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ACB 14/04/2015, 11.13

Liga ACB, Giornata 28: El Clasico al Real, cambia poco in classifica

Tutto invariato in testa e in coda. Solo Baskonia guadagna posizioni risalendo al quinto posto

ACB

Nella 28a giornata della Liga Endesa vittoria importante dell’Unicaja che mantiene la testa della classifica sul Real, che trionfa nel Clásico. Nella lotta playoffs Baskonia compie un passo avanti mentre non cambia nulla nella lotta salvezza.

 

Baloncesto Sevilla 83 – Laboral Kutxa Baskonia 91

Partita delicatissima quella con cui si apre la 28a giornata della Liga Endesa che vede di fronte Sevilla, alla ricerca di continuità dopo il successo di settimana scorsa, e Baskonia, reduce dopo l’ottimo mese di marzo da una brutta settimana con la sconfitta di Tenerife e soprattutto la cocente eliminazione in Eurolega, ad opera dell’Unicaja, quando la qualificazione ai quarti sembrava cosa fatta per gli uomini di Navarro. Alla fine a trionfare è proprio il Laboral Kutxa che riesce a far scattare quella reazione chiesta dal coach basco prima della gara. Gli ospiti infatti partono fortissimo in un primo quarto letteralmente dominato dagli attacchi. È in particolare quello basco a condurre le danze: gli uomini di Navarro sono praticamente perfetti sia dall’arco (6/8 nel solo primo quarto), sia nel pitturato e chiuderanno il primo parziale con 35 punti segnati. Protagonisti Shengelia, al ritorno dopo la squalifica, e Iverson sotto le plance, e San Emeterio, anche in versione assistman con 6 assistenze a fine partita, e Causeur dai 6,75. I padroni di casa invece si lasciano trascinare dal solito Penney che comunque chiude il primo quarto con 3/3 dall’arco. Al primo riposo siamo 21-35. Nel secondo quarto prosegue il festival offensivo dei baschi che trascinati ancora da Causeur, autore di 16 punti nel primo tempo, arrivano al massimo vantaggio di +21 (33-54, min. 18). Solo nell’ultimo, grazie ad Hernangómez, gli andalusi riescono ad accorciare leggermente le distanze arrivando al riposo sul 39-56. La partita sembra già terminata ma al rientro in campo è tutta un’altra storia. Gli ospiti sembrano rilassarsi, già convinti di aver vinto, e gli andalusi ne approfittano per realizzare un parziale di 24-9 con cui riaprono letteralmente i giochi. Gli uomini di Casemiro sono trascinati dai tiri dall’arco di Rodríguez, Penney e Woodside, e dal lavoro sotto canestro di Hernangómez ed Oriola. Il terzo quarto così si chiude 63-65. La partita è quindi riaperta: ad inizio quarto periodo Baskonia prova nuovamente la fuga con cinque punti consecutivi di San Emeterio, cui però risponde immediatamente Oriola (70-74, min. 34). Si arriva così ad un finale punto a punto in cui però Sevilla sembra pagare lo sforzo fatto per rientrare in partita. A prevalere è infatti la maggiore freschezza ed esperienza dei baschi: la giocata della partita è la palla rubata da James a tre minuti dalla fine, chiusa con schiacciata in contropiede (oramai un classico per l’americano). Sevilla non riesce a reagire e questo permette agli ospiti di scavare un piccolo solco e centrare una vittoria certificata poi dai canestri di Begic e Causeur, MVP di questa giornata di Liga Endesa. Baskonia così reagisce nel migliore dei modi all’eliminazione europea salendo al quinto posto e proseguendo la scalata alla classifica iniziata nel mese di febbraio. Gli uomini di Navarro infatti, possono ora concentrarsi esclusivamente sul campionato e potranno rappresentare una mina vagante in postseason. Sevilla invece, nonostante la sconfitta rimane fuori dalla zona rossa sebbene a pari punti con Manresa, in attesa di viaggiare proprio nella città catalana sabato prossimo per uno scontro diretto delicatissimo.

