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ACB 28/04/2015, 09.32

Liga ACB, Giornata 30: Real di nuovo leader

Altri cambi in classifica, non solo in vetta

ACB

Se la scorsa giornata della Liga Endesa aveva senza dubbio dato uno scossone alla classifica regalandoci tante sorprese, la 30a giornata non è stata sicuramente da meno. Il Real torna in vetta approfittando della caduta dell’Unicaja e in attesa dello scontro diretto di giovedì. Nella lotta playoff Valencia sale al quarto posto mentre il CAI scivola al nono in attesa del derby canario (giovedì 7 maggio). In coda invece, vincono Andorra, Sevilla e soprattutto Fuenlabrada che lascia Manresa in ultima posizione. Giovedì 30 aprile i due recuperi della 29a giornata Real Madrid-Unicaja e Barcelona-Rio Natura.


Valencia Basket 84 – La Bruixa d’Or Manresa 81

La 30a giornata si apre con la partita tra Valencia Basket e La Bruixa d’Or Manresa. A vincere alla fine sono i padroni di casa ma il trionfo è stato molto più sudato del previsto. Manresa infatti, sebbene abbia dovuto rincorrere per tre quarti i valenciani, ha avuto nei secondi finali il tiro per prolungare la partita all’overtime. Proprio i ‘naranja’, privi di Pau Ribas, partono meglio ed alla prima azione difensiva fanno già capire quale sarà la musica: stoppata di Lishchuk su Grimau e schiacciata in contropiede di Lucic. Sin dalle prime battute è infatti chiaro come Valencia sappia bene cosa fare sia in attacco che in difesa mentre Manresa si affida al solo Seeley: è proprio l’americano a siglare i primi punti ospiti con una tripla (6-3, min. 3). I padroni di casa hanno vita facile sia in attacco, con il gioco interiore di Lucic ed il tiro da fuori di Nedovic, che in difesa, visto che l’attacco ospite è privo di idee e si affida al solo Seeley. L’americano infatti realizza i primi undici punti dei suoi provando a tenerli a contatto (17-11, min. 7). Valencia raggiunge anche il +10 (21-11, min. 8) con la palla recuperata di Lucic e i tiri liberi di Nedovic (otto punti nel primo quarto). Solo nel finale Manresa trova con Sánchez e Rizvic i primi punti che non siano di Seeley ma il finale di quarto è 26-16 Valencia. Nel secondo periodo, con l’ingresso nelle rotazioni, i padroni di casa perdono ritmo offensivo con diverse palle perse ma si mantengono sullo stesso livello difensivo. Manresa infatti non riesce ad ingranare in attacco e quindi ad impensierire Valencia che riesce ad amministrare il suo vantaggio e anzi con la tripla di Aguilar raggiunge il massimo vantaggio (+14, 37-23, min. 17). Nel finale, Dilys e Rizvic provano a riavvicinare i catalani, che comunque non scendono mai sotto la doppia cifra di svantaggio, ma è Van Rossom con una tripla a fissare il punteggio sul 43-31 del riposo lungo. Il terzo quarto prosegue sulla scia del secondo con i padroni di casa che si adagiano sulle difficoltà dei rivali controllando il vantaggio ed accelerando ogniqualvolta il ritmo si abbassa troppo. Un paio di triple di Van Rossom ed una schiacciata in contropiede di Lucic regalano più volte il +17 a Valencia (50-33, min. 22 e 55-38, min. 24), ma i catalani hanno il merito di rimanere attaccati alla partita grazie a Seeley e Fotu. Nel finale infatti Manresa, grazie a cinque punti di Sánchez, riesce anche a tornare in singola cifra di svantaggio (59-51, min. 29) prima che Sato fissi il 61-51 di fine terzo periodo. Ad inizio quarta frazione Valencia inizia a pagare il fatto di essersi accomodata sulle difficoltà di Manresa senza aver cercato di chiudere la partita: dopo alcune schermaglie iniziali infatti, gli ospiti si fanno sotto con la tripla di Sakic (65-58, min. 33). A questo punto appare Sato che con sette punti, tre rimbalzi offensivi e due falli subiti, ristabilisce le distanze (72-60, min. 35). La partita però non è ancora finita perché Manresa realizza un parziale di 3-10 grazie ai soliti Seeley, Sánchez e Fotu, cui solo Nedovic da tre prova a rispondere (75-70, min. 38). Il finale è così tutt’altro che scontato: White realizza otto punti negli ultimi due minuti rispondendo a qualsiasi tentativo locale di chiudere le ostilità. La girandola di tiri liberi ci porta all’84-81 per i padroni di casa con una rimessa a tre secondi dalla fine. Palla persa e nuova rimessa, questa volta per Manresa che ha quindi l’opportunità per pareggiare ma la tripla di Sakic viene deviata da Vives. A trionfare è così Valencia che trova per la prima volta in stagione la quarta vittoria consecutiva, risale al quarto posto ma nonostante ciò riceve i fischi del pubblico per la prestazione non certo brillante. Manresa invece, si ferma ad un passo dalla rimonta e ritrova l’ultimo posto della classifica. La situazione è ora parecchio delicata per i catalani che si giocheranno tutto nello scontro diretto di settimana prossima in casa contro il Montakit, partita che a quattro giornate dalla fine ci dirà con molta probabilità il nome della prima squadra retrocessa.

