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ACB 27/05/2015, 12.40

Liga ACB, Giornata 34: Manresa sbanca il Palacio e si salva

La Bruixa d’Or compie l’impresa salvandosi a discapito di Gipuzkoa. Nella lotta playoff Baskonia agguanta il sesto posto

ACB

L’ultima giornata della stagione regolare di Liga Endesa è tutta incentrata sulla lotta salvezza e quella playoff, con le otto qualificate già decise ma con l’ordine di classifica tutto da stabilire. Manresa riesce nell’impresa di vincere a Madrid, cosa che nessuno in stagione era riuscito a fare, e con la contemporanea sconfitta di Gipuzkoa a Zaragoza si salva proprio a discapito dei baschi. Nella lotta playoff invece, Barcelona conferma il secondo posto mentre il Laboral Kutxa raggiunge la sesta posizione a discapito del FIATC Joventut, sconfitto a Sevilla.

 

Movistar Estudiantes 84 – Herbalife Gran Canaria 75

L’ultima giornata della Liga Endesa si apre a Madrid con il Movistar Estudiantes che saluta il proprio pubblico in un Barclaycard Center che quest’anno è stato un fortino davvero inespugnabile. Di fronte ai padroni di casa un Herbalife Gran Canaria che, una volta raggiunta la qualificazione ai playoff, è alla ricerca di una vittoria per provare a guadagnare qualche posizione mettendo pressione alle rivali, impegnate nel pomeriggio. Prima della palla a due minuto di silenzio in memoria di Miguel de Villa, scomparso lo scorso venerdì, ex giocatore, allenatore, direttore sportivo e presidente dell’Estudiantes, nonché direttore generale del comitato organizzatore del Mondiale 2014. L’inizio di partita è comunque privo di particolare tensione con l’equilibrio a farla quindi da padrone. A metà quarto, dopo diversi sorpassi e controsorpassi siamo 10-8. Gran Canaria fa valere la sua superiorità nel gioco interiore con gli otto punti realizzati interamente dal duo Báez-Maric, mentre l’Estudiantes punta sulla velocità con sia Van Lacke che Fernández in quintetto. Reneses inizia a far ricorso alla panchina, facendo debuttare subito Luca Vitali: l’italiano appena entrato, piazza subito una tripla in risposta a Martín (13-16, min. 7). Proprio con quest’ultimo, autore di 11 punti nel primo parziale, il Movistar riesce a riportarsi avanti nel finale ma una tripla di Salin pone fine ad un equilibrato primo quarto sul 21-23. Il secondo quarto si apre subito con un parziale di 8-0 da parte dei madrileni in appena un minuto e mezzo, con cinque punti di Creus e la tripla di Brizuela proprio su assist del catalano (29-23, min. 12). La partita sale così di tono con l’Herbalife a rispondere subito con un controparziale di 4-9 grazie a cinque punti di Báez e la tripla di Vitali (33-32, min. 15). In realtà la risposta canaria è solo momentanea perché l’Estudiantes torna a scappare con un parziale di 9-0 guidato da Martín, autore di 18 punti all’intervallo (42-32, min. 18). Nonostante il tentativo ospite con Salin, la squadra di casa chiude il primo tempo in doppia cifra di vantaggio grazie alla tripla di Fernández , 47-37. Il riposo però non frena il ritmo dell’Estudiantes che in apertura di secondo tempo si porta sul massimo vantaggio grazie al gioco da tre punti di Hernangómez e la schiacciata di Simpson (+15, 54-39, min. 24). Guidato da Maric e dall’ottimo Vitali l’Herbalife prova a riportarsi in singola cifra di svantaggio ma viene immediatamente ricacciato indietro ancora da Martín (60-49, min. 28). Solo nel finale, quattro punti di Bellas chiudono il parziale sul 62-54. Ad inizio quarto periodo però, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, è ancora l’Estudiantes a partire meglio con un parziale di 6-2 con la tripla di Hernangómez (68-56, min. 32). L’Herbalife inizia così ad affidarsi a Tavares, dominatore dell’area, ma nonostante gli sforzi i canarini non scendono mai sotto la doppia cifra di svantaggio: i padroni di casa riescono infatti a gestire grazie alle conclusioni dall’arco di Van Lacke ed Hernangómez (76-62, min. 35). Nel finale è Salin a guidare i suoi nel tentativo di rimonta, ma quattro punti di Fernández spengono immediatamente ogni velleità ospite (82-71, min. 38). Il finale è così 84-75 per un Movistar che chiude come meglio non poteva una stagione comunque positiva, soprattutto davanti ai suoi tifosi. La squadra madrilena, in una partita in cui non si giocava nulla se non una semplice vittoria, riesce ad avere la meglio di un Herbalife che invece perde un’opportunità per provare a migliorare la propria posizione. La squadra canaria chiude comunque all’ottavo posto, e ritrovando la propria versione migliore, di certo non quella odierna spenta e troppo rilassata, potrebbe provare a mettere in difficoltà il Real.

