Over 45 campione d'Europa. Bronzo per gli Over 50
Quarto posto per gli Over 40
OSTRAVA – Si conclude con un oro (Over 45), un bronzo (Over 50) ed un quarto posto (Over 40) la spedizione delle Nazionali Master allenate dal trio Bucci-Marinucci-Anzini.
OVER 45 – Si chiude in modo trionfale la cavalcata degli Over 45, dopo un torneo letteralmente dominato, che ha visto la squadra di Bucci soffrire esclusivamente contro i connazionali dell’Italia B (oggi vittoriosa contro l’Ucraina nella sfida per il bronzo) allenata da Ritacca. Un oro forse prevedibile, ma che non dice comunque abbastanza della qualità di gioco espressa dalla squadra durante il torneo. Anche la finale con la Russia non ha fatto eccezione: a parte lo spauracchio Rijskyn (limitato per quanto possibile da Desiati, Fastigi e Delli Carri) gli avversari sono parsi poca cosa rispetto al gioco veloce ed altruista degli uomini di Bucci. La vera forza di questa Over 45 è stata il collettivo e non è retorica: tutti gli uomini a roster sono scesi in campo, cinque in doppia cifra (Corvo, Esposito, Capone, Dalla Libera e Longobardi), uno a quota nove (Delli Carri) ed anche chi ha inciso meno sul tabellino (oltre ai già citati, Venturi, al sesto oro con le selezioni Master, e Celenza) ha dato un contributo strepitoso in fase difensiva. Una freschezza atletica che nulla avrebbe da invidiare a colleghi molto più giovani ha alla lunga scardinato ogni difesa incontrata nei dieci giorni ad Ostrava. La medaglia d’oro dunque non è che il giusto coronamento di una dimostrazione di dedizione alla causa assolutamente totale ed un esempio da esportare per chiunque si stia avvicinando ora (e non solo) alla pallacanestro.
Italia – Russia 81-58
Italia: C. Capone 12, Desiati, Delli Carri 9, Fastigi 1, Longobardi 13, Corvo 15, Dalla Libera 12, Venturi 4, Esposito 15, Celenza. All. Bucci
OVER 50 – Il risultato parla di una partita senza storia, anche se in realtà l’inizio è stato tragico per gli azzurroni. La partenza lampo della Lituania ha spiazzato Carera e compagni, che però già nel secondo quarto rimettevano le cose a posto, impattando la gara prima ed aumentando il divario poi. Il solito terzetto Solfrini-Bullara-Tirel in attacco ha fatto la differenza, con il primo a far male dalla media e sotto canestro e gli altri due a punire dalla lunga. A posteriori rimane l’amaro in bocca perché la semifinale persa con la Russia (che ha vinto di 16 la Finale con la Slovenia) profumava di finale anticipata, ed una vittoria (va ricordato che è la prima volta che questa Russia batte questi azzurri) era ampiamente alla portata. Non toglie comunque i meriti (ed un ottimo bronzo) di una formazione arrivata forse in debito d’ossigeno all’appuntamento più importante.
Italia – Lituania 71-52 Italia: Giordano 2, Trotti 9, Mentasti 2, Bullara 12, Bonito, Tirel 22, Tortù 4, Solfrini 22, Carera, Ponzoni 8, Cefis. All. Anzini
OVER 40 – Di tutte e tre era quella che fin dal primo giorno sapeva di trovarsi davanti formazioni molto pericolose, soprattutto da un punto di vista fisico. Dopo la semifinale persa di 20 con l’Ucraina (ma più tirata di quanto possa far sembrare il punteggio) la finale per il bronzo era contro un’altra di quelle avversarie tutt’altro che abbordabili: la Serbia. Uscire senza una medaglia suona un po’ come una sconfitta per selezioni come quelle Master abituate a grandi successi, eppure la finalina, persa di misura, racconta di un’ottima prestazione contro una formazione che poteva schierare un fenomeno assoluto come Milenko Topic, ex Montepaschi Siena e Breil Milano ad inizio anni 2000 e vincitore di numerose medaglie con la propria nazionale. Una squadra, quella azzurra, votata al gioco in transizione per premiare le caratteristiche dei propri giocatori e sopperire ad una fisicità talvolta inferiore (come nel caso della semifinale con l’Ucraina) alle avversarie, non sempre ha pagato quanto sperato, anche per merito di avversari all’altezza.
Italia – Serbia 81-84
Italia: Corvino 19, Donati 11, Bernardelli 1, Zudetich 15, Gaiotti 7, Brigo 7, Ruini, Mayer 20, Solaini, Grappasonni 1. All. Marinucci