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ACB 20/05/2015, 15.17

Liga ACB, Giornata 33: arrivano i primi verdetti

Barcelona si prende il secondo posto, Bilbao il quarto. Gran Canaria è ai playoff, mentre Fuenlabrada retrocede

ACB

L’attesissima 33a e penultima giornata di Liga Endesa, ricca di sfide incrociate e scontri diretti, porta con sé diversi verdetti. In testa Barcelona conquista il secondo posto certificando la crisi di Málaga. Bilbao batte Valencia e sale quarta. Gran Canaria conquista i playoff con l’ottavo posto che rimane un affare tra Baskonia (con una gara in meno), Zaragoza e Tenerife. In coda Sevilla raggiunge la salvezza mentre Fuenlabrada retrocede matematicamente. L’altro posto è una lotta tra Manresa e Gipuzkoa.

 

Valencia Basket 73 – Dominion Bilbao Basket 78

La giornata si apre già con lo scontro diretto che vede il quarto posto in gioco tra Valencia e Bilbao. I baschi, con una prova di gran solidità, sbancano la Fonteta e si assicurano matematicamente la testa di serie per il primo turno della postseason dopo aver trionfato anche nella gara di andata. Consapevoli della posta in palio le due squadre iniziano da subito con intensità e concentrazione. Bilbao parte subito con la tripla di Hervelle ed il gioco da tre punti di Marko Todorovic ma Valencia risponde con Dubljevic, Harangody e la regia di Van Rossom (7-8, min. 5). I padroni di casa trovano il vantaggio con Sato, al quale risponde Mumbrú con cinque punti consecutivi (11-13, min. 8). Ma dopo l’inizio bilbaino Valencia inizia ad alzare il livello della difesa soprattutto nel pitturato dove controlla i rimbalzi e quindi il ritmo della partita. È così che dunque Van Rossom guida i suoi con cinque punti (chiuderà a sette il primo quarto) e l’assist per il gioco da tre punti di Lucic che permette ai padroni di casa di chiudere il primo parziale avanti 19-15. L’inizio di secondo quarto continua ad essere di marca locale con gli uomini di Duran che arrivano sul +10 grazie a Nedovic ed Aguilar (25-15, min. 12). Ma nel momento di difficoltà gli ospiti reagiscono immediatamente: López, fino a questo punto molto passivo in difesa, si attiva in attacco e con quattro punti apre il parziale di 11-0 chiuso dai cinque di Colom, anche lui fino ad ora in ombra, con cui Bilbao si riporta avanti nel giro di pochi minuti (25-26, min. 15). Valencia prova a reagire e ritrova il comando del punteggio prima con la tripla di Nedovic, poi con il gioco da tre punti di Lucic, ma gli ospiti hanno ormai l’inerzia dell’incontro e con un gioco da quattro punti di Colom (undici nel solo secondo quarto) iniziano a scavare il solco (31-34, min. 17). Nemmeno il ritorno in campo di Van Rossom ed il rientro di Pau Ribas dopo tre gare di assenza bastano a contenere l’impeto dei baschi che con la tripla di Hervelle vanno al riposo lungo sul 36-42. L’inerzia della partita è ormai cambiata ed il dominio bilbaino del secondo quarto prosegue al ritorno in campo con un parziale in apertura di 2-11, con Hervelle e le triple di Mumbrú e Bertans (due), che dà il massimo vantaggio agli uomini di Alonso (+15, 38-53, min. 23). Valencia però riesce a mantenersi a contatto: nonostante le difficoltà infatti, trova un parziale di 8-0 a suon di tiri liberi e rimbalzi offensivi (46-53, min. 27). I padroni di casa però non riescono a dare continuità pagando l’aggressività difensiva. Nel finale infatti, Bilbao segna solo dalla lunetta e nonostante la tripla di Ribas chiude avanti 51-58. L’ultimo quarto si apre con un botta e risposta da tre tra Vives e Bertans (57-66, min. 33). Il ritorno in campo di Ribas con la sua leadership dà nuova linfa agli uomini di Duran: il catalano infatti, apre con un gioco da tre punti il parziale di 9-1 proseguito grazie al lavoro interiore di Dubljevic e Lucic (66-67, min. 37). Il finale è a questo punto un gioco di nervi e di tiri liberi. L’equilibrio viene spezzato da una tripla di Hervelle, dopo una sanguinosa palla persa di Van Rossom, alla quale il belga risponde però immediatamente (71-74, min. 39). A Vives risponde López e si arriva così a 6.9” dalla fine con Valencia che può avere la tripla del pareggio. Ma i ‘naranja’ commettono una delittuosa infrazione di cinque secondi sulla rimessa e così Bilbao chiude l’incontro 73-78. I baschi si assicurano così, considerata anche la vittoria della gara di andata, la quarta posizione, meritata vista la stagione degli uomini di Alonso che possono quindi già pensare alla postseason. Valencia invece, si trova ora in quinta posizione ma in parità con Badalona. Domenica, sul campo del già retrocesso Montakit, gli uomini di Duran proveranno a difendere la posizione che al primo turno di playoff li vedrebbe affrontare proprio Bilbao.