Movistar Estudiantes: Martín 21 con 9 rimbalzi e 26 di valutazione, Fernández 12 con 4/4 dal campo, Hernangómez 11, Simpson 10

Herbalife Gran Canaria: Báez 14 con 8 rimbalzi, Salin 11, Vitali 10 e 5 assist, Tavares 9 e 11 rimbalzi

 

UCAM Murcia 104 – Iberostar Tenerife 81

Autentica festa del basket quella andata in scena a Murcia tra UCAM e Iberostar Tenerife. Di fronte due squadre che hanno provato a giocarsi le loro chance per i playoff fino all’ultimo ma che alla fine hanno dovuto arrendersi. Gli isolani soprattutto, con una sconfitta di Baskonia nel recupero infrasettimanale contro il Real, sarebbero giunti all’ultima giornata con ancora l’opportunità di farcela. Ma questa è un’altra storia. Entrambe le squadre partono quindi all’attacco, giocando senza alcuna pressione. In particolare sono i padroni di casa, volenterosi di regalare un’ultima vittoria al proprio pubblico, a condurre le danze ed a portarsi avanti grazie a con quattro punti di Lima e la tripla di Bamforth (16-8, min. 5). Martínez prova a fermare la partita ma cinque punti di Cabezas regalano la doppia cifra di vantaggio ai padroni di casa (23-10, min. 7). Nel finale, grazie a Beirán, Úriz e Sekulic in uscita dalla panchina, l’Iberostar accorcia le distanze chiudendo il primo quarto sotto 27-18. Il secondo parziale inizia con Antelo a marcare il ritmo per i padroni di casa (33-22, min. 13). Poco a poco però, Tenerife inizia ad ingranare: cinque punti di Beirán e sei di Sekulic guidano il parziale di 3-11 che consente agli ospiti di rientrare in partita (36-33, min. 16). Murcia prova ad affidarsi alla connessione brasiliana Neto-Lima ma le triple di Beirán e Rost portano Tenerife ad un solo punto di distanza (40-39, min. 17). Sei punti di San Miguel, nonostante lo spettacolo regalato da Neto, danno la parità agli ospiti (45-45, min. 19). Nell’ultimo minuto la rimonta dell’Iberostar è completata dalla tripla di Sikma prima che Lima chiuda il primo tempo con una spettacolare schiacciata ad una mano su assist di Kelati. All’intervallo siamo 47-48. Il riposo ci regala nuovamente un UCAM all’attacco: gli uomini di Ocampo si riportano subito avanti grazie a cinque punti di Kelati e la schiacciata di Lima (57-53, min. 23). Rost prova a riportare sotto i suoi (59-58, min. 24), ma Bamforth e Radovic ristabiliscono subito le distanze (67-58, min. 26). Úriz con due triple prova ad impedire la fuga locale ma l’UCAM chiude il quarto in doppia cifra di vantaggio grazie a Kelati, autore di 10 punti totali nel terzo periodo (78-66). Ad inizio quarto periodo l’Iberostar prova ancora a tenersi a contatto grazie a Lampropoulos e Rey, che rispondono a Lima e Antelo (86-76, min. 35). Una tripla di Kelati però mette definitivamente in fuga i padroni di casa: il naturalizzato polacco dà inizio ad un parziale di 8-0, proseguito da cinque punti di Rojas, con cui gli uomini di Ocampo spezzano definitivamente la gara (94-76, min. 38). I minuti finali infatti, trascorrono con il pubblico locale già in festa: a dimostrazione dell’atmosfera rilassata Lima si rende autore di una curiosa protesta terminata con un abbraccio ed un bacio all’arbitro García González. I padroni di casa così arrotondano il risultato fino al 104-81 finale. La stagione si chiude quindi per Murcia nel migliore dei modi con una grande vittoria e con il pubblico in festa a rendere omaggio agli uomini di Ocampo: l’UCAM chiude infatti al decimo posto una stagione storica con la migliore classifica negli ultimi 17 campionati nella massima categoria, e soprattutto con un bilancio per la prima volta non negativo (17-17, 50%). Anche Tenerife può ritenersi soddisfatta della propria stagione, dal momento che gli uomini di Martínez hanno provato fino all’ultimo a rincorrere una storica postseason.

UCAM Murcia: Kelati 18, Lima 16 con 7/9 dal campo, 9 rimbalzi e 31 di valutazione, Antelo e Bamforth 13 e 6 rimbalzi, Rojas 12 e 9 rimbalzi, Radovic 11

Iberostar Tenerife: Beirán 12 e 17 di valutazione, San Miguel 12, Rost 11, Úriz, Sekulic e Rey 10

 

