Davide Pascolo: Tornare in nazionale grande emozione. Romania? Dobbiamo imporre il nostro ritmo
Pascolo sulla stagione con Milano: I risultati sono sotto le aspettative. Quello che dobbiamo fare è semplicemente continuare a lavorare in palestra e cercare di risolvere le cose sul campo quanto prima. Voci degli ultimi giorni? Già smentite
Il giorno dopo la convincente vittoria a Treviso contro l’Olanda, l’Italia è volata a Cluj dove lunedì affronterà la Romania, reduce dalla sorprendente vittoria in casa della Croazia.
E’ stata anche l’occasione per parlare con Davide Pascolo che è tornato in nazionale dopo essere stato costretto a saltare Eurobasket all’ultimo a causa di un infortunio.
Dopo la rinuncia forzata ad Eurobasket, quali sono state le emozioni del tornare a giocare con l’Italia?
Tornare in nazionale è stata una grande emozione anche per la bellissima atmosfera che c’era al PalaVerde ed anche per la partita in sé. Quello che è stato in estate è stato, peccato.
Quali differenze che hai potuto notare in questi giorni tra coach Meo Sacchetti e Ettore Messina, con cui hai lavorato tutta l’estate prima del forfait per infortunio alla vigilia dell’esordio ad Eurobasket?
La differenza principale è il raduno corto. Si è dovuto sin da subito lavorare per cercare fluidità. E per riuscire ad ottenerla in breve tempo tra giocatori che abitualmente non giocano insieme. Abbiamo dovuto giocare molto sin da subito.
Un commento sull’atmosfera del PalaVerde.
Pubblico bellissimo che ci ha trascinato e ci ha aiutato un sacco.
Tre partite e tre vittorie per l’Italia con la qualificazione alla seconda fase che è ad un passo. Ora la sfida alla Romania che a sorpresa ha vinto in Croazia. Che gara ti aspetti?
Sarà una partita ostica. Dovremo imporre il nostro ritmo come fatto contro l’Olanda. Sarà la chiave sulla partita.
Parlando della stagione di club. Fino ad ora l’annata dell’Olimpia Milano è stata al di sotto delle aspettative. Ultime posizioni in EuroLeague, una Coppa Italia andata malissimo ma comunque un primo posto in campionato in condivisione con altre squadre. Cosa non sta funzionando?
I risultati sono sotto le aspettative. Quello che dobbiamo fare è semplicemente continuare a lavorare in palestra e cercare di risolvere le cose sul campo quanto prima per riscattarci il prima possibile, soprattutto dalla delusione di Coppa Italia.
Lo scudetto ora è l’obiettivo principale da qui alla fine della stagione?
Assolutamente sì.
Negli ultimi giorni sono uscite delle voci su una tua richiesta di lasciare Milano alla fine dell’anno. Voce poi smentita. Cosa puoi dire?
La voce è stata smentita. Non ho nulla da aggiungere.
E’ stata anche l’occasione per parlare con Davide Pascolo che è tornato in nazionale dopo essere stato costretto a saltare Eurobasket all’ultimo a causa di un infortunio.
Dopo la rinuncia forzata ad Eurobasket, quali sono state le emozioni del tornare a giocare con l’Italia?
Tornare in nazionale è stata una grande emozione anche per la bellissima atmosfera che c’era al PalaVerde ed anche per la partita in sé. Quello che è stato in estate è stato, peccato.
Quali differenze che hai potuto notare in questi giorni tra coach Meo Sacchetti e Ettore Messina, con cui hai lavorato tutta l’estate prima del forfait per infortunio alla vigilia dell’esordio ad Eurobasket?
La differenza principale è il raduno corto. Si è dovuto sin da subito lavorare per cercare fluidità. E per riuscire ad ottenerla in breve tempo tra giocatori che abitualmente non giocano insieme. Abbiamo dovuto giocare molto sin da subito.
Un commento sull’atmosfera del PalaVerde.
Pubblico bellissimo che ci ha trascinato e ci ha aiutato un sacco.
Tre partite e tre vittorie per l’Italia con la qualificazione alla seconda fase che è ad un passo. Ora la sfida alla Romania che a sorpresa ha vinto in Croazia. Che gara ti aspetti?
Sarà una partita ostica. Dovremo imporre il nostro ritmo come fatto contro l’Olanda. Sarà la chiave sulla partita.
Parlando della stagione di club. Fino ad ora l’annata dell’Olimpia Milano è stata al di sotto delle aspettative. Ultime posizioni in EuroLeague, una Coppa Italia andata malissimo ma comunque un primo posto in campionato in condivisione con altre squadre. Cosa non sta funzionando?
I risultati sono sotto le aspettative. Quello che dobbiamo fare è semplicemente continuare a lavorare in palestra e cercare di risolvere le cose sul campo quanto prima per riscattarci il prima possibile, soprattutto dalla delusione di Coppa Italia.
Lo scudetto ora è l’obiettivo principale da qui alla fine della stagione?
Assolutamente sì.
Negli ultimi giorni sono uscite delle voci su una tua richiesta di lasciare Milano alla fine dell’anno. Voce poi smentita. Cosa puoi dire?
La voce è stata smentita. Non ho nulla da aggiungere.
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