Valencia Basket: Van Rossom 18, Lucic 10 con 4/6 dal campo, Dubljevic 9

Dominion Bilbao Basket: Colom 15, 5 assist e 19 di valutazione, Hervelle 15, Mumbrú 14, Bertans 12 con 4/6 da tre

 

MoraBanc Andorra 67 -Rio Natura Monbus Obradoiro 74

Partità della tranquillità quella tra MoraBanc Andorra e Rio Natura Monbus Obradoiro, due squadre che hanno già raggiunto i propri obiettivi e che quindi non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. La mancanza di pressione si traduce però in un incontro più intenso che ben giocato. La partenza è dei padroni di casa che prima della palla a due salutano con uno striscione il proprio pubblico: il parziale iniziale è di 7-2 con cinque punti di Bogdanovic (min. 3). Ma gli ospiti iniziano pian piano ad assumere il comando e nel giro di pochi minuti si trova avanti con un parziale di 3-15, guidato da Waczynski e Kleber (10-17, min. 7). Il primo quarto si chiude quindi 15-22 con la tripla finale di Corbacho. Ad inizio secondo quarto Andorra prova a rifarsi sotto grazie ai viaggi in lunetta di Sada e Green ma Corbacho, ancora da tre, la ricaccia indietro (23-29, min. 16). Il lavoro difensivo dei padroni di casa inizia però a pagare e la tripla di Schreiner mette gli uomini di Peñarroya ad un solo punto (28-29, min. 18). I galiziani però riescono nel finale a trovare spazio per le conclusioni dalla distanza di Corbacho e Luz che con i canestri di Waczynski gli permettono di tornare negli spogliatoi avanti 36-41. Al rientro in campo la partita vive una siccità di canestri: Kleber realizza il primo con una schiacciata dopo oltre due minuti di gioco ma quello successivo di Pumprla arriva quando siamo già nella seconda metà del terzo periodo. Il parziale ospite si estende comunque fino al 9-0 prima che Andorra torni finalmente a segnare con Gomes quando mancano poco più di tre minuti alla fine del quarto (38-50, min. 27). Da qui alla fine del periodo però, i padroni di casa non riescono mai a scendere in singola cifra di svantaggio con gli ospiti che grazie al solito trio Waczynski-Kleber-Corbacho chiudono avanti 47-58. Ad inizio quarto periodo, grazie ad una tripla ed un gioco da tre punti di Giannopoulos i galiziani raggiungono il massimo vantaggio (51-66, min. 34). Andorra, nel tentativo di rimonta, inizia ad accelerare il gioco e realizza un parziale di 10-0, con quattro punti di Green e la tripla di Sada, con cui si riporta a contatto (61-66, min. 37). Il parziale si allunga fino al 13-1 con la tripla di Stojanovski che porta i padroni di casa ad un solo possesso di distanza (64-67, min. 39). Ma è in realtà troppo tardi perché basta un errore dal perimetro dello stesso giocatore serbo per permettere a Waczynski e Kleber di chiudere l’incontro sul 67-74. Andorra così, seppur con una sconfitta, saluta il pubblico di casa, comunque soddisfatto visto il grande girone di ritorno che ha portato gli uomini di Peñarroya ad una comoda salvezza. Il Rio Natura invece, chiuderà la stagione davanti ai propri tifosi onorando l’impegno contro Baskonia, una squadra in piena lotta playoff.

MoraBanc Andorra: Green 10, Navarro, Jawai e Bogdanovic 8, Sada 6 e 9 rimbalzi

Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 16, Kleber 14 con 10 rimbalzi e 20 di valutazione, Corbacho 14 con 4/9 da tre

 