Baloncesto Sevilla: Penney 20, Oriola 11 e 7 rimbalzi, Hernangómez, Porzingis e Byars 10

Laboral Kutxa Baskonia: Causeur 25 con 32 di valutazione, San Emeterio 15 e 6 assist, James 14

 

Valencia Basket 109 – Gipuzkoa Basket 86

Vittoria d’autorità del Valencia Basket che conduce per tutti i 40 minuti contro un Gipuzkoa Basket che nulla può contro la giornata di grazia degli uomini di Duran in una giornata in cui fanno segnare diversi record. Ad aprire la partita sono due triple consecutive di Dubljevic che fanno già presagire come andrà la serata. Quella di Valencia è infatti una vera e propria pioggia di triple nel primo quarto: 8/9 e record di triple in un solo quarto eguagliato. Oltre al montenegrino, protagonisti Vives, Martínez, ma soprattutto Van Rossom, al ritorno dopo l’infortunio. Il belga infatti, è decisivo oltre che in attacco anche in difesa, annullando Jordan, e rappresenta quindi un’altra nota lieta della serata per Duran. Il primo quarto si chiude 34-18. Proprio grazie a Van Rossom Valencia nel secondo quarto raggiunge il +22 (42-20, min. 14). Gipuzkoa però riesce a reagire, trascinata da Jordan che approfittando dell’uscita del belga innesca Hanley e Huertas. Duran però nel finale di tempo risponde inserendo nuovamente Van Rossom e Lishchuk, che diventa lo straniero con più presenze nella storia del Valencia Basket, e all’intervallo siamo 55-37. Il terzo quarto si apre con una piccola reazione basca: il parziale è di 9-0 con tre triple di Jordan, Díez e Grimau. Basta poco però ai padroni di casa per continuare a controllare la partita, con la regia di Van Rossom e i punti di Martínez. Jordan torna ad approfittare dell’assenza del belga per segnare due triple ma è Lishchuk a rispondere con una gran schiacciata. Il terzo periodo così si chiude 79-59. Il quarto parziale serve così a poco: Valencia prosegue la sua pioggia di triple con Harangody, scollinando oltre quota cento punti e trovando nel finale con Perez la diciassettesima tripla dell’incontro, record nella storia del club. I padroni di casa così trovano una vittoria importante per proseguire la corsa alla postseason che ora li vede in sesta posizione a pari con Baskonia e Badalona. Gipuzkoa invece, a cui non bastano Jordan e Grimau, trova l’ennesima sconfitta del girone di ritorno ma si mantiene comunque a tre posizioni dalla zona rossa, distante comunque una sola partita.

Valencia Basket: Van Rossom 15 con 6/7 dal campo e 28 di valutazione, Dubljevic 15 con 3/3 da tre, Harangody 14, Martínez 12, Vives 11 e 7 assist

Gipuzkoa Basket: Grimau 19, Huertas 12, Jordan 10 e 12 assist

 

CAI Zaragoza 84 – MoraBanc Andorra 79

Dopo la sconfitta di settimana scorsa il CAI Zaragoza recupera una delle sue migliori versioni e torna alla vittoria, fondamentale nella corsa ai playoffs. Vittima di questa giornata è il MoraBanc Andorra che ha visto interrompersi con due sconfitte l’ottimo periodo che stava vivendo e che quindi rimane sempre più coinvolto nella lotta per non retrocedere. Gli aragonesi partono fortissimo sin da subito sfruttando il gioco interiore con Landry e Robinson. A fare la differenza è anche il tiro da fuori, specialmente con Goulding. I padroni di casa infatti chiudono il primo quarto avanti 26-16 con il 67% da due ed il 50% da tre. Gli uomini di Ruiz controllano il gioco sia in attacco che in difesa anche nei primi minuti di gioco del secondo quarto, arrivando così al massimo vantaggio di +17 (38-21, min. 14). A questo punto però gli andorrani reagiscono guidati da Betinho Gomes, sia da tre sia chiudendo un alley-oop alzato da Schreiner, e con un parziale di 2-12 si rimettono in partita (40-33, min. 18). Nel finale di tempo Norel ristabilisce i dieci punti di vantaggio con cui si va al riposo, 46-36. Il secondo tempo si apre con un canestro di Bogdanovic con cui Andorra prova a riaccorciare le distanze. In realtà però è sempre il CAI a condurre la partita e a frenare l’impeto ospite con difesa e contropiede e con in canestri di Robinson, alla fine il migliore dei suoi. Gli aragonesi tornano così sul +16 al minuto 28 (64-48) e la partita sembra definitivamente chiusa. Il terzo quarto si chiude 68-55. Il quarto periodo sembra proseguire sulla scia del terzo con Zaragoza a controllare il vantaggio e a ricacciare indietro gli ospiti ogni volta che si rifanno sotto. Andorra per provare la rimonta scommette tutto sul tiro da tre, chiudendo però la partita con il 39% e con più conclusioni da tre che da due. Questa strategia però sembra funzionare proprio nel finale: Zaragoza infatti si rilassa nel momento di chiudere la partita con due palle perse e il MoraBanc con due triple consecutive ed un canestro di Sada si porta -4 (83-79) a 15 secondi dalla fine. Ma è troppo tardi: Robinson dalla lunetta chiude la partita per l’84-79 finale. Il CAI così, nonostante il rilassamento del finale, ottiene una buona vittoria che gli dà un po’ di ossigeno nella corsa all’ottavo posto, dal momento che le inseguitrici non perdono colpi. Andorra invece, nonostante la sconfitta rimane fuori dalla zona retrocessione ma comunque in piena lotta salvezza.