Valencia Basket: Lucic 13, Sato 11, Nedovic 11 con 3/3 da tre, Dubljevic 10

La Bruixa d’Or Manresa: Sánchez 20, Seeley 18, White 10 e 6 assist, Fotu e Rizvic 10

 

Baloncesto Sevilla 75 – Unicaja 70

Terza trasferta del mese di aprile per l’Unicaja ed arriva la sconfitta. Il leader infatti, cade proprio nel derby andaluso sotto i colpi di un Baloncesto Sevilla che vede sempre più vicina la salvezza. Le due squadre arrivavano all’incontro con stati d’animo e di forma opposti: i padroni di casa cercavano un’altra vittoria per allontanarsi dalla zona rossa dopo le difficoltà delle ultime settimane, mentre gli uomini di Plaza erano alla ricerca della sesta vittoria consecutiva per arrivare in testa allo scontro diretto di giovedì con il Real. Che si tratterà di una partita combattuta e diversa dalle altre è chiaro sin dall’inizio. Málaga parte forte con una tripla di Green ma la risposta di Sevilla è contundente: 14-2 di parziale con Balvin e Penney (otto punti a testa nel primo quarto) e chiuso da una tripla dell’ex Berni Rodríguez (14-5, min. 3). Ma l’Unicaja non ci sta e reagisce immediatamente: il controparziale è di 11-3 ottenuto grazie ai tiri da fuori di Green (otto punti nel primo quarto) e Granger ed al gioco interiore di Vázquez (17-16, min. 7). I sevillani provano più volte a scappare grazie a due triple di Urtasun ma Markovic, con due triple consecutive, fissa il 27-26 del primo quarto. Ad inizio secondo quarto il serbo prosegue con la terza tripla consecutiva che regala il vantaggio all’Unicaja, certificato dai canestri di Vasileiadis e Golubovic (27-33, min. 13). Ma la partita è estremamente equilibrata e Sevilla ritrova la parità con un parziale di 8-2 guidato da Penney e Radicevic (35-35, min. 17). Rodríguez e Balvin ridanno il vantaggio ai padroni di casa prima che negli ultimi due minuti si scateni un festival di triple con Porzingis e Urtasun da un lato e Granger, Green e Vasileiadis dall’altro. Il finale di tempo è 46-44. Nel terzo quarto Sevilla prosegue con la stessa intensità ed in apertura si porta sul +7 con la tripla di Penney e la schiacciata di Porzingis (51-44, min. 23). Málaga inizia ad avere qualche difficoltà in attacco ma tuttavia riesce a mantenersi a galla e rifarsi sotto grazie alla tripla di Stefansson (53-51, min. 26). Gli ospiti però non riescono ad impensierire più di tanto i sevillani che nel finale di quarto riescono anche a scappare sul +10 con la tripla di Byers e il canestro di Hernangómez (66-56, min. 30). Il quarto periodo si apre con il canestro di Radicevic e la tripla di Rodríguez che danno il +15 a Sevilla (71-56, min. 31). La partita potrebbe essere terminata ma Málaga dimostra di non essere leader per caso ed esce dalle difficoltà con un 0-10 di parziale grazie a cinque punti di Golubovic e soprattutto alla difesa a zona che mette in difficoltà gli uomini di Casemiro (71-66, min. 34). A questo punto le due squadre iniziano a sentire il pallone pesare nel finale e quasi due minuti di errori vengono interrotti dalla tripla di Penney (74-66, min. 37). Nonostante da qui alla fine Sevilla chiuderà con 0/5 dal campo (di cui quattro triple) e con un solo punto con Woodside dalla lunetta, Málaga non ne approfitta. Il finale è quindi 75-70 per i padroni di casa. L’Unicaja quindi, cade dopo quattro vittorie consecutive, cede nuovamente la prima posizione al Real pur rimanendo però a pari punti con gli uomini di Laso in attesa di viaggiare nella capitale per giocarsi tutto nelle scontro diretto di giovedì sera. Sevilla invece, dopo la serie di vittorie prima della Copa del Rey, sembrava spacciata solo qualche settimana fa a seguito di un mese di marzo disastroso. Gli uomini di Casemiro trovano una vittoria perfetta, nel derby e togliendo il primato a Málaga, e soprattutto perché allontanano la zona rossa ora distante quattro punti.

