con Drame e Suton a vivere minuti di autentico dominio sotto le plance restituendo il parziale (53-49, min. 28). Tabu ritrova il pareggio ed il parziale dopo trenta minuti è 55-53. In apertura di quarto periodo entra in campo Ventura, fino ad ora silente e poco utilizzato, e la partita cambia. Il catalano prende letteralmente in mano i suoi iniziando da solo un parziale di 10-3 in cui realizza un canestro, una tripla, ed un gioco da tre punti che costringe Tabak al timeout (65-56, min. 35). Un altro canestro con fallo di Miralles costringe il croato alla seconda sospensione in pochi minuti (68-56, min. 36). La partita è praticamente finita. Il Montakit non ci prova con convinzione e nel finale il divario si allarga grazie ad otto punti consecutivi di Mallet ed alla tripla conclusiva di Suton. Il finale è 79-66. Il FIATC Joventut ottiene così la sua seconda vittoria stagionale, sempre tra le mura amiche, confermando la buona prestazione di settimana scorsa a Valencia. Il Montakit invece, è alla seconda sconfitta consecutiva in trasferta, arrivate però contro avversari sicuramente superiori (Unicaja e FIATC Joventut).

FIATC Joventut: Mallet 15, Suton 12 e 9 rimbalzi, Vidal 11, Drame 10, Miralles 8 e 9 rimbalzi
Montakit Fuenlabrada: Tabu 10, Sobin 10 e 6 rimbalzi, Scott 9 con 3/4 da tre

Herbalife Gran Canaria 76 – Baloncesto Sevilla 67
Testa-coda alla Gran Canaria Arena ma partita tutt’altro che scontata, decisa dopo un andamento altalenante solo nel finale. L’Herbalife mantiene infatti la testa della classifica soffrendo più del previsto contro un Baloncesto Sevilla che ha provato a vendere cara la pelle sino all’ultimo. Nonostante il canestro iniziale sia proprio degli andalusi con Nachbar, sono i canarini a comandare da subito: cinque punti di Rabaseda e quattro di Omic mettono già distanza tra le due squadre (9-2, min. 5). Il ritmo è tutt’altro che alto ed a dominare sono le difese, specie quella casalinga. Sevilla fa fatica a trovare la via del canestro (solo tre giocatori a segno nel primo quarto) ma con Rodríguez si tiene in scia (13-8, min. 8). Il primo quarto si chiude sul 19-8 grazie a due canestri in contropiede di Aguilar e Newley. L’inizio di secondo periodo è scioccante per gli ospiti: tripla e schiacciata in contropiede di Aguilar, tripla di Salin e parziale di 8-0 (27-8, min. 11). Nachbar prova a dare respiro ai suoi ma lo svantaggio cresce con un’altra tripla di Aguilar (32-14, min. 14). Gli andalusi continuano a mostrare le solite difficoltà già viste nelle prime due partite mentre al contrario l’Herbalife mostra la solita facilità offensiva (40-22, min. 17). Proprio nel finale però c’è un’inaspettata reazione degli andalusi che con un parziale di 4-8 riducono leggermente lo svantaggio. All’intervallo siamo 44-30. Al ritorno in campo la musica sembra non cambiare con Báez, Pangos e Kuric a regalare ai canarini il +20 (50-30, min. 23). Anderson e Bamforth provano la reazione ma Salin è implacabile dall’arco (53-36, min. 25). Il ritmo si alza e Sevilla sembra poter reggere: nonostante i canestri di Newley, Rodríguez e Bamforth realizzano due triple consecutive (57-44, min. 29). Nell’ultimo minuto gli ospiti riescono a tornare in singola cifra di svantaggio con un parziale di 0-7 con cinque punti di Miljenovic , 57-51. Il parziale continua in apertura di quarto periodo con quattro punti consecutivi di Slokar (57-55, min. 31). Lo sloveno è autore dei primi otto punti del quarto per i suoi ma Newley è deciso a tenere avanti l’Herbalife realizzando cinque punti ed un assist che costringono Casimiro al timeout (66-59, min. 36). Sevilla sembra accusare il colpo dopo essere rientrata ma Rodríguez e Bamforth provano la nuova rimonta (68-64, min. 38). La tripla di Salin però spegne il tentativo di rimonta chiudendo definitivamente le ostilità. Il finale è 76-67. L’Herbalife continua quindi con tre vittorie in testa alla classifica. Gli uomini di Reneses si rendono autori di un’altra ottima prova in una partita complicata che riescono infatti a vincere due volte: prima portandosi sul +20 e poi contenendo l’inaspettata reazione ospite. Sevilla invece prosegue in fondo alla classifica. Per la squadra di Casimiro sembrava un’altra pessima prestazione ma la reazione ha consentito agli ospiti di rimettere la partita in discussione sfiorando l’impresa. Sicuramente il parziale di 7-28 tra terzo e quarto periodo sembra una buona base da cui ripartire e dare finalmente inizio alla stagione.

