Petrucci: Il Coni ci faccia da guardaspalle e noi porremo limiti agli extracomunitari

Intendo migliorarsi tecnicamente, l'esperienza e la responsabilizzazione te la fai in campo, e su questo siamo d'accordo, ma la tecnica in campo non la migliori, o ce l'hai, o ti sovrastano. E per averla (o tentare di averla), ci vuole la palestra in settimana, costante.
In serie A ci sono squadre che sacrificano qualche minuto di (attuale) qualità per dare ai giovani il giusto spazio per crescere di esperienza e saper fare in futuro le scelte giuste, altre che vogliono i risultati nell'immediato, e quindi spazio per i virgulti non ce ne sono.
Questione di scelte, che possono piacere o meno.


Rimane, comunque, la considerazione un po' triste che talenti veri, in Italia, ce ne sono pochi. Gente capace a 20 anni di ritagliarsi un ruolo importante, facendo la differenza senza far soffrire la squadra con la loro presenza in campo. Ma qui entrano in ballo altri discorsi, che non posso e non voglio trattare. Ci vorrebbe un libro, non un post su sportando, e scritto da persone molto più addentro al sistema attuale. Io sono solo uno spettatore, più o meno attento.

farebbero prima ad ammettere quando scrivono qualcosa di intelligente, durerebbero parecchia meno fatica. Ma il massimo è quando fanno le battute idiote e provocatorie, che nessuno se le fila, e ci si ridono da soli...

Diobono, ma ogni tanto (mica sempre eh!) ammettere di aver scritto una bischerata? Oh ci sta, s'è scritta tutti, io parecchie: no, si deve fare anche gli splendidi...

*** Commento moderato da Sportando ***

Ma poi ..questa fissa dell'oro olimpico...
e se la potrebbe togliere cambiando vittima, cioè federazione,
si candidasse alla scherma, al tiro al fucile o all'arco, o alle freccette, dovunque possa far danno e non possa fottere niente a nessuno...

Quindi limitando gli extracomunitari sboccerà l'amore per la Nazionale, che poi vincerà l'oro olimpico. Facciamolo subito allora, portiamoci avanti col lavoro.

Sinceramente al suo posto mi vergognerei tantissimo soltanto ad accennare di voler vincere qualcosa di olimpico in queste condizioni, e certo che nessuno si azzarda a chiederle neanche di partecipare finche non si vesta una squadra degna di indossare quella Casacca Azzurra e dia il cuore per farcela andare avanti e sentirci orgogliosi anche solo di partecipare alle Olimpiadi ma degni di quella convocazione, poi, si può anche perdere, dato che non si può sempre vincere, ma esultanti dell'appartenenza a quei fantastici colori, Garibaldi mi ha detto l'altro ieri: "Noi vi abbiamo riunito l'Italia, ora voi, fateci vedere una bella squadra di basket"...Le ho risposto : " Voi vi siete scelti il compito più facile, amico, potevate voi, farci una bella squadra, e noi saremo andati a difendere la Patria volentieri "!! E sono scappato dalla vergogna!

Lo zio fa la barba anche a zio Putin....mi sa che è uno che resiste....

Ripeto Datome a Siena faceva quello che fanno ora a Milano Fontecchio e Abass. Melli a Milano daceva il cambio ed è uno dei migliori 4 in Europa ora...E qua non è neppure un problema di stranieri, perché questi sono più forti di tanti, ma di mentalità e programmazione.

Se non giochi, non migliori e sono giovani ma non giocanissimi...In Italia, purtoppo, anche quelli bravi hanno fatto fatica a giocare negli ultimi anni. È innegabile.

Extracomunitari, europei, italiani, ma il problema señor Petrucci resti sempre e solo tu e una federazione da azzerare e rifondare, leva il culo da quella poltrona

Se fate fuori lo zio, prendete in mano la società e svendete ci sta che retrocedete ma la società la salvate....forse...altrimenti la vedo dura...

Ma come fai a dire che allenandosi miiglioreranno?

Un giocatore, ma è così anche professionalemnte, cresce se messo davanti a responsabilità comparate
alle capacità. Ad allenamento che responsabilità ci sono ? i giocatori per
migliorare hanno bisogno di giocare palle pesanti, di prendersi responsabilità
maggiori di quelle che si prende il 9 °o 10° uomo. Quando la palla scotta abass
e fontecchio se ne stanno in panchina. Di questo passo per formare un giocatore
ci volgiono 10 anni. Abass è cresciuto finchè a cantù giocava i palloni importanti.
Poi ha fatto il passo più lungo della gamba e si è trovato in panca.

Flaccadori è unaltro
esempio: flaccadori è cresciuto perchè a trento ha ricevuto crescenti
responsabilità. Avrebbe potuto fare lo stesso in qualunque squadra ? direi di
no...

