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ACB 07/04/2015, 19.12

Liga ACB, Giornata 27: situazione invariata in vetta

Continua serrata la lotta playoff, mentre Sevilla esce dalla zona retrocessione

ACB

Nella 27a giornata della Liga ACB Unicaja e Real continuano in testa. Cambiano le posizioni nella lotta playoffs con Baskonia che scende al sesto posto a vantaggio di Badalona e Valencia. In coda vince solo Sevilla che si allontana dalla zona rossa.

 

Gipuzkoa Basket 72 – Herbalife Gran Canaria 74

Nella prima partita della 27a giornata, Gran Canaria esce vittoriosa da San Sebastián con un finale convulso deciso da Oliver a pochi decimi dalla sirena finale. L’Herbalife prosegue così la corsa verso l’ottavo posto mentre i baschi si trovano sempre più invischiati nella lotta salvezza. La partita inizia con molto equilibrio e difese che prevalgono sugli attacchi da ambo le parti. A metà primo quarto sono i padroni di casa a scappare sul 19-9 guidati da Doblas e Jordan. L’Herbalife riesce a rispondere con Tavares e Kendall per il 20-17 di fine primo quarto. Nel secondo parziale il copione rimane più o meno lo stesso con i padroni di casa ad imporre il loro giorno, nonostante l’assenza di Dean. L’equilibrio continua a regnare con Jordan che mantiene avanti Gipuzkoa. Prima del riposo però, i baschi iniziano a soffrire la mancanza di un uomo fondamentale come Dean e le difficoltà nella rotazione, ma al riposo sono ancora avanti 35-31. Nel secondo tempo così inizia a crescere Gran Canaria fino a portarsi avanti con una schiacciata di Kuric. Quando sembra che Gipuzkoa debba pagare lo scarso apporto dalla panchina, ci pensano i titolari a dare l’apporto in più richiesto da Ponsarnau: in particolare Grimau, fino a questo punto silente, appare nella partita per tenere i suoi a contatto e avanti all’ultimo riposo (54-53). Nell’ultimo quarto la partita continua a scorrere sui binari dell’equilibrio con l’Herbalife che fa valere la maggiore freschezza dei suoi uomini ma nonostante ciò non riesce mai a scappare. Gipuzkoa infatti non molla e raggiunge gli avversari prima con la tripla di Díez, e poi con i canestri di Doblas, alla fine il migliore dei suoi. Si arriva così ai minuti finali con Gran Canaria avanti di cinque. Ci pensa ancora Doblas con un canestro e poi con la tripla che a pochi secondi dalla fine fissa la parità a quota 72. La partita sembra così avviata all’overtime ma l’Herbalife ha l’ultimo possesso e soprattutto un asso nella manica: Albert Oliver. Il catalano torna a segnare sulla sirena ma stavolta lo fa in maniera incredibile, con un tiro in corsa da circa 6 metri e lanciando letteralmente la palla ad una mano. Il copione è lo stesso delle altre volte: canestro e vittoria per Gran Canaria. L’Herbalife così ritorna in piena corsa playoffs raggiungendo Zaragoza all’ottavo posto. Gipuzkoa invece, nonostante una buona partita vista l’assenza di Dean e lo scarso contributo della panchina, continua a perdere e a rimanere coinvolta nella lotta per non retrocedere ma almeno per questa giornata le sue dirette rivali non ne approfittano.

Gipuzkoa Basket: Doblas 19, Grimau 15, Jordan 8 con 8 assist

Herbalife Gran Canaria: Oliver 13, Tavares 11 e 7 rimbalzi, Báez 10 e 7 rimbalzi

 