Herbalife Gran Canaria: Salin 14, Newley 13, Aguilar 10, Kuric e Omic 8 e 5 rimbalzi
Baloncesto Sevilla: Bamforth 12, Nachbar e Rodríguez 10, Slokar 8 e 7 rimbalzi, Balvin 10 rimbalzi

Movistar Estudiantes 73 – Valencia Basket 81
A distanza di due settimane Valencia torna a sbancare il Barclaycard Center di Madrid e questa volta lo fa battendo l’Estudiantes 73-81. La squadra di Martínez dà un’altra prova di solidità in una partita dominata dall’inizio alla fine. E’ Dubljevic il protagonista in apertura rispondendo con cinque punti consecutivi alla tripla di Martín (3-5, min. 3). Sikma raccoglie il testimone con altri cinque punti e con il canestro di Lucic Valencia è già avanti (4-12, min. 5). Ocampo è già costretto al timeout ma Salgado e Stimac guidano la reazione locale (11-14, min. 7). Nel finale la tripla di Hamilton e la schiacciata di Lucic portano il punteggio sul 14-21 con cui si chiude la prima frazione. Il risultato sta anche stretto agli ospiti che dominano soprattutto nella metà campo difensiva con il Movistar che non manca in intensità e carattere ma che commette errori banali sia in attacco che in difesa. Eppure in apertura di secondo quarto Vicedo ed Hernangómez portano l’Estu a contatto (18-21, min. 12). Nei minuti seguenti però Valencia si scatena: il parziale è di 2-13 in pochi minuti, con cinque punti di San Emeterio e le triple di Stefansson e Shurna (20-34, min. 16). Nemmeno il timeout di Ocampo serve a frenare l’emorragia ed il vantaggio ospite si allarga prima grazie alla schiacciata di Hamilton (24-40, min. 19) e poi con la tripla di Martínez a chiudere il primo tempo sul 28-45. Il catalano riapre la partita al ritorno in campo con altre due bombe. Dubljevic continua a scatenarsi sotto canestro per allungare il parziale in apertura fino al 2-14 (30-59, min. 24). Un nuovo minuto di sospensione di Ocampo serve però a tirare fuori l’orgoglio dei propri giocatori: Stimac, Graham e Martín realizzano un piccolo parziale di 9-0 (39-59, min. 27). Pedro Martínez chiama subito timeout per richiamare all’attenzione i suoi. I minuti seguenti sono un vero e proprio bombardamento dall’arco: Martín e Graham da una parte, Martínez (4/4 da tre nel terzo quarto) e Stefansson dall’altra. Il finale di quarto è 47-70. La partita è già terminata quando si entra negli ultimi dieci minuti. Valencia abbassa comprensibilmente l’intensità e Bircevic e Fernández ne approfittano per ridurre lo scarto (58-74, min. 34). Nel finale i padroni di casa riescono anche a tornare in singola cifra con un Hernangómez ispirato, autore di dieci punti negli ultimi due minuti, ma Martínez e San Emeterio chiudono la gara dalla lunetta. Il finale è 73-81. Valencia prosegue così nel suo ottimo avvio di stagione. Gli uomini di Pedro Martínez sono imbattutti tra campionato ed Eurocup ma quello che impressiona è la straordinaria solidità tanto in attacco quanto in difesa. Anche oggi i taronja chiudono la partita già nel secondo quarto limitandosi poi a controllarla agevolmente. L’Estudiantes invece prosegue la sua striscia negativa. Alla squadra di Ocampo sembra sempre mancare qualcosa e la reazione finale, complice il rilassamento di Valencia, non basta a giustificare la terza sconfitta consecutiva. Il carattere sicuramente non manca ma sono troppi i momenti in cui i madrileni sembrano non avere una precisa direzione.

