Liga ACB, Giornata 24: Real e Unicaja proseguono in testa
Vittorie importanti per Baskonia ed Andorra
Nella 24a giornata della Liga Endesa non cambia la testa della classifica. Spiccano invece le vittorie del Laboral Kutxa che si porta in sesta posizione, e del MoraBanc Andorra che abbandona la coda della classifica.
Rio Natura Monbus Obradoiro 104 – UCAM Murcia 52
Nella prima partita della 24a giornata il Rio Natura Monbus Obradoiro ritrova la vittoria dopo quattro sconfitte consecutive e lo fa nella migliore maniera possibile. Gli uomini di Moncho Fernández infatti, mettono in scena un vero e proprio festival di pallacanestro, soprattutto nella seconda parte di partita, in cui riescono a doppiare l’UCAM Murcia stabilendo il record della Liga Endesa per il maggior scarto nel secondo tempo (+44). Sin da subito si nota la maggiore intensità dei padroni di casa che al primo canestro di Neto reagiscono con un parziale di 13-1 con protagonisti Kleber in difesa con le sue stoppate, Pumprla (schiacciata ad una mano in contropiede), Luz e Corbacho in attacco. Nonostante questo, l’UCAM riesce ad interrompere la siccità offensiva, approfittando dell’abbassamento del ritmo dei galiziani, per ricucire lo strappo e chiudere il primo quarto sotto 18-13. Il secondo quarto è un vero e proprio bombardamento di tiri dall’arco: un botta e risposta continuo con le squadre che chiuderanno il parziale con 4/7 (Rio Natura) e 5/9 (UCAM). In particolare spiccano Carlos Cabezas particolarmente ispirato con nove punti, ma soprattutto Adam Waczynski, autore di ben tredici punti nel secondo quarto. Sono infatti i galiziani ad approfittare di più dell’intensità del secondo parziale per aumentare la differenza nell’ultimo minuto dal 38-34 al 42-34 con cui si va al riposo. Tornati dagli spogliatoi la partita si spacca: il Rio Natura è praticamente perfetto in difesa e riesce a subire solo due canestri dal campo, di cui il primo dopo quasi otto minuti di gioco, per un parziale di 31-8 che chiude le ostilità prima del tempo. Grandi protagonisti in attacco Corbacho con tredici punti e Kleber con otto ma a fare la differenza sono soprattutto la pressione e le palle rubate in difesa, come quella di Kleber che porta al contropiede chiuso con l’alley-oop lanciato da Pumprla proprio per il tedesco. Gli ospiti infatti, chiudono il terzo quarto con ben dieci palle perse e si vedono incapaci di contenere la straripante prestazione dei galiziani, come dimostra il fallo di pura frustrazione di Wood poco prima della fine del terzo quarto, che si chiude sul 73-42. L’ultima frazione così, serve solo a fissare il punteggio finale: i galiziani infatti non mollano di un centimetro ma anzi continuano il loro show fino a doppiare gli avversari per il 104-52 finale, che significa la vittoria con il maggior scarto nonché la seconda miglior prestazione offensiva di sempre nella storia del club. Il Rio Natura interrompe così la sua striscia negativa e ritrova l’entusiasmo di un pubblico abbastanza freddo ad inizio partita con molti spettatori arrivati in ritardo ma ripagato ampiamente dalla prestazione degli uomini di Moncho Fernández, come dimostra la ola finale.
Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 24 con 4/5 da due, 5/6 da tre e 28 di valutazione, Corbacho 20 con 4/9 da tre, Kleber 15 con 7 rimbalzi, Pumprla 13 con 5 assist
UCAM Murcia: Cabezas 10
MoraBanc Andorra 73 – Iberostar Tenerife 58
Il MoraBanc Andorra trova un importante trionfo contro l’Iberostar Tenerife che permette agli uomini di Joan Peñarroya di rifiatare ed allontanarsi dalla zona retrocessione. La partita inizia con il dominio delle difese e tanti errori soprattutto dall’arco per entrambe le squadre. Ecco allora che i punti arrivano grazie alle poche penetrazioni ed alla lotta sotto canestro. Protagonista è infatti Jawai che permette ai suoi di chiudere avanti 15-10 al primo riposo. Nel secondo quarto è Stojanovski a rompere l’equilibrio e a permettere ai suoi la fuga con un gioco da quattro punti. Ma Tenerife con le conclusioni di Saúl Blanco e il lavoro sotto canestro di Sikma e Sekulic riesce a tenersi a galla e chiudere sotto 37-30 all’intervallo. La ripresa inizia in maniera opposta con le squadre che mostrano idee migliori in attacco e soprattutto con conclusioni che vanno a segno. È Saúl Blanco ad aprire le danze ma è solo un fuoco di paglia perché ben presto Andorra, trascinata da Stojanovski e da Bogdanovic, quest’ultimo autore di ben dieci punti nel terzo quarto, prende il sopravvento ed aumenta poco a poco il proprio vantaggio fino al 56-46 di fine parziale. Nel quarto periodo Andorra arriva al massimo vantaggio (65-50) con una tripla di Green. Sembra tutto finito ma Tenerife mostra una reazione d’orgoglio, e complice il bonus, riesce a tirarsi su fino al -9 con quattro minuti da giocare. Gli andorrani però riescono a gestire i minuti finali e con Sada chiudono le ostilità per il 73-58 finale. Tenerife così perde un’opportunità importante nella corsa ai playoffs pagando un pessimo 5/27 dall’arco. Andorra invece, riesce a proseguire sulla scia dei primi venti minuti della scorsa giornata contro il Baskonia e con la seconda vittoria in tre partite si allontana la zona retrocessione, complici le sconfitte delle sue dirette concorrenti.
MoraBanc Andorra: Stojanovski 17, Bogdanovic 15, Sada 12
Iberostar Tenerife: Blanco 12
La Bruixa d’Or Manresa 64 – Gipuzkoa Basket 79
Scontro diretto in chiave salvezza e vittoria fondamentale per il Gipuzkoa Basket che espugna il Nou Congest e compie un ulteriore passo in avanti verso la salvezza, lasciando Manresa nuovamente all’ultimo posto in classifica. Vittoria di autorità quella dei baschi, anche se il risultato finale non rispecchia l’equilibrio visto per almeno trenta minuti di partita. L’inizio infatti è tutto dei padroni di casa che mantengono il ritmo elevato e grazie alle giocate di Rizvic (schiacciata al volo a rimbalzo in attacco) e ai punti in contropiede di Sakic chiudono avanti 19-11 il primo quarto, approfittando anche dei problemi di falli di Gipuzkoa: Hanley infatti ne commette due nei primi minuti gioco, mentre il suo sostituto Iarosevitch fa meglio con tre. Nel secondo quarto però i baschi, che faticano a trovare la via del canestro complice la copertura dell’area e del ferro di Rizvic, trovano un Dean ispirato, a differenza di settimana scorsa: tre triple consecutive e primo vantaggio ospite. Immediata la risposta locale affidata a White e Rizvic e catalani di nuovo avanti. La parità si mantiene fino alla fine del quarto quando Díez, al ritorno dopo l’assenza della scorsa settimana, con cinque punti consecutivi permette al Gipuzkoa di chiudere avanti 36-37 all’intervallo. Al ritorno dagli spogliatoi, nonostante una tripla iniziale di Dewar, Manresa trova molte difficoltà: il ritmo si abbassa notevolmente e sono proprio i catalani a pagare. Nonostante questo però, una tripla di Little in chiusura di quarto permette ai padroni di casa di evitare la fuga ospite (49-51). Nell’ultimo periodo però, la resistenza di Manresa termina e la partita difatti si chiude subito: Grimau, aiutato French autore di un gioco da tre punti, è il gran protagonista del parziale di 0-8 con cui si apre il quarto. I catalani provano una timida reazione con Rizvic ma un nuovo parziale di 2-11 negli ultimi tre minuti, questa volta guidato da Doblas, chiude definitivamente la gara. Gli uomini di Ponsarnau, omaggiato ad inizio gara dal pubblico locale, mettono così un’altra vittoria di distanza tra sé e la zona rossa della classifica. Delusione invece per Manresa che non riesce a dare continuità al trionfo di settimana scorsa contro l’Unicaja.
