Liga ACB, Giornata 21: cambia la parte bassa della classifica
Da questa giornata si torna a parlare di ACB con un appuntamento settimanale
Nella 21a giornata vincono 5 delle 8 squadre che saranno protagoniste a partire da giovedì a Gran Canaria mentre nella parte bassa Sevilla e Fuenlabrada abbandonano la zona retrocessione a discapito di Andorra e Manresa.
Montakit Fuenlabrada 93 – Movistar Estudiantes 84
La 21a giornata si apre con il derby di Madrid tra Montakit Fuenlabrada e Movistar Estudiantes, partita chiave soprattutto per i padroni di casa, ultimi in classifica, come testimonia la grande affluenza di pubblico (5.200 spettatori). La squadra non delude le aspettative e prevale per 93-84 ponendo fine così alla striscia di quattro sconfitte consecutive ed abbandonando l’ultimo posto della classifica. Protagonisti della vittoria Andy Panko e Steve Burtt che combinano per 55 punti e 58 di valutazione. Padroni di casa che partono molto forte sia in attacco ma soprattutto in difesa, e guidati dai 10 punti di Burtt, alla fine miglior marcatore con 29 punti, chiudono avanti 20-14 il primo quarto. Movistar da par suo subisce sin dall’inizio l’aggressività avversaria ma reagisce con l’ingresso dalla panchina di Aradori e Bircevic che guidano gli ospiti fino alla parità (23-23). A questo punto sale in cattedra Panko che con quattro triple in quattro minuti riporta i suoi avanti fino al 43-33 di fine primo tempo. Nel secondo tempo la musica non cambia ed il solo Aradori con le sue penetrazioni (alla fine 14 punti per lui) non basta agli ospiti per arginare la grande serata offensiva dei padroni di casa. Estudiantes ritrova continuità nel tiro da fuori avvicinandosi fino al 59-54 ma dopo il timeout di Hugo López Fuenlabrada ritrova il vantaggio chiudendo la terza frazione 73-60. Nel quarto periodo padroni di casa ancora in controllo, soprattutto in difesa con Akindele (8 rimbalzi e 2 stoppate), fino ad arrivare ai minuti finali quando grazie ai continui falli degli ospiti prendono il largo nel risultato fino al 93-84 finale.
Montakit Fuenlabrada: Burtt 29, Panko 26, Akindele 12
Movistar Estudiantes: Rabaseda 16, Aradori 14, Slokar 13
Baloncesto Sevilla 80 – Bilbao Basket 69
Il Baloncesto Sevilla prosegue la sua marcia verso la salvezza centrando la terza vittoria consecutiva dall’arrivo del nuovo allenatore Luis Casimiro. Gli andalusi, reduci dall’eliminazione in Eurocup per mano del PGE Turow, colgono una vittoria fondamentale oltre che per la loro classifica, per il loro morale perché ottenuta contro un avversario importante, quel Bilbao Basket rivelazione sin qui della Liga Endesa che si presentava al Palacio San Pablo con otto vittorie negli ultimi nove incontri. Partita equilibrata sin dall’inizio con entrambe le squadre che mettono grande intensità soprattutto sotto canestro con il duello, a suon di rimbalzi e schiacciate, tra Porzingis e Williams. La prima frazione si chiude così sul 17-17. Nel secondo quarto gli andalusi aumentano la loro intensità difensiva ed il ritmo in attacco con contropiede e tiro da fuori, e guidati da Radicevic ed Hernangómez si portano avanti fino al 47-37 con cui si va al riposo. Nella terza frazione però, complice lo sforzo dei padroni di casa prima del riposo, i baschi, nonostante raggiungano anche 14 punti di svantaggio, riescono a farsi sotto, guidati da Todorovic, fino al 63-59 con cui si arriva alla quarta frazione. A questo punto però i padroni di casa, con le spalle al muro, tornano a lavorare di squadra in difesa costringendo gli ospiti a solo 10 punti nell’ultimo quarto e raggiungendo così la vittoria per 80-69. I baschi, ai quali non bastano il ritorno di Hervelle ed il lavoro di Mumbrú, alla partita numero 200 in ACB con la maglia di Bilbao, arrivano così con una sconfitta alla difficile sfida dei quarti di Copa contro l’Unicaja. Gli andalusi invece, ricominciano a vedere la luce abbandonando dopo diverse settimane l’ultimo posto in classifica con tanta fiducia per il finale di stagione dopo la pausa.