FC Barcelona 84 – MoraBanc Andorra 74

Sesta vittoria consecutiva del FC Barcelona che toglie qualsiasi dubbio centrando i due punti necessari a chiudere il secondo posto senza dover aspettare il risultato dell’Unicaja. Altra grande prova degli uomini di Pascual che arrivano ai playoff nel loro miglior momento della stagione. Di fronte quest’oggi un MoraBanc Andorra alla prima visita al Palau dopo quasi vent’anni (1 ottobre 1995). Al momento della presentazione delle squadre, emotivo e lungo applauso da parte del pubblico di casa a Victor Sada, che ritornava oggi per la prima volta da avversario. Sin dall’inizio è chiara la differenza di motivazione tra le due squadre con i padroni di casa a portarsi subito avanti grazie al lavoro sotto canestro di Tomic e Lampe (8-2, min. 4). Peñarroya prova a fermare la partita e con Jawai Andorra si riporta sotto, ma ci pensano una tripla di Abrines ed un canestro di Satoransky a ristabilire le distanze (15-9, min. 7). Nel finale di quarto è ancora Tomic a dominare nel pitturato con cinque punti consecutivi ma le seconde linee andorrane, in particolare Bogris, Bogdanovic e Stojanovski permettono agli ospiti di mantenersi vicini, 20-16. Ad inizio secondo quarto Andorra parte forte con Stojanovski in regia e punta tutto sulla velocità: gli ospiti trovano prima il pareggio con Schreiner (20-20, min. 12), poi il sorpasso con la tripla di Blanch (25-27, min. 14). Pascual non chiama timeout scommettendo su una pronta reazione dei suoi: ci pensa infatti Satoransky a guidare i suoi con un parziale di 11-2, con quattro punti, un assist ed una palla recuperata (36-29, min. 17). Sada e Stojanovski accennano ad una timida risposta ma una tripla di Abrines ed una schiacciata ad una mano dopo un coast to coast di Satoransky permettono a Barcelona di chiudere avanti all’intervallo 45-35. Al ritorno in campo Peñarroya prova a giocarsela con la zona ma Doellman e Tomic riescono immediatamente a punirla. È però Jawai il mattatore di inizio secondo tempo con otto punti che rifanno sotto il MoraBanc (51-46, min. 24). Si tratta però dell’ultimo tentativo di rimonta ospite dal momento che i blaugrana realizzano un parziale di 10-0, con sette punti di Doellman ed una tripla di Oleson, con cui spezzano definitivamente la partita (61-46, min. 27). Nel finale Andorra ci riprova nuovamente con quattro punti di Gomes e la tripla di Green ma è Huertas, da tre, a fissare il punteggio sul 68-57 con cui iniziano gli ultimi dieci minuti. In apertura di ultimo quarto infatti, se ce ne fosse ancora bisogno, Barcelona torna a scappare aprendo con un parziale di 8-0 grazie ad una tripla di Huertas e cinque punti di Lampe (76-57, min. 33). Green prova a rispondere ma sono ancora Huertas e Lampe a far male dai 6,75 permettendo ai padroni di casa di raggiungere il massimo vantaggio (84-60, min. 36), per un parziale totale da inizio quarto di 16-3. La partita è chiusa definitivamente e Barcelona si rilassa, forse un po’ troppo: da qui a fine partita gli uomini di Pascual non segneranno più ed anzi, subiranno un parziale andorrano di 0-14 guidato da Sada, mattatore con soli due punti ma che regala spettacolo ai suoi ex tifosi con assist come i due a Trias. Il finale è quindi 84-74. Barcelona prosegue quindi la sua striscia, ora a sei vittorie consecutive, iniziata con l’eliminazione dall’Eurolega. Gli uomini di Pascual si avvicinano quindi nel migliore dei modi ai playoff dove avranno sicuramente un ruolo da protagonisti. Il primo turno vedrà i blaugrana misurarsi nel derby catalano contro il FIATC Joventut. Andorra invece, chiude con una onorevole sconfitta una stagione, davvero complicata ad un certo punto, ma che l’ha vista alla fine raggiungere una comoda salvezza.

FC Barcelona: Doellman 13 con 5/6 dal campo, Lampe 12 con 8 rimbalzi, Huertas 9, Satoransky 8 con 5 rimbalzi, 6 assist e 23 di valutazione

MoraBanc Andorra: Jawai 16, Gomes, Green, Stojanovski 8, Sada 6

 