Herbalife Gran Canaria 85 – CAI Zaragoza 67

Attesissimo scontro diretto in chiave playoff quello tra Herbalife Gran Canaria e CAI Zaragoza, appaiate, insieme con Baskonia, a pari punti ed in piena lotta per giocare la postseason. Lo scontro difatti dura poco perché la squadra canaria realizza una prova di forza incredibile dominando dall’inizio alla fine e lasciando sin da subito ben poche speranze agli aragonesi. Dal primo minuto infatti gli uomini di Reneses partono fortissimo spezzando subito la parità grazie a cinque punti di Báez e sei di Kuric (11-4, min. 3). La risposta ospite è affidata a Jelovac, autore dei primi sei punti dei suoi, ma il solo ex Caserta non basta. I canarini infatti, a metà quarto sono già in doppia cifra di vantaggio grazie a Tavares, protagonista in attacco con rimbalzi e schiacciate, ed in difesa dove a suon di stoppate difende il proprio canestro (19-9, min. 6). Il CAI prova a reagire grazie ancora a Jelovac, autore di dieci punti nel primo quarto, e alla tripla di Robinson (24-16, min. 8) ma nemmeno l’entrata nella rotazione cambia le cose per la squadra di casa: Newley, Salin e Oliver sparano dal perimetro allargando la distanza che solo una tripla di Robinson in chiusura di quarto prova a ricucire. Al primo riposo siamo 30-21. L’Herbalife chiude il primo quarto con 5/5 da tre punti. Il secondo quarto si apre con Llompart che dai 6,75 prova a riportare il CAI a contatto, ma il suo tentativo viene immediatamente frustrato dalla risposta, sempre dal perimetro, di Kuric e Salin (36-24, min. 12). Zaragoza però sa che su questo campo deve soffrire e riesce così a tenere e pian piano a ricucire la distanza: Sastre con una schiacciata dà inizio ad un parziale di 7-0 proseguito da cinque punti di Jelovac, che all’intervallo avrà 17 punti a referto (36-31, min. 14). Ma ancora una volta il tentativo di rientrare viene immediatamente stoppato da Gran Canaria grazie a cinque punti di Báez che chiuderà il primo tempo con dieci punti e sei rimbalzi (41-33, min. 16). Nel finale di quarto stesso copione: Goulding riporta sotto i suoi (41-37, min. 18), ma Newley con cinque punti fissa il 46-39 con cui si va al riposo. Al ritorno in campo il ritmo è notevolmente più basso ed il CAI ne approfitta: dopo una serie di tiri liberi da ambo le parti, Landry, con cinque punti, Jelovac e Norel portano il CAI ad un solo possesso di distanza (53-50, min. 26). L’Herbalife però mantiene la calma e risponde immediatamente in maniera contundente: il parziale è di 11-2 grazie alle triple di Newley, Salin e Báez (64-52, min. 29). Ruiz prova a frenare l’emoraggia con un timeout ma è inutile perché Báez è davvero incontenibile e con una sua tripla, seguita da un canestro di Bellas, i padroni di casa chiudono il terzo quarto avanti 69-56, con un parziale di 16-6 negli ultimi tre minuti di gioco. Complice il tifo locale che si scatena sulle tribune della Gran Canaria Arena, questo parziale rappresenta il colpo di grazie per gli ospiti che non riescono a reagire. Nel quarto periodo infatti, Gran Canaria prosegue il suo show dall’arco arrivando al +18 con le triple di Kuric e Newley (76-58, min. 33). Da qui alla fine quindi, il CAI non può fare altro che far trascorrere il tempo e cercare di ridurre il passivo, mentre l’Herbalife regala spettacolo ai suoi tifosi come nel caso dell’alley-oop alzato da Bellas e chiuso da Tavares. Il finale è 85-67. Gran Canaria quindi, vince lo scontro diretto come meglio non poteva, e cioè dominando letteralmente dall’inizio alla fine. Gli uomini di Reneses, che chiudono l’incontro con 15/26 da tre punti (58%), conquistano con questa vittoria la matematica certezza di disputare i playoff, grazie alla concomitante sconfitta dell’UCAM. In attesa del recupero tra Laboral Kutxa e Real Madrid di mercoledì, i canarini occupano ora la settima posizione che proveranno a migliorare domenica prossima. Ma in ogni caso, saranno un avversario scomodo per chiunque nel primo turno dei playoff. La postseason invece, si fa più lontana per il CAI che con questa sconfitta rimane comunque in corsa ma non dipende più da sé stesso.

Herbalife Gran Canaria: Báez 19 con 5/7 da tre, 11 rimbalzi e 29 di valutazione, Newley 17, Kuric 16 con 5/6 dal campo, Salin 11

CAI Zaragoza: Jelovac 21 con 9 rimbalzi e 20 di valutazione, Landry e Robinson 8

 

