Il coach della Nazionale: Mezzanotte è alto, tira bene da 3, e ha piedi rapidi: deve migliorare la struttura fisica. E giocare
Il presidente Fip: Nello sport le Olimpiadi sono tutto
La federazione stanzierà circa 100.00 euro
3 unghie fanno un dito, 4 un braccio
Beh Gallinari è stato indubbiamente il leader dei Nuggets. Che poi fosse una franchigia ridicola e che quindi fosse il leader del nulla è un altro discorso. In ogni caso sono d'accordo con te nel definire Gallinari come un giocatore dalla mentalit ...
Beh,franchigia ridicola anche no...con Karl prima dell'infortunio proprio del Gallo erano tra le prime 3ad ovest...e lui obbiettivamente era il leader,che poi il giocatore non piaccia per tanti motivi (ed anche a me non piace troppo) è un altro paio di maniche.da quell'infortunio,durato il triplo di quello che si pensava, non è più stato il giocatore di prima.ha 100 difetti, è arrogante,sbruffone e tutto il resto,ma non è mai stato tanto fortunato a livello fisico .
Mah difficile confrontare le generazioni..... Certo di play e centri di altissimo livelle ne ho visti ben pochi e il basket si regge sull'asse 1/5. Normale che scarseggino i lunghi fisicamente forti ma strano che manchino grandissimi play. In epoche passate da Ossola....Marzorati...ecc. fino al Poz ne abbiamo avuti di eccellenti
Venerdi a Bologna speriamo di dare un bel segnale, venduti finora 4.000 biglietti su 5.500. Certo, poi la settimana prossima sempre al Paladozza arrivano i mondiali di volley..
Si sa che (purtroppo) Bologna è un'eccezione.
Generalmente, sono i risultati a "fare" il seguito.
Il contrario non avviene quasi mai.
Comunque speriamo bene!
Qualificarsi ai mondiali, dopo tanti anni, sarebbe importante.
Leggo di vari "è mancato poco", "gente non abituata a vincere", "mancanza di un leader", mentre secondo me i problemi principali sono stati tecnici. In questi anni abbiamo avuto tutti i giocatori più forti sempre negli stessi ruoli (2-3-4), con buc ...
Ottimo commento
La partita di torino avrebbe potuto cambiare un po’ la storia di questa generazione....
La Croazia vinse poi il suo girone ( battendo la Spagna ) per poi perdere in un super derby con la Serbia ai quarti!
In quella olimpiade avremmo potuto dire la nostra, 1 mese di preparazione in più con Messina e certamente i nostri big sarebbero arrivati molto più in forma rispetto a un preolimpico dove non avevamo avuto molto tempo!
Un altro rimpianto e’ Lilla, dove a talento eravamo sicuramente più forti di una Lituania che però dimostro più palle di noi in certi momenti!
Non si può prescindere dal materiale umano. Gli italici lungagnoni sono attratti dallo sport del titic e titoc, salvala di qua e buttala di là, dove non ci si fa male e l'avversario se ne sta ben lontano. E dove l'Italia organizza i Mondiali, insi ...
Venerdi a Bologna speriamo di dare un bel segnale, venduti finora 4.000 biglietti su 5.500. Certo, poi la settimana prossima sempre al Paladozza arrivano i mondiali di volley..
Ahahah l'idea che l'autore dell'Antologia (ambientata in un cimitero simbolico e palpitante di storie e relazioni) possa "rivoltarsi nella tomba" è piuttosto buffa, non trovi? *____*
Trovo, trovo:) :) :)
Gigi basta! Dove le trovi....Edgar Lee si rivolterà nella tomba:)
Ahahah l'idea che l'autore dell'Antologia (ambientata in un cimitero simbolico e palpitante di storie e relazioni) possa "rivoltarsi nella tomba" è piuttosto buffa, non trovi? *____*
Leggo di vari "è mancato poco", "gente non abituata a vincere", "mancanza di un leader", mentre secondo me i problemi principali sono stati tecnici.
In questi anni abbiamo avuto tutti i giocatori più forti sempre negli stessi ruoli (2-3-4), con buchi clamorosi tra play e centro (sì, in teoria avevamo Bargnani, ma sono state più le sue assenze che le presenze), posizioni in cui abbiamo anche convocato gente generosa e che ha dato tutto ciò che aveva (Cinciarini, Filloy, Cusin), ma che comunque apparteneva ad un livello neanche lontanamente necessario per poter ambire ai primi posti europei. E stiamo parlando di play e centro titolari, non delle loro riserve.