CAI Zaragoza: Robinson 17, Norel 16 con 8/8 da due, 8 rimbalzi e 25 di valutazion, Goulding 12

MoraBanc Andorra: Gomes 19, Bogdanovic 15, Schreiner 8 assist

 

Real Madrid 91 – FC Barcelona 78

Il big match di giornata è senza dubbio il Clásico tra Real e Barcelona, il sesto tra campionato, Eurolega, Copa del Rey e Supercopa, e probabilmente non l’ultimo della stagione. Questa volta la partita arriva in un momento particolare della stagione, a soli dieci giorni di distanza dall’ultimo confronto europeo tra le due squadre al Palau, ma soprattutto a pochi giorni dall’inizio dei quarti di Eurolega. Nonostante questo e le assenze da ambo i lati (Bourousis, Slaughter e Fernández da una parte, Doellman dall’altra), il confronto tra le due squadre dimostra ancora una volta come vada aldilà di una semplice partita e di qualsiasi circostanza particolare, offrendo ancora una volta una partita combattutta e spettacolare. È il Real, complice il fattore Palacio, a partire forte ed a portarsi subito sul 6-0 con il gioco interiore di Reyes, che diventa 10-3 grazie al messicano Ayón. Barcellona risponde affidandosi alle triple di Nachbar e Thomas, ma soprattutto al gioco nel pitturato di Tomic (12-11, min. 6). L’ingresso di giocatori dalla panchina, con i due allenatori che sin dall’inizio allungano la rotazione, ravviva ulteriormente l’incontro che diventa un vero e proprio botta e risposta di canestri. Alla fine del primo quarto a prevalere è il Real per 26-20 grazie a 5 punti nell’ultimo minuto del Chacho Rodríguez. Nel secondo quarto il Real continua a condurre ancora grazie a Rodríguez, bravo ad innescare sotto canestro sia Reyes che Mejri. Nonostante i buoni minuti del tunisino e complici i due falli di Ayón nel primo quarto, un po’ per necessità di rotazione Laso passa al quintetto piccolo con Reyes centro e quattro piccoli. L’idea del tecnico basco è infatti quella di non lasciare spazio e continuità agli esterni blaugrana, in particolare Navarro che chiude il primo tempo con zero punti all’attivo, esponendosi comunque ai maggiori centimetri dei giocatori di Pascual. Ma in realtà Barcelona sembra essere spiazzata dalla mossa tattica di Laso e non riesce a sfruttare questa superiorità fisica. Il solo Tomic, il migliore per distacco dei suoi e autore di 15 punti nel solo primo tempo, riesce a tenere a galla i catalani. All’intervallo il tabellone recita 44-38. Al rientro in campo la partita cambia: l’intensità si abbassa e le azioni diventano più lunghe. Il Real si mantiene avanti grazie alle conclusioni individuali di Maciulis e Llull ma come prevedibile ad approfittare del ritmo basso è Barcelona che con un parziale di 7-0, con un canestro di Huertas, una schiacciata a due mani rovesciata di Hezonja in contropiede ed una tripla di Satoransky, riesce a passare per la prima volta avanti (da 52-46 a 52-53, min. 27). Il vantaggio blaugrana fa riincendiare l’incontro e gli ultimi minuti del terzo quarto sono un botta e risposta di canestri ma soprattutto di triple con Llull e Carroll da una parte, e Navarro ed Hezonja dall’altra. All’ultimo riposo siamo 61-63. Ad inizio quarto periodo Barcelona rimane avanti con due triple di Satoransky (68-71, min. 32) ma a questo punto per il Real, in assenza di Rudy, a rubare la scena è a sorpresa Carroll, che realizza praticamente da solo un parziale di 14-0 con cui il Real si avvia alla vittoria. L’americano mostra un repertorio vasto con due classiche triple, cui aggiunge due tiri da fuori, due palle recuperate ed un appoggio in contropiede dopo un palleggio dietro la schiena. Gli unici due punti di questo parziale non dell’ex Teramo e Jesi sono di Rodríguez nati comunque da una palla recuperata da Carroll (82-71, min. 38). La partita è a questo punto spezzata con Barcelona che prova una reazione con Tomic ma è ancora Carroll a spegnere ogni speranza di rimonta arrotondando il bottino personale a 19 punti nel solo quarto periodo. Il finale è 91-78 per un Real che si porta sul 4-2 nei confronti del Barcelona ma soprattutto si mantiene in scia dell’Unicaja nella lotta al primo posto mentre Barcelona mantiene la terza posizione, con le due squadre per il momento in rotta di collisione per le semifinali della Liga. Ora però per entrambe riposo in campionato e testa ai quarti di Eurolega che le vedrà confrontarsi rispettivamente con Efes e Olympiakos.