Valencia Basket 95 – MoraBanc Andorra 91

Partita delicatissima a La Fonteta di Valencia con i padroni di casa che devono ritrovare la vittoria per rilanciarsi nella corsa ai playoffs e Andorra che vuole continuare il suo ottimo periodo per fare un altro passo avanti verso la salvezza. La partita difatti non delude le premesse. Valencia parte meglio cercando di controllare la partita specie nella metà campo difensiva ed in effetti ci riesce perché in attacco basta un ottimo primo quarto di Martínez per permettere ai padroni di casa di condurre al primo riposo, 24-14. Andorra invece, paga la difesa degli uomini in arancione e trovano i loro punti con il solo Gomes ed il suo tiro da fuori. Proprio il tiro dai 6,75 rappresenta l’arma in più degli ospiti per contrastare la difesa locale. Andorra infatti chiuderà il primo tempo con oltre il 50% dalla lunga distanza. Nel secondo quarto infatti, nonostante la tripla iniziale di Martínez, sono proprio gli ospiti a rifarsi sotto guidati da Gomes, autore di 10 dei primi 17 punti dei suoi, e Blanch. Nonostante questo Valencia alza ancora la pressione difensiva e riesce a mantenersi avanti guidata da Lucic. La brutta notizia però è l’ennesimo infortunio: ai già assenti Aguilar e Van Rossom infatti, si aggiunge Sato, che abbandona la partita per un infortunio alla caviglia e non rientrerà più. Al riposo lungo è Valencia a condurre 43-37. Al rientro in campo però qualcosa cambia con Andorra che inizia più aggressiva e Valencia che non riesce a restituire le triple subite ma anzi finisce vittima del cercare con insistenza il tiro da fuori. Il MoraBanc così ne approfitta e con Jawai e la tripla di Bogdanovic si porta in vantaggio (55-58, min. 27). Valencia inizia così a sentire tutte le difficoltà che la mancanza di uomini fondamentali porta e necessitava di un leader: ci pensa Vives a trascinare letteralmente i suoi con undici punti in fila con cui Valencia riprende il comando del punteggio. Ma Andorra è dura a morire e continua a macinare punti dai 6,75 trovando anche canestri incredibili come la tripla di tabella allo scadere di Navarro. Ad inizio quarto periodo siamo 69-67. Con Vives in panchina ad inizio periodo Andorra ne approfitta per rimettere la testa avanti con Sada (75-79, min. 34). Per Valencia la partita sembra scivolare verso un’altra sconfitta ma riesce a trovare un altro leader in Ribas che riduce gli errori, mantiene i suoi a contatto e aiutato da Lishchuk e Martínez rimette il risultato in discussione. Andorra, proprio nel momento decisivo perde il tiro da tre, nonostante chiuderà con il 54%, e si ritrova con Jawai unica arma offensiva efficace. Si arriva così al minuto finale dove la maggior freddezza di Valencia fa la differenza per il 95-91 finale, rispetto agli errori di Bogdanovic e Blanch per il MoraBanc. Valencia così ritrova la vittoria ed il sesto posto in classifica rilanciandosi nella corsa alla postseason. Andorra invece, interrompe la striscia di tre vittorie consecutive ma conferma un ottimo momento di forma, restando comunque fuori dalla zona rossa.

Valencia Basket: Martínez 21, Vives 20 con 5/5 dal campo e 6/6 dalla lunetta e 24 di valutazione, Lucic 13

MoraBanc Andorra: Bogdanovic 18, Gomes 17 con 4/5 da tre, Jawai 14, Navarro 13

 

