Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Nazionali 01/11/2017, 22.10

Ettore Messina a Punto Radio: 'Nazionale? Non invidio Sacchetti, situazione difficile'

L'assistant coach degli Spurs è intervenuto a Tutti in Piedi per le Vnere

Nazionali

Ettore Messina, assistant coach dei San Antonio Spurs ed ex ct della nazionale, è intervenuto a Tutti in Piedi per le Vnere, programma di Punto Radio, dove ha toccato diversi argomenti, incluso il futuro della nazionale italiana.

 

"La nazionale? E' una situazione abbastanza complessa perchè nessuno sa come gestire queste famose finestre. Non invidio Meo Sacchetti perchè sicuramente non è una situazione facile, sopratutto il fatto di dire ad alcuni giocatori che magari utilizzerai durante l’inverno di restare a casa d’estate perchè arrivano i grossi calibri, quali Belinelli, Datome, Melli, Gallinari ovviamente," ha dichiarato Messina. "Non mi sembra che la Fiba abbia fatto una cosa tanto sensata, quindi questo è il primo problema. Ci sarà tempo di costruire quando ci sarà tempo di lavorare durante l’estate: adesso in queste finestre invernali dove ci si trova, ci si allena due giorni e poi si gioca, ci vuole tutto il talento di un grande allenatore come Meo Sacchetti per mettere insieme la squadra in pochissimi giorni, dare pochi concetti che ti aiutino ad andare in campo e ci vuole una grande disponibilità dei giocatori".

 

Messina ha poi parlato anche del problema relativo agli stranieri nel nostro campionato: "Credo che buttare lì dei rimedi a casaccio non sia la cosa migliore, secondo me sarebbe fondamentale trovare un po’ di unità d’intenti nei vari componenti e mettersi d’accordo senza pensare quali sono gli interessi di una parte della pallacanestro, perchè sennò non andiamo da nessuna parte. La verità sta un po’ nel mezzo, non è che possiam creare il posto artificialmente ai giocatori italiani, o come facevano in Russia e Turchia farli giocare apposta, perchè si dimostra che questo non ha portato a nessun risultato, oltretutto non so nenche se sarebbe possibile da un punto di vista di regole della comunità europea. Credo che sia importante potenziare ulteriormente l’A2, perchè potrebbe essere un serbatoio dove molti giocatori giovani potrebbero giocare e completare quella che è la loro crescita tra i 18-21 anni ed essere pronti per il palcoscenico maggiore."

 

Il coach, infine, si è detto molto soddisfatto anche dell'attuale situazione della Virtus Bologna: "Ha fatto un grande lavoro Alberto, credo soprattutto nel momento della retrocessione, perchè ritrovare entusiasmo e ricostruire subito un ambiente positivo e ritornare in A1 l’anno successivo alla delusione della retrocessione credo sia stato un risultato assolutamente non scontato, perchè molte squadre si trovano a retrocedere e poi per anni non ce la fanno a tornare su. Giocatori, staff, club, mi sembra che ci sia un senso di unità, di voler fare le cose in modo giusto, con la giusta determinazione, ci sono delle risorse importanti e questa è una cosa da non dimenticare e lo dimostra anche la campagna acquisti di quest’estate: sono arrivati giocatori di primissimo livello e mi sembra che fino ad ora la squadra stia sicuramente dando soddisfazioni ai propri tifosi.”

 

L'intervista è stata realizzata da Alessandro Iannacci e Francesco Strazzari, qui trovate anche l'intervento completo del coach

 

 

© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 3 Commenti