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ACB 12/06/2015, 08.49

Liga ACB, Semifinale gara4: il Real vola in finale

Sbancata nuovamente La Fonteta, quarta finale consecutiva

ACB

Valencia Basket 84 – Real Madrid 90 (Real Madrid vince la serie 3-1)

Il Real Madrid è la prima finalista della Liga Endesa. Gli uomini di Laso raggiungono la qualificazione sbancando La Fonteta per la seconda volta in 48 ore. Le merengues hanno la meglio 84-90 al termine di una partita vibrante dove a prevalere è sicuramente la profondità della panchina madrilena su un Valencia stanco per la rotazione accorciata. E’ infatti nella seconda parte, ed in particolare nel terzo quarto, quando i blancos realizzano l’allungo decisivo, approfittando della stanchezza dei padroni di casa. La partita inizia in un ambiente strano: il pubblico de La Fonteta è sicuramente caldissimo e colora di arancione le tribune, ma in campo il nervosismo e la tensione sono evidentissimi. La serie è stata accompagnata dalle polemiche sin dal primo episodio e la vicenda dell’iscrizione a referto di Slaughter in gara 3 ha sicuramente aggiunto benzina sul fuoco. Passando alla pallacanestro giocata, il gioco risente della tensione: a differenza della gara precedente ci vuole infatti un minuto e mezzo perché si muova il tabellone, a pensarci è Vives con una tripla. Il catalano parte in quintetto perché gli infortuni non lasciano in pace Valencia. Questa volta a farne le spese è Van Rossom, vittima di uno stiramento alla coscia sinistra. Una buona notizia è il recupero di Ribas, mentre Martínez c’è nonostante non sia in perfette condizioni da gara 2. Ma ad inizio partita il cuore ha la meglio sulle condizioni fisiche: è ancora un canestro di Vives a produrre il mini-allungo dei padroni di casa (9-4, min. 3). La risposta del Real è affidata ad Ayón, autore di sei dei primi otto punti madrilendi ed autentico dominatore del pitturato in avvio (9-8, min. 5). Il copione della partita infatti è invertito rispetto al resto della serie: è il Real a controllare il pitturato mentre Valencia bombarda dalla lunga distanza. Tre triple di Harangody, Martínez e Sato incendiano ancora di più l’ambiente ma il Real si mantiene vivo prima con la tripla di Rudy e poi con sette punti consecutivi di Reyes (18-18, min. 7). Gli uomini di Laso non trovano continuità dai 6,75 nel primo quarto e quello di Rudy è l’unico tentativo realizzato (1/5). L’ingresso di Dubljevic e Nedovic dà nuova linfa ai padroni di casa ma a chiudere il primo quarto avanti è il Real grazie a sei punti del “Chacho” Rodríguez nel finale (22-24). Valencia torna, in apertura di secondo quarto, ad esplorare il gioco sotto canestro, in particolare con Dubljevic, autore di sette punti consecutivi che riportano gli uomini di Duran in parità (30-30, min. 13). I padroni di casa sanno di non poter affrontare un’altra partita a punteggio alto contro il Real, sia a ranghi completi ma ancora di più adesso, a sole 48 ore dalla partita precedente e con la rotazione accorciatissima, e per questo, passato l’entusiasmo iniziale, provano a controllare il ritmo. Il Real ha invece intenzione di accelerare una volta preso il vantaggio e prova a scappare con le triple di Nocioni e Carroll (35-40, min. 16). Valencia fa ricorso ancora una volta al cuore: parziale di 8-0 grazie a quattro punti di Lucic e due di Dubljevic che aggiunge un assist per Ribas (43-40, min. 18). Laso è costretto al timeout per fermare la partita e cercare di raffreddare l’ambiente. Lucic prosegue il suo show con altri quattro punti di cui una schiacciata che fa saltare in piedi il pubblico di casa (chiuderà il quarto con 11 punti), ma il Real rimane in scia con le triple di Maciulis e Llull (47-47, min. 20). Le merengues in particolare, trovano le conclusioni dalla lunga distanza proprio nel momento del bisogno (5/13 all’intervallo). Al riposo lungo è in ogni caso Valencia avanti, 49-47 grazie al canestro finale di Harangody. Il momento valenciano continua anche al ritorno in campo con i canestri di Harangody e Dubljevic: l’americano aggiunge una stoppata che scatena il contropiede chiuso da Vives (55-49, min. 22). Rudy e Ayón provano a ricucire lo strappo ma ancora Dubljevic, il più combattivo dei suoi, ricaccia indietro gli ospiti (57-53, min. 24). Come detto però, anche gara 4 non manca di polemiche e proprio a questo punto arriva un episodio che di sicuro condiziona l’andamento della gara. Rudy penetra a canestro, viene contrastato da Martínez ma il catalano prolunga troppo il contatto dopo il fischio: fallo e fallo tecnico. Questo sicuramente innervosisce sia la squadra ma anche il pubblico di casa, contribuendo ad infuocare ancora di più un ambiente già teso per le polemiche per gli episodi delle partite precedenti e per le ben note vicende che hanno caratterizzato la vigilia della gara. A peggiorare le cose è anche il risultato dell’azione: Rudy converte i quattro liberi e Llull completa l’opera con una tripla. Con sette punti in una sola azione il Real rimonta e sorpassa (57-60, min. 25). Duran è costretto a chiedere timeout per placare gli animi dei suoi. Laso prova ad approfittare del