Baloncesto Sevilla: Radicevic 15, Penney 15, Hernangómez 13
Bilbao Basket: Mumbrú 16, Todorovic 11
Gipuzkoa Basket 72 – Unicaja Málaga 76
L’Unicaja Málaga esce dalla trasferta di San Sebastiàn rimanendo leader solitario della Liga Endesa ma soffrendo più del previsto fino ai minuti finali. Gli andalusi, reduci dalla sconfitta subita a Vitoria in Eurolega, iniziano male in attacco soprattutto per quanto riguarda il tiro da fuori, ma, grazie soprattutto alla difesa impedendo ai baschi il gioco interiore e costringendoli al tiro da fuori, riescono a chiudere la prima frazione avanti 15-18. Grande protagonista dell’inizio è il lungo montenegrino Golubovic che domina segnando 14 dei primi 16 punti dei suoi. Ad accentuare le difficoltà dei padroni di casa sotto canestro è l’assenza di Doblas, costretto a fare il suo ingresso in campo solo nel secondo tempo per problemi alla caviglia accusati durante il riscaldamento. Nel secondo quarto però l’ingresso di Jordi Grimau vivacizza il Gipuzkoa: i sette punti del catalano guidano il parziale di 27-7 a cavallo dei due quarti con cui i baschi passano a condurre fino al massimo vantaggio con la penetrazione di Franch (31-23). L’Unicaja però, nonostante le difficoltà con Golubovic in panchina, riesce a mantenersi a contatto con i 5 punti di Granger che porta i suoi al riposo sotto di quattro (38-34). Nel terzo quarto l’ingresso di Doblas dà nuova linfa ai padroni di casa, ma la squadra di Joan Plaza riesce a reagire ed a mantenersi viva ritrovando grazie a Green il tiro da tre che era mancato nella prima parte dell’incontro (1/10) e chiudendo la frazione sotto 50-49. Nell’ultima frazione i baschi trovano ancora punti da Doblas (alla fine 11 nel solo secondo tempo), ma gli andalusi si sono ormai sbloccati nel tiro da fuori e con due triple di Vasileiadis trovano un vantaggio di 7 punti. Il Gipuzkoa reagisce ancora una volta con French ed arriva al 67-68 con cui si entra nell’ultimo minuto. A questo punto la differenza la fa la maggiore freddezza degli ospiti dalla linea del tiro libero, soprattutto con Toolson che chiuderà con 11/12 dalla lunetta. Gli andalusi così escono vincitori da un campo difficile e con cinque vittorie consecutive arrivano nel migliore dei modi, oltre che da favoriti d’obbligo, alla Copa del Rey.
