I ministri europei dello Sport uniti nel supporto alle nazionali e nella critica alle leghe chiuse
Nel corso del meeting si è discusso della situazione venutasi a creare nel basket con il confronto "FIBA vs EuroLeague"
All’incontro ha partecipato anche il presidente della UEFA, Aleksandr Ceferin: "La concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi sconvolge l'equilibrio, che è essenziale per continuare ad essere un polo di attrazione per il calcio - ha affermato Ceferin - Dobbiamo agire prima che sia troppo tardi. Abbiamo esaminato cosa si può fare e siamo pronti. Chiedo alla Comunità Europea ed ai Ministri qui riuniti di avere un obiettivo comune ed agire".
Nel corso del meeting si è discusso della situazione venutasi a creare nel basket, con i Club beneficiari delle licenze decennali di Euroleague, che non devono qualificarsi in base alle loro prestazioni sportive nei campionati nazionali. Inoltre il calendario di Euroleague, che va a scontrarsi con le gare di qualificazione della FIBA World Cup, ha creato un grave conflitto, costringendo i giocatori a scegliere tra il rappresentare la propria nazione o giocare per i Club che pagano i loro stipendi.
Il ministro dello sport francese, l’ex schermitrice Laura Flessel, ha dichiarato che “…lo sviluppo dell'economia sportiva e la commercializzazione dello sport non può penalizzare la competitività delle squadre nazionali. Va preservato il sistema europeo piramidale dello sport, contro un modello che può portare alla moltiplicazione di leghe chiuse, impedendo ai giocatori professionisti di giocare per le loro squadre nazionali. La cui presenza andrebbe invece garantita al momento della firma dei contratti con i Club privati”.
"Tutte le parti interessate dovrebbero unirsi in questo aspetto, non solo la Commissione Europea e noi ministri, ma anche il CIO – ha aggiunto Maja Makovec Brencic, ministro sloveno dello Sport – Non avremmo mai avuto Luka Doncic e Goran Dragic, atleti di cui siamo orgogliosi, se non ci fosse un sistema nazionale, un sistema educativo e una piattaforma per gli sport di base. In questo modo, quando questi atleti diventano modelli di ruolo, restituiscono molto ai nostri bambini e giovani".
Di basket ha parlato anche il ministro greco dello Sport, Giorgos Vasiliadis: “In riferimento a quanto sta accadendo tra FIBA e Euroleague ovviamente non possiamo legiferare. Ma possiamo intervenire. Dobbiamo prendere l'iniziativa per non risolverlo, ma per portare le parti allo stesso tavolo a beneficio dell’intera struttura sportiva europea”.