IUL Basket nel segno della continuità: restano Padovani, Ricciardi e Algeri
La costruzione del roster che vedrà la IUL Basket ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie B prosegue anche nel segno della continuità
La costruzione del roster che vedrà la IUL Basket ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie B prosegue anche nel segno della continuità. Federico Padovani, Daniele Ricciardi e Giorgio Algeri, grandi protagonisti della Tiber matricola dello scorso torneo cadetto, saranno nell’organico a disposizione di coach Alex Righetti e dello staff tecnico. Tutti e tre sono delle autentiche bandiere della storica società di Montesacro e rappresenteranno un imprescindibile anello di congiunzione tra il nuovo corso e la tradizione coltivata sul parquet di Via Clelia Bertini Attilj.
Federico Padovani, per tutti “Chicco”, si appresta a vestire per la diciottesima stagione, salvo un breve intervallo ad Acquasparta, la casacca bluarancio, ma l’entusiasmo, per una serie di ragioni, è anche superiore a quello degli anni passati: “Parto con un ringraziamento doveroso a chi, fino alla scorsa stagione, ha lottato con questa maglia e permesso che la Tiber tornasse in B, perché l’Estate si è aperta con grandi novità sia tecniche, con l’annuncio di coach Righetti, che societarie rispetto al passato – è il suo primo commento – e quando mi è stato chiesto di far parte di questo progetto, non ci ho pensato due volte: per il ruolo che ho sempre ricoperto – dopo 20 anni la Tiber è una seconda casa – che per gli obiettivi assolutamente innovativi che Tiber e IUL ci offrono, per riempire un vuoto finora mai colmato, ovvero la possibilità di conciliare lo sport ad alto livello con lo studio e l’immissione nel mondo del lavoro. Infine, ma non per importanza, ho la fortuna di far parte di un gruppo di giocatori che vogliono ambire a qualcosa di importante, compreso un grande amico quale Giuliano Maresca con cui ho condiviso tutta la trafila giovanile, conquistando uno Scudetto Allievi nel ’96: non vedo l’ora di iniziare...”
Stessa età, medesima voglia di tuffarsi in questa nuova avventura anche per Daniele Ricciardi, una laurea in Scienze Politiche e l’istinto innato a crivellare le retine avversarie. Anche in questo caso, eccetto le esperienze con le canotte di Forze Armate (con Liburdi come compagno), Palestrina e Aprilia, la carriera di Ricciardi si abbina a quella della Tiber, riportata e tenuta in Serie B come già accadeva dieci anni fa, campionato di cui è stato due volte anche miglior realizzatore. “Inizio questa nuova stagione alla Tiber con lo stesso desiderio di un ragazzino che vorrebbe stare in un campo da basket tutto il giorno, nonostante 37 anni, una moglie e due bimbe piccole di cui prendermi cura – esordisce Ricciardi, 16 punti di media lo scorso anno – sono molto felice di far parte di questo progetto ed essere allenato da un ex giocatore importante come Righetti, col chiaro obiettivo di arrivare ai playoff, senza porre limiti strada facendo ai nostri sogni”.
Analoga trafila, ma di un paio di generazioni successive, per Giorgio Algeri, guardia – ala del ’95 che anche nel ritorno della Tiber in Serie B (7.6 punti in 23 minuti di media) non ha fatto mancare energia, ritmo ed intensità sui due lati del campo. Caratteristiche che ne sono valse la piena conferma anche in vista della prossima stagione: “E’ un piacere poter giocare nuovamente per la Tiber e far parte di questo nuovo progetto, nato durante l’Estate – argomenta Algeri, laureando in Ingegneria – dopo una stagione positiva e culminata con una salvezza senza passare per i playout, nonostante una squadra giovane e alla prima esperienza in B. Quest’anno l’asticella si alza, anche perché il roster è stato rinforzato con giocatori di ottimo livello, per cui spero di fornire un contributo personale importante e che aiuti la squadra a raggiungere il miglior risultato possibile”.
Federico Padovani, per tutti “Chicco”, si appresta a vestire per la diciottesima stagione, salvo un breve intervallo ad Acquasparta, la casacca bluarancio, ma l’entusiasmo, per una serie di ragioni, è anche superiore a quello degli anni passati: “Parto con un ringraziamento doveroso a chi, fino alla scorsa stagione, ha lottato con questa maglia e permesso che la Tiber tornasse in B, perché l’Estate si è aperta con grandi novità sia tecniche, con l’annuncio di coach Righetti, che societarie rispetto al passato – è il suo primo commento – e quando mi è stato chiesto di far parte di questo progetto, non ci ho pensato due volte: per il ruolo che ho sempre ricoperto – dopo 20 anni la Tiber è una seconda casa – che per gli obiettivi assolutamente innovativi che Tiber e IUL ci offrono, per riempire un vuoto finora mai colmato, ovvero la possibilità di conciliare lo sport ad alto livello con lo studio e l’immissione nel mondo del lavoro. Infine, ma non per importanza, ho la fortuna di far parte di un gruppo di giocatori che vogliono ambire a qualcosa di importante, compreso un grande amico quale Giuliano Maresca con cui ho condiviso tutta la trafila giovanile, conquistando uno Scudetto Allievi nel ’96: non vedo l’ora di iniziare...”
Stessa età, medesima voglia di tuffarsi in questa nuova avventura anche per Daniele Ricciardi, una laurea in Scienze Politiche e l’istinto innato a crivellare le retine avversarie. Anche in questo caso, eccetto le esperienze con le canotte di Forze Armate (con Liburdi come compagno), Palestrina e Aprilia, la carriera di Ricciardi si abbina a quella della Tiber, riportata e tenuta in Serie B come già accadeva dieci anni fa, campionato di cui è stato due volte anche miglior realizzatore. “Inizio questa nuova stagione alla Tiber con lo stesso desiderio di un ragazzino che vorrebbe stare in un campo da basket tutto il giorno, nonostante 37 anni, una moglie e due bimbe piccole di cui prendermi cura – esordisce Ricciardi, 16 punti di media lo scorso anno – sono molto felice di far parte di questo progetto ed essere allenato da un ex giocatore importante come Righetti, col chiaro obiettivo di arrivare ai playoff, senza porre limiti strada facendo ai nostri sogni”.
Analoga trafila, ma di un paio di generazioni successive, per Giorgio Algeri, guardia – ala del ’95 che anche nel ritorno della Tiber in Serie B (7.6 punti in 23 minuti di media) non ha fatto mancare energia, ritmo ed intensità sui due lati del campo. Caratteristiche che ne sono valse la piena conferma anche in vista della prossima stagione: “E’ un piacere poter giocare nuovamente per la Tiber e far parte di questo nuovo progetto, nato durante l’Estate – argomenta Algeri, laureando in Ingegneria – dopo una stagione positiva e culminata con una salvezza senza passare per i playout, nonostante una squadra giovane e alla prima esperienza in B. Quest’anno l’asticella si alza, anche perché il roster è stato rinforzato con giocatori di ottimo livello, per cui spero di fornire un contributo personale importante e che aiuti la squadra a raggiungere il miglior risultato possibile”.
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