Montakit Fuenlabrada 75 – Unicaja 78

Prima trasferta di quattro nel mese di aprile per l’Unicaja e classico testa-coda insidiosissimo. Málaga esce vittoriosa da Fuenlabrada ma soffre molto di più rispetto a quanto dica la classifica. Fuenlabrada infatti tiene testa al leader della classifica cedendo solo negli istanti finali. Il Montakit, nonostante un palazzetto semivuoto dando già per persa la partita, parte benissimo specie in difesa dove riesce a controllare ed annullare gli esterni andalusi. Alla difesa i padroni di casa uniscono una buona circolazione in attacco e con la tripla di Vega si portano avanti 9-5 al minuto 5. L’ottimo primo quarto del Montakit continua fino alla sirena quando i padroni di casa si trovano avanti 20-14 grazie ai 13 punti del solito Panko. Il buon momento continua nel secondo parziale dove Fuenlabrada riesce a trovare il massimo vantaggio grazie a due triple di Clark (28-16, min. 13). Gli uomini di Joan Plaza trovano parecchie difficoltà in attacco ma riescono a mantenersi a contatto approfittando dei momenti in cui i padroni di casa abbassano il ritmo della partita. Una tripla di Markovic e i canestri di Kuzminskas e Stefansson mantengono a galla l’Unicaja. Ma se gli esterni trovano continuità lo stesso non si può dire dei lunghi: Diagne e Akindele infatti dominano e fanno la differenza nel finale di quarto, fino al 41-34 con cui si torna negli spogliatoi. Dopo il riposo il Montakit riprende da dove aveva interrotto e si mantiene avanti con quattro punti di Panko, che riesce ad annullare i cambi difensivi con cui Plaza prova a fermarlo. Questa tattica inizia piano piano a pagare, ed a quel punto l’Unicaja ne approfitta con un parziale di 0-7, guidato da Suárez e Toolson, con cui ritorna a contatto (45-41, min. 25). Superate le difficoltà, Toolson si sblocca letteralmente ed inizia a trascinare i suoi. Saranno 14 i punti consecutivi dell’americano (16 totali nel terzo quarto), e Málaga mette la testa avanti (52-54, min. 28). Il solo Diagne ci prova per i padroni di casa ed il finale di quarto è 57-61 Unicaja. L’inizio di quarto periodo ha ancora la firma andalusa, ma quando gli ospiti sembrano aver definitivamente girato la partita, arriva la reazione del Montakit: guidato da Miso, poco utilizzato fino a questo momento, e Cvetkovic annulla tre attacchi dell’Unicaja e firma il parziale di 8-0 con cui torna avanti (68-66, min. 34). Ci pensa ancora Toolson a rimettere avanti Málaga. Una tripla di Green dà cinque punti di vantaggio all’Unicaja ma Cvetkovic risponde quando manca meno di un minuto (73-75). A questo punto la partita è decisa dalla lunetta: Toolson fa 1/2, Panko 2/2 e con otto secondi da giocare siamo 75-76. Toolson realizza entrambi i liberi e con l’ultimo possesso il Montakit non riesce a trovare il ferro né con Panko né con Díaz. Il finale è 75-78 per l’Unicaja che si mantiene in testa soffrendo però molto più del previsto. Il Montakit invece, rimane in coda alla classifica e nonostante l’ottima prova vede la salvezza sempre più lontana.

Montakit Fuenlabrada: Panko 21, Cvetkovic 13

Unicaja: Toolson 23, Green 11, Granger 10

 