FIATC Joventut 77 – UCAM Murcia 54

Altro scontro tra due squadre coinvolte nella corsa alla postseason, sebbene con situazioni differenti: Badalona infatti è quasi certa della qualificazione e prova a migliorare la propria posizione mentre Murcia è in piena rincorsa. La partita però dura poco perché i neroverdi imprimono il loro gioco e lasciano poche chance ai rivali ritornando dopo sei anni a giocare la postseason della Liga Endesa. L’inizio è comunque equilibrato con l’UCAM a portarsi avanti grazie a Cabezas (2-5, min. 3). Ben presto però inizia a prevalere la superiorità a rimbalzo dei catalani che si portano avanti grazie a Miralles e Suton (12-7, min. 7). Lee prova ad accorciare le distanze ma Hannah, con quattro punti, e Vidal permettono a Badalona di chiudere avanti 18-10 la prima frazione. I neroverdi chiudono la prima frazione con ben undici rimbalzi in più rispetto agli avversari e con il 67% da due. L’inizio di secondo quarto, dopo la tripla di Antelo, è povero di canestri ed a metà quarto siamo 22-15 grazie al canestro di Lima dopo rimbalzo offensivo. Da qui però la partita si spacca: Suton dà il via ad un parziale di 12-1 con cinque punti del croato, tre di Vidal e quattro di Miralles (34-16, min. 18). Cabezas con una tripla ferma l’emoraggia, seguito poco dopo da Radovic, ed il CAI accorcia leggermente fino al 36-22 del riposo lungo. Ad inizio terzo quarto Badalona riesce a trovare il massimo vantaggio con la tripla di Mallet (41-22, min. 22). La risposta è affidata a Lima, autore di sette punti nel terzo periodo, ed è agevolata dall’uscita di Suton per quattro falli (44-30, min. 25). Neto consente ai suoi di scendere in singola cifra di svantaggio ma subito arriva la risposta di Miralles (50-36, min. 28). Kelati da tre e Neto ci riprovano ma il periodo si chiude con la tripla di Ventura che fissa il 53-42. Ad inizio quarto periodo Badalona chiude già i conti con un 7-0 di parziale grazie alla tripla di Vidal e quattro punti di Llovet (60-42, min. 33). Murcia infatti non riuscirà a reagire complice anche la difesa di Savané su Lima, fin ad ora il migliore dei suoi. Badalona così scappa grazie a Kirksay e lo stesso Savané, scollinando oltre i venti di vantaggio grazie a Suton fino al 77-54 finale. Per i catalani quindi, arriva con questa vittoria la matematica certezza di tornare, dopo ben sei anni, a giocare i playoff. Gli uomini di Maldonado si trovano in sesta posizione a pari punti con Valencia e proveranno domenica a migliorare la propria posizione per preparare al meglio la postseason. Per l’UCAM invece la corsa ai playoff finisce qui e nel peggiore dei modi: dopo le buone prestazione delle ultime settimane infatti, gli uomini di Ocampo cadono sul più bello con una partita davvero mal giocata ma possono comunque ritenersi soddisfatti per la stagione che hanno realizzato.

FIATC Joventut: Suton 16 con 8 rimbalzi e 22 di valutazione, Vidal 15 con 6 rimbalzi e 22 di valutazione, Miralles 10 con 4/6 dal campo

UCAM Murcia: Lima 11 con 13 rimbalzi e 20 di valutazione, Radovic 9, Cabezas e Kelati 8

 