A questo aggiungiamoci che tutte le nostre punte offensive non erano complementari tra di loro e avevano una caratteristica in comune, quella di volersi costruire i tiri a palla in mano, magari dopo vari palleggi (Gentile, Aradori, Gallinari, Bargnani, Belinelli). Per cui ciò che ne è scaturito è stato un attacco prevedibile e una palla costantemente ferma. L'unico con qualità diverse è Melli, che però nel momento di maggior competitività (chiamiamola così..) della nazionale non era ancora un giocatore affermato come adesso.
Non è un caso che tutti i coach che si sono succeduti in questi anni non siano riusciti a dare un gioco a questo Italia.. è impossibile avere un attacco fluido se tutte le tue prime punte giocano in 1vs1 a palla ferma e coinvolgendo pochissimo gli altri con degli scarichi
Non si può prescindere dal materiale umano. Gli italici lungagnoni sono attratti dallo sport del titic e titoc, salvala di qua e buttala di là, dove non ci si fa male e l'avversario se ne sta ben lontano. E dove l'Italia organizza i Mondiali, insi ...
Non è sempre stato così. Purtroppo la pallavolo è stata gestita molto meglio sia dalla Lega che dalla Federazione.
OT ma che bel nick che hai... *____* Da veri "masters" :-)
Gigi basta! Dove le trovi....Edgar Lee si rivolterà nella tomba:)
vediamo di vincere venerdì a bologna (ci sarò), di convincere, di divertire e, anche per loro, di divertirsi.
più che altro in tutti questi anni non siamo riusciti a passportare un centro degno di questo nome.....
... che lavorando sui play qualcosina si poteva anche ottenere ma “allungare” qualcuno per fargli fare il centro la vedo difficile .....
OT ma che bel nick che hai... *____* Da veri "masters" :-)
eheheheheheh grazie. Faber sempre nel cuore
4 indizi sono spesso una prova
Non per difendere a tutti i costi Aradori, però credo che il suo discorso sia giusto: in un'intervista alla vigilia di partite importanti, con già polemiche sul tavolo per le finestre e i battibecchi tra Sacchetti e i giocatori NBA, cosa doveva dir ...
Poteva dire "vero, abbiamo perso tante occasioni e potevamo ottenere molto di più. Ma c'è ancora un obiettivo da centrare, e faremo di tutto per andare al mondiale"
Tanto per fare un esempio
Manca un centro di gravità almeno temporaneo.
Non si può prescindere dal materiale umano.
Gli italici lungagnoni sono attratti dallo sport del titic e titoc, salvala di qua e buttala di là, dove non ci si fa male e l'avversario se ne sta ben lontano.
E dove l'Italia organizza i Mondiali, insieme alla Bulgaria (potenza di quello sport), inaugurandoli due sere fa al Foro Italico, alla presenza del Capo dello Stato.
Il basket è difficile e non è di moda, è non dà ritorno, con quel che ne consegue.
Se l'unghia è quella di Edward Mani di Forbice sono d'accordo.
A questa generazione è mancato un centro e un play di primo livello !!
Non per difendere a tutti i costi Aradori, però credo che il suo discorso sia giusto: in un'intervista alla vigilia di partite importanti, con già polemiche sul tavolo per le finestre e i battibecchi tra Sacchetti e i giocatori NBA, cosa doveva dir ...
Verissimo.
Quoto. Si scrive unghia si legge fame. Voglia di vincere. Avessero tutti la voglia e la garra di Melli e Datome, saremmo una nazionale da prime 8 al mondo. E mi ricollego a OlimpiaMilano98 . Perchè non sono abituati a vincere? la risposta secondo ...
OT ma che bel nick che hai... *____*
Da veri "masters" :-)
Non per difendere a tutti i costi Aradori, però credo che il suo discorso sia giusto: in un'intervista alla vigilia di partite importanti, con già polemiche sul tavolo per le finestre e i battibecchi tra Sacchetti e i giocatori NBA, cosa doveva dire? "Si, siamo una generazione di perdenti e anche stavolta vedrete che non ce la faremo"? Ha fatto bene invece a dire che manca poco per centrare l'obiettivo: fiducia e ottimismo.