Rio Natura Monbus Obradoiro 74 – Laboral Kutxa Baskonia 81

Il Laboral Kutxa Baskonia agguanta la sesta posizione battendo a domicilio, 74-81, un Rio Natura Monbus Obradoiro combattivo fino agli istanti finali. Consapevoli, grazie alla sconfitta di Gran Canaria, di chiudere quanto meno con la settima posizione, gli uomini di Navarro iniziano forte sin dall’inizio provando a giocarsi tutte le chance per migliorare la propria classifica. Il parziale iniziale è infatti di 8-2 per i baschi con sei punti di Tillie (min. 4). Fernández fa subito ricorso alla panchina inserendo Corbacho che con due triple ed un assist per la schiacciata di Triguero guida la risposta locale (11-14, min. 5). È però Baskonia a dettare il ritmo della gara ed a portarsi in fuga con un parziale di 0-8, con ancora Tillie protagonista (nove punti nel primo quarto) (11-22, min. 8). Nel finale il Rio Natura riesce ad accorciare le distanze e con la tripla di Corbacho chiude il primo quarto sotto 16-24. I padroni di casa provano timidi tentativi di rimonta ad inizio secondo quarto ma arriva ogni volta la pronta risposta ospite: questo porta Fernández ad esaurire tutti i timeout a sua disposizione a più di 5 minuti dalla sirena del primo tempo (20-32, min. 15). Waczynski ci prova con sette punti consecutivi ma arriva ancora la risposta basca con cinque punti di Causeur (29-39, min. 18). Cinque punti di Pumprla nel finale, consentono ai padroni di casa di chiudere il primo tempo comunque in singola cifra di svantaggio, 34-42. L’equilibrio ed il botta e risposta di canestri continua anche ad inizio secondo tempo con protagonisti ancora Tillie dalla parte basca e Luz per i padroni di casa (43-51, min. 26). Corbacho però, con tre triple quasi consecutive, rompe l’equilibrio e scatena un parziale di 11-2 che infiamma il pubblico di casa e che regala ai galiziani il primo vantaggio della partita (54-53, min. 28). È però comunque Baskonia a chiudere avanti il terzo quarto grazie a cinque punti consecutivi di James, 54-58. A questo punto la partita si accende di tono: Cárdenas apre il fuoco da tre, ma trova la risposta di Adams (57-63, min. 32). L’andaluso si rende protagonista sia in positivo che in negativo, con due assist per Kleber e Miller, ma anche con due falli in pochi minuti ed un tecnico per uno scontro con Adams, punito anche lui (61-65, min. 35). Una rubata con contropiede di Pumprla porta i padroni di casa di nuovo in parità, ma nel possesso successivo ci pensa San Emeterio con una tripla a mantenere avanti gli ospiti (65-68, min. 37). Il capitano basco realizza altre due conclusioni dall’arco per mettere i suoi definitivamente in fuga (69-76, min. 39). Il solo Cárdenas ci prova infatti nel finale ma la schiacciata di Tillie chiude l’incontro per il 74-81 finale. Baskonia così trova una vittoria importante che consente agli uomini di Navarro di raggiungere la miglior classifica possibile prima di questa giornata, e cioè la sesta posizione. I baschi al primo turno affronteranno così Málaga e saranno un avversario tutt’altro che facile da eliminare. Per il Rio Natura invece, si chiude una stagione comunque positiva con i giocatori a ringraziare il pubblico per il sostegno ricevuto. I galiziani possono essere soddisfatti della loro annata che li ha visti sognare i playoff per larghi tratti della stagione.

Rio Natura Monbus Obradoiro: Corbacho 18 con 6/12 da tre, Pumprla 11, Cárdenas 8 e 5 assist, Kleber 7 e 10 rimbalzi, Miller 10 rimbalzi

Laboral Kutxa Baskonia: Tillie 22 con 9 rimbalzi e 31 di valutazione, San Emeterio 15 con 4/6 da tre, 9 rimbalzi e 20 di valutazione, James 13, Causeur 10

 