Baloncesto Sevilla: Penney 17, Porzingis 13 con 9 rimbalzi e 20 di valutazione, Balvin 10, Radicevic 9, 6 rimbalzi e 6 assist

Unicaja: Green 13, Granger e Markovic 9

 

Montakit Fuenlabrada 91 – Laboral Kutxa Baskonia 83

L’altra grande sorpresa di giornata arriva con la vittoria del Montakit Fuenlabrada sul Laboral Kutxa Baskonia. I madrileni, con una gran prestazione di squadra, rimangono letteralmente aggrappati alla salvezza e riescono ad abbandonare l’ultimo posto della classifica mantenendo ancora più vive e concrete le speranze di giocare in Liga Endesa anche l’anno prossimo. Proprio i padroni di casa partono forte, consci di avere un’unica alternativa, la vittoria, qualunque sia l’avversario che hanno di fronte. A metà quarto infatti, guidati da Cvetkovic e Panko (otto e dieci punti nel primo quarto), sono avanti 17-11, contro un Baskonia in cui solo Causeur e Adams tengono botta con il tiro da fuori. Il vantaggio locale si allarga ancora grazie a Panko (22-11, min. 6), prima che gli ospiti si rifacciano sotto grazie a due triple, delle tre totali del primo quarto, di Adams (24-17, min. 8). L’americano chiude il primo quarto con undici punti ed al primo riposo si arriva così sul 26-22. Il secondo quarto si apre con ancora il Montakit a dettare il ritmo con un parziale di 9-0 culminato con la tripla del neo acquisto Miso (35-22, min. 13). Baskonia però risponde prontamente con la tripla di Tillie che apre un controparziale di 7-0 (35-29, min. 15). Gli ospiti iniziano ad aumentare l’intensità difensiva mettendo in crisi l’attacco locale che da qui alla fine riuscirà a trovare comunque punti ma solo dalla lunetta. È ancora Adams, 16 punti totali nel primo tempo, a tenere a contatto i suoi che chiudono il primo tempo sotto 43-37. Al ritorno in campo le differenze tra le due squadre rimangono le stesse con Fuenlabrada a trovare punti con Clark e Mayo, oltre al solito Panko. La tripla di Cvetkovic regala nuovamente la doppia cifra di vantaggio (55-44, min. 26). Il vantaggio si allarga nel finale grazie al gioco da tre punti di Clark (62-49, min. 29). Nonostante gli sforzi di Baskonia di mantenere il ritmo offensivo degli uomini di Sala con Iverson, limitato fino ad ora da problemi di falli, e Shengelia, il vantaggio locale si mantiene fino alla sirena del terzo periodo (67-54). Ad inizio quarto periodo una tripla di Mayo e la schiacciata di Akindele portano il Montakit sul +18 (72-54, min. 32) e Ibon Navarro su tutte le furie. Ma la reazione auspicata dal tecnico basco non arriva ed anzi i padroni di casa sfondano il tetto dei venti punti di vantaggio con Panko (76-55, min. 33). La reazione difatti arriva, ma quando è troppo tardi: guidato da Causeur, autore di sette punti consecutivi, e James, il Laboral Kutxa riesce a portarsi in singola cifra di svantaggio ma quando siamo ormai nell’ultimo minuto (83-75, min. 39). Il Montakit infatti, grazie alla freddezza dalla lunetta di Panko e Mayo, ha vita facile per chiudere 91-83. Fuenlabrada coglie un importante e meritato trionfo, il secondo consecutivo su tre partite dall’arrivo di Sala in panchina, guidato da Panko, Mayo e Clark, abbandona l’ultimo posto ed ora può davvero sperare nella salvezza, distante solo una vittoria. Settimana prossima infatti, il Montakit può giocarsi tutto nello scontro diretto di Manresa, quando solo tre settimane fa sembrava spacciato. Il Laboral Kutxa invece, con una rotazione davvero accorciata oggi, fa un passo indietro importante scendendo in settima posizione, nella corsa, tuttavia ancora lunga, per essere testa di serie in postseason.