Gipuzkoa Basket 67 – Baloncesto Sevilla 69

Incontro attesissimo e fondamentale per quanto riguarda la lotta salvezza quello tra Gipuzkoa e Sevilla. La partita è letteralmente da dentro o fuori: chi vince è salvo, chi perde continua nella lotta. Le aspettative non vengono deluse visto che l’incontro si decide solo negli istanti finali in favore degli andalusi. Proprio Sevilla parte meglio grazie a cinque punti di Berni Rodríguez (4-8, min. 3). La risposta locale è affidata come al solito a Díez che con due triple risponde a Penney (10-13, min. 6). Il madrileno è autore di 8 dei primi 10 punti dei suoi. Gipuzkoa riesce a trovare il primo vantaggio grazie a Grimau ma immediatamente Sevilla si riporta avanti grazie a Porzingis e Balvin (14-17, min. 8). Ma la differenza tra le due squadre non va mai oltre i tre punti. Nel finale Franch firma la tripla del sorpasso per i baschi ma sulla sirena arriva il gioca da tre punti di Penney per il 21-22. Entrambe le squadre sono consapevoli dell’importanza della posta in palio e così l’equilibrio continua a regnare nel secondo quarto. Hernangómez prova a scavare un piccolo solco per i suoi (23-28, min. 13), ma Díez e Grimau rispondono prontamente (27-30, min. 15). Il botta e risposta di canestri prosegue con Díez (15 punti nel primo tempo) trova il pareggio (34-34, min. 19). Il protagonista del secondo quarto è però Hernangómez che realizza sei dei suoi dieci punti totali nell’ultimo minuto permettendo a Sevilla di andare negli spogliatoi avanti 34-38. I baschi però non possono sbagliare davanti ai propri tifosi ed aprono il terzo quarto con un parziale di 7-1, grazie a Doblas e Díez, con cui passano a condurre (41-40, min. 23). Da qui in avanti la partita vivrà di sorpassi e controsorpassi fino a quando Grimau spezza l’alternanza con una tripla (50-48, min. 28). Sevilla però risponde con un parziale di 6-0 grazie a quattro punti di Hernangómez e due di Rodríguez nell’ultimo minuto, chiudendo avanti il terzo periodo 50-54. È ancora il centro madrileno ad aprire il quarto periodo dando ai suoi il massimo vantaggio (50-56, min. 31). Il vantaggio ospite inizia ad oscillare tra i quattro ed i sei punti dal momento che ad ogni canestro basco arriva la risposta andalusa. Jordan però con una tripla dà il via al parziale di 6-0 chiuso da Hanley con cui Gipuzkoa pareggia a tre minuti dal termine (62-62, min. 37). Il finale è quindi intenso: Doblas trova il sorpasso ma risponde Hernangómez, Jordan sbaglia e ad un minuto dalla fine Woodside mette tre punti di differenza tra le due squadre (64-67, min. 40). Gipuzkoa continua ad affidarsi a Doblas che con un tiro libero ed un canestro firma il pareggio quando mancano 10” (67-67). Woodside trova un pick&roll perfetto che Hernangómez chiude con una schiacciata quando mancano 4.4”. Sulla successiva rimessa Doblas ci prova ma trova solo il ferro: vince Sevilla 67-69. Come era lecito aspettarsi dunque, le due squadre, consapevoli di giocarsi tutto, hanno dato vita ad una partita davvero intensa con sorpassi, controsorpassi, ed equilibrio, terminata con un finale thriller in cui è stato decisivo un gran Hernangómez. Sevilla quindi raggiunge la matematica salvezza, certificando il grande girone di ritorno realizzato dagli uomini di Casemiro al cui arrivo gli andalusi navigavano in una situazione alquanto disperata. Per Gipuzkoa invece arriva una sconfitta deludente innanzitutto perché giunta tra le mura amiche ed ancora perché costringe gli uomini di Ponsarnau a giocarsi la salvezza nell’ultima giornata sul campo del CAI Zaragoza. I baschi dipendono comunque da loro stessi e con una vittoria sarebbero quindi automaticamente salvi. In caso contrario dovranno sperare che Manresa non faccia l’impresa sul campo del Real.

Gipuzkoa Basket: Díez 22 con 9 rimbalzi e 28 di valutazione, Doblas 13, Haney 10, Jordan 7 e 9 assist

Baloncesto Sevilla: Hernangómez 20 con 8/11 dal campo, 6 rimbalzi e 23 di valutazione, Rodríguez e Penney 9, Porzingis 6 e 8 rimbalzi

 

Unicaja 61 – FC Barcelona 74

Tra i tanti big match della giornata il più atteso era sicuramente quello che metteva in palio il secondo posto tra Unicaja Málaga e Barcelona. A spuntarla sono alla fine i blaugrana che continuano nel loro ottimo periodo dopo l’eliminazione europea accentuando ancora di più le difficoltà degli andalusi. L’inizio è come prevedibile all’insegna dell’equilibrio: a metà quarto siamo infatti 9-10 con protagonisti Kuzminskas con cinque punti da un lato ed Oleson con sei dall’altro (min. 5). Barcelona prova una minifuga con cinque punti di Thomas ma Green e Vázquez (su alley-oop di Granger) tengono Málaga a contatto (13-15, min. 8). Nel finale il protagonista è Pleiss che realizza sei punti (con tre assist di Navarro) per il 15-21 con cui si va al primo riposo. In apertura di secondo periodo Barcelona allunga con Navarro e Pleiss mettendo a nudo le difficoltà di Málaga che non riesce a tenere il passo: gli andalusi nel corso di un’azione, riescono a trovare il canestro solo al quinto tentativo dopo ben quattro rimbalzi offensivi (15-24, min. 13). Thomas dà la doppia cifra di vantaggio ai catalani ma Málaga riesce a rispondere con un 6-0 di parziale a firma Vázquez e Will Thomas (23-27, min. 16). Ma gli andalusi fanno davvero fatica a tenere il passo dei blaugrana che chiudono il primo tempo con un parziale di 13-4 grazie a Huertas, protagonista con cinque punti e tre assist. All’intervallo siamo 27-40. La pausa però non cambia le cose: il terzo periodo si apre con le triple di Oleson e Abrines (27-46, min. 21). Málaga, fino a questo punto con 1/7 da tre, prova ad affidarsi al gioco interiore di Vázquez ma non basta. Kuzminskas e Toolson ci provano ma Barcelona ha vita facile nell’allargare il divario, raggiungendo i venti punti di vantaggio nel finale di terzo periodo (38-58, min. 28). L’Unicaja prova a tenersi a galla grazie ai tiri dalla lunetta ma Satoransky chiude il periodo con la schiacciata del 42-62. Ad inizio quarto periodo la partita è davvero già terminata con gli andalusi che continuano ad avere problemi in attacco ed a trovare il canestro occasionalmente e soprattutto con tiri dalla lunetta. Barcelona invece si limita a controllare il vantaggio con l’unica notizia negativa dell’uscita di Navarro per un colpo al dito. Solo nel finale Málaga riesce a ridurre lo scarto fino al 61-74 finale. Il big match tanto atteso ha avuto così vita breve dal momento che dal finale del secondo quarto Barcelona ha scavato il solco che Málaga non è mai riuscita a colmare. Per i catalani arriva così la quinta vittoria consecutiva ma soprattutto il secondo posto in coabitazione con l’Unicaja, qualcosa che solo cinque giornate fa sembrava impensabile. Gli uomini di Pascual, a cui basta una vittoria domenica per avere la certezza della seconda posizione, stanno mostrando una solidità mai vista durante tutta la stagione ed arrivano nel migliore dei modi all’appuntamento con i playoff. L’Unicaja invece è alla quinta sconfitta consecutiva, qualcosa di davvero preoccupante non solo per l’aver perso la seconda piazza, ma anche per come questa striscia è arrivata. Gli uomini di Plaza vivono davvero il peggior momento della stagione e devono trovare la svolta se vogliono essere protagonisti come ci aspettava solo qualche giornata fa in postseason.