Real Madrid: Carroll 26 con 7/9 da due, 4/6 da tre e 26 di valutazione, Rodríguez 13 e 9 assist, Llull 12, Reyes 11

FC Barcelona: Tomic 22 con 9 rimbalzi e 34 di valutazione, Satoransky 10

 

UCAM Murcia 83 – La Bruixa d’Or Manresa 72

L’UCAM Murcia torna alla vittoria e continua a rimanere nella lotta per l’ottavo posto conducendo dall’inizio alla fine e battendo La Bruixa d’Or Manresa che invece rimane nella zona rossa della classifica. L’inizio infatti, vede subito un parziale di apertura di 13-3 in favore dei padroni di casa, grazie al gioco interiore di Radovic e Lima. Martínez è già costretto a chiedere un time-out ottendendo comunque una reazione dai suoi che guidati proprio dal murciano Hernández si rifanno sotto (19-17). Una tripla di Rojas fissa il parziale del primo quarto sul 22-17. In apertura di secondo periodo è ancora Lima a tenere avanti i padroni di casa che piano piano allungano. I catalani però non ci stanno e nonostante i tanti minuti di White e Dewar, entrambi con tre falli, lottano su ogni pallone, specie sotto canestro con Rizvic. Nel finale di tempo sono due triple di Kelati e Wood a segnare la differenza ed il 40-31 con cui si va al riposo. L’inizio di secondo tempo segue lo stesso copione del primo con gli uomini di Ocampo ad iniziare forte, raggiungendo anche il massimo vantaggio di +14 (45-31, min. 23). Il ritorno in campo di White però rappresenta una scossa per Manresa, dal momento che l’americano conduce un parziale di 8-0 con cui i catalani si mantengono vivi. L’UCAM risponde con Wood ma gli ospiti sono ormai in partita e riescono a rimanere in scia anche grazie al neo-acquisto DJ Seeley. A dieci minuti dalla fine siamo 59-54. Il quarto periodo si apre con otto punti in due minuti di Antelo, con cui l’UCAM prova ancora a scappare. Come nel resto della partita però, la differenza tra le due squadre è un elastico con Manresa che rimane sempre attaccata alla partita e riacciorcia ogni volta che i murciani provano a scappare. Questa volta è Sakic con una tripla a tenere a contatto i catalani. È però solo l’ultimo tentativo perché il protagonista del finale è il dominicano Rojas che con sei punti chiude definitivamente l’incontro, 83-72. Murcia così rimane in scia nella lotta all’ottavo posto eguagliando il suo record di vittorie nella Liga a 16 squadre, in attesa di giocarsi tutto nello scontro diretto di settimana prossima contro il Gran Canaria. Manresa invece, nonostante abbia combattuto per tutta la partita non è mai riuscita ad impensierire seriamente l’avversario e rimane così al penultimo posto, a pari punti con Sevilla. Sabato prossimo, i catalani riceveranno proprio gli andalusi per una partita importante e decisiva in vista della salvezza.

UCAM Murcia: Rojas 15, Lima, Wood e Antelo 12

La Bruixa d’Or Manresa: Sakic 12 con 21 di valutazione, White 12, Dewar 11, Rizvic 10

 

