Liga ACB, Giornata 32: Real campione della regular season
Unicaja ancora sconfitto, Valencia sale in quarta posizione. Tutto invariato nella corsa all’ottavo posto e in coda
La giornata 32 della Liga Endesa regala al Real Madrid la matematica certezza del primo posto in stagione regolare. L’Unicaja viene ancora sconfitto e vede in pericolo il secondo posto. Valencia sale al quarto posto mentre Baskonia rischia di scivolare fuori dalle prime otto. In coda perdono tutte le protagoniste della lotta salvezza con Fuenlabrada che ora avrà bisogno di un miracolo.
Montakit Fuenlabrada 73 – FIATC Joventut 77
La gara di apertura della 32a giornata vede di fronte il Montakit Fuenlabrada, ultimo in classifica ed alla ricerca di punti vitali per evitare la retrocessione, e il FIATC Joventut, che invece cerca una vittoria per evitare di scivolare indietro nella corsa alla postseason. Alla fine a prevalere sono gli ospiti che compiono un passo in avanti fondamentale nella corsa ai playoff con i padroni di casa che ora si trovano con più di un piede in Liga LEB. Eppure ad iniziare meglio, consapevoli dell’importanza della partita, sono proprio gli uomini di Sala che dopo l’equilibrio iniziale realizzano un parziale di 12-0 grazie a due triple di Clark (undici punti nel primo quarto) e quattro punti di Panko (16-6, min. 6). Badalona spara a salve dal perimetro e così i punti arrivano soprattutto dal pitturato con Savané autore dei primi sei punti dei neroverdi e dominatore a rimbalzo offensivo. Grazie ai secondi possessi i catalani riescono a tenersi a galla ma la tripla di Miso allo scadere permette al Montakit di chiudere il primo quarto in doppia cifra di vantaggio, 23-13. Nel secondo quarto gli uomini di Maldonado provano ad iniziare forte ma il parziale iniziale di 2-7, ad opera di Vidal, Hannah e Savané, viene immediatamente stoppato dal timeout di Sala e dai successivi canestri di Panko e Clarke (30-20, min. 14). Con il passare dei minuti però, Badalona inizia ad approfittare della maggiore profondità della propria panchina, a differenza di un Montakit che si affida invece alle giocate individuali del duo Clark-Panko. Cinque punti consecutivi di Suárez così, riavvicinano gli ospiti (34-31, min. 18), ma all’intervallo sono sempre i padroni di casa a condurre, 38-33. Il cambio di tendenza visto prima dell’intervallo si concretizza al rientro in campo con Badalona che trova immediatamente il sorpasso con le triple di Kirksay e Mallet (38-39, min. 21). Il Montakit però risponde subito con un parziale di 7-0, con cinque punti di Cvetkovic (45-39, min. 23). Ma i neroverdi hanno ormai trovato le contromisure in difesa mentre in attacco riescono ad allargare il campo trovando ampi spazi nel pitturato con Miralles che con otto punti consecutivi porta i suoi fino al -1 (53-52, min. 28). Dalla parte madrilena invece, con Clark tenuto a riposo nel terzo quarto e Panko discontinuo al tiro, è Cvetkovic a tenere a galla i suoi con nove punti nel quarto. Una tripla di Mayo a fine periodo lascia comunque i padroni di casa con dieci minuti da giocare, 58-54. Ad inizio quarto periodo Savané aumenta l’intensità sotto canestro, provocando il quarto fallo di Diagne e lottando con Akindele, e con cinque punti consecutivi permette ai suoi di riportarsi sotto prima che Llovet dalla lunetta realizzi il sorpasso (60-61, min. 34). La partita a questo punto è una lotta di nervi ma è Badalona che sembra averne di più trovando prima il pareggio con Hannah e poi il sorpasso con Miralles (66-68, min. 36). I catalani dopo aver girato pian piano la partita sembrano prenderne definitivamente il comando ma il Montakit sa che questa è l’ultima chance per la salvezza: Clark realizza il canestro del pareggio, risponde alla tripla di Suton con la stessa moneta e Panko dalla lunetta firma il sorpasso (73-71, min. 39). Il minuto finale è convulso: Badalona trova il pari con Savané e, dopo l’errore dal perimetro di Clark, il sorpasso con Suton (73-75, min. 40). Fuenlabrada ha la palla del pareggio con Díaz che batte dal palleggio Hannah, vede un’autostrada verso il canestro ma vede anche arrivare all’ultimo Savané che chiude la porta e con una stoppata difatti decide la partita, spegnendo le speranze dei locali. Kirksay dalla lunetta fissa così il 73-77 finale. Badalona trova così una vittoria importante in una partita abbastanza complicata in cui gli uomini di Maldonado hanno saputo soffrire per poi portarla pian piano dalla loro parte. I catalani, a meno di sorprese, dovrebbero disputare la postseason e già domenica, nello scontro diretto con Murcia, proveranno ad averne la certezza matematica. Il Montakit invece, nonostante una gran prestazione di Clark e Panko, cede nel finale dopo aver avuto il controllo del puntaggio per larghi tratti dell’incontro e con molta probabilità salutano la Liga Endesa. Per i madrileni si rende infatti necessario un vero e proprio miracolo, dal momento che a due giornate dalla fine e con due partite di distanza dal terzultimo posto non dipendono più da loro stessi.