CAI Zaragoza 74 – Real Madrid 80

Partita delicata al Principe Felipe e finale infuocato quello con cui il Real sbanca Zaragoza e mantiene il passo dell’Unicaja. A decidere è un gioco da tre punti di Llull con nell’ultimo minuto ma non mancano le polemiche. L’inizio di partita è all’insegna dell’equilibrio con Zaragoza che riesce a tenere il ritmo basso controllando i rimbalzi ed impedendo così al Real di trovare continuità offensiva. Il primo quarto infatti, termina 14-14. Ad inizio secondo quarto arriva l’infortunio di Rudy a complicare le cose per il Real: il maiorchino infatti si ferma per un problema alla schiena e non rientrerà più, e la sua assenza si aggiunge a quella di Reyes, che già nella notte di sabato aveva abbandonato il ritiro per motivi personali. Ma nonostante le due assenze, e il vantaggio del CAI nei primi minuti del secondo parziale, il Real trova ritmo e continuità in attacco e con un parziale di 4-13, con protagonista il solito Rodríguez, si porta in fuga (24-31). Il vantaggio cresce fino ad arrivare al +10 (26-36, min. 18). Al riposo siamo 33-42 con il Real autore di ben 28 punti nel secondo periodo, troppi per il CAI. Al rientro in campo Zaragoza è molto più aggressiva, ma solo nella metà campo offensiva: continua infatti a subire punti e nonostante risponda colpo su colpo subisce il canestro del massimo svantaggio con il gioco da tre punti di Rivers (41-55, min. 25). Il Real infatti, pur soffrendo il gioco interiore di Norel e Jelovac, continua a trovare agevolmente la via del canestro e sembra controllare la partita. A fine terzo quarto il risultato è 55-63. Nel quarto periodo però, il CAI trova un’ottima difesa che permette agli aragonesi di ricucire poco a poco il distacco. In particolare protagonisti del quarto sono Jelovac e Katic, quest’ultimo autore di ben dodici punti nel quarto periodo. Il Real sembra soffrire l’intensità locale, perde ritmo offensivo e realizza solo 10 punti fino all’ultimo minuto di gioco quando le merengues sembrano aver perso di mano la partita: con un minuto da giocare infatti è proprio Katic a firmare il sorpasso per il CAI (74-73). A questo punto ci pensa Llull con un coast to coast a firmare il controsorpasso. Il menorchino subisce in quest’azione il fallo di Jelovac, ma la partita si decide prima che possa completare il gioco da tre punti. Nelle proteste che seguono il fallo infatti, proprio il serbo allontana la palla che per sua sfortuna colpisce alla testa uno degli arbitri: fallo tecnico e partita sentenziata dal Real dalla lunetta. Il finale è 74-80 per gli uomini di Laso che nonostante il blackout dell’ultimo periodo riescono a sbancare Zaragoza ed a trovare una vittoria importante per proseguire la rincorsa al primo posto. Il CAI invece, che un paio di settimane fa sembrava aver scavato un solco ed avvicinato i playoffs, si trova di nuovo a lottare per un posto in postseason essendo stata raggiunta da Gran Canaria all’ottavo posto.

CAI Zaragoza: Jelovac 21 e 24 di valutazione, Katic 16, Sastre 10 con 2/2 da due e 2/2 da tre

Real Madrid: Carroll 14, Rodríguez 12, Llull 11, Ayón 10 rimbalzi

 

Iberostar Tenerife 91 – Laboral Kutxa Baskonia 56

L’Iberostar Tenerife torna alla vittoria e lo fa nella migliore maniera possibile centrando la vittoria con il maggior scarto della loro storia in Liga ACB. 35 punti che riflettono alla perfezione il letterale dominio degli uomini di Alejandro Martínez contro una delle squadre più in forma del momento. Eppure la partita inizia con un primo quarto all’insegna dell’equilibrio con Baskonia che sfrutta il gioco interiore con Begic mentre Tenerife si affida soprattutto ai suoi esterni. Protagonista è infatti Richotti che porta i suoi avanti al primo riposo con un canestro allo scadere (22-19). Il secondo quarto inizia con Baskonia più aggressiva con il recupero e la schiacciata in contropiede di James. Ma in realtà è solo un’illusione: l’Iberostar inizia un parziale con cui travolge letteralmente un Laboral Kutxa impotente. 16-0 con protagonisti le triple di Blanco e Rost e i canestri da sotto di Beirán. Baskonia ci prova ma non riesce a trovare la reazione. Il parziale totale del quarto è 24-10 e la partita è già spezzata: all’intervallo siamo 46-29. Nel terzo quarto non arriva la reazione che ci si aspetta dagli uomini di Navarro ma anzi, l’Iberostar continua inarrestabile vedendo le difficoltà degli avversari ed arriva al massimo vantaggio grazie a Rost (+22, 51-29). Nemmeno la zona di Navarro può nulla perché Tenerife realizza una gran prestazione di squadra e a fine terzo quarto siamo 69-43. Il quarto periodo così, serve solo a fissare il risultato finale. Baskonia viene letteralmente travolta e compie sicuramente un passo indietro rispetto alle scorse settimane, iniziando probabilmente a pagare il doppio impegno dopo un mese di marzo a tutta sia in campionato che in Eurolega. Ora i baschi scendono al settimo posto. L’Iberostar invece, ritrova la vittoria con una grande prestazione di squadra e ben 6 uomini in doppia cifra e prova a rilanciarsi contro un avversario importante nella corsa all’ottavo posto distante ora due vittorie.