momento schierando i suoi a zona. Duran si adegua immediatamente con la 3-2, già decisiva in gara 2. La partita diventa quindi un duello dal perimetro: apre Rudy, tra i fischi del pubblico, risponde Vives. Segna Rivers, e Aguilar fa lo stesso (63-66, min. 26). La volontà e l’orgoglio non mancano ai padroni di casa, ma a fare la differenza è il lato tecnico: a Valencia manca qualcosa ed in questo momento della partita è evidente. Il Real sguazza nella zona ed infatti arriva a catturare addirittura tre rimbalzi offensivi nella stessa azione e anche se la giocata termina in una palla persa di Ayón, questo non salva i padroni di casa. La stanchezza si traduce in mancanza di lucidità ed infatti gli uomini di Duran si intestardiscono nella gara dal perimetro: non è il loro campo e da qui alla fine del quarto produrranno solo errori. Gli errori si traducono a loro volta in nervosismo: Lucic lotta con Slaughter sotto canestro ed entrambi si beccano il fallo tecnico. Dubljevic e Vives non bastano ed il Real approfitta della situazione con Nocioni e Reyes per chiudere il quarto avanti 66-72. Il quarto periodo si apre con la tripla di Carroll. Questa potrebbe essere la mazzata definitiva per i padroni di casa che però gettano ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo: sette punti di Sato portano Valencia a soli quattro punti di distanza (75-79, min. 33). Il Real però mantiene la calma e approfitta della profondità del roster trovando forze nuove dalla panchina: Rudy è in panchina per un dolore al ginocchio sinistro e così ci pensano Nocioni con una tripla e Rivers con quattro punti (77-86, min. 34). Dopo il timeout di Duran ci pensa ancora Dubljevic, l’ultimo ad arrendersi, ma gli risponde immediatamente Nocioni (79-88, min. 36). E’ il colpo definitivo alle speranze dei padroni di casa. La stanchezza si fa sentire sempre di più e prevale sulla forza di volontà. Il Real vede le difficoltà del rivale e si adegua, lasciando difatti trascorrere il tempo. Valencia tornerà a segnare solo dalla lunetta a ridosso dell’ultimo minuto, quando ormai i buoi sono già scappati. Il Real chiude 84-90 volando in finale. Per Valencia è così la fine di una stagione complicata ma che ha riservato il meglio per la fine. Gli uomini di Duran hanno infatti avuto tanti infortuni e difficoltà che hanno sempre saputo superare. E questa serie non è stata da meno. E’ sicuramente un peccato perché i ‘taronja’ avrebbero potuto sicuramente giocarsela meglio con il roster al completo. Oggi più che mai infatti, sotto nella serie e con le spalle al muro, la stanchezza si è fatta sentire soprattutto nella seconda parte (3/14 da tre), ed un Dubljevic eroico non è bastato. Si chiude così una serie che aldilà del nervosismo e delle polemiche, sia in campo che fuori, ha regalato tanto spettacolo ed emozioni in campo, probabilmente molto al di sopra delle aspettative, merito soprattutto del carattere degli uomini di Duran. La Fonteta è stato durante gli anni, e sicuramente è un fattore per la squadra valenciana ma c’è una statistica particolare: i ‘taronja’ tra la semifinale dell’anno scorso ed i playoff di quest’anno, sommano sei sconfitte consecutive tra le mura casalinghe. Ad andare in finale è il Real, che si giocherà il titolo all’atto conclusivo per la quarta volta consecutiva, record nella storia del club. La squadra di Laso continua a sommare record: è la 14esima finale su 16 disponibili da quando l’allenatore basco si è seduto sulla panchina madrilena, la decima consecutiva dalla sconfitta nei quarti di Copa del 2013. Per il Real c’è poi di fronte l’opportunità concreta di chiudere una stagione da consegnare alla storia, con la possibilità di vincere il quarto titolo dell’anno, dopo i trionfi di Supercopa, Copa ed Eurolega. Quello che impressiona è sicuramente la grande concretezza di squadra dei madrileni. Valencia ha posto più di qualche problema ai blancos, che sono venuti fuori grazie al carattere dei loro campioni ed alla loro solidità nei momenti decisivi. Ora per gli uomini di Laso non resta che attendere di sapere il nome dell’avversario che li separa dalla storia.

Valencia Basket: Dubljevic 24 con 10/14 dal campo, 8 rimbalzi e 31 di valutazione, Lucic 14, Vives 13 e 6 assist

Real Madrid: Nocioni 12 e 7 rimbalzi, Reyes e Fernández 12, Ayón 10 e 9 rimbalzi, Llull 10

Di Alessandro Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 4 Commenti
  • MaestroStockton2 12/06/2015, 21.46

    Intanto Malaga sta giocando gara 4 come una squadra che non vuole essere eliminata. Huertas ha la barba giusta del missionario. Spero riescano a portarla alla quinta.

  • andrebott 12/06/2015, 17.45

    Peccato sarebbe stato per Valencia vincerne una in casa e gara 5 sarebbe stata stupenda ma il Real è più forte e lo ha dimostrato

  • bubu170 12/06/2015, 10.38 Mobile

    Penso sia stata una delle serie più belle degli ultimi anni, assieme a Valencia - barca dell'anno scorso, peccato non vedere una gara 5! In assoluto gara 3 è stata una delle più belle partite che abbia mai visto. Proprio peccato non ci sia una quinta

  • KingJames2 12/06/2015, 09.45 Mobile

    Piangi valenciano piangi Ahahah