La Bruixa d’Or Manresa: White 18, Rizvic 10 con 9 rimbalzi, Sakic 11
Gipuzkoa Basket: Dean 17, Díez 15, Grimau 14
Movistar Estudiantes 66 – CAI Zaragoza 61
Il Movistar Estudiantes coglie una vittoria importante per una squadra che fino a qualche settimana fa coltivava il sogno playoff, ma che nelle ultime giornate rischiava di scivolare indietro in classifica. Vittoria importante anche perché ottenuta contro un avversario reduce da tre vittorie consecutive come il CAI Zaragoza, che nonostante la sconfitta mantiene comunque un posto nei playoffs in ottava posizione, e soprattutto grazie ad una giocata nel finale di Jaime Fernández. L’inizio però non è dei migliori: falli, basse percentuali e difese che si impongono sugli attacchi. Il CAI sembra comunque meglio organizzato mentre il Movistar si affida soprattutto alle conclusioni individuali di Aradori. Il parziale è di 12-14 con nessuna tripla a segno. Nel secondo quarto però il Movistar aumenta subito l’intensità e si porta avanti trascinata, sia in attacco che in difesa, da Simpson. Il CAI reagisce solo con Landry, che chiude il quarto con 2/3 da tre, e non riesce a sfruttare la sua superiorità sotto canestro, complice anche la presenza nel pitturato di Slokar. Con una tripla allo scadere di Rabaseda così, i padroni di casa vanno al riposo avanti 33-28. Dopo l’intervallo però la partita riprende così come era iniziata nel primo quarto con molti errori da ambo le parti e pochi punti a segno. Ad approffitarne è il Movistar con un miniparziale di 5-1 fino a metà terzo quarto. Ciò nonostante gli ospiti riescono a trovare una soluzione nella difesa a zona ordinata da Ruiz e grazie a Jelovac riescono a rimanere in partita fino al 45-41 di fine terzo periodo. Nell’ultimo quarto la tensione la fa da padrona: Zaragoza trova il pareggio a quota 50, una tripla di Salgado da notevole distanza permette all’Estudiantes di arrivare avanti alla volata finale (62-56, min. 38). Ma il CAI non si dà per vinto: stoppata di Landry, canestro di Robinson e tripla di Landry. A 6 secondi dalla fine siamo 62-61. Aradori non sbaglia dalla lunetta, Zaragoza ha la tripla del pareggio con Landry ma Fernández lo stoppa da dietro, recupera e va a concludere con il lay-up sulla sirena per il 66-61 finale.