Gipuzkoa Basket: Doblas 11, Diez 10
Unicaja Málaga: Golubovic 16, Toolson 15, Granger 14
UCAM Murcia 71 – CAI Zaragoza 75
Scontro diretto in chiave playoffs a Murcia tra due squadre che non vivono il loro miglior momento della stagione. I padroni di casa, reduci da sei sconfitte nelle ultime otto partite, iniziano bene aggredendo gli avversari soprattutto in attacco, e grazie agli otto punti di Radovic si portano avanti 14-7. Il montenegrino si rende però autore anche di tre falli e questo favorisce la reazione del CAI che raggiunge la parità a fine primo quarto con il canestro di Landry (19-19). Nel secondo quarto Zaragoza prende il comando della partita e con le triple di Llompart e Jelovac si porta sul +7, 36-43 (alla fine il serbo già visto in Italia con la maglia di Caserta chiuderà con 4/5 dall’arco). Nonostante questo il risultato al riposo lungo vede comunque l’UCAM rifarsi sotto 41-43. Nel terzo periodo i padroni di casa escono ancora forte dai blocchi ma sono ancora gli ospiti ad imporre il loro gioco sia in attacco, con Jelovac e Robinson, che in difesa, con Landry autore di una stoppata su una penetrazione di Neto, raggiungendo il massimo vantaggio sul 46-54. Murcia trova ancora una volta la reazione d’orgoglio guidato da Lima, che festeggia a suon di schiacciate il rinnovo fino al 2016 riportando i suoi a contatto alla fine del terzo quarto (53-58). Il solo Lima però non basta all’UCAM nell’ultima frazione, visto lo scarso contributo di Cabezas (6 punti) ma soprattutto di Neto (0 punti con 0/7 al tiro) e del neoarrivo Lee (1 punto e 0/5 a circa un metro dal ferro). Zaragoza quindi controlla la partita grazie ai punti di Jelovac, Robinson e Landry, nonostante abbia il demerito di mantenere gli avversari a contatto, ma Murcia non sfrutta le opportunità concesse dal rivale. Il finale è 71-75. Il CAI così, dopo sette sconfitte consecutive tra Liga ed Eurocup, ritrova la vittoria giusto prima di viaggiare a Gran Canaria per la Copa, ed un pizzico di fiducia fondamentale per affrontare nei quarti un avversario proibitivo come il Real Madrid.
UCAM Murcia: Lima 17 con 8 rimbalzi, Wood 15, Radovic 10
CAI Zaragoza: Jelovac 18, Landry 13, Robinson 12
FIATC Joventut 61 – FC Barcelona 99
Il big match della 21a giornata è senza dubbio il derby catalano che mette di fronte all’Olímpic di Badalona Joventut e Barcelona. Le due squadre arrivano a questo incontro a pari punti al quarto posto. La partita però dura solo cinque minuti quando i blaugrana rompono la parità (7-7) e con un parziale di 5-12 guidato dagli assist di Huertas (alla fine saranno 9), che innesca Pleiss, Tomic ed Hezonja sotto canestro, si portano avanti 12-19 al primo riposo. Nel secondo quarto la musica non cambia e gli ospiti sono sempre più padroni del campo spezzando la partita con un parziale di 2-17 ed arrivando al massimo vantaggio, 20-41. Protagonisti Doellman e Tomic, incontenibili sotto canestro ed autori di 17 punti complessivi nella seconda frazione. Al riposo lungo il punteggio è 26-45. La partita è ormai compromessa ma gli ospiti decidono di chiuderla definitivamente con un parziale di 1-16 in apertura di terzo quarto (27-61). Badalona trova solo nel finale di tempo tre triple per mostrare quantomeno una reazione d’orgoglio davanti al suo pubblico, ma il punteggio con il quale si arriva al quarto periodo è impietoso, 38-70. Il quarto periodo serve così solo agli ospiti per arrotondare il punteggio arrivando a toccare i 41 di vantaggio, fino al +38 finale, che rappresenta il maggior scarto tra le due squadre nell’era ACB. Le due squadre giungono così con stati d’animo differenti all’appuntamento di Gran Canaria. Badalona è reduce da tre sconfitte consecutive, ha mostrato la sua peggior versione della stagione ed in Copa affronterà una difficile sfida contro i padroni di casa. Barcelona invece, si porta al terzo posto e manda un messaggio prepotente alle rivali di Copa dominando una partita importante nel tiro da tre (59%), ma soprattutto sotto canestro con 27 rimbalzi e con tanti punti contro il miglior stoppatore del campionato, il senegalese Savané.