Unicaja: Vázquez 11, Kuzminskas e Green 9, Thomas e Suárez 9 rimbalzi

FC Barcelona: Thomas 12, Doellman, Huertas e Oleson 9

 

Iberostar Tenerife 99 – Montakit Fuenlabrada 74

Partita incrociata molto delicata quella tra Iberostar Tenerife e Montakit Fuenlabrada con i padroni di casa che provano a tenere vivo il sogno playoff e gli ospiti alla ricerca di una vittoria per sperare in un miracolo che li porti alla salvezza. Alla fine però a prevalere sono gli isolani che condannano quindi i madrileni alla retrocessione. Prima della palla a due omaggio del pubblico di casa a Levi Rost, che dopo 7 anni lascerà la compagine canaria. La partita è comunque molto equilibrata in avvio con le due squadre consapevoli di non poter sbagliare. I padroni di casa partono forte dall’arco mandando a segno le prime quattro conclusioni con Blanco, Rost, San Miguel e Sekulic. La risposta di Fuenlabrada è affidata al solito Panko, autore di nove dei primi undici punti dei suoi (12-11, min. 6). I madrileni cercano di controllare il ritmo impedendo di accendersi ai padroni di casa, ai quali manca intensità difensiva. Clark quindi dà il primo vantaggio agli ospiti (12-13, min. 8). È comunque Tenerife a chiudere avanti il primo quarto 18-15 grazie ad un canestro di Rey. Il catalano prosegue ad inizio secondo quarto con altri tre punti e tre rimbalzi offensivi consecutivi che, con la tripla di Ùriz, mantengono l’Iberostar avanti (27-22, min. 12). Sala, ben consapevole che la salvezza richiede un miracolo, le prova comunque tutte e la panchina viene in suo soccorso: Miso, appena entrato, realizza tre triple consecutive per portare avanti i suoi con un parziale di 2-9 (29-31, min. 16). La partita torna così in equilibrio ed il finale di tempo è tutto per i due leader: a Blanco risponde Panko (14 all’intervallo) e al termine del primo tempo siamo in parità, 39-39. Ad inizio terzo quarto Tenerife rompe subito l’equilibrio con un parziale di 11-3 con cinque punti di Sikma e le triple di Sekulic e Rost (50-42, min. 23). A questo punto succede qualcosa che potrebbe cambiare la partita: Blanco subisce fallo in penetrazione, prova comunque a concludere l’azione ma Akindele non è d’accordo, stoppando in maniera troppo fisica l’asturiano che ricadendo si procura un infortunio al braccio. Per il nigeriano invece arriva il fallo tecnico. Entrambi non saranno più della partita. L’Iberostar potrebbe dunque subire il colpo di aver perso il suo leader ma in realtà reagisce alla grande: il parziale è di 18-4, grazie alle triple di Rost, Heras e San Miguel e a cinque punti di Beirán, ed il vantaggio arriva ai venti punti nel giro di pochi minuti (68-48, min. 27). Miso con una tripla prova a frenare l’emoraggia ma il finale di tempo è 73-53 con un parziale totale di 34-14. In apertura di quarto periodo il vantaggio locale arriva al massimo di 25 punti grazie alla tripla di Heras (78-53, min. 31). È questo il segnale, se ce ne fosse stato bisogno dopo il terzo quarto, che la partita è ormai andata. Sala non lascia comunque nulla di intentato provandole tutte passando alla difesa a zona, ma il divario è troppo ampio e i suoi riescono a ridurlo solo fino al -15 nel finale (81-66, min. 37). Tenerife ha però la situazione sotto controllo e negli ultimi minuti, con undici punti di Beirán, allunga nuovamente fino al 99-74 finale. L’Iberostar dunque, saluta il pubblico di casa con un’ottima prestazione che gli permette di rimanere comunque matematicamente in corsa per i playoff. Gli uomini di Martínez, autori in ogni caso di un’ottima stagione, dipendono però dal risultato del recupero di mercoledì: qualora Baskonia dovesse infatti battere il Real, per l’Iberostar la corsa terminerebbe qui. Per il Montakit invece, questa sconfitta significa matematica certezza della retrocessione e dell’ultimo posto. Sala ha comunque svolto un ottimo lavoro, provandole tutte ed arrivando comunque a giocarsela fino all’ultimo nonostante al suo arrivo la situazione fosse quasi disperata. Chissà se affidargli prima la squadra avrebbe cambiato le sorti del Montakit.

