Liga ACB, Semifinale gara5: finale al cardiopalma, passa il Barça
La squadra blaugrana raggiunge la nona finale consecutiva
Alla fine passa Barcelona. I catalani hanno la meglio sull’Unicaja per 77-74 al termine di una serie che dopo i primi due episodi ci ha regalato tante emozioni e che non poteva avere un finale migliore. A decidere è Navarro, che appare nel momento decisivo con una tripla a 19” dalla fine. La squadra di Pascual accede alla sua nona finale consecutiva, per la quarta volta di fila contro gli acerrimi rivali del Real. Grande onore però, va tributato all’Unicaja: difatti la serie ha visto prevalere sempre il fattore campo, ma la squadra di Plaza, dopo le brutte sconfitte delle prime due gare, è ritornata con forza combattendo fino alla fine e andando vicina alla grande impresa. L’inizio è caratterizzato da una grande intensità difensiva con gli ospiti che proseguono con la loro zona, impedendo l’accesso al pitturato per i padroni di casa. Entrambe le squadre sparano a salve dalla lunga distanza. L’Unicaja però riesce meglio ad approfittare dei tiri dalla media distanza e con sei punti consecutivi di Kuzminskas (già il miglior fatturato di qualsiasi altra partita della serie) si porta avanti (5-6, min. 3). Gara 5 inizia infatti così come era terminato il precedente episodio con Málaga ad imporre la propria difesa, sfidando il Barça dalla lunga distanza e controllando i rimbalzi. In attacco è invece Granger il solito trascinatore e con due triple consecutive prova a scavare un piccolo solco (9-15, min. 8). Pascual chiama timeout ed inserisce Navarro. Il capitano blaugrana scaccia tutte le critiche circa lo scarso fatturato offensivo (a secco in gara 2 e gara 3) ed il suo poco impegno difensivo, incatenando un parziale di 7 punti consecutivi che mette il pubblico del Palau in partita. Il primo quarto si chiude sul 18-20 con l’Unicaja che avrebbe sicuramente potuto avere uno scarto maggiore ma che non è riuscito a sfruttare tutti i secondi possessi guadagnati. Nonostante il ritorno del Barça e soprattutto la distorsione alla caviglia di Vázquez che lo costringe in panchina, basta il ritorno in campo di Granger a dare nuova linfa ai malagueñi, giunti con la voglia di fare l’impresa: il secondo quarto si apre infatti con un parziale di 6-1 per gli ospiti guidati dall’uruguaiano con due punti, un recupero che porta al contropiede chiuso con l’assist per la schiacciata di Toolson (19-26, min. 12). Pascual è costretto a chiamare un nuovo timeout per cercare di cambiare le cose. L’Unicaja fa circolare bene e velocemente il pallone in attacco trovando spesso ottimi tagli in area, ma le difficoltà maggiori del Barça sono in attacco dove i catalani non riescono a giocare nel pitturato venendo sfidati ancora una volta al tiro da fuori (1/9 da tre fino a questo momento). La squadra blaugrana però è composta da campioni che sanno quand’è il momento di alzare il proprio livello. Uno di questi è Hezonja, tornato in panchina dopo la partenza in quintetto, a sorpresa visto il suo utilizzo in questi playoff fino ad ora, di gara 4. Il croato però si dimentica di tutto e mostra tutto il suo talento con una tripla ed un canestro che risvegliano pubblico e compagni. Tomic infatti, aiutato da Doellman, inizia a prendere il controllo dell’area e poco a poco il Barça gira a proprio favore il conto dei rimbalzi offensivi, vero e proprio fattore chiave delle ultime partite. Hezonja continua il suo show e chiude con un’altra tripla un parziale di 10-4 con cui gli uomini di Pascual ritornano a contatto (29-30, min 17). C’è bisogno di tutti e poco dopo è Nachbar a piazzare la bomba del pareggio (32-32, min. 18). Plaza ferma immediatamente la partita per raffreddare un po’ l’ambiente, rimettendo in campo Vázquez. Il risultato è un mini-parziale di 5-0 con due punti dell’ex Barça e la tripla di Gabriel (32-37, min. 20). Barcelona sembra aver perso