Una generazione molto talentuosa, ma senza un centro e, quindi, incompleta.
Sono abbastanza d'accordo anche se considero l'esperienza una cosa differente dalla leadership. Il gruppo storico di cui si sta parlando ha sempre giocato ad alti livelli e molti di loro (Belinelli, Datome, Melli, Hackett) hanno anche vinto ma lo han ...
Infatti hai ragione.
Nel 2013 pianigiani ha fatto un capolavoro, più di così non si poteva fare. Avevamo come 11º e 12º magro e rosselli (brividi).
Stessa cosa nel 2017, più di così non potevamo fare meglio.
Anche con Gallinari in quella partita c’era un abisso tra noi e la Serbia. Poi possiamo dire che siamo stati sfortunati a giocare contro di loro, invece che con Russia o Grecia, però amen. È andata così
Mhhh...Ok il discorso sulla mentalità, e ci sta l'invito ad una maggiore garra. Ma se avessimo due centri come i Gasol tutto passerebbe in secondo piano. Concordo con chi dice che la debolezza principale delle ultime nazionali è la mancanza di big ...
Per il centro sono d’accordo, cusin è il nostro miglior centro da anni e ho detto tutto (ma non lo convochiamo lo stesso).
Più di una questione di mentalità è una questione “nell’abituarsi” a giocare partite di altissimo livello e che contano.
Vitali, aradori, cusin ecc. non hanno idea di come sia giocare semifinali o finali d’eurolega dove il livello e la pressione sono altissimi.
Stessa cosa per Gallinari che da quando è in nba quanti playoff avrà fatto ? 2-3 volte ? È sempre al 1º turno. Invece è ben abituato alla regular season dove alcune partite contano poco
Sono abbastanza d'accordo anche se considero l'esperienza una cosa differente dalla leadership. Il gruppo storico di cui si sta parlando ha sempre giocato ad alti livelli e molti di loro (Belinelli, Datome, Melli, Hackett) hanno anche vinto ma lo han ...
Certo, neanch’io penso che leadership ed esperienza siano la stessa cosa.
Il discorso vale anche per Gallinari. Ok, è fortissimo, è il nostro migliore giocatore, però quando in tutta la tua carriera il massimo livello a cui hai giocato sono state 1/2 serie di playoff nba al primo turno...
Tanti motivi, in primis strutturali: centro e play non si inventano, o non sappiamo farlo, e s'e' visto. Tutto in mezzo: dei 2/3, dei 3/4, 3 ruoli copertissimi e 2 con atleti di 2a e 3a fascia, viste le caratteristiche degli altri...Tutti così. Personalità ed ego smisurati ma non a servizio della squadra in alcuni casi, unica parziale scusante gli infortuni vari. E un movimento arido, seccato (giustamente, quello era vivere al di sopra delle possibilità, ma si poteva poi "rinculare" meglio) dall'onda lunga della fine dei cartellini. Per quel che riguarda i centri, poi, veramente pochi sopra i 2,06 con almeno i pollici opponibili.
Beh in queste competizioni un pò di fortuna serve sempre, anche se questa squadra ha troppe lacune strutturali x competere ad altissimo livello e sicuramente non ha leader come invece altre Nazionali che hanno vinto in passato... ma se Sabonis nel '99 non si fosse ubriacato la sera prima di affrontare il quarto di finale con la Spagna (con conseguente sconfitta lituana) e poi magari ce li fossimo ritrovati in finale, ho molti dubbi che sarebbe finita con l'Italia vincente la competizione.
Era uscito un bell’articolo su Sportando l’anno scorso, dopo la fine degli europei, in cui secondo me sta il motivo dei nostri fallimenti. Il motivo è che abbiamo pochissimi giocatori abituati a vincere. A parte melli, datome, belinelli e u ...
Sono abbastanza d'accordo anche se considero l'esperienza una cosa differente dalla leadership. Il gruppo storico di cui si sta parlando ha sempre giocato ad alti livelli e molti di loro (Belinelli, Datome, Melli, Hackett) hanno anche vinto ma lo hanno fatto da comprimari con un ruolo ben specifico, non certo da trascinatori o da go tu guy. Se ci fossero stati dei veri leader che nei momenti topici si sapevano prendere la squadra sulle spalle (non come quell'inetto di Gallinari contro Lituania e Croazia) a quest'ora staremmo parlando in altri termini.Se posso fare un appunto dovremmo essere anche noi tifosi a spingere i giocatori italiani a prendersi più responsabilità senza crocifiggerli ogni volta.