Movistar Estudiantes: Aradori 15 con 20 di valutazione, Simpson 13
CAI Zaragoza: Landry 17, Jelovac 14
Bilbao Basket 90 – Herbalife Gran Canaria 74
Vittoria d’autorità del Bilbao Basket che grazie ad una notevole prova offensiva torna a vincere e consolida il quarto posto in classifica ai danni di una rivale diretta nella corsa ai playoffs come l’Herbalife Gran Canaria. L’inizio dell’incontro è però abbastanza lento con pochi canestri e le difese a farla da padrone, come dimostrano le stoppate di Tavares in avvio. È comunque Bilbao ad avere il vantaggio ma sono i canarini nel finale a portarsi avanti con Bellas e l’alley-oop di Oliver per O’Leary sulla sirena (15-16). Nel secondo periodo Gran Canaria si mantiene avanti e lo fa con un parziale di 2-12 guidato da Salin e Báez che le permette di toccare più volte il +7. La reazione basca però non tarda ad arrivare: Raúl Lopez con una tripla apre un parziale di 13-2 chiuso dall’alley-oop Colom-Williams con cui i padroni di casa si riportano avanti 32-28. Salin dalla distanza prova a scuotere i suoi ma è ancora Colom protagonista nell’ultimo minuto permettendo a Bilbao di andare avanti negli spogliatoi 37-33. Nel terzo quarto è Bilbao a rientrare in campo come meglio non poteva: 11-0 di parziale immediato, guidato da Bertans con otto punti. Bellas prova a rispondere ma è tutto inutile: trascinato da Bertans (tredici punti nel terzo quarto) e Raúl Lopez, Bilbao chiude il terzo periodo con sette triple consecutive fino ad arrivare al +18 (66-48). Gli isolani non mollano e nel quarto periodo provano una timida reazione affidandosi ai lunghi O’Leary e Tavares. L’equilibrio però è ormai rotto e Bilbao approfitta con Williams delle disattenzioni difensive degli ospiti. La partita scivola così fino al 90-74 finale. Bilbao così scava un piccolo solco rispetto al quinto posto e si avvicina a dei playoffs più che meritati. Gran Canaria invece vede interrompersi il suo periodo positivo, specie dopo l’affermazione di settimana scorsa contro Barcelona, e rimane alle porte dei playoffs.
Bilbao Basket: Bertans 24 con 30 di valutazione, Lopez 18, Mumbrú 10, Colom 10 e 7 assist
Herbalife Gran Canaria: Bellas 13, Oliver 10
FC Barcelona 88 – Montakit Fuenlabrada 82
Barcelona domina per tre quarti ma riesce ad avere la meglio del Montakit Fuenlabrada solo nei minuti finali grazie al ritorno degli ospiti guidati da Panko. Proprio l’americano è il gran protagonista dell’avvio di partita ma trova in Doellman un degno rivale: l’inizio è un botta e risposta tra i due ed a prevalere è il secondo, autore di ben dieci punti nei primi dieci minuti. Il primo parziale infatti è blaugrana (22-18). Nel secondo periodo il Montakit riesce a mantenersi a galla con Panko in panchina grazie alle azioni individuali di Mayo (tripla), Smit e Burtt. Con Tomic però i catalani iniziano un parziale di 10-0 con cui provano la fuga. Il ritorno di Panko ridà fiato ai madrileni ma Thomas con una tripla mette dieci punti di differenza tra le due squadre con poco tempo da giocare. L’orgoglio ospite però si traduce nella tripla di Clark che fissa il punteggio sul 42-35 del riposo. Al ritorno in campo Barcelona chiude apparentemente la partita con un parziale iniziale di 8-0 condotto da due triple di Navarro. Il primo canestro ospite arriva al minuto 25 con Diez ma immediatamente Oleson prima e Doellman poi regalano il massimo vantaggio di +17 ai blaugrana (57-40, min. 26). Panko, e le triple di Burtt e Vega, permettono al Montakit di chiudere il terzo periodo sotto 65-52. Nel periodo finale, complice il rilassamento dei padroni di casa che danno la partita per vinta, i madrileni tirano fuori ancora una volta l’orgoglio: Diagné controlla il pitturato con diversi rimbalzi offensivi e Vega riporta i suoi sul -10. Barcelona prova con Huertas a ricacciare indietro gli avversari che però non si scompongono e con due triple di Vega ed una di Mayo arrivano fino al -4 (82-78). I liberi di Tomic e Satoransky regalano la vittoria ad un Barcelona che dopo l’ottima prova di giovedì contro il Maccabi si limitano al minimo sforzo per avere la meglio di un Montakit mai domo e che, nonostante la classifica, può provare a prendere il meglio da questa partita per la corsa alla salvezza.
