Presidente GIBA Marzoli: 'Sentenza su Hackett spropositata'
Il presidente del sindacato giocatori difende Daniel Hackett
Il presidente del sindacato giocatori (GIBA) Alessandro Marzoli ha rilasciato un'intervista a Sportxpress parlando anche del caso Hackett. Ecco qui l'estratto sulla sentenza che ha condannato il giocatore dell'Olimpia Milano:
Sulla pena comminata ad Hackett: “La sentenza che squalifica Daniel Hackett per sei mesi appare spropositata per un ragazzo di 26 anni, specie in un momento così importante della sua carriera. La fattispecie di reato per questo tipo di condotta prevede una pena al minimo (5 mesi, ndr) molto alta. Come associazione di giocatori lottiamo sempre per una tutela degli italiani. Siamo vicinissimi alla maglia azzurra e la riteniamo sacra, io stesso sono stato a Folgaria al ritiro degli azzurri e li sento quotidianamente nel cammino di preparazione alle gare di qualificazione agli Europei. Dall’altra parte, però, siamo umanamente vicini a Daniel in questo momento particolarmente difficile. Se dovesse non giocare più in Italia in futuro, sarebbe una perdita per il nostro campionato, sia dal punto di vista tecnico che dell’immagine. Tutto quello che riguarda la sentenza in senso stretto compete alla Federazione. In sede di giudizio sportivo si poteva fare una valutazione diversa, ma questo attiene al giudice sportivo ed è qualcosa in cui io non posso entrare. Se però mi si chiede se si potesse dare una squalifica minore la mia risposta è affermativa, così come penso che si poteva far partire la sanzione dal mese di luglio. Però queste sono valutazioni che ha fatto il giudice sportivo e ora Hackett valuterà nei prossimi giorni se fare ricorso”.
Sulla modalità della convocazione in nazionale: “Ogni situazione viene analizzata individualmente, le valutazioni che fa lo staff tecnico assieme alla Federazione e agli atleti interessati si fanno nel corso della stagione, valutando più aspetti. Non mi sento di parlare di una disparità di trattamento, perché ogni caso va affrontato singolarmente”.
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