Michele Caverni sarà il playmaker dell’Unibasket Pescara
L’Unibasket mette un altro tassello fondamentale del suo roster, confermando a Pescara il regista Michele Caverni, marchigiano classe 1996
L’Unibasket mette un altro tassello fondamentale del suo roster, confermando a Pescara il regista Michele Caverni, marchigiano classe 1996 che, nonostante la giovanissima età, ha un’importante esperienza in serie B, con anni importanti alle spalle. Un giocatore di alto livello, dunque, per l’organico Unibasket, che in questi giorni sta prendendo forma con le ufficializzazioni di rito in vista del raduno del 21 agosto.
Non poteva che essere Caverni il regista di Pescara: il giocatore, già blindato l’anno scorso con un contratto biennale dalla lungimirante dirigenza adriatica, ha disputato un’ottima stagione e ha messo in mostra i suoi enormi margini di miglioramento. Dopo gli anni di Senigallia, in cui aveva fatto vedere le sue doti ritagliandosi un importante minutaggio alle spalle dei titolari, il playmaker ha disputato un’ottima stagione, in crescendo, nonostante fosse alla prima esperienza da faro della sua squadra.
Qualche attimo di appannamento c’è stato, complice un problemino fisico e la clamorosa sequenza di infortuni che aveva flagellato il roster a disposizione coach Rajola, ma i problemi sono stati immediatamente risolti grazie al talento puro del giocatore, al suo coraggio e alla fiducia incondizionata di tutto lo staff.
Con queste premesse, l’esterno originario di Fano, alla prima stagione lontano dalla sua regione, ha potuto mettere in mostra tutte le sue qualità. Giocatore capace di giocare sia da playmaker che da guardia, è un atleta completo, che attacca il ferro, distribuisce assist, dirige il gioco e sta migliorando esponenzialmente anche l’arresto e tiro e la sua capacità di colpire dalla media distanza.
L’anno scorso ha realizzato quasi 9 punti di media, smazzando 4 assist per ogni allacciata di scarpe e ha ottenuto buone percentuali sia al tiro da due che da tre. Altissime le sue statistiche nelle partite importanti, nel momento caldo della stagione; dati che dimostrano attributi importanti per un ragazzo pronto per fare il definitivo salto di qualità.
Abbiamo chiesto a Michele Caverni un giudizio sulla sua prima stagione a Pescara, prima di riassaggiare il parquet abruzzese: “penso di poter essere soddisfatto del mio primo anno fuori casa: conoscevo l’ambiente di Pescara e Stefano Rajola mi aveva davvero convinto sul progetto dell’Amatori, ma ero comunque alla prima esperienza fuori casa e un giocatore non sa del tutto cosa aspettarsi. Sono stato fortunato perché mi sono trovato benissimo, sia con la squadra che con tutta la società. Sono contento anche della mia crescita tecnica, credo che abbiamo fatto un buon lavoro, ovviamente sono giovane e devo ancora lavorare tantissimo per migliorare ogni giorno. Penso di aver messo una base solida su cui costruire il mio secondo anno e sono davvero contento di rimanere. Con l’allenatore mi sono trovato benissimo, lo conoscevo da giocatore e sapevo che avremmo lavorato in un certo modo, credo di essere migliorato sia nella gestione del gioco che al tiro. Per me è stato importante giocare con atleti esperti, in un contesto nuovo: ho fatto un’esperienza fondamentale. Sono molto carico e guardo con soddisfazione al progetto Unibasket: Pescara è una società che da anni fa sempre bene e arriva sempre in alto e credo che allargando la base societaria e fondando questo nuovo sodalizio, possa continuare a togliersi soddisfazioni per tantissimo tempo. Credo che anche la prima squadra potrà beneficiare di questo bel clima di fiducia”.
Non poteva che essere Caverni il regista di Pescara: il giocatore, già blindato l’anno scorso con un contratto biennale dalla lungimirante dirigenza adriatica, ha disputato un’ottima stagione e ha messo in mostra i suoi enormi margini di miglioramento. Dopo gli anni di Senigallia, in cui aveva fatto vedere le sue doti ritagliandosi un importante minutaggio alle spalle dei titolari, il playmaker ha disputato un’ottima stagione, in crescendo, nonostante fosse alla prima esperienza da faro della sua squadra.
Qualche attimo di appannamento c’è stato, complice un problemino fisico e la clamorosa sequenza di infortuni che aveva flagellato il roster a disposizione coach Rajola, ma i problemi sono stati immediatamente risolti grazie al talento puro del giocatore, al suo coraggio e alla fiducia incondizionata di tutto lo staff.
Con queste premesse, l’esterno originario di Fano, alla prima stagione lontano dalla sua regione, ha potuto mettere in mostra tutte le sue qualità. Giocatore capace di giocare sia da playmaker che da guardia, è un atleta completo, che attacca il ferro, distribuisce assist, dirige il gioco e sta migliorando esponenzialmente anche l’arresto e tiro e la sua capacità di colpire dalla media distanza.
L’anno scorso ha realizzato quasi 9 punti di media, smazzando 4 assist per ogni allacciata di scarpe e ha ottenuto buone percentuali sia al tiro da due che da tre. Altissime le sue statistiche nelle partite importanti, nel momento caldo della stagione; dati che dimostrano attributi importanti per un ragazzo pronto per fare il definitivo salto di qualità.
Abbiamo chiesto a Michele Caverni un giudizio sulla sua prima stagione a Pescara, prima di riassaggiare il parquet abruzzese: “penso di poter essere soddisfatto del mio primo anno fuori casa: conoscevo l’ambiente di Pescara e Stefano Rajola mi aveva davvero convinto sul progetto dell’Amatori, ma ero comunque alla prima esperienza fuori casa e un giocatore non sa del tutto cosa aspettarsi. Sono stato fortunato perché mi sono trovato benissimo, sia con la squadra che con tutta la società. Sono contento anche della mia crescita tecnica, credo che abbiamo fatto un buon lavoro, ovviamente sono giovane e devo ancora lavorare tantissimo per migliorare ogni giorno. Penso di aver messo una base solida su cui costruire il mio secondo anno e sono davvero contento di rimanere. Con l’allenatore mi sono trovato benissimo, lo conoscevo da giocatore e sapevo che avremmo lavorato in un certo modo, credo di essere migliorato sia nella gestione del gioco che al tiro. Per me è stato importante giocare con atleti esperti, in un contesto nuovo: ho fatto un’esperienza fondamentale. Sono molto carico e guardo con soddisfazione al progetto Unibasket: Pescara è una società che da anni fa sempre bene e arriva sempre in alto e credo che allargando la base societaria e fondando questo nuovo sodalizio, possa continuare a togliersi soddisfazioni per tantissimo tempo. Credo che anche la prima squadra potrà beneficiare di questo bel clima di fiducia”.
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