FC Barcelona: Doellman 19 con 3/3 da tre, Thomas e Oleson 11, Satoransky 10, Tomic 10 e 9 rimbalzi
Montakit Fuenlabrada: Panko 21 con 25 di valutazione, Mayo 14, Vega 12 con 4/5 da tre
Laboral Kutxa Baskonia 87 – FIATC Joventut 68
Il Laboral Kutxa ottiene la sua quarta vittoria nelle ultime cinque e lo fa contro un avversario di rilievo come il FIATC Joventut. Quella dei baschi è la vittoria di giornata che maggiormente smuove la classifica perché permette agli uomini di Ibor Navarro di salire fino al sesto posto a due vittorie di distanza proprio dai catalani che perdono ulteriormente il treno per il terzo posto. L’inizio della partita è dominato dagli attacchi: in particolare Badalona trova punti con Hannah mentre Baskonia risponde con il gioco corale. Nel finale le triple di Suton e Abalde permettono agli ospiti di chiudere avanti 22-23. L’impressione, anche nel secondo quarto, è quella di un FIATC Joventut capace di tenere il ritmo alto e mettere in difficoltà un Laboral Kutxa che appare ancora stanco dalla fatica europea di Novgorod. Un ulteriore problema per Navarro è la rotazione accorciata: Shengelia infatti è fuori per squalifica, mentre Hansbrough per problemi alla caviglia. L’allenatore basco è così costretto a gettare nella mischia il canterano Sedekerskis, lituano di 17 anni. Nel finale di quarto però, grazie a Begic in difesa e a James in attacco (con la ormai consueta penetrazione chiusa con schiacciata ad una mano) Baskonia riesce a piazzare un parziale di 8-2 per arrivare avanti 41-36 all’intervallo. Come nel primo quarto le difese rimangono negli spogliatoi: il terzo quarto è infatti un botta e risposta tra Tillie e Iverson per i locali e Hannah e Savané per gli ospiti. A prevalere sono però i giocatori di casa con Baskonia che si mantiene avanti per tutto il quarto fino al 63-54 della sirena. Nell’ultimo periodo il Laboral Kutxa torna al suo miglior livello e questo non fa altro che aumentare la differenza nel punteggio tra le due squadre. I baschi chiudono il quarto periodo con 6/9 dalla lunga distanza guidati da tre triple di Davis Bertans che spaccano la partita più due di Mike Jame. Badalona così cede poco a poco e non basta il solo Hannah per tenerla in vita. Baskonia invece si limita a controllare la gara fino al 87-68 finale.
Laboral Kutxa Baskonia: Bertans 16 con 20 di valutazione, James 14, Tillie 11
FIATC Joventut: Hannah 23 con 25 di valutazione, Abalde 11
Unicaja 89 – Valencia Basket 85
Il big match di giornata si disputa al Martín Carpena dove l’Unicaja riceve il Valencia Basket. Partita molto intensa e combattuta quella disputata dalle due squadre che vede prevalere nel finale i padroni di casa che mantengono cosí l’imbattibilità casalinga ma soprattutto il secondo posto a pari punti con il Real capolista. L’intensità si vede sin dall’inizio con le due squadre che iniziano con la mano calda sin dalla palla due. Il primo quarto è un vero e proprio spettacolo offensivo in cui ad ogni canestro segue l’immediata risposta avversaria. Le due squadre chiudono la prima frazione sul 29-29 con cinque triple per parte . Nel secondo quarto la musica non cambia e sono ancora gli attacchi protagonisti con Granger e Gabriel da una parte e Van Rossom dall’altra (da segnalare una penetrazione chiusa con schiacciata). L’Unicaja prova ogni volta a scappare ma Valencia rimane lí, aiutata anche dai punti di Dubljevic nel finale di quarto. All’intervallo siamo 50-49. Nel terzo periodo gran protagonista è Van Rossom con canestri, sia da due che da tre, ed assist per i compagni. Málaga però non molla guidata ancora da Granger, aiutato da Kuzminskas. Ancora spettacolo offensivo e 71-70 all’inizio degli ultimi dieci minuti. Nell’ultimo periodo Málaga scava una piccola differenza di sette punti grazie a Suárez e Vázquez. Valencia non ci sta e rimonta. Si arriva agli ultimi 14 secondi sul 87-85: Gabriel sbaglia due tiri liberi, Aguilar ha la tripla della vittoria ma sbaglia. Il rimbalzo è di Suárez che sentenzia la partita dalla lunetta: 89-85 il finale. Al termine di una partita spettacolare così è Málaga a spuntarla e a rimanere imbattuta ed in testa alla classifica. Valencia invece, nonostante una gran partita, trova un’altra sconfitta e viene oramai assorbita dalla lotta per l’ottavo posto, vedendosi raggiunta e superata da Baskonia.