Real Madrid 80 – La Bruixa d’Or Manresa 90

Uno dei campi principali di quest’ultima giornata di Liga Endesa era senz’altro il Barclaycard Center di Madrid, che dopo l’anticipo mattutino ospita la sfida tra Real Madrid e La Bruixa d’Or Manresa. I catalani arrivano nella capitale con un unico risultato a disposizione, la vittoria, già molto difficile di suo, che tuttavia potrebbe non bastare. Ma per gli uomini di Martínez è una giornata perfetta, perché realizzano un vero e proprio miracolo, battendo a domicilio il Real campione d’Europa, su un campo in cui quest’anno ancora nessuno era riuscito a vincere: la concomitante sconfitta di Gipuzkoa a Zaragoza regala a Manresa una salvezza che sembrava insperata. Prima dell’inizio dell’incontro, oltre al consueto ‘pasillo’, il Real offre ai suoi tifosi, ad una settimana di distanza, il trofeo dell’Eurolega, la Novena, oltre al titolo di MVP del “Chapu” Nocioni. Finite le celebrazioni i blancos non fanno sconti e partono fortissimo: pochi minuti e gli uomini di Laso sono già in doppia cifra di vantaggio grazie a cinque punti di Rivers ed una tripla di Llull (12-2, min. 5). I padroni di casa non lasciano scampo agli ospiti, che realizzano il secondo canestro della partita quando mancano poco più di tre minuti al primo riposo (12-4, min. 7). In grande spolvero, soprattutto nella metà campo difensiva, è Ayón, autore di ben tre stoppate consecutive. Il parziale madrileno si allunga fino al 22-7 con le triple di Llull e Fernández, prima che Grimau fissi il 22-10 del primo quarto. Sembra quindi prospettarsi una nuova netta vittoria per il Real Madrid mentre per i catalani si avvicina lo spettro della retrocessione. Manresa, consapevole di giocarsi tutto, inizia quindi il secondo quarto all’attacco, trascinata dal neo-entrato Fotu. La tripla del neozelandese e quella di Dewar trovano però la risposta di Carroll e Maciulis (30-20, min. 15). Questo sembra dare finalmente linfa agli ospiti che almeno in attacco iniziano ad ingranare. Il problema resta frenare l’attacco del Real, che grazie ad una tripla del “Chacho” Rodríguez torna a scavare la distanza (37-24, min. 18). Ancora Fotu però, con otto punti consecutivi nell’ultimo minuto, consente agli ospiti di riavvicinarsi prima dell’intervallo, 39-32. Il neozelandese chiude un gran secondo quarto con 15 dei 22 punti di Manresa, 3/3 da due e 3/4 da tre. Il finale di primo tempo dà nuova consapevolezza a La Bruixa d’Or ed il lungo riposo non frena l’impeto dei catalani, che iniziano a crederci. Gli uomini di Martínez iniziano il terzo quarto con un parziale di 13-2 con due triple di White ed una di Seeley, portandosi per la prima volta in vantaggio (41-45, min. 24). Laso ferma l’emoraggia con un timeout e con cinque punti di Rudy il Real ritrova la parità (47-47, min. 26). Manresa è però ormai in partita ed inizia ad assaporare l’impresa: altre due triple di White scavano un piccolo solco (49-55, min. 28). Ma il Real è un avversario tutt’altro che facile da battere: i blancos infatti, in appena un minuto si riportano avanti con un parziale di 10-3 chiuso dalla tripla di Carroll (59-58, min. 29). L’ex Teramo però poco dopo è costretto ad abbandonare il campo per un problema alla caviglia e non farà più ritorno nella gara. Il terzo periodo si chiude quindi con cinque punti di Sakic che permettono a Manresa di chiudere avanti 61-63. Gli ultimi dieci minuti iniziano quindi con il Real che nonostante l’assenza di valide motivazioni vuole comunque chiudere imbattutto in casa la stagione, e La Bruixa d’Or che invece, dopo l’inizio di partita, è consapevole di potersela giocare alla pari con i campioni d’Europa. Le notizie positive che arrivano da Zaragona infatti, spingono ancora di più gli uomini di Martínez: ad inizio quarto periodo, nonostante le triple di Llull e Rodríguez, Seeley è protagonista di cinque punti compresa la tripla del +7 (69-76, min. 34). I minuti seguenti diventano una lotta di nervi: Maciulis avvicina i suoi (73-76, min. 35), ma Seeley è ormai lanciato e con cinque punti torna a mettere distanza tra le due squadre (75-81, min. 37). La partita è a questo punto incredibilmente nelle mani dei catalani: il Real infatti, prova la rimonta sparando solo da tre punti ma senza esito, e la tripla ancora di Seeley, autore di 15 punti nel quarto periodo, ad 1.40 dalla fine chiude definitivamente le ostilità (76-88, min. 39). Il finale è 80-90. Manresa, trascinata da Fotu, White e Seeley, ottiene quindi una salvezza che ha del miracoloso. Gli uomini di Martínez realizzano una partita di grande maturità, contenendo la sfuriata iniziale del Real, non perdendo fiducia ed anzi aumentandola man mano che vedevano il risultato passare dalla loro parte, approfittando di un Real sicuramente scarico ma pur sempre da battere: la vittoria, e quindi la salvezza, sono ampiamente meritate. Il Real invece, perde l’imbattibilità casalinga proprio all’ultima giornata. Passata l’euforia per la conquista dell’Eurolega, i blancos, dopo due sconfitte consecutive tutt’altro che dolorose, possono riposare e ritrovare la loro miglior versione in vista dei playoff. La campagna verso il titolo, per chiudere una stagione perfetta, inizierà contro un avversario comunque insidioso come Gran Canaria.

Real Madrid: Llull 19 con 22 di valutazione, Carroll e Fernández 11, Ayón 8 e 6 rimbalzi, Rodríguez 8 e 6 assist, Reyes 7 e 9 rimbalzi

La Bruixa d’Or Manresa: Seeley 21 e 6 rimbalzi con 23 di valutazione, Fotu 17 e 21 di valutazione, White 16 con 9 assist e 21 di valutazione

 