Montakit Fuenlabrada: Clark 21 con 5/8 da tre e 20 di valutazione, Panko 21, Cvetkovic 11
FIATC Joventut: Savané 18 con 6 rimbalzi e 22 di valutazione, Miralles 14, Hannah 11, Suton 7 e 7 rimbalzi
FC Barcelona 80 – Dominion Bilbao Basket 73
Barcelona continua con la sua striscia di vittorie consecutive, ora a quattro, battendo per 80-73 il Dominion Basket Bilbao tra le mura amiche del Palau. I blaugrana conducono la partita dall’inizio alla fine, confermano la loro solidità in vista dei playoff, e oltre ad aver raggiunto la matematica certezza del terzo posto, si rilanciano soprattutto per il secondo. Barcelona, a differenza delle scorse partite, parte forte sin dall’inizio aprendo con un 5-0 di parziale grazie alla tripla di Abrines ed al canestro di Tomic, ma la risposta bilbaina è immediata con Colom e M.Todorovic (5-5, min. 4). La parità dura però poco perché i catalani si riportano avanti con un parziale di 7-0 a firma Huertas: il brasiliano realizza due canestri cui aggiunge una palla recuperata che porta all’assist per la tripla di Abrines (14-7, min. 6). Barcelona è letale dai 6,75 (6/7 nel primo quarto) e da qui alla fine del quarto Abrines somma altre due triple, a lui si aggiungono Oleson e Satoransky e i padroni di casa chiudono avanti 30-17. Il secondo quarto si apre con un’altra tripla, stavolta di Oleson (33-19, min. 11). Bilbao inizia però a trovare continuità in attacco e si riavvicina grazie a cinque punti di Williams e alla tripla di López (35-25, min. 13). Sono senza dubbio le difese a farla da padrone nel secondo parziale con il ritmo più basso e i canestri meno frequenti. Ad approfittarne è senza dubbio Bilbao che riesce così a contenere gli esterni blaugrana e a rifarsi sotto nel finale di quarto grazie alle giocate di Todorovic ed alla tripla di Colom. Il parziale all’intervallo è 43-35. I baschi ritornano in campo sulla scia del secondo parziale aprendo il secondo tempo con un parziale di 7-0, con cinque punti di Andjusic (43-42, min. 22). Bilbao non riesce però ad andare oltre e non avrà mai la palla del sorpasso perché il resto del quarto è dominato da Barcelona sull’asse Satoransky-Tomic: il play realizzerà otto punti, due assist e una palla recuperata mentre il lungo croato aggiunge altri sei punti. Barcelona così prima ricaccia indietro i baschi con un parziale di 9-2 (52-44, min. 26), e nel finale ritorna alla doppia cifra di vantaggio, complice il ritorno in campo di Navarro dopo tre gare di assenza. Ad inizio quarto periodo siamo 63-50. Gli ultimi dieci minuti iniziano con il gioco da tre punti di Nachbar e la tripla di Navarro che danno il massimo vantaggio ai catalani (+17, 69-52, min. 32). Bilbao però non molla e con López protagonista con cinque punti e un assist prova a tenere (73-62, min. 34). I baschi provano a questo punto il tutto per tutto e nonostante la tripla di Huertas si portano sotto la doppia cifra di svantaggio grazie alla bomba di Mumbrú (con la quale supera i 6000 in ACB) e alla schiacciata di Todorovic (78-71, min. 38). È però troppo tardi per provare la rimonta e così a Barcelona basta il ritorno in campo di Satoransky, Abrines e Tomic per controllare i due minuti finale e chiudere 80-73. I blaugrana centrano così con un’altra prova solida la quarta vittoria consecutiva, certificano il terzo posto, ma soprattutto grazie alla sconfitta di Málaga attentano seriamente al secondo posto occupato dall’Unicaja. I catalani si trovano infatti a soli due punti di distanza e cercheranno il sorpasso settimana prossima nello scontro diretto del Martín Carpena. Per Bilbao arriva invece una sconfitta sicuramente su un campo difficile, ma che costa agli uomini di Alonso il quarto posto, ora nelle mani di Valencia. Proprio settimana prossima le due squadre si troveranno di fronte a La Fonteta in uno scontro che deciderà chi avrà il vantaggio del campo almeno al primo turno.