l’abbrivio sbagliando due triple consecutive e vedendo Hezonja commettere uno sciocco fallo in attacco che lo costringe in panchina (è il terzo personale). Satoransky però, fino ad ora mancato all’appello dopo essere stato il mattatore dei primi due episodi, si risveglia con la tripla che chiude il primo tempo, 35-37. L’Unicaja torna quindi negli spogliatoi con la consapevolezza di aver saputo resistere alle fiammate locali senza mai andare sotto nel punteggio. La pausa però non aiuta i malagueñi perché Satoransky riprende da dove aveva interrotto: tripla e Barça di nuovo in vantaggio (38-37, min. 21). La partita si accende a questo punto, con i giocatori consapevoli della posta in palio: Vázquez e Tomic hanno qualcosa da dirsi sotto canestro. Gli ospiti non perdono la calma e tornano avanti proprio grazie al centro che schiaccia un assist di Stefansson, e ad una tripla dello stesso islandese (38-42, min. 23). Barcelona è rientrata in campo con un’altra consapevolezza e questa volta è Doellman a diventare protagonista con quattro punti consecutivi: la tripla di Thomas mette ancora una volta avanti i padroni di casa (45-44, min. 24). Come se non bastasse per l’Unicaja arriva un’altra brutta notizia: Stefansson ferma con il fallo un contropiede di Navarro, commettendo il terzo personale. Poco dopo è Will Thomas a commettere fallo su un azione veloce di Satoransky e con più di metà quarto da giocare gli ospiti hanno già speso il bonus. Ma i catalani non riescono a sfruttare il vantaggio realizzando solo quattro punti dalla lunetta (Navarro fa 0/2). Dall’altro lato invece, l’Unicaja torna ad aver bisogno del carattere di due lottatori come Suárez e Vasileiadis: il primo non fa mancare la sua solità intensità a rimbalzo mentre il greco realizza la tripla che tiene gli uomini di Plaza in scia nel punteggio (49-47, min. 27). Il Barça non si lascia scalfire ed inizia a trovare continuità in attacco, dove riesce a far circolare bene e con pazienza il pallone, trovando tiri aperti: un’altra tripla di Thomas fa esplodere il Palau (54-49, min. 28). Senza Vázquez, l’Unicaja soffre a rimbalzo con Golubovic che ci prova ma finisce spesso per commettere fallo su Tomic. L’uscita del croato è ossigeno puro per gli ospiti che prendono ben tre rimbalzi consecutivi, uno dei quali offensivo. E’ Green il protagonista di un parziale di 8-1 con sette punti, compresa la tripla del sorpasso (55-57, min. 30). Sulla sirena è Huertas a firmare la parità: si arriva così agli ultimi dieci minuti come meglio non si poteva, con l’Unicaja che è stato sul punto di crollare ma che ha saputo resistere, tutt’altra storia rispetto alle prime due partite. La nota stonata per gli ospiti è però il conto dei rimbalzi: è Barcelona ad avere il predominio, riuscendo a sfruttare finalmente la sua maggiore fisicità. I malagueñi soffrono soprattutto nel conto dei rimbalzi offensivi, tanto decisivi nelle due partite del Carpena: ad inizio quarto periodo siamo 10-5 per i padroni di casa. Il periodo finale si apre infatti con una schiacciata di Doellman dopo rimbalzo offensivo di Pleiss. Il tedesco è il protagonista dell’avvio ripetendosi poco dopo con due punti, e lottando sul parquet per recuperare un pallone (61-59, min. 33). Barcelona vuole fare di tutto per portare a casa la partita e sembra metterla sull’intensità, arma tanto cara all’Unicaja. Granger è costretto ad uscire per un colpo al petto e gli ospiti barcollano pericolosamente: Thomas apre con una tripla un parziale di 7-0, proseguito da Oleson e chiuso da Huertas in contropiede (68-61, min. 35). Plaza vede la partita scappargli di mano e ferma tutto con un timeout. E’ ancora una volta una mossa opportuna perché è Markovic a realizzare una tripla che ridà linfa agli andalusi. I padroni di casa hanno il controllo dell’area ed arrivano ad avere ben tre possessi consecutivi: prima Thomas strappa letteralmente un rimbalzo dalle