Movistar Estudiantes: Hernangómez 14, 7 rimbalzi e 25 di valutazione, Martín 14 e 8 rimbalzi, Graham 10, Salgado 9 e 7 assist
Valencia Basket: Martínez 21 con 5/8 da tre, Dubljevic 13 e 7 rimbalzi, San Emeterio e Vives 8

RETAbet.es GBC 63 – Dominion Bilbao Basket 75
Il primo derby basco della stagione si gioca a San Sebastián con il RETAbet.es a ricevere il Dominion Basket Bilbao. Sono proprio gli ospiti ad ottenere una comoda vittoria contro un Gipuzkoa mai capace di opporre una vera resistenza alla squadra di Alonso. L’inizio di partita è comunque caratterizzato da un certo equilibrio che però viene spezzato a metà quarto da due triple di Hannah ed una di Mumbrú (6-13, min. 6). L’ingresso di Olaizola e Urtasun revitalizza i locali che ritrovano subito la scia di Bilbao (12-15, min. 9). Il primo quarto si chiude così sul 14-18. Il secondo quarto si apre con un altro tentativo di fuga ospite, con Hannah protagonista del parziale di 2-9 con quattro punti e due assist, uno per la tripla di Todorovic (16-27, min. 14). Il timeout di Ponsarnau è ancora una volta utile perché dopo la sospensione Doblas guida il controparziale chiuso dalla tripla di Grimau (23-27, min. 16). La risposta locale però si spegne immediatamente sotto i colpi degli uomini in nero, quest’oggi vestiti di bianco: López, alla presenza 400 in Liga, apre il parziale di 2-15, con cinque punti di Bertans e Mumbrú, che spacca la partita (25-43, min. 20). Il primo tempo si chiude infatti 27-46 con un’altra tripla di López. La sensazione al ritorno in campo è di una partita già terminata e viene confermata dall’inizio di secondo tempo: Hannah, López e Mumbrú mantengono la distanza, nonostante due triple consecutive di Urtasun (35-54, min. 26). Il RETAbet.es riesce anche ad avvicinarsi con la tripla di Vrkic ed altri quattro punti di Urtasun ma l’impressione è che a Bilbao basti poco per riaccelerare. Sulla tripla di Hannah si chiude il terzo quarto sul 44-59. Una nuova accelerata arriva infatti ad inizio quarto periodo con le triple di Ruoff e Mumbrú (48-67, min. 35). L’ultima parte di quarto sembra infatti un vero e proprio allenamento per la squadra di Alonso con i soli Grimau e Doblas a provare a ridurre lo scarto per i padroni di casa. Il finale è 63-75. Bilbao trova quindi la seconda vittoria stagionale, sempre fuori casa: tra campionato ed Eurocup infatti, il Dominion sta avendo un andamento a dir poco particolare con il pieno di vittorie in trasferta, ma con Miribilla sempre espugnato in questo inizio di stagione. Il RETAbet.es invece scivola in fondo alla classifica, con la terza sconfitta. La squadra di Ponsarnau dimostra oggi di avere ancora tanto da recuperare e mettere a posto cadendo facilmente con una Bilbao che non ha dovuto faticare più del normale per portare a casa la vittoria.