Iberostar Tenerife: Blanco 16, Rost 15 con 3/3 da tre, Richotti 14, Lampropoulos 13, Sekulic 11

Laboral Kutxa Baskonia: James 16, Begic 15

 

UCAM Murcia 64 – FC Barcelona 76

Rinfrancato dalla vittoria di giovedì nel Clásico di Eurolega, Barcelona ritrova la vittoria in trasferta in campionato che mancava da qualche settimana e lo fa in un campo difficile come quello di Murcia dove proprio il Real è caduto due settimane fa. L’inizio è infatti di marca UCAM che a metà quarto si trova a condurre 16-10 grazie a otto punti di Wood. Barcelona non riesce a trovare continuità dall’arco e trova la prima tripla con Abrines dopo sei minuti di gioco. Questo però sblocca gli uomini di Pascual che segnano ben cinque triple totali nel primo quarto portandosi avanti al primo riposo 21-23 (parziale 5-13 nella seconda metà). Il secondo quarto è ancora all’insegna dell’equilibrio con canestri da ambo le parti: da un lato è Cabezas il leader, mentre dall’altro Barcelona trova punti anche dal pitturato, oltre che dai 6,75, con Tomic. L’equilibrio dura fino al minuto 17 quando i catalani, ancora grazie al tiro da fuori, danno un’accelerata che li porta al riposo sul +10 (36-46). In particolare, decisivo è Navarro con una tripla con libero supplementare. Al rientro in campo l’UCAM torna aggressivo e guidato da Radovic si riavvicina (46-48). Murcia però non riesce a trovare il sorpasso perché Thomas riporta Barcelona avanti per il 50-57 di fine quarto in un periodo dominato da tanti errori da ambo le parti: il parziale infatti è 11-11. Nel periodo finale Barcelona ritrova la circolazione in attacco e quindi i punti, guidato in regia da Navarro e da Pleiss, Abrines e Satoransky dal punto di vista realizzativo. Qualsiasi tentativo di rimonta dell’UCAM viene così bloccato sul nascere ed il finale è 64-76. Barcelona così si mantiene al terzo posto con una vittoria importante mentre l’UCAM, nel quale è da sottolineare lo 0 alla voce punti per Bamford, rimane con questa sconfitta a quattro punti dall’ottavo posto.

UCAM Murcia: Radovic 16, Cabezas 13, Antelo 10, Lima 10 rimbalzi

FC Barcelona: Lampe 13, Oleson 11, Abrines 10

 

Baloncesto Sevilla 86 – Rio Natura Monbus Obradoiro 60

Baloncesto Sevilla trova una vittoria importantissima dominando il Rio Natura Monbus Obradoiro dal primo all’ultimo minuto e approfittando della sconfitta delle dirette concorrenti nella lotta alla salvezza. Già dall’inizio infatti gli andalusi mostrano una voglia di vincere superiore a quella di un Rio Natura vittima delle difficoltà offensive. Il parziale in apertura è di 11-0 per i padroni di casa con Porzingis e Penney grandi protagonisti, soprattutto il neozelandese con otto punti totali nel primo quarto. Il Rio Natura reagisce grazie a Corbacho e Kleber e a fine primo quarto siamo 15-12. Nel secondo parziale crescono le percentuali dal campo per entrambe le squadre grazie all’ingresso dalla panchina di forze fresche. Da un lato Urtasun e Oriola, mentre dall’altro Nankivil (dieci punti in sei minuti), sono i protagonisti di un secondo periodo più intenso ed equilibrato. Al riposo siamo 38-33. Rientrati in campo però, Sevilla scappa via. Approfittando di un fallo antisportivo chiamato a Kleber, gli andalusi scappano sul +8 e da questo momento il risultato non sarà più in discussione (43-35, min. 23). A fare la differenza è infatti il gioco collettivo dei padroni di casa, con Byars in gran spolvero nel secondo tempo, su un Rio Natura che si affida soprattutto al talento individuale di Corbacho e Kleber e che quindi paga nei momenti in cui i due si trovano in panchina. Il terzo quarto si chiude infatti sul 60-47. Nel quarto periodo, Sevilla prosegue con la sua solidità soprattutto in difesa che porta a punti in contropiede con cui gli andalusi chiudono la gara. Per gli uomini di Casemiro, arriva così una vittoria importante perché la squadra sevillana è l’unica a vincere tra le squadre di coda, salendo così al terzultimo posto ed uscendo dalla zona rossa. Per i galiziani invece, una partita da dimenticare che interrompe la striscia con cui gli uomini di Fernández si presentavano all’incontro, ed un’occasione persa per quanto riguarda il sogno playoffs.