Montakit Fuenlabrada: Panko 23, Mayo 19, Clark 17 con 6/7 dal campo, 7 rimbalzi e 21 di valutazione

Laboral Kutxa Baskonia: James 17, Adams 16 con 4/5 da tre e 20 di valutazione, Iverson e Shengelia 13

 

FIATC Joventut 91 – Gipuzkoa Basket 66

Il FIATC Joventut ritrova la sua miglior versione ritrovando la vittoria contro un Gipuzkoa Basket in caduta libera. Gli uomini di Maldonado conducono dall’inizio alla fine e con questa vittoria consolidano la loro posizione in zona playoff. I neroverdi proseguono sulla scia dell’ottimo gioco già mostrato settimana scorsa nella sconfitta contro Valencia iniziando fortissimo oltre che in attacco, anche in difesa dove nella prima azione Mallet stoppa Doblas. Il lungo cantabrio però non si arrende e, mentre Badalona riesce ad andare a segno con diversi uomini, Doblas è l’unico a tenere a contatto i suoi segnando i primi nove punti della squadra basca (9-9, min. 6). Questa differenza inizia a farsi sentire nel finale di primo quarto quando i padroni di casa iniziano la fuga con un parziale di 12-5 iniziato da Suton e chiuso da due schiacciate di Savané. Il finale di quarto è 21-14. Nel secondo quarto il vantaggio casalingo si allarga fino a raggiungere i dieci punti prima con Vidal (26-16, min. 12), poi con Hannah (28-18, min. 13), ed infine con Llovet (30-20, min. 15). La risposta basca è affidata soprattutto ai tiri di Díez, autore di otto punti nel secondo quarto, ma i problemi per gli ospiti stanno soprattutto in difesa dove non riescono a contenere le penetrazioni di Ventura ed a chiudere i rimbalzi, con Suton che porta a casa cinque rimbalzi offensivi nel solo primo tempo. All’intervallo siamo 46-35. Al rientro in campo i neroverdi continuano a rompere la partita ed a scavare la differenza, soprattutto grazie al tiro da fuori. Il parziale iniziale è di 17-5 con le conclusioni dai 6,75 di Ventura (due) e Mallet, ed i tiri di Llovet e Miralles (63-40, min. 26). Cinque punti consecutivi di Díez interrompono il parziale ma a rispondere è Hannah con altrettanti punti. Solo nel finale Abercrombie con i suoi primi due punti in Liga Endesa permette ai suoi di chiudere sotto i venti di svantaggio (70-51). La partita è a questo punto già terminata da un pezzo: in apertura di quarto periodo ancora Hannah, al quale si aggiunge Suton, scava ulteriormente il solco (75-51, min. 32), prima che Gipuzkoa provi una timida reazione con un parziale di 2-9 guidato da Díez e Iarochevitch (77-60, min. 35). Hannah ed una tripla di Vidal però spengono qualsiasi velleità di rimonta ospite, con Badalona che controlla facilmente fino al 91-66 finale. I catalani in questo modo, ritrovano una vittoria importante per mantenersi nelle posizioni che contano, ritrovando un gioco brillante come già visto settimana scorsa. Ora gli uomini di Maldonado viaggeranno a Bilbao con ottime sensazioni per una partita tanto importante quanto delicata in vista della postseason. Gipuzkoa invece, trova la sesta sconfitta consecutiva, prosegue la sua caduta libera diventata a questo punto preoccupante: gli uomini di Ponsarnau si trovano ora a solo due punti sulla penultima posizione e rischiano davvero di compromettere una stagione che solo qualche settimana fa li vedeva ben lontani dalla zona rossa. Ma le sorprese in questo campionato sono dietro l’angolo.

