La rinascita di Nate Jawai
Il centro è tra i pre-convocati per il mondiale
Per Nathan Jawai la carriera NBA non è stata certo entusiasmante (45 gare totali tra Toronto e Minnesota), ma si tratta comunque di un'esperienza da raccontare ai futuri nipoti.
Per Nathan è però stata senz'altro più entusiasmante la notizia di poter tornare a giocare a pallacanestro dopo che aveva tenuto col fiato sospeso molti tifosi e appassionati della palla a spicchi.
Il 24 ottobre scorso infatti, al termine della gara di Eurolega tra il suo Galatasaray e l'Olympiacos, Nate accusa forti vertigini e viene subito portato all'ospedale di Istanbul. Trauma al collo dopo aver subito un colpo al mento dicono i medici. Il ragazzo è ricoverato d'urgenza in terapia intensiva. La vita non è in pericolo, ma si teme per la carriera. Quattro giorni dopo però le condizioni migliorano notevolmente e il ragazzo lascia la terapia intensiva.
Vuole tornare Nate, più forte di prima. Inizia la riabilitazione, a gennaio decide di tornare a casa, in Australia e a Canberra inizia a lavorare dentro e fuori dal campo effettuando sessioni di allenamento sei giorni a settimana.
"Sono rimasto impressionato da quanto duramente ha lavorato Nate per riprendersi dall'infortunio. Ha avuto enorme determinazione e mi ha fatto capire quanto voleva conquistare un posto per i mondiali. Negli ultimi sei mesi si è allenato tantissimo" ha dichiarato il coach australiano Andrej Lemanis, che ha deciso di convocarlo per i mondiali di Spagna.
Nate è rinato, più pronto che mai per scendere in campo.