RETAbet.es GBC: Doblas 14 con 5/7 dal campo, Urtasun 12, Grimau 11 e 6 rimbalzi
Dominion Basket Bilbao: Mumbrú 20, 7 rimbalzi e 27 di valutazione, Hannah 18 e 21 di valutazione, López 10

UCAM Murcia 74 – FC Barcelona Lassa 82
Partita interessante quella di scena al Palacio Municipal di Murcia dove l’UCAM riceve il Barcelona, ancora imbattuto in terra spagnola. La partita è a dir poco emozionante e combattuta con i padroni di casa a comandare per larghi tratti ma costretti a cedere la vittoria al rivale solo nei minuti finali. Barcelona inizia con Vezenkov in quinteto e la coppia Samuels-Lawal sotto canestro ma è l’UCAM a partire forte, deciso ad ottenere la prima vittoria stagionale: Campazzo, Rojas ed Antelo bombardano dall’arco (11-3, min. 3). La squadra di Katsikaris è praticamente infallibile in avvio: cinque punti di Benite ed un’altra tripla di Campazzo costringono Pascual al timeout (18-7, min. 5). Nonostante la sospensione lo svantaggio aumenta ancora (22-7, min. 6), fino all’ingresso della coppia Satoransky-Tomic, con il croato autore di sette punti (25-14, min. 9). Con un’altra tripla di Antelo il primo quarto si chiude 29-18. In avvio di secondo quarto Tomic continua a macinare punti, aiutato da Ribas (30-25, min. 13). Katsikaris chiama timeout e la risposta arriva dalle triple di Rojas e Benite (37-29, min. 16). Contenuta la reazione dei blaugrana, l’UCAM riesce a tornare in doppia cifra di vantaggio con Lima (41-31, min. 19), prima che Arroyo chiuda il primo tempo sul 43-36. La partita continua a regalare emozioni anche dopo il riposo lungo: Barcelona continua ad affidarsi al gioco sotto canestro con Tomic e Samuels, mentre dal lato locale è Campazzo il protagonista, sentendo la sfida da ex Real. L’argentino realizza il canestro di apertura, l’alley-oop per Lima ed un tripla, prima che la sua esuberanza sfoci nel quarto fallo personale, costringendo Katsikaris a richiamarlo in panchina (50-41, min. 23). Barcelona sembra avere problemi in difesa, concedendo a Lima punti e rimbalzi offensivi, ma trovando più continuità in attacco anche grazie ai tanti falli dei padroni di casa. Samuels, Oleson, Satoransky e Ribas realizzano dalla lunetta con quest’ultimo che aggiunge la schiacciata del pareggio (55-55, min. 27). Il sorpasso però non arriva con l’UCAM a provare a riallungare con due triple consecutive di Wood (63-57, min. 29). Il terzo quarto si chiude 63-61. L’ultimo periodo si apre con una brutta notizia per i padroni di casa: Campazzo commette il suo quinto fallo ed è costretto ad abbandonare anzitempo la partita. Dopo un terzo periodo frenetico, l’intensità è più bassa, anche per il fatto che il pallone inizia a pesare. Ne approfitta il Barça per portarsi per la prima volta in vantaggio grazie alla tripla di Oleson (67-68, min. 35). Katsikaris sente che la partita sta sfuggendo di mano e chiama timeout: non ottiene l’effetto sperato perché Lawal e Samuels scavano il solco (70-75, min. 38). Murcia accusa la stanchezza e Satoransky chiude l’incontro (72-79, min. 40). Nell’ultimo minuto Lawal prova a mettere il punto esclamativo con una schiacciata con urlo connesso: Lima non la prende bene e tra i due c’è più di qualche scintilla. Il brasiliano si prende il tecnico ma non è finita perché a fine gara i due vengono praticamente alle mani con giocatori e staff tecnici che faticano a contenere la rissa. E’ un episodio che rovina una partita bella ed incerta fino alla fine, terminata sul punteggio di 74-82. Barcelona si mantiene imbattuto tra Supercopa e Liga, mantenendo la vetta della classifica. Gli uomini di Pascual dimostrano di saper soffrire uscendo indenni da un campo senza dubbio difficile. Per l’UCAM invece arriva la terza sconfitta in altrettante partite. Sicuramente il calendario non è stato un amico dei murciani ma l’impressione è che la squadra di Katsikaris abbia raccolto meno di quanto fatto vedere in campo, specie nei due incontri casalinghi. Ci sarà sicuramente tempo per rifarsi.