FIATC Joventut: Hannah 16, Suton 14 con 13 rimbalzi e 30 di valutazione, Llovet 14 con 8 rimbalzi e 23 di valutazione, Mallet 12

Gipuzkoa Basket: Doblas 17, Díez 16

 

Real Madrid 78 – Dominion Bilbao Basket 52

Archiviati i quarti di Eurolega con la qualificazione alla Final Four casalinga, il Real ritorna a giocare in campionato e lo fa nel migliore dei modi. Gli uomini di Laso, consapevoli della sconfitta dell’Unicaja, dominano la partita sin dall’inizio lasciando ben poche opportunità a Bilbao e riprendendosi la testa della classifica. I blancos partono a mille con elevata intensità difensiva, velocità in contropiede e circolazione del pallone, e dopo tre minuti siamo già 8-2. Il parziale prosegue e al minuto 7 siamo 13-5 con Reyes gran protagonista con sette punti. Il vero dominatore è pero Rodríguez che con le sue accelerazioni aumenta ulteriormente il ritmo lasciando i baschi tramortiti. A fine quarto il risultato è 23-7 con Bilbao che trova il canestro solo una tripla di Bertans e quattro punti di Williams. Laso approfitta delle difficoltà degli ospiti per allargare sin dall’inizio la rotazione, mettendo in campo dieci giocatori nel solo primo quarto con sette di loro già iscritti al tabellino dei marcatori. Già dal secondo quarto così la partita ha tutta l’aria di essere già terminata: il Real non molla di un centimetro e continua ad allargare il suo vantaggio grazie ancora al Chacho che ripartisce assist ai vari Slaughter e soprattutto Carroll, gran protagonista del secondo quarto con tre triple (42-23, min. 17). Proprio dall’americano arriva però l’unica nota stonata della giornata madrilena: l’ex Teramo, ricadendo, poggia male la caviglia ed è costretto ad abbandonare il campo dolorante. Bertans e Mumbrú provano ad accorciare le distanze da fuori, ma negli ultimi minuti il palcoscenico è tutto per Campazzo, autore di otto punti consecutivi, di cui due triple. All’intervallo siamo 52-24. Come è logico aspettarsi, al ritorno in campo il Real abbassa l’intensità dando sempre più spazio alla panchina, ben conscio di aver già ottenuto il trionfo. Passano infatti due minuti e mezzo prima di vedere il primo canestro, autore Reyes. Bilbao è però troppo spenta ed in difficoltà, oltre che indietro nel punteggio, per poter riaprire l’incontro ma nonostante ciò chiude avanti il parziale del terzo quarto, 14-19 (66-43). L’ultimo quarto così serve solo per le statistiche, ed a Laso per far rifiatare i suoi uomini più importanti dopo due settimane intense e soprattutto in vista della partita contro l’Unicaja di giovedì. Il finale è 78-52. Le merengues ritrovano così il primo posto in coabitazione con Málaga in attesa di ricevere proprio gli andalusi. Bilbao invece, crolla sotto i colpi di un Real in forma davvero incredibile, sulla scia emotiva della qualificazione alla Final Four, e scende ora al quinto posto, quando poche settimane fa sembrava ben sicura della quarta posizione.