FC Barcelona: Tomic 14, Satoransky 13 con 2/2 da due, 3/4 da tre e 19 di valutazione, Abrines 11, Oleson 10
Dominion Bilbao Basket: Mumbrú 17 con 6/7 dal campo, López 14, M.Todorovic 11 con 8 rimbalzi e 20 di valutazione, Cólom 10, 11 assist e 22 di valutazione
Rio Natura Monbus Obradoiro 78 – Unicaja 66
Giornata perfetta per il Rio Natura e per il pubblico del Fontes do Sar: emotivo omaggio al capitano Oriol Junyent prima della partita con il ritiro della maglia, e ritorno alla vittoria, dopo tre sconfitte consecutive, contro un rivale importante come l’Unicaja, oramai in piena crisi. Sono proprio gli andalusi ad iniziare meglio rispondendo al canestro iniziale di Kleber con ben sei tiri consecutivi a bersagio, di cui due triple, prima del primo errore dal campo (6-14, min. 4). Anche in difesa gli uomini di Plaza agiscono bene e con la zona non danno ritmo all’attacco locale. La zona però lascia spazio a rimbalzo ed infatti i galiziani hanno già totalizzato cinque rimbalzi offensivi (chiuderanno il primo quarto con otto), anche se non sempre riescono a concretizzare le seconde opportunità. Nonostante le difficoltà a rimbalzo quindi, l’Unicaja, grazie alle buone percentuali dal perimetro (in particolare Toolson con tre conclusioni a bersaglio) e alle difficoltà offensive locali, al primo riposo è avanti 17-25. In apertura di secondo periodo la tripla di Green ed il canestro di Markovic danno agli andalusi il massimo vantaggio (19-30, min. 11). Per il Rio Natura sembra così una giornata storta destinata a finire peggio quando Corbacho è costretto ad abbandonare il campo per un colpo subito all’occhio. Nel momento di maggiore difficoltà appare Waczynski che con nove punti consecutivi riporta i suoi sotto (30-34, min. 16). Ma i galiziani continuano ad avere problemi in attacco dove non possono fare affidamento sul solo giocatore polacco, ed a questi aggiungono anche cinque errori consecutivi ai liberi. Málaga ha così vita facile per scappare nuovamente grazie alle triple di Vasileiadis e Stefansson. All’intervallo siamo quindi 33-42. La partita però cambia al ritorno in campo: Waczynski realizza sette punti consecutivi chiudendo con una tripla il parziale di 9-0 con cui il Rio Natura si porta in parità (42-42, min. 25). È ora Málaga ad avere difficoltà in attacco trovando il primo canestro dopo oltre cinque minuti di gioco con Granger, che prova ad interrompere l’emorragia. Ma i padroni di casa sono ormai in partita: Luz con una tripla apre il parziale di 7-0 con cui gli uomini di Fernández tornano in vantaggio dal 2-0 iniziale (49-44, min. 28). Una tripla di Toolson dà respiro agli ospiti che grazie ai tiri liberi del finale di quarto riescono a tenersi in scia chiudendo sotto 54-51. Il parziale del terzo periodo di 21-9 la dice lunga sulle difficoltà offensive andaluse e su come la partita sia ormai capovolta rispetto al primo tempo. L’ultimo periodo si apre con la bomba di Waczynski. La risposta di Suárez è immediata ma la partita è in mano ai padroni di casa che, complici i tiri liberi, si portano sul +10 grazie alla schiacciata di Pumprla (65-55, min. 36). Markovic sveglia i suoi con una tripla ma è ancora il ceco protagonista con una schiacciata a ricacciare indietro gli ospiti. Giannopoulos aggiunge una tripla e i galiziani sono sul +12 (72-60, min. 38). Il problema dell’Unicaja è anche l’aver già speso il bonus. Questo infatti, permette al Rio Natura di contenere comodamente qualsiasi tentativo ospite. Grazie ai liberi di Luz, Kleber e Waczynski i padroni di casa si mantengono in doppia cifra di vantaggio ed il tecnico a Toolson con 40” da giocare è il segnale della resa definitiva. Finisce 78-66 per i galiziani che, nonostante non abbiano più nulla da chiedere a questo campionato, continuano a regalare ottime prestazioni ai tifosi che sicuramente possono essere più che soddisfatti dalla stagione degli uomini di Fernández. A fare le spese del gran secondo tempo dei locali è l’Unicaja che trova la quarta sconfitta consecutiva nel giro di due settimane. Per gli uomini di Plaza è ora allarme rosso, visto che dal primo posto in classifica vedono ora in pericolo anche il secondo, con Barcelona distante solo due punti e che la settimana prossima darà l’assalto al Martín Carpena.
Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 24 e 30 di valutazione, Kleber 14 e 7 rimbalzi, Pumprla 12, Luz 10
Unicaja: Toolson 13, Granger 12, Suárez 10
Real Madrid 84 – MoraBanc Andorra 83
Il Real Madrid si assicura matemáticamente il primo posto della regular season e lo fa vincendo una partita molto più che sofferta contro un MoraBanc Andorra che, oramai salvo, gioca senza pressioni mettendo in difficoltà gli uomini di Laso sino agli istanti finali. A regalare la vittoria ai blancos è infatti un tap-in di Ayón a 1.3” dalla sirena finale. L’inizio è comunque tutto per le merengues che come di consueto partono fortissimo e grazie a dieci punti di Ayón (che aggiunge tre rimbalzi) e due triple di Rodríguez sono già in fuga (20-6, min. 6). Tutto lascia presagire ad una partita già indirizzata con Andorra venuta solo in gita nella capitale ma gli uomini di Peñarroya iniziano pian piano ad ingranare. Trias realizza quattro punti consecutivi, Green aggiunge una tripla ed approfittando della rotazione allargata del Real i pirenaici riescono ad andare al primo riposo sotto 24-17. Bourousis ed una tripla di Carroll riportano il Real in doppia cifra di vantaggio (29-17, min. 12), vantaggio che si mantiene tale grazie all’apporto di Maciulis (34-22, min. 14). Ma Andorra è entrata oramai in partita e continua a ridurre le distanze con la tripla di Green ed il canestro di Stojanosvki, cui risponde Campazzo (38-31, min. 18). Il Real però, perso l’abbrivio di inizio partita, appare troppo rilassato e così nel finale di quarto subisce un parziale di 0-14: il gran protagonista è Schreiner che in uscita dalla panchina realizza ben tre triple. All’intervallo sono quindi gli uomini di Peñarroya ad essere sorprendentemente, visto l’inizio di partita, avanti 38-45. Il Real, come dimostra il 14-28 di parziale del secondo periodo, è in netta difficoltà ed infatti Laso tiene i suoi negli spogliatoi fino ad un minuto dall’inizio del secondo tempo. La musica però sembra non cambiare con Andorra che grazie alla tripla di Gomes ed al canestro di Sada trova il massimo vantaggio (30-42, min. 22). Il Chacho torna a farsi sentire con una tripla, Ayón continua a dominare il pitturato con rimbalzi e canestri ed il Real riesce quindi a mantenersi a galla. Ogni volta che gli uomini di Laso scendono sotto la doppia cifra di svantaggio arriva però immediata la risposta ospite. Il Real, complici i tiri dalla lunetta, tiene botta e nell’ultimo minuto riesce ad accorciare la distanza grazie a Carroll e all’alley-oop alzato da Llull e chiuso da Slaughter (61-67). Questo sembra dare nuova linfa ai madrileni che nonostante le difficoltà sono ancora a contatto. In apertura di quarto periodo infatti, Slaughter ed una tripla di Rodríguez riportano i blancos ad un possesso di distanza (66-67, min. 31), Nocioni con un’altra tripla firma la parità (69-69, min. 33), mentre Maciulis ancora dalla lunga distanza realizza il sorpasso (72-71, min. 34). Ma Andorra, libera da qualsiasi pressione, è sempre lì: Bogris firma il controsorpasso, Bogdanovic risponde a Rodríguez dai 6,75, ed un’altra tripla di Schreiner riporta Andorra avanti (77-81, min. 36). Sada allarga ancora di più la differenza e così all’ultimo minuto siamo 77-83. La partita sembra quindi prendere la direzione dei pirenei ma gli uomini di Peñarroya, un po’ dando già per vinto l’incontro, un po’ peccando di inesperienza, non chiudono l’incontro. Nel minuto finale così un gioco da tre punti di Rodríguez ed un canestro di Reyes avvicinano il Real ad un solo punto. La palla persa di Sada lascia l’ultimo possesso al Real: ci prova Reyes due volte senza esito ma sul secondo errore arriva il tap-in di Ayón. Con 1.3” da giocare Andorra ha ancora la possibilità di vincere ma il tiro di Stojanovski rimane corto. Il finale è quindi 84-83 per un Real che soffre molto più del previsto con un MoraBanc autore di una partita molto ben giocata sia per gioco che per atteggiamento ma a cui è mancato qualcosa nel finale. I blancos quindi mantengono l’imbattibilità casalinga, certificano il vantaggio del campo in tutta la postseason, ma soprattutto possono ora concentrarsi sulla Final Four casalinga.
