Quale Italia per l'Europeo Under 20 di Lignano Sabbiadoro?
Cerchiamo di capire i 12 che potrebbero far parte del roster finale
Alla luce della notizia che il prossimo Europeo U20 si svolgerà proprio in Italia,a Lignano Sabbiadoro, cerchiamo di prevedere i 12 che potrebbero far parte del roster finale.
In cabina di regia sicuramente Mussini (’96). Il talento reggiano sta facendo benissimo sia in campionato che in Eurocup ed a livello giovanile sarebbe senza alcun dubbio un crack, soprattutto per le suo doti offensive e la capacità di essere decisivo anche sotto pressione. Insieme a lui in campo farebbe più che bene Tommaso Laquintana (’95), ora in prestito a Biella dall’Orlandina, grintoso e velocissimo play-guardia capace di spezzare la partita con le sue incursioni in area, migliorato molto al tiro negli ultimi anni. Nei due ruoli di ala invece il meglio lo potremmo avere con Fontecchio (’95) ed Oliva (’96). Con caratteristiche complementari su un campo da basket, i due ragazzi stanno seguendo percorsi cestistici molto diversi mettendo comunque in evidenza, entrambi, il loro immenso talento. A completare questo ipotetico quintetto Lorenzo Benvenuti (’95). Da poco passato a Jesi, sta imparando i trucchi del mestiere da maestri del ruolo come Rocca e Maggioli. Non è certo un centro puro ma raggruppa il giusto mix di qualità tecniche e fisiche che lo renderanno un lungo di grande interesse.
Dalla panchina invece potrebbe uscire la coppia di playmaker attualmente a Casalpusterlengo, Spissu (’95)e Vencato(’95). Il duo ha già dimostrato di saper convivere piuttosto bene, essendo entrambi più che discreti realizzatori con un buon fisico per il ruolo. In più nessuno dei due è particolarmente egoista, con il primo più assistman ed il secondo più giocatore di squadra. A cambiare Laquintana invece troveremmo Flaccadori (’96), uno dei più importanti talenti europei della sua età che ora sta cercando di farsi spazio in Serie A a Trento. È un atleta con uno spiccato senso realizzativo, carismatico e sempre pronto a dare il buon esempio sul campo. Averlo un giocatore del genere dalla panchina è un lusso che poche nazionali possono permettersi. Come cambi delle ali invece Akele (’95) e Donzelli (’96). Atletico e con un grande talento difensivo il primo, temibile sugli scarichi e con un ottimo senso della posizione l’altro. Inoltre sono entrambi eccellenti rimbalzisti e capaci di giocare in più ruoli. Infine come cambio dei lunghi potremmo trovare Vedovato (’95) e Marini (’95), ambedue di buon fisico, capaci di infastidire i tentativi di penetrazione avversaria ma anche con discrete capacità anche nella metà campo offensiva.
Con una squadra del genere le ambizioni da medaglia sarebbero più che legittime, ma sarà quasi impossibile vedere tutti questi ragazzi insieme il prossimo Luglio. I motivi possono essere diversi: scelte tattiche di coach Sacripanti, decisioni personali dei giocatori o societarie, infortuni e tanti altri. Molti comunque potrebbero essere tranquillamente convocati e fare più che bene. Pensiamo ad esempio a playmaker come Maccaferri (’95), Basile (’95) o Navarini (’96) tutti e tre già piuttosto importanti per le squadre in cui stanno giocando. Oppure altri esterni come Picarelli (’96), Baldasso (’95), Cacace (’96) o Rossato (’96), già protagonisti a livello giovanile, anche con la Nazionale, così come a lunghi capaci come Cucci (’95), Spera (’96), Vildera (’95) o Severini (’96) tutti con caratteristiche diverse gli uni dagli altri ma che senza ombra di dubbio sarebbero più che utili.
Le alternative quindi non mancano, così come le chance di fare bene in una competizione comunque importante per dei ragazzi che devono ancora entrare a pieno regime tra i grandi professionisti – o almeno per quasi tutti è così.