CAI Zaragoza 72 – Gipuzkoa Basket 65

Mentre una squadra, Manresa, festeggia, ce n’è un’altra che invece piange: Gipuzkoa Basket infatti, cade a Zaragoza difatti autocondannandosi alla retrocessione. Partita strana quella che va in scena al Pabellón Príncipe Felipe: il CAI è infatti matematicamente fuori dalla lotta playoff, mentre Gipuzkoa sin dall’inizio sembra tutto fuorché una squadra che si gioca il tutto per tutto. Anche il pubblico non partecipa molto attivamente all’incontro, e la cosa si nota soprattutto nei minuti iniziali traducendosi in scarsa tensione da parte di entrambe le squadre, che iniziano con percentuali molto basse e parecchie palle perse. A metà quarto siamo 7-6. Huertas da tre porta i baschi in parità ma Landry rimette il CAI davanti (11-9, min. 6): da qui in avanti le due squadre torneranno a muovere il punteggio solo negli ultimi secondi. Un brutto primo quarto si chiude così 13-11. Se però quest’inizio può essere giustificato per i padroni di casa, è invece inspiegabile per i baschi, che hanno il loro destino nelle mani non dipendendo da altri risultati. In apertura di secondo quarto è il CAI a vivacizzare l’incontro, con Jelovac autore di cinque punti (21-15, min. 13). Il serbo è accompagnato da Norel che con sei punti consecutivi porta i padroni di casa in doppia cifra di vantaggio (27-17, min. 16). Grimau prova la reazione con cinque punti ma dopo il timeout immediato di Ruiz, il CAI realizza un parziale di 8-0 con quattro punti di Katic, con cui raggiunge il massimo vantaggio (35-22, min. 20). Una tripla di Jordan sulla sirena fissa il 35-25 del riposo lungo. Gli uomini di Ponsarnau chiudono un pessimo primo tempo con il 37% da due ed il 23% da tre. Tornati in campo sono proprio i baschi, come prevedibile, a partire meglio provando a far prevalere la loro maggiore motivazione: il parziale iniziale è di 0-12 con otto punti di Abercrombie, e Gipuzkoa passa a condurre (35-37, min. 25). La partita torna però sui binari del primo quarto, con le due squadre a trovare il canestro solo dalla lunetta. Ci pensa però Goulding a vivacizzare l’incontro trovando con una tripla il primo canestro dal campo del CAI nel secondo tempo (44-39, min. 28). Questo risveglia gli uomini di Ruiz che in poco tempo tornano in doppia cifra di vantaggio grazie alla tripla di Jelovac e alla schiacciata di Norel. Il terzo quarto si chiude 52-42. I baschi vanificano quindi lo sforzo fatto per rimontare e sembrano pagarlo psicologicamente ad inizio quarto periodo quando cinque punti di Jelovac e la tripla di Lisch regalano al CAI il massimo vantaggio (60-44, min. 32). Questo sembra essere il colpo di grazia alle già flebili speranze degli ospiti: i baschi riescono infatti a svegliarsi solo nel finale grazie ad una tripla di Grimau (66-53, min. 36). Il catalano ne realizza un’altra dopo ben sette punti di Abercrombie portando i suoi sino al -5 (70-65, min. 40) ma è ormai troppo tardi. Il CAI riesce a controllare senza fatica il vantaggio chiudendo 72-65. Il CAI termina quindi con una vittoria una stagione in cui ha sfiorato la terza qualificazione ai playoff consecutiva. Gipuzkoa invece, realizza probabilmente la peggiore partita della stagione nel momento meno indicato: gli uomini di Ponsarnau infatti, avevano il destino nelle loro mani ma non sono mai sembrati in partita, specie dal punto di vista psicologico, contro un avversario tutt’altro che in stato di grazia. I baschi quindi, retrocedono mestamente in Liga LEB al termine di un girone di ritorno disastroso con sole quattro vittorie, di cui solo una nelle ultime dieci, quando il trionfo in quel di Manresa poneva la salvezza come una semplice formalità.

CAI Zaragoza: Jelovac 19 con 8 rimbalzi e 28 di valutazione, Norel 14 e 10 rimbalzi con 19 di valutazione, Robinson 11

Gipuzkoa Basket: Abercrombie 23, Grimau 11 e 7 rimbalzi, Jordan 9 e 8 assist, Hanley 8 e 8 rimbalzi

 

Baloncesto Sevilla 77 – FIATC Joventut 70

Il Baloncesto Sevilla festeggia il raggiungimento della salvezza davanti ai propri tifosi con una vittoria importante contro un FIATC Joventut che insegue per larghi tratti dell’incontro e che solo nei minuti finali prova a mettere in discussione il risultato finale. Eppure gli uomini di Maldonado sono gli unici a giocarsi qualcosa, potendo mirare addirittura al quarto posto con una vittoria e risultati favorevoli dai campi di Bilbao e Fuenlabrada. Trascinata da Balvin e Woodside è Sevilla a partire meglio (9-4, min. 3). Kirksay con una tripla apre un parziale di 10-0, proseguito da cinque punti di Suton e chiuso da Savané, con cui Badalona si porta in vantaggio (9-14, min. 6). Sevilla però vuole regalare un’ultima vittoria al suo pubblico: gli uomini di Casemiro rispondono con un controparziale di 11-3 aperto da quattro punti di Porzingis e chiuso da una tripla di Penney. A fine primo quarto siamo 20-17. Gli andalusi provano a scappare in apertura di secondo quarto con Penney e Byars ma una tripla di Mallet mantiene gli ospiti a contatto (24-20, min. 12). La fuga locale è però solo rimandata: da qui alla fine Sevilla realizza un parziale di 17-7 con cui chiude il primo tempo avanto 41-27. Il parziale è frutto soprattutto della difesa che toglie ritmo all’attacco catalano costringendolo a parecchi errori e ben cinque palle perse. In attacco invece, da segnalare Hernangómez, con quattro punti e ben quattro rimbalzi offensivi, Woodside e Penney, autentici trascinatori. Il copione non cambia al ritorno in campo con Sevilla ancora a scappare grazie a cinque punti ed un assist di Woodside (51-35, min. 23). Ci prova Vidal ad accorciare ma ancora Woodside mantiene le distanze (57-40, min. 26). Nel finale di tempo il vantaggio locale arriva a toccare quota venti punti grazie a sette punti di Penney (65-45, min. 30), prima che Savané fissi il parziale sul 65-47. La partita sembra ormai finita ma Badalona ha un moto d’orgoglio in apertura di quarto periodo e grazie alle triple di Suárez, Mallet e Ventura riesce a portarsi in singola cifra di svantaggio (69-60, min. 35). Sevilla sembra pagare un’eccessiva rilassatezza e così prima una tripla di Barbera e poi un canestro di Vidal, riavvicinano il FIATC Joventut a 40” dalla fine (74-70, min. 40). È però troppo tardi perché i padroni di casa chiudono la partita dalla lunetta, 77-70. Sevilla chiude quindi la stagione regalando ai suoi tifosi una grande vittoria con una grande prestazione, durata però solo tre quarti. Badalona invece, per ampi tratti fuori dalla partita, ha provato ad approfittare della rilassatezza dell’avversario nell’ultimo quarto, quando però era troppo tardi. Per i catalani quindi, la stagione si chiude al settimo posto, il che vuol dire derby al primo turno di playoff contro Barcelona.