Real Madrid: Rodríguez 18 con 5/8 da tre e 22 di valutazione, Ayón 14, 9 rimbalzi e 21 di valutazione, Reyes 12, Carroll 11
MoraBanc Andorra: Bogris 16 con 8/11 dal campo e 21 di valutazione, Schreiner 12, Gomes e Stojanovski 10
CAI Zaragoza 82 – La Bruixa d’Or Manresa 77
Il CAI Zaragoza si mantiene nella lotta playoff battendo La Bruixa d’Or Manresa 82-77 in una partita equilibratissima e decisa solo nel finale. Entrambe le squadre giocano una partita più di nervi e tensione che di gioco, ben consapevoli che una sconfitta metterebbe in serio pericolo la postseason per i padroni di casa e la salvezza per gli ospiti. L’equilibrio iniziale dura ben poco perché Manresa, guidata in regia da Seeley e grazie al lavoro sotto canestro di Rizvic, è la prima a portarsi avanti (6-13, min. 4). Il CAI sembra subire l’inaspettato avvio dei rivali ed in attacco è vittima della frenesia che porta ad un pessimo 0/7 dall’arco nei primi dieci minuti. Nonostante le difficoltà però, gli uomini di Ruiz reagiscono con pazienza ed affidandosi soprattutto alla leadership di Robinson: l’americano è protagonista del parziale di 7-0 con cui gli aragonesi raggiungono la parità (16-16, min. 9), prima di chiudere avanti al primo riposo 18-17. Il secondo quarto continua all’insegna dell’equilibrio con Zaragoza che prova a scappare (21-17, min. 12), ma viene immediatamente raggiunta da Manresa che comincia a vedere il canestro con facilità. Il CAI, nonostante in difesa soffra il ritmo dei catalani, riesce comunque a dominare il conto dei rimbalzi, sia difensivi che offensivi, il che permette spesso di avere seconde chance (24-24, min. 14). È infatti il CAI a mantenersi sempre avanti, nonostante gli sforzi di White, chiudendo avanti all’intervallo sul massimo vantaggio di cinque punti, 39-34, grazie al canestro sulla sirena di Lisch. Al ritorno in campo si prosegue sulla strada dell’equilibrio con Seeley che diventa protagonista per gli ospiti. L’americano infatti riavvicina i suoi con quattro punti consecutivi in apertura (39-38, min. 22), ma a fare la differenza sono i lunghi dei padroni di casa con Norel che mantiene comunque avanti i suoi (45-40, min. 24). Il gran protagonista del quarto è però Seeley che a suon di triple porta i suoi fino al pareggio, prima che Poeta con un’altra conclusione dall’arco firmi il sorpasso (54-57, min. 29). Ad inizio quarto periodo è comunque il CAI a mantenersi avanti 61-59. In apertura di ultimo quarto è ancora il gioco interiore dei padroni di casa a fare la differenza con Katic autore di quattro punti consecutivi (65-59, min. 32). Ad essere davvero fondamentale è però la pressione difensiva che gli uomini di Ruiz mettono in campo, con Manresa che fatica a vedere il canestro. Questo permette ai padroni di casa di giocare con più rilassatezza in attacco raggiungendo, guidati da Lisch, il massimo vantaggio (+11, 77-66, min. 38). Questo rappresenta un vantaggio incolmabile per i catalani, che possono solo ridurre lo scarto con Fotu nell’ultimo minuto. Il finale è 82-77 per Zaragoza. Il CAI prosegue quindi la sua corsa ai playoff e sebbene sia ancora in nona posizione è ora coinvolta in una parità che coinvolge anche Baskonia, oltre che Gran Canaria. Gli uomini di Ruiz proprio settimana prossima si giocheranno tutto nello scontro diretto della Gran Canaria Arena. Per Manresa arriva invece una sconfitta che complica il cammino verso la salvezza degli uomini di Martínez dopo la vittoria di settimana scorsa. I catalani rimangono comunque a due punti dalla salvezza con due partite da giocare: prima in casa con l’Estudiantes, poi a Madrid contro il Real. Nonostante entrambe abbiano già raggiunto i rispettivi obiettivi (salvezza e primo posto) sarà tutt’altro che semplice.