UCAM Murcia: Campazzo 15 con 3/5 da tre e 21 di valutazione, Antelo 15, Lima e Wood 12
FC Barcelona Lassa: Tomic 17 con 5/6 dal campo, Abrines 11, Ribas 10, Lawal 9

Unicaja 66 - Laboral Kutxa Baskonia 74
Il big match di giornata si gioca al Martín Carpena di Málaga, dove l’Unicaja riceve il Laboral Kutxa. Di fronte due delle squadre più in forma in questo inizio di stagione: entrambe appaiate in testa alla classifica ed entrambe reduci da due vittorie importanti in Eurolega, gli andalusi sbancando Tel Aviv, i baschi battendo l’Olympiakos tra le mura amiche. La partita è equilibrata sin dall’avvio con Kuzminskas a rompere l’iniziale parità (7-4, min. 3). Hanga porta in vantaggio i suoi ma è ancora il lituano a rispondere dall’arco (12-10, min. 5). Il copione del primo quarto è scritto, con l’Unicaja a comandare gioco e punteggio con mini-vantaggi ed allunghi, e Baskonia a mantenersi in scia, pareggiando ma non trovando mai il vantaggio. Nel finale Kuzminskas ed Hendrix firmano il 18-14 con si va al primo riposo. L’equilibrio si rompe ad inizio secondo quarto con le triple di Smith e Nedovic (27-14, min. 13). Stavolta è un vero e proprio allungo e Perasovic corre ai ripari con il timeout: la risposta arriva da Bourousis e soprattutto Adams che con otto punti consecutivi firma il parziale di 4-12. Ora è Plaza a fermare la partita (31-26, min. 17). Sono ora i baschi a comandare ed Adams è on fire: con altri due punti firma il 33-30 con cui si va al riposo lungo. Il finale di tempo dà più consapevolezza a Baskonia che torna in campo aggressiva. Jackson però riesce a mantenere l’Unicaja avanti con cinque punti consecutivi (38-34, min. 23). Plaza ha bisogno di tutti i suoi uomini e poco dopo ci pensa Gabriel, protagonista con cinque punti ed un assist del parziale di 9-3 chiuso da Hendrix, a segno dopo tre tap-in consecutivi sbagliati da Kuzminskas (47-37, min. 26). Perasovic ferma la partita e la reazione arriva ancora una volta: stavolta è James a guidare i suoi innescando Hanga, autore di cinque punti (50-46, min. 29). Il copione si ripete: Plaza chiama timeout e l’equilibrio si mantiene fino al 53-50 dell’ultimo riposo. Sembra una vera e propria partita a scacchi. In apertura di quarto periodo Baskonia si riporta in vantaggio dopo il primo quarto grazie a sette punti in apertura di James (56-57, min. 33). Blazic allunga il parziale con una tripla e Plaza chiama timeout (56-60, min. 34). Hendrix non ci sta a perdere ed accorcia da tre punti, ma arriva immediata un’altra bomba di Blazic: sembra un duro colpo per il morale degli andalusi, che però riescono a pareggiare i conti grazie alla tripla di Smith (63-63, min. 38). Poco dopo è Thomas a firmare il sorpasso (66-65, min. 39). Il finale è infuocato: Blazic firma il controsorpasso e dopo la palla persa di Nedovic arriva la tripla di Causeur (66-70, min. 40). Nell’azione successiva James recupera la palla e la partita difatti si conclude qui: il finale è 66-74 con l’Unicaja incapace di trovare il canestro negli ultimi due minuti di partita. E’ quindi Baskonia a portarsi a casa la vittoria dopo una partita vibrante ed emozionante fino all’ultimo minuto. La squadra di Perasovic prosegue nel suo ottimo momento, si mantiene in vetta alla classifica ed esce sicuramente rafforzata da questo scontro diretto. I baschi tornano alla vittoria a Málaga interrompendo una striscia di otto sconfitte consecutive. L’Unicaja invece trova la prima sconfitta in Liga, lottando ma cedendo solo nel finale. Il passo falso però non compromette quanto di buono ha mostrato sin qui la squadra di Plaza.