Baloncesto Sevilla: Hernangómez 15 e 11 rimbalzi, Penney 15, Byars 13, Oriola 12

Rio Natura Monbus Obradoiro: Luz, Nankivil e Waczynski 10

 

Movistar Estudiantes 83 – Dominion Bilbao Basket 77

Il Movistar Estudiantes conferma di essere un avversario ostico per le prime della classe battendo Bilbao Basket per 83-77. I madrileni conducono sin dalla palla a due, annullando molto bene il gioco interiore dei baschi e costringendoli ad affidarsi alle sole conclusioni da fuori. Proprio i padroni di casa partono forte mostrando intensità difensiva e buona circolazione in attacco con Rabaseda e Bircevic dal perimetro e Slokar nel pitturato. Bilbao è come detto costretta ad affidarsi al tiro da fuori ma lo fa molto bene: sono quattro le triple consecutive con cui i baschi si portano avanti. Una di Hervelle e tre di Bertans e 11-12 al minuto 5. Il copione fino a fine quarto è lo stesso: madrileni efficaci dal pitturato e baschi dal perimetro. Il parziale si chiude 20-19 per il Movistar. Il secondo quarto si apre con ancora l’Estudiantes molto efficace in difesa: tre attacchi baschi consecutivi a vuoto e vantaggio firmato da Aradori 29-21 al minuto 14. La velocità e l’intensità diventano però armi a doppio taglio per il Movistar che infatti inizia a sbagliare in attacco perdendo tre palloni consecutivi convertiti in altrettanti canestri dai baschi. L’ultimo è un gioco da tre di Colon che riporta la parità (29-29). L’equilibrio continua fino al riposo (36-35). L’inizio di terzo quarto vede Bilbao presentarsi con Colom e López per vivacizzare l’attacco, visti i problemi dei lunghi. Il protagonista però è Aradori (9 punti nel terzo periodo) che con palle rubate, triple e canestri da due, caratterizza il parziale di 12-2 con cui l’Estudiantes inizia la ripresa (48-37, min. 24). Bilbao riesce a segnare solo in contropiede mentre a difesa schierata fa tanta fatica contro la zona avversaria. Ciò permette al Movistar di rimanere davanti fino all’ultimo riposo, 62-52. Il quarto periodo si apre con la rubata di Rabaseda che porta al canestro in contropiede. Quando però i padroni di casa sembrano avere in mano la partita, arrivano i problemi di falli con Aradori, Bircevic e Slokar a commettere il quarto fallo personale. Questo permette a Bilbao di trovare maggiore spazio, soprattutto sotto canestro con Mumbrú che a 48 secondi dalla fine porta addirittura i baschi a -1 (78-77). Nel momento migliore però Bilbao spreca tutto con un passaggio sbagliato da López ed intercettato da Rabaseda che in contropiede chiude la partita. Il finale è 83-77 per un Movistar che dopo aver battutto in casa la seconda e la terza della classe, si ripete con la quarta dimostrando la sua solidità tra le mura amiche del Barclaycard Center, e rimane in attesa di completare l’opera contro il leader Unicaja. Bilbao invece, trova la quarta sconfitta consecutiva in trasferta rimanendo al quarto posto e staccandosi da Barcelona.