CAI Zaragoza: Lisch 18, Robinson 15 con 21 di valutazione, Norel 13 con 8 rimbalzi e 21 di valutazione, Jelovac 12
La Bruixa d’Or Manresa: Seeley 20 con 5/6 da tre, Fotu 15, Sánchez 12, Rizvic 10
UCAM Murcia 99 – Gipuzkoa Basket 68
Altro scontro tra squadre coinvolte nella lotta playoff e salvezza, ma questa volta non c’è praticamente storia. L’UCAM Murcia, nella sua partita numero 600 in ACB, domina letteralmente contro Gipuzkoa Basket e centra la vittoria con il secondo miglior scarto in diciassette stagioni di Liga. La cosa più importante per gli uomini di Ocampo è rappresentata dal fatto di proseguire la corsa all’ottavo posto. Sin dalla palla a due è chiaro il copione della partita: Murcia parte come meglio non potrebbe, guidata da undici punti del duo Cabezas-Lima (11-4, min. 4). Nonostante i tentativi di Díez e Grimau, il vantaggio locale continua a crescere grazie a cinque punti di Neto (21-12, min. 9). Abercrombie decide di lasciare il segno con una gran schiacciata su Arteaga ma il vero protagonista del finale di quarto è Kelati che realizza ben quattro triple consecutive fissando il 30-17 del primo riposo. Nel secondo periodo il divario continua a crescere grazie ai numerosi tiri liberi di Antelo e Lima (39-21, min. 14). Finalmente arriva una reazione da parte degli ospiti con un parziale di 0-8 grazie alle triple di Huertas e Díez (39-29, min. 17). Immediatamente però Ocampo ferma la partita ed i suoi reagiscono prontamente: ci pensano Lima con il suo lavoro sotto canestro e Wood e Kelati con le conclusioni dalla lunga distanza. All’intervallo siamo 50-35. Il terzo periodo inizia con ancora la coppia Wood-Kelati a far male dalla lunga distanza ma Díez e Grimau riescono a mantere i baschi in scia (58-45, min. 25). Il dominio locale è però netto e nel finale arriva il +19 grazie al gioco da tre punti di Neto (67-48, min. 29). Ad inizio quarto periodo siamo 69-52. Il quarto periodo è quindi solo una formalità: in apertura Neto firma sei punti consecutivi e l’UCAM scollina oltre quota venti di vantaggio (78-52, min. 33). Bamforth con quattro punti apre la breccia dei trenta fino al 99-68 con l’americano autore di dodici punti tutti nel periodo conclusivo. L’UCAM prosegue quindi il suo ottimo finale di stagione con una vittoria in una partita dominata dall’inizio alla fine, regalando spettacolo al pubblico di casa. Gli uomini di Ocampo rimangono in scia delle dirette concorrenti nella corsa ai playoff mantenendosi a due punti dalla postseason ed arrivano ora nel migliore dei modi alle ultime due partite, quanto mai decisive, contro due rivali come Badalona e Tenerife. Gipuzkoa invece, rimane invischiata nella lotta salvezza con due punti di vantaggio sulla zona rossa. Gli uomini di Ponsarnau si giocheranno tutto nello scontro diretto di settimana prossima tra le mura amiche contro Sevilla.
UCAM Murcia: Kelati 18 con 6/7 da tre e 27 di valutazione, Neto 18, Radovic 14 e 9 rimbalzi, Bamforth 14, Lima 10
Gipuzkoa Basket: Grimau 18 con 9/11 dal campo, Díez 13, Doblas 10
Baloncesto Sevilla 75 – Herbalife Gran Canaria 83
Il copione della giornata, con le squadre coinvolte nella lotta playoff vincenti contro quelle impegnate nella lotta salvezza, prosegue anche a Sevilla. La partita ha però tutta un’altra storia rispetto alle altre dal momento che vede di fronte due squadre dal momento di forma opposto: Sevilla è reduce da tre vittorie nelle ultime cinque, mentre Gran Canaria da quattro sconfitte nelle ultime cinque (con le due finali di Eurocup), compreso il derby perso in settimana contro Tenerife. L’inizio è infatti tutto dei padroni di casa ed in particolare di Penney, autore di tre triple (11-0, min. 3). Reneses, al ritorno da ex al San Pablo dopo le ultime due stagioni, ferma subito la partita ed al ritorno in campo ottiene la reazione sperata: 0-9 di controparziale con quattro punti di Newley. Woodside da tre ricaccia subito indietro i canarini e grazie ad Hernangómez gli andalusi si mantengono sulla doppia cifra di vantaggio prima che Oliver realizzi una tripla in semigancio da metà campo sulla sirena del primo quarto. Al primo riposo siamo 25-19. In apertura di secondo quarto Newley avvicina più volte i suoi, che approfittano del nervosismo procurato da uno scontro dopo il quale Rodríguez sanguina vistosamente, per portarsi avanti con Báez (29-30, min. 16). Nel finale però gli uomini di Casemiro reagiscono: Penney da tre riporta avanti i suoi (34-31, min. 17), Báez prova a rispondere (37-34, min. 18), ma nel finale è Alex Urtasun, con il fratello assente tra le fila dell’Herbalife, a mandare gli andalusi al riposo lungo avanti 43-38. Al rientro in campo la partita prosegue intensa ed equilibrata con Gran Canaria che si riavvicina grazie ad Oliver e Kuric (45-44, min. 24). Porzingis però rompe l’equilibrio aprendo un parziale di 11-0 con quattro punti di Hernangómez e la tripla di Penney (56-44, min. 27). Gran Canaria però ha carattere da vendere e ci mette poco a reagire: parziale di 15-1 da qui a fine quarto, con cinque punti di Newley e le triple di Báez, Bellas e Paulí, ed a fine terzo periodo gli uomini di Reneses sono avanti 57-59. Il parziale canario prosegue nel quarto periodo: al pareggio iniziale di Hernangómez seguono quattro punti di Paulí e le triple di Báez e Kuric (62-71, min. 35). Kendall e Kuric regalano il massimo vantaggio all’Herbalife (64-78, min. 36), ma Sevilla prova la rimonta con le triple di Urtasun e Woodside (70-78, min. 38). Ma è ormai troppo tardi perché nell’ultimo minuto, nonostante un’altra tripla di Woodside, i canarini controllano con freddezza dalla lunetta. Il finale è 75-83. L’Herbalife continua così la corsa alla postseason mantenendo l’ottavo posto che la vede ora in parità non solo con Zaragoza ma anche con Baskonia. Gli uomini di Reneses possono respirare con questa vittoria, dopo la sconfitta infrasettimanale, preparandosi a ricevere proprio il CAI settimana prossima in uno scontro che a due giornate dalla fine deciderà molto riguardo la postseason. Per Sevilla invece, una sconfitta che la tiene pericolosamente vicina alla zona rossa. Gli uomini di Casemiro sono ora attesi dalla delicata trasferta contro Gipuzkoa, un vero e proprio scontro da dentro o fuori.