Sono invece schifato da chi dice che questa generazione non aveva fame perché le spedizioni del 2013 e del 2017 in cui arrivammo ai quarti giocando in sette rimangono per me quasi allo strenuo di una medaglia.
Non è vero, non abbiamo dei super centri come le nazionali migliori, ma con tutte le ali che abbiamo non ci vedo niente di male a spostare giocare Melli da centro, e Melli è un lungo da altissima EL. A Cusin non si può chiedere di giocare in post, ...
Ma appunto...E' una posizione nella quale possiamo "rattoppare" delle soluzioni, contenere gli altri, trovare una quadra faticosa...Non abbiamo lunghi (non dico un Gasol, ma nemmeno un Gudaitis) che possano preoccupare le difese, fare gioco coi piccoli, diventare opzione tattica quando gli avversari rompono le linee di passaggio...Poi chiaro, il modo di giocare con quello che si ha si trova sempre.
Però, non solo con la Spagna, "sotto" partiamo sempre sfavoriti.
Carenti anche lì, vero. Ma il vero "buco" è sotto canestro, abbiamo centri che sono 3-4 livelli sotto quelli avversari di buon livello.
Non è vero, non abbiamo dei super centri come le nazionali migliori, ma con tutte le ali che abbiamo non ci vedo niente di male a spostare giocare Melli da centro, e Melli è un lungo da altissima EL.
A Cusin non si può chiedere di giocare in post, ma è un super difensore anche a livelli alti (ricordo delle difese su Rodriguez immense) e i suoi dieci minuti di utilità li può dare.
Ovviamente se il paragone è con la Spagna i nostri centri non valgono niente, ma nemmeno i play, le ali e le guardie
Direi che mancano anche dei playmaker veri. Cincia e Hackett stanno in eurolega, ma per difendere, non per creare e Vitali a quel livello non ci arriva. Abbiamo una montagna di guardie e di ali, forse il problema è nelle giovanili e nel modo in cui ...
Carenti anche lì, vero. Ma il vero "buco" è sotto canestro, abbiamo centri che sono 3-4 livelli sotto quelli avversari di buon livello.
Mhhh...Ok il discorso sulla mentalità, e ci sta l'invito ad una maggiore garra. Ma se avessimo due centri come i Gasol tutto passerebbe in secondo piano. Concordo con chi dice che la debolezza principale delle ultime nazionali è la mancanza di big ...
Direi che mancano anche dei playmaker veri.
Cincia e Hackett stanno in eurolega, ma per difendere, non per creare e Vitali a quel livello non ci arriva.
Abbiamo una montagna di guardie e di ali, forse il problema è nelle giovanili e nel modo in cui vengono costruiti i giocatori
onestamente credevo in questa nazionale... hacket, belinelli, datome, gallinari, bargnani, gentile, aradori, melli... qualcosa è andato senza dubbio storto, questa squadra secondo me poteva e doveva fare meglio... talento ce n'era, ma forse poca attitudine a giocare per vincere... tutti ottimi giocatori ma evidentemente sono mancati i leader
alibi, alibi alibi quando invece bastava essere veramente duri e non solo a parole. Più impomatati che lottatori, anni luce dietro alle nazionali del 1999 e 2004.
Quoto. Si scrive unghia si legge fame. Voglia di vincere.
Avessero tutti la voglia e la garra di Melli e Datome, saremmo una nazionale da prime 8 al mondo.
E mi ricollego a OlimpiaMilano98 . Perchè non sono abituati a vincere? la risposta secondo me la sai facile.
Era uscito un bell’articolo su Sportando l’anno scorso, dopo la fine degli europei, in cui secondo me sta il motivo dei nostri fallimenti. Il motivo è che abbiamo pochissimi giocatori abituati a vincere. A parte melli, datome, belinelli e u ...
Mhhh...Ok il discorso sulla mentalità, e ci sta l'invito ad una maggiore garra.
