Liga ACB, Semifinale gara4: l’Unicaja domina, 2-2
Il Capena torna ad essere decisivo. Si va a Gara 5
Quello che solo qualche giorno fa sembrava inimmaginabile, si è realizzato: l’Unicaja recupera la sua miglior versione, quella vista per gran parte della stagione, e riporta la serie al Palau per gara 5. Spinti ancora una volta dal pubblico del Martín Carpena, gli uomini di Plaza realizzano una prova incredibile, soprattutto nel primo tempo quando sono praticamente perfetti. Nel terzo quarto raggiungono anche il +20, prima di subire la reazione del Barça: le giocate di orgoglio e carattere di Suárez e Vázquez nel finale risultano decisive. La partita si apre ancora una volta in un ambiente incredibile. Il pubblico malagueño torna a colorare di verde le tribune del Carpena chiedendo ai suoi beniamini un’altra impresa dopo quella di martedì. I giocatori raccolgono subito l’invito iniziando con grande intensità trascinati dall’onda emotiva dei tifosi. Dopo tre minuti siamo 9-0 grazie ai canestri di Granger e Kuzminskas, e quattro punti di Will Thomas, ancora in modalità overtime di gara 3. Barcelona, con Hezonja in quintetto, sembra accusare il colpo. Ci pensa Satoransky a muovere il tabellone con un gioco da tre punti (9-3, min. 4). Plaza schiera i suoi a zona sin dall’inizio, e i catalani accettano la sfida forzando le conclusioni dal perimetro: il primo centro arriva al quinto tentativo con Oleson (11-6, min. 6). Al Carpena è tutta un’altra serie ed è l’Unicaja a dominare a rimbalzo (11-4 a fine primo quarto), a differenza dei primi due episodi al Palau. Sono in particolare Suárez e Golubovic a garantire ancora una volta il loro contributo di forza sotto le plance, sia in difesa che in attacco, con secondi possessi e tap-in vincenti (18-9, min. 9). Pascual cerca disperatamente di cambiare le cose alzando il quintetto con gli ingressi di Lampe, Pleiss e Nachbar, ma è il solito Huertas a tenere a galla i suoi con cinque punti nel finale. Il primo quarto termina 20-14, un vero affare per i catalani che chiudono il primo parziale con 2/10 da tre. Ma per Barcelona il mini-riposo non cambia le cose ed il secondo periodo si apre sulla scia del primo. Oleson sbaglia da tre, Toolson invece non perdona (23-14, min. 11). L’Unicaja riesce bene ad aprire il campo in attacco, garantendosi così un vantaggio importante a rimbalzo offensivo. Da qui infatti arrivano i punti di Markovic e soprattutto la schiacciata con cui Vázquez chiude il parziale di 9-1 facendo esplodere il pubblico del Carpena (29-15, min. 13). Pascual ferma la partita con un timeout; Doellman con un canestro e Satoransky con una tripla interrompono l’emorragia, ma il problema dei catalani sono le palle perse: l’ennesima di Tomic porta ad un’altra schiacciata di Vázquez, che chiama ancora una volta l’incitamento dei tifosi (31-20, min. 15). Per l’Unicaja è una grande prova di squadra, e tutti sono protagonisti: Gabriel e Granger aumentano il vantaggio (36-22, min. 17). Oltre ai rimbalzi (23-13 per l’Unicaja all’intervallo, di cui 7 offensivi), è l’aggressività difensiva a fare la differenza per i padroni di casa con raddoppi, recuperi, pressione sulle linee di passaggio e palloni sporcati: Barcelona chiude il primo tempo con 7 palle perse che conducono a 15 punti da parte dell’Unicaja. L’entusiasmo del pubblico raggiunge il culmine quando Kuzminskas chiude un parziale personale di 5-0 con una schiacciata (41-22, min. 20): è il massimo vantaggio, ridotto solo da Tomic con un tap-in sulla sirena. Il primo tempo si chiude 40-24. La prima parte di gara è praticamente perfetta per la squadra di Plaza con una gran prova soprattutto difensiva, tenendo Barcelona a soli 24 punti realizzati con 3/15 da tre. Nemmeno la percentuale dell’Unicaja è positiva (2/8), ma è il pitturato la zona dove i padroni di casa dominano, con un parziale positivo di 24-6. Málaga distribuisce meglio anche i punti, con undici uomini a segno (il solo Vasileiadis rimane a secco), ma il dato che meglio descrive il dominio della prima parte è la valutazione di squadra: 56-11. Ad inizio terzo quarto l’Unicaja prova a continuare la sua prova: prima Stefansson e poi Granger danno i 20 punti di vantaggio alla squadra di Plaza (46-26, min. 23). Il pubblico locale è incontenibile, specie quando Suárez si procura un taglio al naso cadendo sui fotografi a bordo campo per recuperare un rimbalzo in attacco. Barcelona ha però già dimostrato in questa serie di saper soffrire, e non è disposta ad arrendersi senza combattere Navarro costringe Stefansson a due falli in pochi secondi ma è l’aggressività difensiva ad aumentare di tono. Questo porta ad un mini-parziale di 7-2 in favore dei blaugrana, aperto da tre punti di Hezonja e chiuso da una schiacciata di Tomic (48-33, min. 26). Seguono alcuni minuti concitati in cui l’Unicaja si intestardisce nel cercare, senza esito, il canestro dal perimetro mentre