Unicaja: Hendrix 12, 9 rimbalzi e 20 di valutazione, Kuzminskas 10, Smith e Thomas 8
Laboral Kutxa Baskonia: Blazic 15 con 18 di valutazione, James 13, Hanga 10 e 7 rimbalzi, Bourousis 8, 7 rimbalzi e 19 di valutazione

MoraBanc Andorra 74 - ICL Manresa 77
Al Poliesportiu d’Andorra di fronte due squadre dal bilancio in pari, con una vittoria in due gare: il MoraBanc riceve infatti l’ICL Manresa in uno scontro tra due squadre che probabilmente si giocheranno la salvezza fino alla fine. A trionfare sono gli ospiti che inseguono a lungo prima di trovare il parziale decisivo nel momento in cui contava. Il primo quarto è equilibratissimo con sorpassi e controsorpassi: Jones è autore di sei punti per i padroni di casa (8-7, min. 5). Il vantaggio si mantiene minimo da entrambe le parti fino al finale di tempo quando Grigonis fa la differenza con sette punti consecutivi (14-18, min. 9). Il primo parziale è comunque 16-18 con la schiacciata finale di Navarro. Ad inizio secondo quarto però Andorra reagisce alla grande, aprendo con un parziale di 13-3 guidato da quattro punti nel pitturato di Jones e dalla tripla di Pino (27-21, min. 15). Manresa è in confusione, specie nella metà campo difensiva, con parecchi giocatori carichi di falli: Grigonis con due, Otverchenko con tre ma soprattutto Sandul già con quattro. Nonostante ciò Barbera firma la tripla con cui i catalani sono di nuovo a contatto (33-30, min. 18). I problemi di falli portano Andorra costantemente in lunetta e così il primo tempo si chiude sul 39-30 con i padroni di casa che raccolgono meno di quanto il campo abbia fatto vedere. Al ritorno in campo la differenza si mantiene in favore dei pirenaici grazie ai cinque punti di Clark in risposta a Musli (46-36, min. 24). Il vantaggio comunque non supera mai i dieci punti dovuto anche alla precisione dei catalani nel tiro da tre: Otverchenko e Sánchez riducono la distanza (56-49, min. 27). Andorra si blocca letteralmente in attacco e così Manresa ne approfitta. Sánchez realizza un’altra tripla ed il canestro di Montañez ci consegna un punteggio equilibrato ad inizio quarto periodo, 58-56. L’ICL trova la parità in avvio con la tripla di Flys (61-61, min. 32). La posta in gioco si fa alta ed alla tripla di Bogdanovic rispondono Musli con una schiacciata e Grigonis, tornato in campo, con la tripla che dà il vantaggio agli ospiti (66-68, min. 36). Jones commette un fallo antisportivo ma Musli non ne approfitta: 0/2 e punteggio ancora in equilibrio (70-70, min. 38). Ad un minuto dalla fine è proprio Musli a dare il +3 a Manresa (72-75, min. 40). Stojanovski fa 2/2 in lunetta ma ancora Musli mantiene le distanze a 15” dalla fine. Andorra può organizzare l’ultima azione ma né Stojanovski né Gomes riescono a trovare la tripla del pareggio. Passa Manresa 74-77. I catalani escono quindi con una vittoria da un campo difficile contro una diretta rivale. Per la squadra di Navarro è la seconda vittoria in stagione, che può avere già una sua importanza, specie a livello psicologico dopo lo scetticismo del precampionato. Da sottolineare il 50% da tre (10/20) con cui i catalani chiudono la partita. Per Andorra invece, a cui non basta un grande Jones, un’occasione persa: gli uomini di Peñarroya meritavano probabilmente qualcosa in più ma raccolgono la seconda sconfitta su due partite casalinghe.