Baloncesto Sevilla: Woodside 18 con 6/7 dal campo, 7 assist e 29 di valutazione, Penney 17 e 6 rimbalzi, Porzingis 12, Balvin 10, Hernangómez 8 e 12 rimbalzi

FIATC Joventut: Suton 11, Savané e Vidal 10

 

Montakit Fuenlabrada 64 – Valencia Basket 87

Valencia si assicura la quinta posizione, il massimo che gli uomini di Duran potevano raggiungere, con una vittoria sul campo di un Montakit che invece saluta la Liga ACB, già condannato non solo alla retrocessione ma all’ultimo posto. La differenza di motivazione è evidente sin dall’inizio e sottolineata dalla freddezza del pubblico madrileno. Gli ospiti quindi, dopo pochi minuti sono già avanti 11-0 con tutti gli uomini del quintetto iniziale già a referto (min. 3). Dopo il timeout arriva il primo canestro locale con la schiacciata di Diagne, ma Loncar scava ancora di più il solco (4-17, min. 6). Ci pensa poi il solito Panko a tirar fuori l’orgoglio locale e con sei punti inizia il parziale di 9-2 con cui il primo quarto si chiude 13-19. Il secondo quarto si apre con un botta e risposta da tre punti tra Ribas e Cvetkovic (16-22, min. 11). La partita si fa per qualche minuto più equilibrata ed il Montakit ne approfitta per farsi sotto con Vega (20-24, min. 14). Il riavvicinamento dura però pochissimo perché immediatamente Valencia torna a scappare grazie a cinque punti di Harangody ed una tripla di Ribas, ai quali solo Vega prova a rispondere dai 6,75 (25-34, min. 17). Nemmeno il timeout di Sala riesce a frenare l’impeto degli ospiti che con quattro punti di Lishchuk chiudono il primo tempo avanti 29-42. Il terzo quarto si apre con la tripla di Pérez che però è solo un’illusione: Van Rossom infatti, con cinque punti consecutivi continua a mettere distanza tra le due squadre (32-48, min. 25). Il vantaggio ospite continua così a dilatarsi pian piano fino a toccare quota venti punti grazie a Sato (34-54, min. 27). Ci prova Vega a ridurre il divario ma una tripla di Aguilar rimette subito le cose a posto per Valencia (38-61, min. 40). Il terzo periodo si chiude comunque sul 41-62. L’ultimo quarto serve quindi davvero a poco: Valencia arriva a toccare anche quota 27 punti di vantaggio grazie ad un gran quarto periodo di Harangody, autore di 13 punti (53-80, min. 37). Il finale è 64-87. La squadra di Duran vince quindi agevolmente una partita che non ha mai avuto storia e chiude la stagione al quinto posto, incrociandosi al primo turno di playoff con Bilbao in una serie che promette spettacolo. Fuenlabrada invece, saluta la Liga ACB dopo dieci anni nel modo peggiore possibile: la pessima prestazione odierna infatti, vale agli uomini di Sala i fischi del pubblico locale. L’unico ad essere applaudito è Panko, autore di una stagione strepitosa che però non è servita alla sua squadra a raggiungere la salvezza.

Montakit Fuenlabrada: Panko 14, Vega 13 e 9 rimbalzi con 18 di valutazione, Cvetkovic 12

Valencia Basket: Harangody 18, Van Rossom 10, Loncar 9

 