Barcelona non sfrutta il momento per accorciare. I liberi di Gabriel e Golubovic sembrano dare tranquillità ai padroni di casa (52-33, min. 29). Proprio nel finale però gli ospiti tornano a far paura con un nuovo parziale, questa volta di 7-0, con cinque punti di Thomas, di cui una tripla (52-40, min. 30). Il pubblico accusa il colpo ma sfoga tutta la sua tensione poco dopo, quando Vasileiadis realizza una tripla sulla sirena, chiudendo il terzo quarto 55-40. Ma dopo aver resistito nel terzo periodo l’Unicaja non può rilassarsi, perché di fronte c’è pur sempre la squadra campione in carica: Huertas apre il quarto periodo con una tripla ed un canestro dopo palla rubata (55-45, min. 32). Pascual capisce che può essere il momento decisivo e rispolvera la difesa a zona: Málaga va in difficoltà trovando attacchi confusionari. I due punti di Vázquez a rimbalzo offensivo sono acqua nel deserto per una squadra nella quale inizia a subentrare un po’ di paura (57-45, min. 33). Barcelona può approfittarne per ridurre il vantaggio ma prima Huertas, poi Doellman e Navarro nella stessa azione, sbagliano la tripla decisiva. La rottura dell’Unicaja è però prolungata e le giocate individuali di Granger servono a poco: Navarro, dopo aver incredibilmente chiuso due partite a secco, decide di caricarsi sulle spalle i compagni e con 7 punti consecutivi riavvicina pericolosamente Barcelona (59-52, min. 35). Plaza chiede timeout ed il Martín Carpena è gelato, vedendo i fantasmi di una incredibile rimonta subita dopo il dominio della prima parte. Il minuto serve più psicologicamente: in uscita dal timeout Thomas lotta a rimbalzo, dà un secondo possesso ai suoi, e Toolson ringrazia realizzando di tabella dalla lunga distanza. E’ un segnale chiaro da parte degli dei del basket, e serve da sveglia al pubblico e all’ambiente. Pascual prova immediatamente a fermare la partita ma serve a poco. Vázquez schiaccia l’ennesimo rimbalzo offensivo, poco dopo è ancora Thomas a chiudere con il punto esclamativo il contropiede, e quando la tripla di Navarro si spegne cortissima l’Unicaja può tornare ad accarezzare il sogno di gara 5 (65-52, min. 36). Barcelona infatti subisce il colpo, questa volta definitivamente, e nonostante la schiacciata di Hezonja che riporta i suoi sulla soglia della singola cifra di svantaggio, ci pensa il canestro di Stefansson a chiudere definitivamente la partita (70-58, min. 39). La girandola di tiri liberi dell’ultimo minuto fissa il punteggio sul 77-66. Solo domenica parlavamo del dominio di Barcelona nelle due gare casalinghe, e ad una settimana di distanza la serie vivrà incredibilmente il suo epilogo ancora al Palau. Il merito è senza dubbio del cuore e della voglia della squadra di Plaza, che dopo aver perso le prime due partite difatti senza giocare, è finalmente apparsa nella serie. Se la vittoria di mercoledì era stata frutto soprattutto del carattere e dell’orgoglio, questa sera, quando tutti potevano aspettarsi la reazione di Barcelona, l’Unicaja ha sfoderato una partita praticamente perfetta, specie nella prima parte, chiudendo con tutti gli uomini a segno ma il solo Granger in doppia cifra. I malagueñi hanno saputo resistere tra terzo e quarto periodo venendo fuori nel momento decisivo, trascinati ancora una volta da un vero e proprio inferno verde. Quello che sorprende è che gli uomini di Plaza hanno praticamente avuto il controllo del pitturato contro la squadra più alta del campionato, totalizzando 43 rimbalzi, di cui 17 offensivi, a fronte dei 28 del rivale. Barcelona ancora, chiude la partita con un pessimo 5/31 dall’arco. Gli uomini di Pascual sicuramente potevano aspettarsi la reazione andalusa tra le mura amiche, ma di certo non si aspettavano di tornare al Palau per una gara 5 tutt’altro che agevole. Sicuramente la serie tornerà a cambiare, ed il gioco catalano non potrà che migliorare, ma l’Unicaja proverà a portare con sé l’energia del Carpena per tentare l’impresa. Gli andalusi infatti, proveranno domenica a vincere per la prima volta una serie contro Barcelona (8-0 in favore dei blaugrana), ma soprattutto ad essere la prima squadra a rimontare uno 0-2 in una serie di semifinale. I precedenti dicono 32-0. Ma il precedente a cui si aggrapperà l’Unicaja risale ai playoff 2005 quando fu la prima squadra a rimontare uno 0-2 a livello di quarti (allora si giocavano al meglio delle 5 partite). Comunque vada Plaza si dice già contento per aver regalato ai suoi tifosi la quintapartita dopo le prime due sconfitte, ma vedremo. Domenica assisteremo all’ultimo episodio di una serie incredibile che ci regalerà l’ennesimo pieno di emozioni.
Unicaja: Granger 11, Vázquez 9 e 7 rimbalzi (6 offensivi), Stefansson e Toolson 9, Suárez 8 e 12 rimbalzi con 21 di valutazione, Thomas 7 e 7 rimbalzi
FC Barcelona: Huertas 14, Tomic 12 con 5/6 dal campo, Satoransky 12, Navarro 7, Doellman 7 rimbalzi
Di Alessandro Tarallo