Iberostar Tenerife: Beirán 18 con 6/7 dal campo, 7 rimbalzi e 27 di valutazione, Sekulic 11, Sikma 10 con 8 rimbalzi e 21 di valutazione, Heras e San Miguel 10

Montakit Fuenlabrada: Panko 24 con 6 rimbalzi e 30 di valutazione, Miso 14 con 4/5 da tre, Clark 10

 

La Bruixa d’Or Manresa 81 – Movistar Estudiantes 75

Nell’ultima partita della 33a giornata La Bruixa d’Or Manresa riceve il Movistar Estudiantes in una partita delicata dal punto di vista psicologico. La squadra catalana infatti, affronta l’incontro ben consapevole che una sconfitta significa retrocessione certa. Proprio con questa motivazione i manresani iniziano bene, rispondendo colpo su colpo alla partenza degli ospiti. Particolarmente ispirati Sakic e Simpson con quattro punti a testa (11-10, min. 5). Il Movistar si porta avanti con la tripla di Salgado ma a questo punto, con l’ingresso Seeley, Manresa accelera: il parziale è di 11-0 con cinque punti, un assist ed una palla recuperata da parte dell’americano (22-13, min. 9). Due liberi di Martín fissano il 22-15 del primo quarto. Il riposo però interrompe il break dei padroni di casa che al ritorno in campo non riescono a ritrovare ritmo offensivo: in sei minuti collezionano solo quattro punti a fronte di quattro errori e due palle perse. L’Estudiantes ne approfitta e guidato da Martín, Simpson e dal giovane Creus si riporta in vantaggio (26-27, min. 16). La Bruixa d’Or sembra accusare il colpo perché nonostante Seeley interrompa la siccità offensiva due triple consecutive di Brizuela permettono agli ospiti di allungare (31-35, min. 19). Una tripla di Martín nell’ultimo minuto sembra essere il colpo di grazia ma Fotu riesce a rispondere con una conclusione dalla lunga distanza allo scadere dei 24”. All’intervallo siamo 36-38. Lo svantaggio di due punti è sicuramente un affare per i padroni di casa che nel secondo quarto tirano con meno del 50% dal campo (6/14) e con 3/8 dalla lunetta, con cinque palle perse. La musica non cambia al ritorno in campo perché al pareggio iniziale di Rizvic, il Movistar risponde con un parziale di 10-0 aperto da cinque punti di Van Lacke e chiuso dalla tripla di Martín (38-48, min. 23). Martínez non ferma la partita confidando nei suoi ed infatti Grimau guida la rimonta con cinque punti ed un assist (45-48, min. 25). Vidorreta invece sì, prova a fermare l’impeto locale con un timeout ma poco dopo una tripla di White pone fine ad un parziale di 12-2 ristabilendo la parità (50-50, min. 27). Nel finale però è l’Estudiantes a tornare in vantaggio grazie alle triple di Fernández e Bircevic che trovano risposta solo nel gioco da tre punti di White (54-58). Lo stesso Bircevic apre il quarto periodo con un’altra tripla ma stavolta la risposta di Fotu è immediata (57-61, min. 31). Manresa infatti sa di essere all’ultima spiaggia e così un canestro in contropiede di Seeley ed una schiacciata di Fotu riavvicinano i locali (61-63, min. 33). A questo punto è White a diventare protagonista con una tripla e cinque tiri liberi che portano avanti i padroni di casa (69-66, min. 35). L’Estudiantes se la gioca comunque fino in fondo e ristabilisce la parità con Brizuela e Fernández (73-73, min. 38). A questo punto però, prevalgono le maggiori motivazioni dei padroni di casa, ed il talento di Seeley e White (sette ed undici punti nel quarto periodo), che con due triple consecutive mettono Manresa in fuga (79-75, min. 39). Sánchez chiude il discorso dalla lunetta e La Bruixa d’Or trionfa 81-75. Per i catalani si tratta di un trionfo vitale perché gli permette di salvare il primo match point e di rimanere in corsa fino all’ultimo. La partita di oggi era sicuramente molto difficile dal punto di vista psicologico oltre che per il fatto di non poter sbagliare, anche per l’insidia di affrontare un avversario che giocava senza necessità di risultato e quindi libero da qualsiasi pressione. L’Estudiantes infatti, nonostante la non necessità di vincere ed una rotazione molto accorciata, ha dimostrato grande professionalità conducendo l’incontro per larghi tratti e mettendo in seria difficoltà fino all’ultimo il rivale. Manresa si giocherà quindi la salvezza all’ultima giornata cercando l’impresa in una partita ancora più complicata, in trasferta a Madrid. La speranza dei catalani è quella di trovare un Real sazio dal trionfo europeo anche se una vittoria potrebbe comunque non bastare visto che gli uomini di Martínez necessitano della contemporanea sconfitta di Gipuzkoa a Zaragoza.