Real Madrid: Campazzo 13, Reyes 11, Carroll 10 con 3/3 da tre, Fernández 10, Rodríguez 6 con 8 rimbalzi, 7 assist e 16 di valutazione

Dominion Bilbao Basket: M.Todorovic 14, Bertans 10, Williams 13 rimbalzi, Colom 8 assist

 

UCAM Murcia 73 – MoraBanc Andorra 77

Vittoria importantissima quella ottenuta dal MoraBanc Andorra sul campo dell’UCAM Murcia in una partita davvero incredibile, che permette agli uomini di Peñarroya di fare un passo forse decisivo verso la salvezza. I pirenaici fanno capire sin dall’inizio le loro intenzioni partendo fortissimo soprattutto dai 6,75: al minuto 7 siamo 10-15 con Andorra che realizza ben cinque triple, di cui tre portano la firma di Bogdanovic. L’UCAM in attacco si affida soprattutto a Bamford dal momento che Lima sotto canestro non riesce a trovare continuità: per il brasiliano quattro rimbalzi offensivi ma anche quattro errori al tiro ed una stoppata subita nel primo quarto. Il primo parziale si chiude 15-21. Ad inizio secondo quarto, grazie a Sada e Gomes, Andorra arriva al +10 (15-25, min. 12), che diventa +11 con cinque punti consecutivi di Navarro (23-34, min. 16). L’UCAM nonostante le difficoltà offensive si riavvicina fino al -5 con cinque punti di Neto (31-36, min. 18), ma sette punti di Stojanovski fissano il 34-43 del riposo lungo. L’inizio di terzo quarto sembra portare lentamente alla vittoria del MoraBanc che continua a dominare chiaramente i padroni di casa. A diventare protagonisti sono in particolare Sada in regia e Jawai nel pitturato, che regalano il massimo vantaggio ospite (+22, 42-54, min. 26). Proprio quando la partita sembra terminata però, appare capitan Antelo con la sua solita grinta: il galiziano realizza otto punti in uscita dal time-out, a lui si aggiungono i sei di Bamford e due di Neto ed il parziale è servito, 16-1. Il finale di terzo quarto è quindi 58-55. Nel quarto periodo così, Andorra, sebbene all’inizio riesca a pareggiare con la tripla di Bogdanovic (60-60, min. 32), sembra accusare il colpo, dopo aver letteralmente dominato per due quarti e mezzo. I padroni di casa quindi, sospinti da un pubblico entusiasmato dalla grande rimonta, e trovando finalmente continuità sotto canestro con Lima, ne approfittano per scappare (70-62, min. 37). Ma ancora una volta la partita è ben lontana dall’essere finita: prima Jawai da sotto, poi Bogdanovic con tre tiri liberi, ed infine una tripla di Schreiner ristabiliscono la parità (70-70, min. 39). Con un minuto da giocare è quindi tutto riaperto. Ed è proprio Bogdanovic a decidere la partita con una tripla incredibile. Gli uomini di Peñarroya rimangono infatti freddi e lucidi e chiudono la partita con la girandola finale dalla lunetta. Il finale è 73-77. Andorra trova così un trionfo che prima sembrava avere saldamente in mano, a due minuti dalla fine sembrava aver buttato via, ma lo ritrova con un parziale finale di 3-15. I pirenaici allontanano quindi la zona rossa di ben tre partite e compiono un passo importante, e a quattro giornate dalla fine quasi decisivo, verso la salvezza. L’UCAM invece, dopo le buone prestazioni delle ultime settimana, compie un passo indietro nella corsa ai playoff non approfittando della sconfitta del CAI. La corsa alla postseason è però ancora molto lunga.