mani di Vázquez, poi dopo l’errore di Huertas è Doellman a vincere la lotta. Ma Fran ha carattere ed attributi da vendere e si riprende il tutto con gli interessi con una stoppata sull’americano e con il canestro che tiene i suoi in scia (70-66, min. 37). Pascual ributta dentro Tomic per il finale ed il croato lo ripaga subito con una schiacciata. Plaza risponde con la coppia Granger-Markovic: mini-parziale di 4-0 e l’allenatore catalano è costretto al timeout (72-70, min. 38). L’Unicaja avrebbe anche la palla del pareggio dopo l’errore di Doellman, ma Tomic vuole essere a tutti i costi decisivo e strappa letteralmente la palla dalle mani di Toolson. Sembra una gara a chi sbaglia meno ed infatti Barcelona non riesce ad approfittare dell’occasione per chiudere la partita: i blaugrana hanno ben tre possessi consecutivi, grazie ad altri due rimbalzi offensivi, entrambi di Doellman, ma concludono il tutto con un’infrazione di 24”, tenendo l’Unicaja ancora in vita. I malagueñi non se lo fanno ripetere due volte e tornano ad affidarsi a Vázquez che inchioda la schiacciata del pareggio (72-72, min. 40). Si entra così nell’ultimo minuto in situazione di parità e con gli ospiti sulla scia di un parziale di 4-11. Pascual chiama timeout e decide di giocarsela con il trio Satoransky-Huertas-Navarro. Il capitano sommava fino a questo momento 15 triple sbagliate consecutivamente e 3.75 punti di media nella serie. Ma il finale è tutta un’altra storia, è roba da campioni: tripla con 19.4” da giocare (75-72). Plaza disegna la rimessa e l’Unicaja avrebbe l’opportunità di andare fino alla fine. Suárez però decide di prendersi una tripla dopo pochi secondi andando anche vicino al bersagio grosso. E’ il ferro a dire di no ed a risputare la conclusione del madrileno. Sembra finita ma non lo è ancora: Huertas fa 1/2 dalla lunetta e Stefansson trova il canestro con 2.4” da giocare. Stavolta viene mandato in lunetta Doellman ed anche l’americano realizza solo il secondo. Ci prova Granger ma la sua preghiera non viene accolta. Finisce 77-74. Barcelona vola in finale al termine di una partita e di una serie incredibili. L’Unicaja ha poco da rimproverarsi: forse senza i problemi di Vázquez sicuramente oggi avrebbe potuto dire maggiormente la sua (soprattutto a rimbalzo, 19-7 quelli offensivi per Barcelona), ma questo non ha impedito agli uomini di Plaza di arrivare a giocarsela fino all’ultimo minuto trascinati dal carattere che gli ha permesso di dominare la stagione per larghi tratti. I malagueñi vanno vicinissimi all’impresa di ribaltare una serie che una settimana fa sembrava non esistere nemmeno, ma devono alla fine inchinarsi ad una grande squadra come Barcelona. Gli uomini di Pascual hanno sofferto più del dovuto nelle ultime tre gare, compreso oggi. A fare la differenza è stato però l’avere tanti campioni in rosa, diventati decisivi nei momenti che più contavano: prima Hezonja nel primo tempo, poi Doellman e Thomas nel terzo quarto, con Pleiss all’inizio del quarto periodo. Anche Tomic è stato protagonista per tutta la partita, dominando l’area. Alla fine però a diventare protagonista non poteva che essere lui, Navarro, nel momento in cui il pallone pesava maggiormente. La sua tripla porta Barcelona alla nona finale consecutiva. Di fronte troverà il rivale di sempre, quel Real dominatore della stagione, a cui i catalani proveranno ad impedire il poker di trofei, salvando la stagione con l’unico trionfo rimasto disponibile. Per la quarta volta consecutiva avremo un Clásico in finale, con i blaugrana a prevalere con due vittorie negli ultimi tre anni. Venerdì gara 1.
FC Barcelona: Thomas 14 e 6 rimbalzi, Tomic 11, 4 rimbalzi, 3 assist e 17 di valutazione, Satoransky 10 e 5 assist, Navarro 10, Doellman 9 e 12 rimbalzi (7 offensivi)
Unicaja: Granger 10 e 9 assist con 19 di valutazione, Vázquez 10, Toolson 10, Green e Markovic 9
Recap di Alessandro Tarallo