Iberostar Tenerife 89 – FIATC Joventut 83

Dopo il trionfo di settimana scorsa contro Baskonia l’Iberostar Tenerife trova un’altra vittoria contro un avversario coinvolto nella lotta playoffs. Questa settimana la vittima è il FIATC Joventut che davvero non riesce a trovare continuità in questo girone di ritorno. I padroni di casa iniziano la partita laddove avevano interrotto la scorsa. Al minuto 4 il parziale è di 13-6, frutto soprattutto della buona difesa del pitturato e di azioni in contropiede come quella che porta alla schiacciata di Sekulic. Nemmeno l’ingresso di Savané può fermare i lunghi dell’Iberostar che al gioco interiore unisce anche una buona serie di tiri da fuori. Badalona può solo limitare i danni e chiudere il primo quarto sotto 28-19. Nel secondo quarto però arriva la reazione degli uomini di Maldonado, guidati da Vidal e Mallet che, oltre a segnare, riescono ad allargare spazi per le giocate interiori di Savané e Miralles (32-25, min. 13). Basta poco però all’Iberostar per riprendere la fuga ancora con la coppia Sikma-Sekulic, assistiti perfettamente da Blanco. Il vantaggio isolano così cresce fino al 54-42 con cui si va al riposo. Ad inizio terzo quarto la differenza nel risultato cresce grazie alla connessione San Miguel-Sekulic (66-53, min. 24, e 73-55, min. 28). La differenza tra le due squadre è evidente con Tenerife che far valere il gioco collettivo mentre Badalona si affida soprattutto alle giocate individuali di Vidal o Hannah. Nel finale di quarto però gli ospiti sembrano svegliarsi con un parziale di 0-6 cui però risponde l’Iberostar con una tripla di Richotti da circa otto metri sulla sirena del terzo periodo (76-63). Nel quarto periodo i padroni di casa continuano a controllare la partita guidati da San Miguel in regia che distribuisce assist importanti per far segnare i suoi. Badalona però nonostante le difficoltà in attacco, prova a capovolgere le sorti dell’incontro con la difesa. Ed in effetti quasi ci riesce perché, complice un rilassamento dei padroni di casa, i neroverdi si avvicinano fino al -5 con la tripla di Hannah (84-79, min. 29). Ma è troppo tardi: Tenerife controlla il vantaggio e chiude la partita grazie ai liberi di Lampropoulos, 89-83. L’Iberostar così con un’altra grandissima prestazione di squadra, ottiene un’altra vittoria importante contro un avversario di livello e può continuare a sognare i playoffs, che rimangono a quattro punti di distanza. Badalona invece, non riesce a dare seguito alla vittoria di settimana scorsa e continua a scivolare in basso in questo girone di ritorno tornando in settima posizione, in attesa di ricevere settimana prossima Valencia per una partita che potrebbe davvero risultare decisiva in vista della postseason.

Iberostar Tenerife: Sekulic 21, Richotti 14, Sikma 12, Blanco 11, San Miguel 7 assist

FIATC Joventut: Vidal 18 con 33 di valutazione, Miralles 16, Hannah 15 con 4/4 da tre

 

Rio Natura Monbus Obradoiro 77 – Dominion Bilbao Basket 72

Il Rio Natura Monbus Obradoiro trionfa contro il Dominion Bilbao con una rimonta incredibile. I galiziani, trovatisi sotto anche di 19 punti, realizzano un quarto periodo travolgente per rimontare e cogliere una vittoria importante quando la partita sembrava saldamente nelle mani dei baschi. Che l’incontro sarà combattuto lo si vede sin dall’inizio con le due squadre che partono forte in attacco. In particolare è Waczynski a trascinare i padroni di casa, autore di dieci punti nel primo quarto. Dall’altro lato Bilbao si affida soprattutto ai tiri dalla lunga distanza chiudendo il primo parziale con 6/10 dai 6,75. Triguero dà l’ultimo vantaggio locale (16-14, min. 9), prima che Andjusic, anche lui con dieci punti nei primi dieci minuti, fissi il risultato sul 18-22 del primo riposo. Nel secondo quarto i baschi iniziano a scavare la differenza nel risultato, soprattutto grazie al buon lavoro difensivo con cui costringono gli uomini di Fernández a tiri spesso forzati. Il coach dei padroni di casa prova a prevenire il crollo a metà quarto, giusto dopo una tripla ed un canestro di Bertans (20-29, min. 15) ma è tutto inutile: nei successivi quattro minuti i galiziani realizzano un solo canestro, mentre Bilbao dilaga, trascinata dagli otto punti di López e dai sei di Mumbrú. Solo nel finale, dopo che i baschi raggiungono il massimo vantaggio di +19 (22-41, min. 19), il Rio Natura riesce ad accorciare le distanze andando al riposo lungo sul 27-41. Le percentuali al riposo dei padroni di casa sono impietose: 7/17 da due e 2/11 da tre. Nel terzo periodo il Rio Natura prova a rimanere aggrappato alla partita grazie al carattere lottatore dei suoi uomini: in particolare sono Kleber e Waczynski a guidare l’attacco di casa ed a rispondere a qualsiasi tentativo basco di chiudere definitivamente la partita, persino quando gli ospiti trovano nuovamente il +18. Nell’ultimo minuto i padroni di casa riescono anche a ricucire lo strappo fino al -10 (49-59), prima che Bertans sigli una tripla da metà campo sulla sirena del terzo quarto che sa tanto di colpo di grazia (49-64, min. 30). La partita però deve ancora mostrare il meglio di sé: il quarto periodo infatti, si apre con un parziale locale di 10-0 con le triple di Waczynski e Corbacho e la schiacciata di Kleber (59-64, min. 34). Alonso ferma la partita con un time-out cercando di evitare il peggio ed in effetti ottiene una reazione dai suoi con un controparziale di 6-0, con due triple di Mumbrú e Bertans (59-70, min. 36). A questo punto è Fernández a chiudere il time-out che ha tutti i contorni di sembrare decisivo perché al rientro in campo infatti il parziale è devastante: tripla di Nankivil, canestro di Pozas, schiacciata di Kleber e tripla di Corbacho. Il tutto viene condito da due palle recuperate in difesa e ad un minuto dalla fine la partita è riaperta: 69-70. Lo stesso Corbacho completa l’opera con la stoppata a Colom che lancia in contropiede Pozas: fallo antisportivo di López e sorpasso dalla lunetta. Proprio dalla linea del tiro libero ci pensa a Waczynski a chiudere la partita regalando ai padroni di casa un trionfo che ha dell’incredibile: 16-0 dal minuto 36 al 39, diventato poi 18-2 grazie ai tiri liberi dell’ultimo minuto, per un totale di 28-8 nel quarto periodo. Il Rio Natura può così continuare a sognare i playoffs e lo fa nella maniera migliore, con una rimonta storica ai danni di un rivale importante. I galiziani possono così guardare da spettatori ed approfittare degli scontri diretti di settimana prossima anche se il recupero del 30 aprile li vedrà affrontare la complicata trasferta di Barcelona. Bilbao invece, dopo settimana scorsa trova un’altra sconfitta, questa volta ancora più incredibilmente visto che la vittoria sembrava nelle mani degli uomini di Alonso ma mantiene il quarto posto e i quattro punti di vantaggio sul quinto, anche se dovrà cominciare a guardarsi le spalle dalle inseguitrici.

Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 27 con 29 di valutazione, Kleber 14, Corbacho 10

Dominion Bilbao Basket: Bertans 15, Mumbrú 14, López 13

 

Movistar Estudiantes 78 – Unicaja 85

Partita delicata per l’Unicaja capolista e prova superata contro l’Estudiantes ammazzagrandi. I madrileni, che avevano infatti già battuto Real e Barça tra le mura amiche, e venivano dalla vittoria di settimana scorsa contro Bilbao, rendono la vita complicata alla capolista che si conferma tale dopo una partita intensa e combattuta decisa solo negli istanti finali. Proprio i padroni di casa infatti, scattano meglio dai blocchi con un parziale di 11-2 con Bircevic e Rabaseda. L’Unicaja, privo di Suárez e Vasileiadis, rimane per quasi quattro minuti con un solo canestro all’attivo ma reagisce alla grande con un controparziale di 2-10 che vede protagonisti Granger e Kuzminskas (13-12, min. 6). Con il passare dei minuti la partita si fa combattuta con canestri a ripetizione ma sono sempre i padroni di casa a comandare il punteggio grazie all’ingresso di Aradori. L’Estudiantes arriva anche sul +8 ma una tripla di Granger sulla sirena del primo quarto fissa il punteggio sul 23-20. Il secondo quarto si apre con due triple di Toolson e Stefansson che danno il primo vantaggio agli ospiti (23-26, min. 11). Il vantaggio fa dimenticare le assenze agli andalusi che iniziano ad ingranare e ad imporre il loro gioco comandando il punteggio. L’Unicaja infatti si lascia andare anche a giocate spettacolari come l’alley-oop alzato da Kuzminskas e chiuso da Vázquez. L’Estudiantes però non molla e anzi rimane sempre a contatto complice la superiorità a rimbalzo degli uomini di Vidorreta. Nel finale di tempo è ancora Aradori a trascinare i suoi ed a portarli in vantaggio con una penetrazione di forza sulla sirena. Al riposo il risultato è 43-42. Il secondo tempo continua sulla scia dell’equilibrio con l’Unicaja guidato sempre da Granger in regia e da Kuzminskas dal punto di vista realizzativo. Ma il Movistar continua a rimanere attaccato al rivale con ancora Aradori, vero e proprio trascinatore e migliore dei suoi per distacco: l’italiano infatti, nel finale di quarto dà vita ad un parziale personale di otto punti, con due triple, per dare un vantaggio di sei punti ai suoi (60-54, min. 28). Ancora Kuzminskas riporta i suoi sotto e ad inizio quarto periodo il risultato è di parità, 61-61. L’ultima frazione si apre con Málaga che dà la spallata decisiva alla partita: parziale di 2-9 in apertura, con Vázquez decisivo (63-70, min. 32). Gli ospiti sembrano infatti poter controllare la partita ma nella seconda metà di quarto l’Estudiantes prova a far sentire la sua fama di ammazzagrandi aumentando di molto l’intensità difensiva. I problemi per i madrileni sono però in attacco dove il solo Aradori non può lavorare per cinque. Málaga così fa valere a sua volta il titolo di capolista e controlla la gara fino al 78-85 finale. Gli andalusi quindi ottengono una vittoria importante su un campo difficile come quello dell’Estudiantes e si mantengono una giornata in più in vetta, approfittando del riposo di settimana prossima per recuperare qualche assente. Il 30 aprile però, nel recupero della 29a giornata, gli uomini di Plaza torneranno sullo stesso campo per far visita al Real in uno scontro che salvo sorprese deciderà il primo posto della Liga Endesa. L’Estudiantes invece, nonostante una prova straordinaria di Aradori, fallisce la prova del nove e dopo aver battuto tra le mura amiche Real, Barça, Bilbao e Baskonia, è costretto ad arrendersi alla capolista.