Dominion Bilbao Basket 93 – Unicaja 94

Antipasto di playoff alla Bilbao Arena tra Dominion Bilbao Basket ed Unicaja Málaga. La partita infatti è spettacolare e viene risolta in favore degli andalusi solo all’overtime. Entrambe le squadre rimangono comunque nella stessa posizione di classifica iniziale, con gli andalusi terzi ed i baschi quarti. L’incontro si apre con un canestro di Bertans a cui però Málaga risponde subito con tre triple, con Markovic, Kuzminskas e Toolson (6-11, min. 4). È infatti la squadra ospite a mantenersi avanti all’inizio, grazie al gioco da tre punti di Vázquez in risposta ai canestri di Mumbrú e Marko Todorovic (11-16, min. 6). Bilbao però, trascinato da Colom (quattro punti e tre assist) e Todorovic (dieci punti nel primo quarto) trova un parziale di 11-3 da qui alla fine del quarto chiudendo avanti 22-19. Il secondo quarto segue lo stesso copione con Málaga a ritrovare il vantaggio grazie all’ex Vasileiadis, e Bilbao ad effettuare il controsorpasso con Andjusic (27-26, min. 14). Una tripla di Markovic rimette avanti gli uomini di Plaza che questa volta riescono a mantenere il vantaggio più a lungo (29-32, min. 17). Nel finale infatti, Bilbao rimette la testa avanti con la tripla di Bertans ma due bombe di Toolson permettono all’Unicaja di chiudere avanti all’intervallo 36-41. Anche al ritorno in campo è sempre la squadra andalusa a tenere in mano il gioco, oltre che il punteggio. Le triple di Markovic e Suárez scavano un piccolo solco (41-48, min. 25), Colom rifà sotto i suoi (47-50, min. 26), ma è ancora Toolson il protagonista dell’incontro: quattro punti dell’americano mettono per la prima volta dieci punti di differenza tra le due squadre (47-57, min. 29). Nell’ultimo minuto Dejan Todorovic e Mumbrú riescono ad accorciare le distanze fino al 52-58 di fine terzo quarto. Il più piccolo dei fratelli Todorovic continua la sua personale striscia aprendo il quarto periodo con due triple che riportano Bilbao alla parità (58-58, min. 31). La risposta andalusa è affidata ovviamente a Toolson ma Bilbao rimane in scia grazie a Williams (62-63, min. 34). Kuzminskas prova ancora a mettere in fuga Málaga ma prima Dejan Todorovic (13 punti tra terzo e quarto periodo), poi Hervelle mantengono i padroni di casa a contatto (67-69, min. 36). Cinque punti di Mumbrú nel finale riportano la parità (72-72, min. 37). Ma lo stesso capitano basco commette una sciocca palla persa che permette a Vasileiadis, prima con una tripla poi con tre tiri liberi, di mettere nuovamente un po’ di distanza tra le due squadra, quando manca poco più di un minuto alla fine (75-80, min. 39). A trascinare Bilbao è a questo punto Colom, con una tripla e l’assist del pareggio a Marko Todorovic (80-80, min. 40). Il finale è convulso: Málaga trova il sorpasso con Vázquez, Bilbao ha l’ultimo possesso a 20” dalla fine. Colom trova il pareggio, Toolson perde palla e Bilbao avrebbe l’opportunità di vincere ancora con Colom ma il tiro dell’andorrano si spegne sul ferro. Il finale è 82-82 e la partita ci regala quindi altri cinque minuti di spettacolo. Anche all’overtime è Málaga a portarsi subito avanti con la tripla di Green (84-88, min. 42). Colom riporta sotto Bilbao che trova il sorpasso grazie alla schiacciata a rimbalzo offensivo di Williams (89-88, min. 43). Marko Todorovic prova ad allontanare i suoi dalla lunetta ma l’Unicaja trova prima il pareggio con Vasileiadis, poi il sorpasso con la tripla di Toolson (93-94, min. 45). L’ultima opportunità per i padroni di casa è affidata ancora a Colom ma il suo tiro non trova il canestro. La partita si chiude quindi sul 93-94 al termine di un incontro che ha regalato davvero tanto spettacolo, vero e proprio banco di prova per entrambe in vista dei playoff. Bilbao chiude alla fine al quarto posto, nonostante la sconfitta, paradossalmente grazie alla vittoria di Valencia, oltre che alla sconfitta di Badalona. Gli uomini di Alonso al primo turno di playoff affronteranno proprio la squadra di Duran. Málaga invece, con una grande prestazione interrompe la preoccupante striscia di cinque sconfitte consecutive. Gli uomini di Plaza chiudono terzi, vista la vittoria di Barcelona, ed al primo turno se la vedranno con l’insidioso Laboral Kutxa.

Dominion Bilbao Basket: Colom 19 con 11 assist e 24 di valutazione, M.Todorovic 18 con 7/8 dal campo, 8 rimbalzi e 27 di valutazione, D.Todorovic (5/5 dal campo) e Mumbrú 13, Williams 10 e 6 rimbalzi

Unicaja: Toolson 22 con 5/8 da tre, Vázquez 14 con 5/6 dal campo, Kuzminskas 13, Vasileiadis 12, Thomas 8 rimbalzi

 

I quarti di finale dei playoff sono quindi:

Real Madrid – Herbalife Gran Canaria

Dominion Bilbao Basket – Valencia Basket

FC Barcelona – FIATC Joventut

Unicaja – Laboral Kutxa Baskonia

 

DI ALESSANDRO TARALLO

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 1 Commento
  • andrebott 27/05/2015, 21.35

    Direi che il Barcellona ha l'accoppiamento migliore e Bilbao-Valencia e Malaga-Baskonia sono due grandissime sfide che per me finiranno con il passaggio delle due squadre senza fattore campo