Simone Pianigiani: 'Gallinari e l'Italia, la forza dell'umiltà'
Le parole del coach dopo la quarta vittoria consecutiva degli Azzurri
Simone Pianigiani è stato intervistato da Il Corriere dello Sport dopo la quarta vittoria in altrettante partite nel torneo di qualificazione ad Eurobasket 2013 in Slovenia. Ecco le sue parole.
"Indipendentemente dal fatto che la squadra è cambiata ancora, e non solo per le assenze di Bargnani, Belinelli, Gentile e Melli, penso che questi anni hanno rappresentato un momento di crescita, soprattutto per ciò che vogliamo essere su ogni campo: dobbiamo costruire insieme qualcosa di tecnico, è l'unica maniera per trovare la nostra identità e crearci un nostro status. Lavorando con umiltà ma anche con la voglia di farsi rispettare. Ognuno ha recepito d'idea che la fatica e le responsabilità vanno distribuite tra tutti. In questo modo gli avversari non hanno punti di riferimento. E ogni giocatore riesce a prendersi le proprie soddisfazioni individuali. Qui si gioca una pallacanestro diversa, si va in campo ogni tre giorni, si viaggia, c'è equilibrio: queste sono esperienze fondamentali per fare il salto di qualità. La cosa più bella da notare è che Danilo non gioca per mantenere inalterato il suo status da NBA, ma per amore del basket e della squadra. Andando anche a prendersi gomitate in area quando utilizziamo Datome da ala forte tattica. E lo fa con un'umiltà e una dedizione uniche. Datome? Gigi fa parte di quel gruppo di ragazzi di 24-25 anni che devono guadagnarsi lo status di giocatori di livelle europeo. Lui lo vuole fortemente e non si accontenta mai. Sta pulendo il suo gioco da alcune ingenuità, capisce quando è la gara a venire da lui e fa tanto lavoro senza la palla. Adesso dobbiamo solo pensare a come siamo arrivati fin qui, evitare di sentirci appagati e migliorare tanti dettagli senza fare calcoli".