Movistar Estudiantes: Aradori 22 con 24 di valutazione, Rabaseda 14, Slokar 11, Martín 11 e 9 rimbalzi

Dominion Bilbao Basket: Bertans 14 con 4/5 da tre, Colom e Mumbrú 13

 

FIATC Joventut 82 – La Bruixa d’Or Manresa 63

Derby catalano a chiudere la giornata 27 e FIATC Joventut che ritrova la vittoria interrompendo la striscia di quattro sconfitte consecutive e riprendendo ossigeno nella corsa ai playoffs. Sin dall’inizio è infatti evidente la pressione che accompagna le due squadre: tanti errori al tiro, Badalona che si porta sul 6-0 a metà quarto e Manresa che tarda più di cinque minuti per segnare il primo canestro. I neroverdi chiudono il primo quarto con 0/6 dal perimetro ma sono i lunghi, ed in particolare Savané, a fare la differenza: sette rimbalzi offensivi e 15-12 al primo riposo. Secondo quarto che prosegue sulla scia del primo con Badalona a dominare il pitturato e Manresa ad affidarsi ai tiri da fuori ed all’inventiva dei suoi, come dimostra la tripla di Dewar dopo svariati giri sul perno in cerca di un ricevitore. A fare la differenza è un fallo antisportivo chiamato a Grigonis nel finale, che frutta cinque punti a Badalona (27-18, min. 17). Fotu prova a riportare Manresa a contatto con una tripla ma nel finale di tempo è Hannah con sei punti nell’ultimo minuto a fissare il risultato sul 36-26. Al rientro in campo è White il gran protagonista segnando dodici punti e portando Manresa alla parità (43-43, min. 26). Badalona però riesce a mantenersi avanti grazie a Suton, che segna sia dal pitturato sia dai 6,75, iniziando il quarto periodo avanti 53-48. In apertura di quarto periodo Savané continua a dominare sotto canestro ed a sottolineare le difficoltà di Manresa (60-52, min. 33). Due triple di Ventura e Hannah allontanano definitivamente i neroverdi con gli ospiti che pagano soprattutto gli errori ai liberi (chiuderanno con il 52% dalla lunetta). Ancora Hannah inarrestabile con altre due triple che chiudono il parziale di 20-3 con cui Badalona chiude difatti la partita. Il finale è 82-63. I neroverdi così, ritrovano la vittoria in un girone di ritorno abbastanza complicato ed approfittano della sconfitta di Baskonia per riportarsi al quinto posto di una classifica sempre più combattuta nelle posizioni che qualificano ai playoffs. Manresa invece, interrompe la striscia di due vittorie consecutive e con la sconfitta di Sevilla ritorna nella zona rossa.

FIATC Joventut: Hannah 20, Suton 16, Savané 12 con 3/4 da due e 6/6 dalla lunetta

La Bruixa d’Or Manresa: White 14 e 8 rimbalzi, Rizvic 11, Dewar 10

 

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Di Alessandro Tarallo

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 5 Commenti
  • andrebott 08/04/2015, 11.18
    Citazione ( NeuDel 08/04/2015 @ 11:14 )

    tanto va diretto in EL vincendo l'EuroCup.........

    Lo spero per loro se lo strameritano!

  • NeuDel 08/04/2015, 11.14
    Citazione ( andrebott 07/04/2015 @ 23:39 )

    Pazzesco come il Gran Canaria dominatrice in Eurocup sarebbe fuori dai playoff...

    tanto va diretto in EL vincendo l'EuroCup.........

  • OlimpiaArmaniJeansMi 08/04/2015, 11.12

    A 7 giornate dalla fine della RS l'Unicaja continua a sognare il primo posto finale in classifica, sarebbe una piccola ma grande soddisfazione essere davanti alle 2 grandi di Spagna.

  • andrebott 07/04/2015, 23.39 Mobile

    Pazzesco come il Gran Canaria dominatrice in Eurocup sarebbe fuori dai playoff...

  • Mettawp 07/04/2015, 22.50 Mobile

    Grande cane Aradori, fa la differenza anche in acb a dimostrare che al netto dei suoi limiti è un attaccante eccellente.