MoraBanc Andorra: Jones 23 con 10/11 dal campo, 6 rimbalzi e 28 di valutazione, Stojanovski 15, Bogdanovic 11
ICL Manresa: Musli 19 con 9/11 dal campo e 24 di valutazione, Grigonis 14, Otverchenko 13

Real Madrid 112 - Iberostar Tenerife 89
Ancora una volta è il Real a chiudere la giornata di Liga ricevendo al Barclaycard Centere l’Iberostar, in cerca della prima vittoria stagionale. E’ però la squadra di Laso a trionfare, trovando continuità con la terza vittoria consecutiva dopo la prima in Eurolega e firmando la miglior prestazione offensiva di questo campionato, essendo la prima squadra a superare quota 100 punti. La superiorità dei blancos è chiara sin da subito: l’iniziale equilibrio viene subito rotto dal parziale di 8-0 in un minuto, con Rudy in grande spolvero, autore di una tripla ed una schiacciata in contropiede (16-8, min. 5). Abromaitis prova a ridurre il solco con una tripla ma è immediata la risposta di Llull (21-13, min. 7). Il ritmo imposto dal maiorchino è troppo elevato per gli ospiti: il primo quarto si chiude così con i padroni di casa in vantaggio 26-16 grazie alla tripla di Maciulis. Il secondo periodo si apre con quattro punti di Hanley e cinque di Carter, con cui l’Iberostar si porta sul -1 (28-27, min. 13). Ancora una volta ci pensa Reyes per il Real con quattro punto consecutivi (35-27, min. 14). Il capitano si ripete due minuti dopo con un gioco da tre punti a rimbalzo offensivo, dando ai suoi il +10 (41-31, min. 16). Felipe è scatenato e viene innescato alla perfezione dal “chacho” chiudendo il primo tempo con 15 punti, 3 rimbalzi e 20 di valutazione. Il Real scappa nuovamente fino al 54-40 con cui si chiude il secondo quarto. Dopo l’intervallo l’Iberostar prova l’effetto sorpresa: Richotti realizza cinque punti consecutivi portando i suoi in singola cifra di svantaggio, ma Rudy e Reyes rispondono alla grande (63-47, min. 23). Martínez chiama timeout ma è il momento di Carroll: l’americano realizza tre triple di fila, innescato alla perfezione da Llull in tutte e tre le occasioni (72-49, min. 25). E’ il massimo vantaggio per il Real, ridotto poco dopo dalla tripla di Beirán e da cinque punti di Sekulic (74-59, min. 27). Nel finale di quarto c’è spazio per la quarta tripla su quattro tentativi di Carroll. Il terzo periodo si chiude 83-63. La partita è già chiusa da un po’ quando si aprono gli ultimi dieci minuti. L’Iberostar prova solo a ridurre lo scarto ma si trova di fronte una vera e propria tempesta, non riuscendo a mantenere il ritmo offensivo del Real. Protagonisti del quarto finale sono Doncic, con sette punti e un assist, Hernangómez e Thompkins, ma soprattutto Laso ne approfitta per far acquistare minuti a Taylor, al debutto stagionale. Il finale è 112-89. Il Real sembra cominciare ad ingranare mettendo così un altro tassello, importante dopo le difficoltà di inizio stagione. La squadra di Laso è ancora in costruzione ma sicuramente qualcosa si inizia a vedere, specie ora con il rientro di Taylor. I blancos realizzano la miglior prestazione offensiva degli ultimi sette anni con i 112 punti realizzati. L’Iberostar invece è alla terza sconfitta in altrettante gare disputate: contro il Real sicuramente non c’è stata storia, se si esclude l’inizio di secondo quarto. La squadra di Martínez si trova in una situazione delicata di classifica, soprattutto perché aveva iniziato la stagione con tutt’altre ambizioni.

Real Madrid: Reyes 21 con 9/11 dal campo e 28 di valutazione, Thompkins 15 e 8 rimbalzi, Carroll, Fernández e Hernangómez 12, Llull 10 assist
Iberostar Tenerife: Hanley 14, Richotti 13, Sekulic e San Miguel 12



Classifica:

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A. Tarallo

A. Tarallo

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