Unicaja: Granger 22 con 25 di valutazione, Suárez 16 con 23 di valutazione, Kuzminskas 14
Valencia Basket: Van Rossom 21 con 3/4 da due, 5/6 da tre e 22 di valutazione, Dubljevic 14
Real Madrid 87 – Baloncesto Sevilla 81
Alla prima partita da capolista il Real Madrid trionfa davanti al suo pubblico contro un Baloncesto Sevilla che si sveglia tardi e prova solo nel finale a mettere in difficoltà gli uomini di Pablo Laso. Il Real prova sin dall’inizio ad imporsi in attacco rispondendo con un parziale di 6-0 al canestro iniziale di Porzingis. I problemi per i blancos però sono in difesa ed infatti Hernangómez domina su Ayón e Reyes per iniziare il controparziale di 0-6. Rudy però prende in mano la squadra e con un gioco da tre punti seguito da una tripla permette ai suoi di chiudere il primo quarto avanti 24-16. Nel secondo periodo il Real si mantiene avanti senza grandi sforzi, approfittando delle difficoltà offensive degli andalusi. Mejri e Carroll permettono alle merengues di raggiungere il massimo vantaggio di +13, mentre per Sevilla risponde solo Porzingis prima con una tripla, poi provocando l’antisportivo di Nocioni, ed infine con la schiacciata dopo rimbalzo in attacco. All’intervallo il risultato è 42-30. Al rientro in campo il Real prova la fuga decisiva iniziando fortissimo: tripla di Maciulis e canestri di Llull e Reyes, che inizia a dominare nel pitturato. L’alley-oop Maciulis-Bourousis ed un’altra schiacciata del greco sembrano sentenziare la partita. Ad inizio quarto periodo infatti il risultato è di 67-49. Sevilla però non ci sta ed inizia gli ultimi dieci minuti con un parziale di 7-0 con quattro punti di Balvin ed una tripla di Radicevic. A poco serve il time-out di Laso: gli andalusi si sono svegliati e con le triple di Byars e Radicevic si portano a -6 (68-62, min. 33). Il Real si affida al solo gioco interiore di Felipe Reyes che con ben dieci tiri liberi nel quarto periodo mantiene i suoi avanti. Un’altra tripla di Byers porta Sevilla a -3 ma è immediata la risposta di Carroll. Altra tripla di Byers e -4 per gli andalusi prima che l’americano abbandoni la partita per cinque falli. A questo punto il Real riesce ad avere la meglio grazie ancora ai tiri liberi di Reyes ed alla tripla di Rudy che sentenzia la partita. Il finale è 86-77. Sevilla così trova un’altra sconfitta, sebbene contro un avversario abbastanza proibitivo come il Real, dopo la pausa per la Copa e ritrova l’ultimo posto in classifica dopo i passi avanti dello scorso mese. Il Real invece, trova la decima vittoria consecutiva guidato da Rudy e soprattutto da Reyes, che alla vigilia dei 35 anni viene premiato con il titolo di MVP di giornata.
Real Madrid: Reyes 20 con 31 di valutazione, Rudy 18 con 24 di valutazione, Carroll 12, Llull 11
Baloncesto Sevilla: Porzingis 17, Balvin 12, Byars 11
CLASSIFICA:
Di Alessandro Tarallo