Candi : in questo momento
è un tallone di achille per reggio e si trova a nuotare in acque troppo
profonde per lui. Ciò non toglie che se il giocatore è meritevole fra un paio
di annai potremmo avere un buon playmaker perchè ha la possibilità di crescere
su unca mpo sfidante che non è solo allenarsi con gente forte.. A che prezzo
reggio fa questo ?



Non è il discorso
stranieri o non stranieri ad avere importanza vitale, e lo conferma il fatto
che poche sono le squadre che investono
su un rookie americano, se non per necessità di budget. La grande differenza è
giocatore formato o non formato. Attualemnte le cosietà preferiscono prendere
il giocatore formato a basso prezzo, e quindi necesariamente straniero. Nessuna
squadra si sogna di investore anni su un giocatore da formare per poi vederselo
andar via a zero euro...

Se si spera che un
giocatore italiano o no cresca solo con gli allenamenti fatti con giocatori più
forti viviamo nel mondo delle favole...

Non mi dispiacerebbe sai. Voi la Fortitudo Treviso Biella...tanti vecchi amici da ritrovare. Ammesso che noi si esista ancora ovviamente e che si riparta dalla A2....

ho paura per voi che fra un pochino ci si rivede....

D'accordo al 100%. Abass e Fontecchio sono bravi e penalizzati da un roster di altissimo livello. Come dire: o sei a quel livello, o il campo lo vedi pochino. Poi, allenandosi, a quel livello arriveranno. E anche se non giocano adesso, il talento per fare bene ce l'hanno e giocheranno più avanti.
Talento che in Italia non c'è a pacchi. E questo che il nostro esimio non capisce (o fa finta). Non è che basta la bolla papale. Sei bravo, giochi. Non sei bravo, guardi.

Come mi mancate voi toscanacci

Malagò che va contro Tavecchio e ho sentito parlare ancora di Carraro x sostituirlo......Petrucci che le ha girate tutte le federazioni. Pora Italia!!!

è di quelli che siccome è così....è così! Il resto del mondo si deve adegua'....tocca sopportalli....ce ne so' a decine qui sopra...e sto stretto....

Fare il.cambio non significa non gipcare.

Ma lo sai che si sta parlando di basket o fai tanto per perdere tempo?

Zero in storia europea e organizzazioni internazionali.

Ma lo sai do cosa stai parlando? Lo sai perché fesenko è considerato comunitario sebbene l.ucraina non faccia parte della UE?

Non è questione di coraggio, è questione che se io faccio giocare un giovane nell'immediato ho un rendimento inferiore di un medio 30enne (fenomeni esclusi), quindi aumentano le possibilità di sconfitta, se perdo rischio la panca, se vengo licenziato non ho un lavoro, se non ho un lavoro, che sia allenatore o operaio, sono nella merd*. Basta una parola: programmazione

Ma anche Abass e Fontecchio potrebbero giocare, sta un po' anche a loro dimostrare di meritarsi il campo. A inizio anno anche Cinciarini stava parecchio a sedere, ma partita dopo partita si sta meritando minuti e considerazione. In parte anche Cusin. Se i dirigenti come questo poltronista non hanno ancora capito che a giocare per decreto non migliora nessuno...

Melli ha Milano faceva il cambio...Datome fino a 22 anni scaldava la panca. Ci saranno pochi giovani bravi ma anche quei pochi buoni siabin passato che oggi spesso non giocano o giocano poco.

Io parlo in generale, dove spesso si vedono italiani che non sono adeguati al livello, ma perchè italiani trovano spazio. Ovvio poi che ci sono i casi particolari come Abass, ma lui è tra quelli validi, e infatti ha giocato spesso in passato, e gioca tutt'ora.
Io non do la colpa chi allena le giovanili, ma è chiaro che il problema è li, e non solo per mancanze degli allenatori, ma soprattutto per le condizioni in cui sono costretti a farlo. E' chiaro che i problemi sono molteplici, ma per come la vedo io si fa fatica a inserire i giocatori al livello più alto.


Si ha paura di buttarli in campo, però quando si hanno i giovani si rogna perchè le partite le perdi. I tifosi vogliono i giovani, ma vorrebbero vincere subito. Le società vanno dietro alle menate della piazza ecc ecc.
Però non può essere solo mancanza di coraggio se i nostri non vengono messi in campo.

Ahahahahah, gruppo sempre più in crescita

Controlla meglio

D'altronde è inutile piangersi addosso, se dobbiamo diventare un campionato di esportazione pazienza, sempre meglio accettare la realtà che inventarsi soluzioni anacronistiche, antistoriche e inutili come tenta di fare Petrucci.
Oltretutto i campionati di esportazione sono poi quelli che tutto sommato con le nazionali vanno abbastanza bene...

Lacune di che tipo? Un giocatore come Abass che lacuna tecnica ha? Se un giocatore come Abass deve ancora esplodere mi pare superficiale dare la colpa a chi lo ha allenato alle giovanili. Poi ci sono anche dei problemi a livello giovanile, poca ma sicuro (anche qui decisamente più identificabili in deficit a livello di federazione), ma se poi tiro fuori anche un giocatore buono ma poi nessuno ha il coraggio di buttarlo in campo a livello senior, cambia poco la situazione

Non si può sentire....

