Meo Sacchetti: Non dobbiamo essere contenti della sconfitta. Potevamo fare meglio
Le parole del coach dell'Italia all'indomani del KO con la Croazia: Noi non abbiamo stazza. Se non abbiamo i carri armati dobbiamo andare con le spade e essere più rapidi. Dobbiamo trovare alternative. In cui i loro lunghi devono venire a marcare i nostri
Coach Meo Sacchetti ha analizzato la partita contro la Croazia il giorno dopo la prima sconfitta degli Azzurri nelle qualificazioni alla FIBA Basketball World Cup.
“Non dobbiamo essere contenti della sconfitta” ha detto Meo Sacchetti prima di partire per Groningen dove domenica l’Italia affronterà l’Olanda. “Abbiamo subito quel break importante. E lì la partita poteva prendere due binari: uno molto brutto e l’altro come è poi stato. Loro quando sono andati avanti hanno pensato di aver vinto la partita ed hanno giocato un po’ con sufficienza. Noi siamo stati bravi a crederci ma poi abbiamo sbagliato un paio di tiri aperti, perso una palla. Questo non te lo puoi concedere” ha continuato il coach. “Il problema nostro è che fisicamente avevamo degli accoppiamenti in cui facevamo fatica. Abbiamo provato a mettergli pressione per non fargliela prendere. Abbiamo avuto delle buone risposte. Dispiace che Hackett sia uscito ma non badiamo a quello che è successo. Non mi piace dire “Sai con Hackett”. Succedono queste cose qua. Abbiamo dimostrato che con Hackett avremmo potuto fare qualcosa in più. Qualche giocatore ha sbagliato qualche tiro, da Amedeo speravo in una sua fiammata come ci ha fatto già vedere in passato. Ha patito una botta all’inizio, era circondato. Ma ha dato tanto sino ad ora” ha aggiunto l’allenatore anche della Vanoli Cremona. “I ragazzi sentivano questa partita. Ci hanno messo quello che dovevano metterci. Spero che questo passaggio sia stato di crescita per tutti i giocatori” ha ammesso Sacchetti che ha parlato anche della prova di Bojan Bogdanovic.”Ha dimostrato di essere veramente il leader di questa squadra. Si è preso la palla in mano, se l’è giocata lui. E’ il go-to-guy della Croazia. Ed ha trasmesso fiducia anche agli altri. Ma noi un pelo meglio lo potevamo fare, potevamo trovare qualcosa di meglio. La mia paura era subire fisicamente come abbiamo fatto. Abbiamo giocato con la cavalleria leggera davanti ad una squadra di stazza squadra. Noi non abbiamo stazza. Se non abbiamo i carri armati dobbiamo andare con le spade ed essere più rapidi. Dobbiamo trovare delle alternative. In cui i loro lunghi devono venire a marcare i nostri. Di gente che può giocare spalle a canestro, che ha stazza e può creare un mismatch abbiamo solo Alessandro Gentile. Possiamo andare magari con qualche play come Hackett e Vitali ma non abbiamo questo. Dobbiamo prendere questo deficit e farne una nostra forza”.