Baloncesto Sevilla: Penney 22 con 6/10 da tre e 26 di valutazione, Hernangómez 12 con 5/6 dal campo e 18 di valutazione, Woodside 11 e 10 assist, Porzingis 10
Herbalife Gran Canaria: Newley 16, Báez e Kuric 15, Paulí 12
Iberostar Tenerife 74 – Valencia Basket 81
Altra trasferta canaria per Valencia, questa settimana sponda Tenerife. Questa volta però gli uomini di Duran portano a casa una vittoria che gli permette di raggiungere la matematica qualificazione ai playoff, evitando qualsiasi sorpresa negativa. Playoff che invece diventano quasi irraggiungibili proprio per l’Iberostar, che necessiterebbe di una combinazione di risultati molto poco probabile. La partita è comunque molto equilibrata nel primo quarto con un iniziale duello tra Sekulic, autore di quattro dei primi sei punti dell’Iberostar, e Dubljevic, che firma sei dei primi otto per Valencia (6-8, min. 3). Richotti e Sekulic provano l’allungo ma risponde immediatamente Harangody (13-11, min. 5). È comunque Tenerife ad essere sempre avanti nel punteggio, raggiungendo anche il +5 con la tripla di Úriz (18-13, min. 8). Loncar pareggia i conti ma al primo riposo Tenerife conduce 21-19. La parità e l’equilibrio regnano anche nel secondo quarto con l’Iberostar avanti a cercare di scappare, e Valencia che prontamente risponde pareggiando i conti. Un’altra tripla di Úriz trova immediatamente la risposta di Vives (26-26, min. 14). La prima a sbagliare paga, ed infatti quando Tenerife sbaglia tre conclusioni consecutive Valencia ne approfitta per scappare: parziale di 0-7 con quattro punti di Vives e chiuso dalla schiacciata di Lucic (28-35, min. 17). Richotti e Sekulic provano a recuperare lo strappo ma il problema dei padroni di casa è l’aver già speso il bonus. Valencia infatti da qui alla fine, segnerà sei dei suoi nove punti dalla lunetta con Dubljevic. All’intervallo gli uomini di Duran sono quindi avanti 36-44. Al ritorno in campo sono gli ospiti ad iniziare meglio, allargando il proprio vantaggio con un parziale di 2-8 grazie alle triple di Van Rossom e Martínez (38-52, min. 23). Il vantaggio continua ad allargarsi nonostante gli sforzi di Richotti, autore degli unici cinque punti locali a metà quarto (41-56, min. 25). Ci prova Lampropoulos nel finale di quarto ad accorciare le distanze con una tripla, ma Valencia riesce comodamente a chiudere avanti alla fine del terzo periodo 50-62. Gli ospiti hanno sicuramente il demerito di non provare a chiudere la partita quando Tenerife, come nel terzo quarto, mostra tutte le sue difficoltà offensive. E ad inizio quarto periodo sembrano pagare, con i padroni che si rifanno sotto con le triple di Úriz e Blanco (56-63, min. 32). Aguilar ridà la doppia cifra di vantaggio ai suoi (58-68, min. 33) ma è Van Rossom a diventare protagonista: il belga realizza due triple consecutive per rimettere le cose in chiaro e dare il via alla fuga definitiva (59-76, min. 36). La partita sembra quindi già conclusa ma proprio quando raggiunge il massimo svantaggio Tenerife si sveglia, consapevole di giocarsi tutto: gli uomini di Martínez, alla centesima panchina in ACB, realizzano un parziale di 13-2 con sei punti di Sikma e cinque di San Miguel (72-78, min. 40). L’Iberostar riesce quindi a portarsi sul -6 ma manca solo un minuto. Valencia ha infatti vita facile per chiudere la partita dalla lunetta, 74-81. Gli uomini di Duran si assicurano quindi i playoff con questa vittoria ma, cosa più importante, occupano ora il quarto posto in coabitazione con Bilbao in attesa di giocarsi la testa di serie ed il vantaggio del campo nel primo turno, proprio contro i baschi settimana prossima a La Fonteta. Tenerife invece, pagando probabilmente lo sforzo infrasettimanale contro Gran Canaria, saluta con molta probabilità i playoff: gli uomini di Martínez si trovano in decima posizione, a quattro punti dall’ottava posizione, con due partite da giocare, in una lotta che coinvolge troppe squadre per avere risultati a favore.