UCAM Murcia: Neto 14, Lima 13 con 10 rimbalzi e 22 di valutazione, Bamford 13, Antelo 8 con 10 rimbalzi

MoraBanc Andorra: Bogdanovic 24 con 5/8 da tre e 30 di valutazione, Stojanovski 10

 

CAI Zaragoza 67 – FC Barcelona 103

Dopo la cocente eliminazione ai quarti di Eurolega, Barcelona si riprende nella maniera migliore e cioè trovando una vittoria in un campo difficile come quello di Zaragoza, dominando letteralmente nel secondo tempo. Gli uomini di Pascual, pur privi di Oleson e Navarro, realizzano una delle migliori prestazioni della stagione e dissipano ogni dubbio sul loro stato mentale dopo la delusione europea minacciando di essere per un altro anno ancora protagonisti della postseason. Eppure l’incontro è molto equilibrato sin dalle prime battute e dopo tre minuti siamo 10-10 con cinque punti per Jelovac e Thomas. Il CAI riesce ad approfittare dei rimbalzi offensivi che i lunghi blaugrana concedono per portarsi avanti grazie alla tripla di Robinson, immediatamente risposta da Thomas (15-15, min. 7), autentico protagonista del primo quarto con dodici punti. Proprio grazie all’americano infatti, Barcelona chiude avanti un primo parziale molto equilibrato 20-21. Nel secondo quarto prosegue l’equilibrio (25-25, min. 13), fino a quando gli ospiti provano la fuga con Tomic e Doellman, immediatamente ripresi da Goulding (30-31, min. 15). Nel finale di quarto però, gli uomini di Pascual aumentano di molto l’intensità difensiva e permettono al CAI di segnare solo dalla lunetta, escludendo solo la tripla finale di Goulding. I blaugrana invece, trovano continuità in attacco ed al solito Thomas (17 all’intervallo) si aggiunge Jackson, autore di dieci punti in tre minuti. All’intervallo siamo 44-51. Al ritorno in campo la partita finisce dopo pochi minuti perché Barcelona rientra con ancora più intensità mentre il CAI finisce vittima del rivale e non riesce a reagire. I padroni di casa nei primi cinque minuti trovano il canestro solo con due liberi di Jelovac mentre per gli ospiti vanno a segno ancora Thomas, Jackson, Huertas e Tomic (48-65, min. 25). Il parziale viene interrotto solo da una tripla di Robinson ma gli uomini di Ruíz possono davvero poco contro lo strapotere degli uomini di Pascual che guidati da Doellman arrivano a chiudere il quarto sul 52-79, per un parziale impietoso di 8-28. Quello che colpisce è che il CAI sicuramente complice la difesa ospite tira con il 29% da due. L’ultimo quarto serve così solo per fissare il finale 67-103 con Pascual che regala minuti anche al giovane svedese Hakanson, autore anche di una tripla. Barcelona così risponde nella maniera migliore possibile all’eliminazione europea e può concentrarsi ora esclusivamente sul campionato, dove è ormai sicura con questa vittoria di un posto in postseason e potrà giovedì ipotecare la terza piazza. Il CAI invece, trova un’altra brutta prestazione dopo settimana scorsa, proprio nel momento sbagliato della stagione: gli uomini di Ruíz abbandonano infatti l’ottava posizione, nonostante non si sia ancora giocato il derby canario, e sono attesi ora da un’altra mission impossible domenica sul campo dell’Unicaja.

CAI Zaragoza: Goulding 19 con 4/5 da tre, Jelovac 13, Norel 10

FC Barcelona: Thomas 22, Jackson 13 con 6 assist, Doellman 12, Tomic 10

 