Ma se avessimo due centri come i Gasol tutto passerebbe in secondo piano. Concordo con chi dice che la debolezza principale delle ultime nazionali è la mancanza di big men che possano rendere completo il roster.
Tra gli Europei del 2013 e quelli del 2017 non possiamo imputare nulla a livello di impegno e sudore al gruppo storico (Melli, Aradori, Vitali, Cinciarini, Cusin, Datome, Hackett, Belinelli e Gallinari). Possiamo invece constatare che fosse una gener ...
Era uscito un bell’articolo su Sportando l’anno scorso, dopo la fine degli europei, in cui secondo me sta il motivo dei nostri fallimenti.
Il motivo è che abbiamo pochissimi giocatori abituati a vincere.
A parte melli, datome, belinelli e un po’ hackett chi è abituato da noi a giocare ad alto livello e a puntare a vincere fino in fondo ??
Basta mettere a confronto la nazionale italiana con quella spagnola.
Guardate solamente quanto hanno vinto i giocatori spagnoli (nazionale a parte): llull, Rodriguez, Navarro, gasol, gasol, reyes etc)
Invece buoni giocatori con carriere decennali da noi come Cinciarini, aradori, vitali in Europa qual è stato il loro apice ? 2º turno dell’eurolega se va bene ?
Quindi secondo me il motivo dei nostri insuccessi è questo
alibi, alibi alibi quando invece bastava essere veramente duri e non solo a parole. Più impomatati che lottatori, anni luce dietro alle nazionali del 1999 e 2004.
Contro la Lituania nel 2015 e al preolimpico contro la Croazia..
Porca miseria che incazzatura
Sono mancate le palle e la testa,non un unghia! Con (forse) meno talento, altre squadre hanno portato maggiori risultati giocando insieme, senza fare le prime donne e sbattendosi a dovere. Parlare di fortuna è semplicemente ridicolo; ma continuate a crearvi sempre dei pretesti e delle scuse per non vincere che va bene così...
Virtussini e Fortitudini, ci vediamo a palazzo? Io ci sarò - mandiamo il segnale che in Italia non c'è solo il calcio.. Ad oggi venduti circa 4000 tagliandi, speriamo di fare il tutto esaurito.
Gallinari non è mai stato leader di nulla in NBA. Il ruolo di leader lo guadagni sul campo, non autodefinendoti tale nelle interviste
Beh Gallinari è stato indubbiamente il leader dei Nuggets. Che poi fosse una franchigia ridicola e che quindi fosse il leader del nulla è un altro discorso. In ogni caso sono d'accordo con te nel definire Gallinari come un giocatore dalla mentalità perdente e la sua carriera ne è la riprova.
Tra gli Europei del 2013 e quelli del 2017 non possiamo imputare nulla a livello di impegno e sudore al gruppo storico (Melli, Aradori, Vitali, Cinciarini, Cusin, Datome, Hackett, Belinelli e Gallinari). Possiamo invece constatare che fosse una gener ...
Gallinari non è mai stato leader di nulla in NBA.
Il ruolo di leader lo guadagni sul campo, non autodefinendoti tale nelle interviste
egoisticamente dico che se il gallo e il mago fossero rimasti in EL avremmo avuto una squadra mentalmente più dura, ma è comprensibile che siano voluti andare di lá per molti motivi
sostituirei "unghia" con "centro"
a "centro" aggiungerei "vero". Quello che ci ostinavamo a mettere in mezzo (perché di meglio non c'era altro) era un'ala grande, e poi era sempre rotto.
sostituirei "unghia" con "centro"
Tra gli Europei del 2013 e quelli del 2017 non possiamo imputare nulla a livello di impegno e sudore al gruppo storico (Melli, Aradori, Vitali, Cinciarini, Cusin, Datome, Hackett, Belinelli e Gallinari). Possiamo invece constatare che fosse una generazione con poca attitudine alla vittoria che difatti ad ogni momento topico si è sciolta come neve al sole. La prova di questo è la carriera dei vari giocatori in cui nessuno è mai diventato leader della propria squadra di club (tranne Gallinari in una franchigia ridicola) ma solo ottimi giocatori di contorno. Con un vero leader questo gruppo ci avrebbe regalato molte più soddisfazioni.
Sbagliato .... a questa generazione è mancato ...un testicolo... !!
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