FIATC Joventut: Mallet 12, Suton 9
FC Barcelona: Hezonja e Doellman 16, Tomic 15 con 9 rimbalzi, Huertas 9 assist
Iberostar Tenerife 77 – Rio Natura Monbus Obradoiro 53
Altro scontro importante in chiave playoffs è quello che mette di fronte Iberostar Tenerife e Rio Natura Monbus Obradoiro. Anche in questo caso però non c’è stata partita, con gli isolani che hanno condotto la gara dal primo minuto guidati da Saúl Blanco, protagonista della miglior partita della stagione. Gli uomini di Alejandro Martínez partono forte e grazie ai punti di Sikma sotto canestro chiudono il primo quarto avanti 23-15. Gli ospiti, in evidente difficoltà contro la zona, provano la reazione con i punti di Triguero e Corbacho, fondamentali per rimanere in partita ma mai per portarsi avanti nel punteggio. Le triple di Blanco e Ùriz e i punti di un costante Sikma infatti, mantengono i padroni di casa avanti fino al 44-29 con cui si va al riposo. Nella ripresa però, non arriva la reazione che ci aspettava dagli ospiti ma anzi è Tenerife ad iniziare forte imponendo il suo miglior gioco collettivo ed arrivando al +18 di metà terzo quarto (51-33). Il resto della partita serve quindi solo per determinare il risultato finale. Gli ospiti infatti provano una timida reazione con Waczynski e Kleber ma l’Iberostar impedisce agli avversari di trovare continuità e con Blanco protagonista dall’arco chiude 77-53 trovando una vittoria fondamentale contro una diretta concorrente nella corsa ai playoffs.
Iberostar Tenerife: Blanco 22 (6/7 da tre), Sikma 12
Rio Natura Monbus Obradoiro: Waczynski 11, Kleber e Chagoyen 9
Herbalife Gran Canaria 90 – MoraBanc Andorra 81
L’Herbalife Gran Canaria ritrova la vittoria dopo tre sconfitte consecutive ed un po’ di morale in vista dell’appuntamento casalingo con la Copa del Rey. I canarini partono forte e subito impongono il loro ritmo a suon di triple (15-5). Andorra, in evidente difficoltà contro i lunghi casalinghi, trova un po’ di ossigeno con l’ingresso di Green e Schreiner che guidano il controparziale di 2-9 (19-15). I padroni di casa scappano di nuovo ma Andorra trova ancora una volta la giocata di Green per riportarsi sotto a fine primo quarto (25-18): palla recuperata, palleggio dietro la schiena e bomba dai nove metri sulla sirena. Nel secondo quarto però arriva il parziale che spacca la partita: la tripla del debuttante Salin apre un festival per l’Herbalife con 8/11 da tre all’intervallo. Tavares con 12 rimbalzi e Báez con 10 punti guidano il parziale di 25-9 cui gli ospiti reagiscono solo nel finale di tempo per arrivare al riposo sul 50-34. Nel terzo quarto prosegue la straordinaria partita degli isolani che arrivano al massimo vantaggio, 69-48. Green e Navarro provano la reazione ma il risultato con cui si entra nella quarta frazione è di 78-58. Proprio quando la partita sembrava ormai già decisa però, arriva la reazione che non ti aspetti: complice il rilassamento dell’Herbalife, Stojanovski e Betinho guidano il parziale di 2-15 che riporta Andorra in partita a tre minuti dalla fine (84-78). Basta però una tripla di Ùrtasun per togliere qualsiasi dubbio e dare la vittoria ai padroni di casa, che si presentano all’appuntamento casalingo di settimana prossima ritrovando la vittoria grazie ad una grande prestazione di squadra. Andorra invece, nonostante buone prestazioni dei singoli, trova l’ottava sconfitta consecutiva e l’ultimo posto in classifica.