Movistar Estudiantes 79 – Rio Natura Monbus Obradoiro 57

Il Movistar Estudiantes torna alla vittoria e lo fa con una buona prestazione contro un avversario come il Rio Natura che sicuramente ha disputato partite migliori in questa stagione. Gli uomini di Vidorreta sono adesso praticamente certi della salvezza e possono giocare con scioltezza e tranquillità le rimanenti partite. L’inizio di partita è senza dubbio tutt’altro che spettacolare: nei primi cinque minuti solo il Movistar trova il canestro con un tiro di Fernández mentre il resto è un susseguirsi di errori, palle perse, e scarsa intensità (2-0, min. 5). Gli ospiti interrompono una serie di ben dodici errori consecutivi con il primo canestro di Corbacho a quasi quattro minuti dalla fine. A poco a poco le due squadre iniziano a trovare punti chiudendo il primo quarto sul 12-10, con protagonista Simpson con sette punti. Le statistiche del primo parziale sono però impietose: 2/10 ai liberi e 7/24 al tiro per il Movistar, e 5/20 al tiro per il Rio Natura. Il secondo quarto inizia in maniera completamente differente (d’altronde far peggio era molto difficile): due triple di Martín danno un piccolo vantaggio ai padroni di casa (18-12, min. 12), ma la risposta ospite è immediata con sei punti di Miller a caratterizzare un 2-10 di parziale con cui il Rio Natura passa a condurre (20-22, min. 14). L’unico vantaggio ospite della partita dura però pochissimo perché immediatamente Simpson, con un gioco da tre punti, e Rabaseda riportano avanti il Movistar (25-22, min. 15). Nella seconda parte di quarto infatti, i padroni di casa riescono a mantenere il piccolo vantaggio grazie a Simpson ed Aradori e solo nel finale Luz riavvicina gli ospiti al 32-30 con cui si rientra negli spogliatoi. Al rientro in campo il Movistar prova la fuga raggiungendo il +10 con un parziale di 8-0 grazie alle triple di Martín e Rabaseda ed al canestro di Aradori (40-30, min. 22). Corbacho è l’unico dei suoi a trovare il canestro e con due triple prova a riavvicinare i suoi (42-38, min. 25). Oggi però per il Rio Natura non è giornata dalla lunga distanza, come testimonia il 5/25 con cui gli uomini di Fernández chiuderanno la partita. L’Estudiantes riesce invece a trovare un po’ di continuità e con le triple di Rabaseda e Salgado raggiunge il +14 (52-38, min. 30), prima che Pozas dalla lunga distanza fissi il 52-41 con cui si arriva all’ultimo periodo. In apertura di ultimo quarto il vantaggio locale si allarga ulteriormente con un parziale iniziale di 13-2 con ancora Salgado e Rabaseda a punire dalla lunga distanza ed il gioco da tre punti di Aradori (65-43, min. 34). A questo punto il Rio Natura, vittima dei propri errori, cede definitivamente. Sebbene Kleber si svegli e ci provi inizialmente, il vantaggio del Movistar oscilla intorno alla ventina di punti fino al 79-57 finale. Per il Movistar arriva quindi una vittoria che vuol dire una salvezza praticamente acquisita e che evita qualsiasi sorpresa negativa che il finale di stagione può regalare. Per il Rio Natura invece si tratta, oltre che probabilmente della peggior prestazione della stagione, di un’occasione persa contro un avversario sicuramente alla portata che poteva permettere agli uomini di Fernández di avvicinare l’ottavo posto e poter dire la loro nel finale di stagione.

Movistar Estudiantes: Simpson 18 con 6/8 dal campo, 8 rimbalzi e 26 di valutazione, Martín 15 con 3/3 da tre, 9 rimbalzi e 25 di valutazione, Aradori e Rabaseda 11

Rio Natura Monbus Obradoiro: Luz 11, Corbacho, Pumprla e Miller 8

CLASSIFICA:

 

DI ALESSANDRO TARALLO

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 3 Commenti
  • KingJames2 28/04/2015, 18.36 Mobile

    Vincendo almeno di 8 il Real metterebbe una serissima ipoteca sul primo posto

  • andrebott 28/04/2015, 17.12

    Il Real raggiunge la vetta e giovedi può mettere la freccia definitiva...prova di forza pazzesca del Barca che aveva una grandissima voglia di rivalsa dopo l'eliminazione in Eurolega mentre continua la caduta libera di Bilbao anche se questa volta giocava in casa della squadra più forte. Lotta apert e molto combattuta per gli ultimi posti playoff e per il terz'ultimo posto che vale la salvezza

  • Martxel13 28/04/2015, 11.22

    Come avevo supposto, Siviglia si salva e Guipuzkoa rischia tantissimo.Fuenla c'é la puó fare...l'ultimo posto play-off é un terno al lotto, soprattutto se Gran Canaria perde il derby...