Mondiali, Gorgui Dieng: 'Sarei felice di rappresentare il mio paese'
Dieng disponibile a vestire la maglia del Senegal
"Sarei felice ed eccitato a rappresentare il mio paese ai prossimi campionati del mondo" parole di Gorgui Dieng.
Il centro senegalese dei Minnesota Timberwolves ha le idee chiare in merito alla possibilità di partecipare ai Mondiali di Spagna. "Ho parlato con coach Sarr, che tra l'altro si trova negli USA per visionare anche i giovani che militano nei college (come la point-guard di South Carolina State, Louis Adams) e sarei molto eccitato all'idea di tornare in nazionale (Dieng aveva già giocato con il Senegal nel 2011) e partecipare al Mondiale. Qui a Minneapolis sto imparando tanto da giocatori come Love, Pekovic e Turiaf".
Proprio il settore lunghi è uno dei punti di forza della nazionale africana, ma due dei giocatori simbolo come Hamady N'Diaye (che ha iniziato la stagione a Sacramento) e Saer Sene (ex Seattle Supersonics) sono alle prese con degli infortuni.
"Qualsiasi cosa il coach mi chiederà di fare io la farò, segnare, lavorare duro a rimbalzo, qualsiasi cosa. Farò tutto ciò che il coach vuole" ha concluso Dieng.
Il centro senegalese dei Minnesota Timberwolves ha le idee chiare in merito alla possibilità di partecipare ai Mondiali di Spagna. "Ho parlato con coach Sarr, che tra l'altro si trova negli USA per visionare anche i giovani che militano nei college (come la point-guard di South Carolina State, Louis Adams) e sarei molto eccitato all'idea di tornare in nazionale (Dieng aveva già giocato con il Senegal nel 2011) e partecipare al Mondiale. Qui a Minneapolis sto imparando tanto da giocatori come Love, Pekovic e Turiaf".
Proprio il settore lunghi è uno dei punti di forza della nazionale africana, ma due dei giocatori simbolo come Hamady N'Diaye (che ha iniziato la stagione a Sacramento) e Saer Sene (ex Seattle Supersonics) sono alle prese con degli infortuni.
"Qualsiasi cosa il coach mi chiederà di fare io la farò, segnare, lavorare duro a rimbalzo, qualsiasi cosa. Farò tutto ciò che il coach vuole" ha concluso Dieng.
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A. Gariboldi
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