Movistar Estudiantes: Aradori 23, Slokar 11, Rabaseda 10

Unicaja: Kuzminskas 17, Vázquez 14 con 20 di valutazione, Toolson 12 con 3/3 da tre, Granger 10 con 7 rimbalzi e 7 assist

 

Montakit Fuenlabrada 65 – Herbalife Gran Canaria 76

Nell’ultima partita della giornata l’Herbalife Gran Canaria continua la sua striscia di vittorie e chiude con una vittoria una settimana perfetta in cui è arrivata una storica qualificazione in finale di Eurocup. I canarini battono un Montakit Fuenlabrada sempre più ultimo e reduce da una settimana movimentata con il taglio di Burtt e l’esonero di López in favore di Sala. L’inizio di partita è tutto in favore degli ospiti che con cinque punti di O’Leary ed un canestro di Bellas si portano avanti 0-7. La reazione del Montakit è affidata a Diagne che chiude due alley-oop per riavvicinare i suoi (9-10, min. 5) ma si tratta solo di giocate estemporanee perché Kendall e Kuric riportano avanti i canarini fino al 13-18 di fine quarto. Il Montakit sembra inizialmente soffrire i cambi non solo in panchina ma anche nella rotazione con Diagne e Miso in quintetto e Pérez che torna attivo dopo cinque partite di inutilizzo. Il nuovo quintetto però trova difficoltà anche in difesa con Kuric e Oliver a far soffrire gli esterni madrileni (19-30, min. 14). Nelle difficoltà però, i padroni di casa si affidano ai tiri liberi: 14/16 nel solo secondo quarto e al riposo il Montakit è in partita, 32-36. Il ritorno in campo vede ancora Gran Canaria a condurre le danze: Newley, Kuric e Oliver sparano le loro cartucce dai 6,75 e l’Herbalife è di nuovo in fuga (36-45, min. 23). La reazione del Montakit è affidata al solito Panko al quale si aggiunge Pérez (46-47, min. 26). Il finale di quarto è però ancora di colore giallo con gli ospiti che trovano un parziale di 2-8 grazie a Bellas ed ai viaggi in lunetta di Urtasun e Tavares per chiudere avanti 48-55. Come nel resto della partita, anche ad inizio quarto periodo arriva la reazione del Montakit che però è affidata ancora alle azioni estemporanee di Panko. Gran Canaria però mostra una maggiore solidità ed è fredda a trovare canestri nei momenti decisivi come la tripla di Oliver, in risposta a Cvetkovic, che sembra essere il colpo decisivo (53-61, min. 36). Questa volta infatti, Fuenlabrada non è capace di reagire ed ironia della sorte il colpo di grazia arriva con l’uscita di Pérez per un infortunio alla caviglia dopo uno scontro con Urtasun. Il risultato finale è 65-76. Gran Canaria quindi trova la terza vittoria consecutiva in campionato, cui vanno aggiunte quelle in Europa, e si mantiene vivo nella corsa all’ottavo posto continuando in parità con il CAI. Il Montakit invece, nonostante il debutto di Jesús Sala in panchina, trova un’altra sconfitta ed esce tra i fischi del pubblico rimanendo sempre in coda alla classifica e sempre a due vittorie dalla salvezza. Per i madrileni diventa già decisiva la trasferta di settimana prossima contro il Gipuzkoa.