La Bruixa d’Or Manresa: White 21 con 23 di valutazione, Seeley 16, Fotu 10

Movistar Estudiantes: Martín 15, 10 rimbalzi e 24 di valutazione, Simpson 13, 7 rimbalzi e 19 di valutazione, Van Lacke 13, Bircevic 10

CLASSIFICA:



Di Alessandro Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 8 Commenti
  • Anklebreaker 20/05/2015, 18.38
    Citazione ( Martxel13 20/05/2015 @ 15:28 )

    Tutto come avevo detto io: Sevilla salvo, e lotta Guipuzkoa Manresa per la salvezza oltre a Gran Canaria ai Play-off.Quello che non mi aspettavo era la caduta del Caja Laboral che ha 3 sconfitte di fila e che se perde oggi contro il Real ancora ubri ...

    San Sebastian ringrazia sentitamente Taquan Dean per averli lasciati nel momento del bisogno.

  • Anklebreaker 20/05/2015, 18.32
    Citazione ( OttoLamphred 20/05/2015 @ 15:44 )

    Per come si era messa per un momento la loro stagione, impresa per Andorra essersi salvati

    Sarebbe stato un bello smacco per loro. Non hanno fatto spese folli (pur avendo un ottimo budget), ma hanno fatto investimenti importanti per ottenere una salvezza un po' più tranquilla (e magari puntare a qualcosa in più).

  • KingJames2 20/05/2015, 18.26
    Citazione ( Martxel13 20/05/2015 @ 15:28 )

    Tutto come avevo detto io: Sevilla salvo, e lotta Guipuzkoa Manresa per la salvezza oltre a Gran Canaria ai Play-off.Quello che non mi aspettavo era la caduta del Caja Laboral che ha 3 sconfitte di fila e che se perde oggi contro il Real ancora ubri ...

    manca pure reyes...

  • NeuDel 20/05/2015, 16.27

    il Malaga non sa più vincere

  • NeuDel 20/05/2015, 16.21
    Citazione ( laspadanellaroccia 20/05/2015 @ 15:19 )

    loro giocano nonostante l'eurolega,noi invece posticipiamo tutto al lunedì...

    forse perchè in lega erano certi di avere un paio di squadre della A1 impegnate nelle F4.............

  • OttoLamphred 20/05/2015, 15.44

    Per come si era messa per un momento la loro stagione, impresa per Andorra essersi salvati

  • Martxel13 20/05/2015, 15.28

    Tutto come avevo detto io: Sevilla salvo, e lotta Guipuzkoa Manresa per la salvezza oltre a Gran Canaria ai Play-off.Quello che non mi aspettavo era la caduta del Caja Laboral che ha 3 sconfitte di fila e che se perde oggi contro il Real ancora ubriaco e senza Ayon, Llull e non so chi altri, rischia seriamente di rimanere fuori dai play-off.Oltretutto con la forma che ha dimostrato nelle ultime uscite, forse farebbe meglio a rimanere a casa...

  • laspadanellaroccia 20/05/2015, 15.19

    loro giocano nonostante l'eurolega,noi invece posticipiamo tutto al lunedì...