Datome sulla sfida alla Croazia: 'Ancora padroni del nostro destino'
Le parole di Datome
Il day after Azzurro ha la faccia distesa e concentrata di Gigi Datome, ieri alla presenza numero 100 con la Nazionale. “Abbiamo perso un’occasione – commenta – per passare ai quarti di finale ma abbiamo ancora il destino nelle nostre mani e se alla vigilia dell’Europeo mi avessero detto che saremmo arrivati a giocarci un match così importante per entrare nelle prime otto squadre del Continente ci avrei messo la firma. La Slovenia con noi ha usato bene la taglia fisica a disposizione; non sono immensi come i turchi ma ci hanno messo in difficoltà sotto canestro e sugli esterni mettendoci le mani addosso e spingendo molto. Li conoscevamo per averli affrontati a Capodistria e concedere loro troppi rimbalzi ci ha danneggiato”. La qualificazione ai quarti di finale passa ora dalla Croazia (sabato 14 settembre, ore 14.30, diretta Raisport1). “Scontato dire che sarà una partita difficile – ammette Gigi – anche perché finora non abbiamo mai passeggiato. Il livello ora è ancora più alto del primo girone ma dobbiamo pensare a noi stessi e alla nostra partita. Repesa ci conosce per averci allenato? L’ho avuto 5 o 6 anni fa e sono molto cambiato da allora. Contro la Slovenia per la prima volta non abbiamo condotto noi il ritmo del match ma vogliamo tornare a farlo”. La sconfitta non ha comunque offuscato la gioia per il raggiungimento del prestigioso traguardo delle 100 presenze: “Ho esordito in Azzurro nel 2007 (a Bari, amichevole proprio contro la Croazia, n.d.r.) – ricorda il capitano – e sto diventando un po’ vecchiotto. Per me è sempre un onore vestire questa maglia e ogni volta sono sensazioni particolari. La più bella? Non vado molto indietro nel tempo, basta tornare a Sassari lo scorso anno. Contro la Turchia è stato fantastico e la schiacciata su Erden rimane la più bella in carriera”.