Iberostar Tenerife: Richotti 15, Sekulic 12, Úriz e Rey 9
Valencia Basket: Dubljevic 20 con 6/7 dal campo e 25 di valutazione, Van Rossom 12, Vives 11
Movistar Estudiantes 86 – Laboral Kutxa Baskonia 76
Nell’ultima partita della giornata il Movistar Estudiantes festeggia davanti al proprio pubblico la salvezza, già matematica con la sconfitta di Manresa, e lo fa ottenendo una vittoria importante contro un Laboral Kutxa Baskonia che vede ora complicarsi il proprio cammino verso la postseason. La partita inizia comunque all’insegna dell’equilibrio ma vive di poca tensione, giustificabile per i padroni di casa ma non per gli ospiti. È comunque l’Estudiantes, con assenze importanti come quelle di Rabaseda, Fernández e Slokar, a rompere la parità con le triple di Martín e Salgado (16-12, min. 6). Quattro punti consecutivi di Causeur danno la parità ai baschi (20-20, min. 9), ma è comunque la squadra madrilena a chiudere avanti il primo quarto, chiuso dalla tripla di James, 26-23. Il secondo quarto si apre con un parziale di 0-6 a fare degli ospiti che si portano avanti (26-29, min. 13). Il vantaggio dura pochissimo perché Aradori, all’ultima partita in maglia Estudiantes, realizza quattro punti consecutivi iniziando un parziale di 10-0 con cui il Movistar si riporta avanti (36-29, min. 17). Hopson prova a frenare i padroni di casa con una tripla, ma è ancora Aradori il gran protagonista del quarto chiudendo con otto punto consecutivi e permettendo ai suoi di andare all’intervallo in doppia cifra di vantaggio, 48-36. Baskonia paga soprattutto la scarsa intensità e le nove palle perse. Il copione non cambia al ritorno in campo: San Emeterio e Shengelia provano a riportare i baschi sotto in singola cifra di svantaggio ma il Movistar è solido in attacco e raggiunge il +16 con la tripla del giovane Vicedo (61-45, min. 27). Un bruttissimo terzo quarto ospite si chiude 67-54 con Navarro che continua a vedere i suoi accumulari errori e palle perse. Nel periodo finale Baskonia continua la sua partite inerme di fronte ad un Movistar che continua a macinare punti: gli uomini di Vidorreta sfondano i venti punti di vantaggio con il canterano Brizuela che chiude un parziale di 7-0 iniziato dalla tripla di Martín (80-59, min. 35). La partita è a questo punti terminata con le due squadre che segneranno quasi esclusivamente dalla lunetta. James realizza undici punti nell’ultimo minuto e mezzo utili però solo a ridurre il passivo. Il finale è 86-76. L’Estudiantes così, festeggia davanti al proprio pubblico la matematica salvezza con una grande prestazione di squadra, ancor più degna di nota se si considera Vidorreta ha dovuto far ricorso a diversi giovani interessanti provenienti dalla cantera, come Brizuela, Martínez e Creus. A fine partita ringraziamento speciale da parte del pubblico di casa per Pietro Aradori, in partenza per Venezia, che chiude la sua stagione spagnola con un’ottima prestazione. Chi esce con le ossa rotte da questa partita è però senza dubbio Baskonia. Gli uomini di Navarro trovano la terza sconfitta consecutiva con una prestazione davvero brutta. Solo un mese fa i playoff sembravano cosa fatta, ma ora, forse pagando gli sforzi di marzo-aprile dovuti al doppio impegno, i baschi si trovano in settima posizione a pari punti con Herbalife e CAI rischiando seriamente di rimanere fuori dalle prime otto.
Movistar Estudiantes: Martín 20 con 7 rimbalzi e 22 di valutazione, Aradori 16, Salgaro 11 e 6 assist, Bircevic 10 e 9 rimbalzi
Laboral Kutxa Baskonia: James 18, Tillie 10, San Emeterio 9
CLASSIFICA:
Di Alessandro Tarallo