Herbalife Gran Canaria: Báez 18, Kuric 14 (4/4 da tre), Tavares 8 con 13 rimbalzi
MoraBanc Andorra: Green e Betinho 13, Navarro e Stojanovski 12
Valencia Basket 87 – Real Madrid 99
Altro scontro importante è quello de La Fonteta di Valencia, dove i padroni di casa ricevono il Real Madrid di Pablo Laso. Partita di grande intensità sin dall’inizio con gli ospiti a rompere la parità grazie a Carroll, trovato solo in area da Rudy. Valencia però acquisisce fiducia con il passare del tempo e con le triple di Harangody e i canestri di Ribas arriva al 20-20 di fine primo quarto. L’ingresso di Llull nel secondo quarto porta un nuovo impulso in attacco per i madrileni, che con i suoi otto punti più le giocate di Bourousis e Nocioni, provano nuovamente la fuga. Ancora una volta però, grazie alle giocate individuali di Nedovic e Lucic, Valencia riesce ad arginare gli ospiti fino al 43-45 di metà partita. Nel terzo quarto entrambe le squadre partono forte e, complice l’importanza della partita e della posta in palio, l’intensità sfocia in nervosismo, con un doppio fallo fischiato a Dubljevic ed Ayòn e con il fallo antisportivo su Reyes. A questo punto è proprio Felipe Reyes a salire sul proscenio e dominare letteralmente la partita per cinque minuti: parziale di 0-12 interamente realizzato dal pivot andaluso che mostra tutto il suo repertorio con rimbalzi in attacco, stoppate ed appoggi al tabellone (58-72). A questo punto la partita è ormai nelle mani delle merengues, che stoppano qualsiasi tentativo di rimonta dei padroni di casa, che perdono anche Nedovic per infortunio. Prima ci prova Loncar, cui rispondono Llull e Nocioni da tre e Sergio Rodriguez con le sue solite giocate. Poi Ribas e Lucic nel quarto periodo, ma basta il ritorno di Reyes dalla panchina che con sei punti chiude l’incontro. Ora per entrambe testa alla Copa: il Real, campione in carica, si conferma ancora di più come uno dei favoriti, mentre Valencia mostra ancora una volta bassa intensità difensiva in molti momenti dell’incontro e vede avvicinarsi le rivali nella corsa ai playoffs.
Valencia Basket: Lucic 18, Loncar 16, Nedovic e Ribas 14
Real Madrid: Reyes 23 (7/8 dal campo e 9/10 dalla lunetta), Carroll 16, Llull 13, Rodriguez 13 con 11 assist
La Bruixa d’Or Manresa 64 – Laboral Kutxa Baskonia 71
Nell’ultimo incontro della giornata il Laboral Kutxa centra la sua prima vittoria in trasferta sul campo de La Bruixa d’Or Manresa che scende così all’ultimo posto della classifica. Partita che non spicca certo per lo spettacolo e la qualità del gioco. Nonostante questo, all’inizio sono i padroni di casa a partire meglio trovando punti da Sakic e Fotu, cui rispondono Shengelia e Causeur per l’11-10 di fine primo quarto. A riprova della mancanza di qualità della partita due dati: Manresa 0/5 e Baskonia 1/8 da tre. Nel secondo quarto, sette punti di James danno il primo vantaggio significativo agli ospiti. L’ingresso di Peppe Poeta però, al debutto in casa, rivitalizza i padroni di casa che si riportano in parità grazie al gioco da tre punti di Rizvic e alla tripla di Fotu (18-18). Altri sette punti di James però portano gli ospiti avanti 28-34 al riposo. Dopo la pausa lunga le squadre riducono gli errori come testimonia il parziale di 4-9 dei primi due minuti. Grigonis da tre prova a portare sotto i padroni di casa ma sono sempre gli ospiti a comandare con un 0-6 di parziale che chiude la terza frazione (40-52). Nell’ultima frazione però, la partita torna a mancare di intensità, il che permette a Manresa di riportarsi a soli quattro punti di distanza con un parzia di 12-4 aperto dal gioco da tre punti di Grimau (52-56 a cinque minuti dalla fine). A questo punto la doccia gelata: Grigonis si infortuna alla caviglia dopo uno scontro a rimbalzo con Iverson. È l’ennesimo infortunio per i padroni di casa che perdono così forze mentali per affrontare il finale. Baskonia infatti, con San Emeterio e Tillie ha vita facile per chiudere 64-71.
La Bruixa d’Or Manresa: Sakic 19, Fotu 13
Laboral Kutxa Baskonia: James 22, Causeur e Tillie 13, Iverson 16 rimbalzi
Di Alessandro Tarallo