Montakit Fuenlabrada: Panko 19, 11 rimbalzi e 23 di valutazione, Cvetkovic 16, Diagne 14

Herbalife Gran Canaria: Oliver 16 con 4/6 da tre, Newley 14, Bellas e Kuric 10

 

CLASSIFICA:

 

Di Alessandro Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 16 Commenti
  • vdivac 15/04/2015, 02.37 Mobile
    Citazione ( KingJames2 14/04/2015 @ 16:39 )

    aspetta a cantare vittoria, nella prossima giornata c'è real madrid-malaga per il primo posto...

    ottimo ci sono speranze per un super classico in finale

  • KingJames2 14/04/2015, 16.39
    Citazione ( vdivac 14/04/2015 @ 15:37 )

    già in semifinale vedremo real-barca

    aspetta a cantare vittoria, nella prossima giornata c'è real madrid-malaga per il primo posto...

  • Fenixwing 14/04/2015, 15.42 Mobile

    Raulzinho mio.. 11+2+5+2 (con quattro perse però, ahiahiahi), 8 falli subiti e +18 di +/-...vieni nello Utah!

  • vdivac 14/04/2015, 15.37 Mobile

    già in semifinale vedremo real-barca

  • KingJames2 14/04/2015, 14.07
    Citazione ( andreago 14/04/2015 @ 14:00 )

    Sì, certi campioni fa male vederli giocare a livelli non loro. Iniesta comunque è ancora "giovane", a 30-31 anni hai ancora qualche anno buono di carriera. A me, da appassionato di sci alpino, viene facile il paragone con Kostelic. Vedere uno com ...

    grande campione, ma scusami se sono in disaccordo, da tifoso real non voglio che vinca più niente da qui all'eternità....XD

  • Peppo 14/04/2015, 14.05

    bellissimo riassunto sulla liga!

  • andreago 14/04/2015, 14.00
    Citazione ( KingJames2 14/04/2015 @ 13:53 )

    sì navarro è veramente l'ombra di quello che era, brutto vederlo così, anche per un tifoso rivale. Un pò come Iniesta nella sezione calcio del Barça...

    Sì, certi campioni fa male vederli giocare a livelli non loro.

    Iniesta comunque è ancora "giovane", a 30-31 anni hai ancora qualche anno buono di carriera.

    A me, da appassionato di sci alpino, viene facile il paragone con Kostelic.
    Vedere uno come lui, che lotta per qualificarsi per la 2a manche in slalom è "deprimente".

    Ecco se Navarro vincesse con il Barca qualcosa da qui a fine anno (cestistico) penso sarebbe il momento migliore per dire addio ed impedire che la sua immagine venga sbiadita sempre più da prove non certo all'altezza della sua fama.

  • KingJames2 14/04/2015, 13.53
    Citazione ( andreago 14/04/2015 @ 11:43 )

    Poi mi son recuperato El Clasico, Carroll una macchina da punti, El Chacho grandissimo, di là Tomic ha retto baracca e burattini. Ha smazzato alcuni assist...!!! Navarro sembra a "man dead walking", a fine anno dovrebbe-potrebbe trovare il coraggi ...

    sì navarro è veramente l'ombra di quello che era, brutto vederlo così, anche per un tifoso rivale. Un pò come Iniesta nella sezione calcio del Barça...

  • andreago 14/04/2015, 13.52

    Saranno PO spettacolari e SI trasmetterà tutto in diretta! #CantWait

  • KingJames2 14/04/2015, 13.51

    il campionato di Malaga davvero non ha spiegazioni. Strepitoso!! Guidati da un grandissimo coach con una squadra costruita oculatamente ma con intelligenza. sarà durissima togliergli la prima posizione.

  • KingJames2 14/04/2015, 13.49

    veramente straordinario questo riassunto della liga!! complimenti e spero che continui sempre, anche per i playoff!! GRANDI!!

  • Martxel13 14/04/2015, 12.49

    Anche Causeur stá dominando...fenomeno...

  • Martxel13 14/04/2015, 12.48

    Imbarazzante la stagione di Huertas...

  • bubu170 14/04/2015, 11.53 Mobile

    Interessante quanto paradossale la bagarre per non arrivare sesti. Mi sa che il vero golpe lo fa chi arriva settimo.

  • andreago 14/04/2015, 11.43

    Poi mi son recuperato El Clasico, Carroll una macchina da punti, El Chacho grandissimo, di là Tomic ha retto baracca e burattini.
    Ha smazzato alcuni assist...!!!

    Navarro sembra a "man dead walking", a fine anno dovrebbe-potrebbe trovare il coraggio per dire basta e porre fine ad una carriera immensa.

  • Spel81 14/04/2015, 11.19

    Il Clasico ha regalato spettacolo! Carrol giocatore straordinario, domenica è stato devastante, molto bene anche El Chacho che nei momenti difficili ha tenuto il Real sempre in partita. Per il Barca ottimo Tomic e molto bene anche Hezonja, sono un pò mancati i punti di Abrines..