No, partono da un nucleo e basta...questo nucleo è formato da giovani spagnoli e stranieri (senza differenza) e da giocatori nella quale si intravede potenziale e si firmano per più anni anche a costo di aspettarli i primi anni, vedere l'Obradoiro quest'anno con Artem Pustovyj o Eimantas Bendžius

...e che non ci sono più le mezze stagioni?

Perché ormai il nostro é un campionato allenante fimo a un certo punto. Per migliorare devi cambiare aria.
Rischiamo di diventare un campionato di esportazione, come quello lituano o serbo.

Melli era già emerso a Milano, giocando tre ottime stagioni dal, prima di quella sciagurata del 2014/2015.
Datome ha subito un pesante infortunio all'inizio della carriera, ed é per questo che é esploso tardi.
I giocatori con i numeri sono emersi a prescindere dagli stranieri.
Se i brocchi li lasci giocare con i brocchi, questi rimarranno tali.

Però manca anche un lavoro di fondo. Quanto giovani arrivano in prima squadra con lacune incredibili ? Li manca un lavoro alla base.

Azeri e macedoni l’ultima volta che ho controllato erano extra UE.

Si ma il problema del nostro "grande presidente" è che poi gli italiani che vengono fuori ma giocano all'estero non sono ricattabili e gli fanno le pernacchie quando si tratta di giocare in nazionale ;-)

Sono d'accordo. Però a me sembra che in Spagna partano dabun nucleo di Spagnoli o europei per creare un nucleo e poi nettano dentro gli Usa. Qua l'80% prendre gli americani e poi tapoa i buchi con gli italiani.. C'è una cultura diversa..

Il problema di fondo sono appunti i dirigenti poco caparbi, a partire dalle iniziative per finire nella costruzione/programmazione di una squadra

Melli è dovuto andare in Germania per emergere..
Datome ha perso tanti troppi anni..In altri paesi avrebbero fatto un percorso diverso...

Assolutamente. La controprova é Melli, che ha trovato spazio in una delle migliori squadre europee. Si é messo in gioco, é migliorato e ora ne raccoglie i frutti. Se sei bravo vieni fuori, vieni fuori. Inutile girarci intorno.

Abass/Fontecchio: non volevo portarli come esempi negativi, anzi notavo come una squadra di alto profilo come Milano se li sia presi perché crede nelle loro qualità (peraltro espresse nei momenti in campo), poi naturalmente il roster è talmente competitivo che il tempo a disposizione è proprio poco.


Gli altri giocano, eccome.

Abass e Fontecchio hanno fatto una scelta, consapevoli di giocare di meno, ma di confrontarsi con un livello più alto. Anche allenarsi con giocatori di un certo livello può portare a migliorare la tua pallacanestro, e sgomitando, potresti ritagliarti il tuo spazio. Sia Abass che Fontecchio, quando chiamati in causa, hanno fatto cose positive, anche in Eurolega. Più minuti non significa per forza più qualità.


Io parto dal presupposto che nessun allenatore avrebbe motivi per non far giocare gli italiani. I Gentile, i Datome, i Belinelli, i Gallinari, gli Aradori ecc ecc hanno sempre avuto gli stranieri, eppure sono emersi ugualmente.

Quoto con applausi.
Tonut (quando è mediamente sano), Della Valle, Flaccadori, Mussini giocano perché sono bravi, senza bisogno di quote panda. Se togliamo Abass e Fontecchio, che fanno parte di una squadra che punta ad un livello decisamente più alto (altrimenti secondo me giocherebbero), chi merita credo che giochi. Gli altri guardano, ma non per colpa degli stranieri.

Il discorso di fondo é ancora piu semplice. Perché in altri paesi i giocatori buoni vengono fuori, mentre da noi no ?
Gli allenatori che non fanno giocare i nostri sono tutti pazzi ? Oppure c'è un problema di fondo.....

Ma Fontecchio e Abbass li hanno costretti con la forza ad andare all'Olimpia?
Non mi sembra...avessero scelto altri team giocherebbero sicuramente di più....cioè non vedo dove sia il problema.

E le squadre che le costruisce? I dirigenti... parte tutto dall'alto, non certo dal numero degli stranieri. In Spagna Abromaitis è alla terza stagione a Tenerife, ma al primo anno in una qualsiasi squadra italiana, qualsiasi, non sarebbe stato confermato per la seconda stagione, anzi nella maggior parte sarebbe stato tagliato a metà della prima stagione; loro non lo hanno fatto e ora è il maggior segreto dei loro successi...perchè? Perchè hanno pazienza, ragionano sul futuro, programmano e pensano a migliorare, cosa che in Italia non si vedono e la colpa non è certo degli stranieri

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