IUL Basket: preso Mauro Liburdi
LA IUL Basket ingaggia Mauro Liburdi: “Sport, formazione e ricerca tre elementi che mi stanno particolarmente a cuore”
La IUL Basket non si ferma e continua la sua campagna di rafforzamento in vista della prossima stagione, ingaggiando Mauro Liburdi. Originario di Cassino, 36 anni da compiere a Dicembre, Liburdi rappresenta l’aggiunta ideale nel reparto lunghi della squadra allenata da Alex Righetti, garantendo bidimensionalità e molteplici varianti tecnico - tattiche. 200 cm di altezza, Liburdi ha lasciato subito Cassino per trasferirsi nel vivaio della Stella Azzurra Roma, prima di una lunga carriera agonistica, divisa tra Serie A e B d’Eccellenza, con le maglie di Forze Armate, Virtus Imola, Jesi, Cento, Ozzano, Firenze, Forlì, Latina e Fortitudo Bologna, quasi sempre in doppia cifra di media per punti segnati.
Nel mezzo anche una lunga e stimolante esperienza negli Stati Uniti, prima del ritorno a Cassino (12/13) in serie C, società di cui era presidente e maglia che indosserà nuovamente tre stagioni dopo, quando, da avversario, incontra Alex Righetti, che con l’Eurobasket avrà la meglio 3-1 nella finale playoff di B. Successivamente difenderà i colori di Venafro, contribuendo in maniera decisiva (19.4 pti e 9.1 rimbalzi, con 22.3 di valutazione media) alla salvezza di un team che aveva cominciato la stagione con quindici sconfitte, ma ha avuto ritmi da alta classifica (11 vittorie), con lui in campo. Infine, l’approdo a Perugia, dove disputa sei partite con la canotta di Valdiceppo, non riuscendo, nonostante la solita dose di leadership e generosità, tuttavia, ad evitare una sfortunata retrocessione ai playout alla giovane squadra umbra.
“Sono molto motivato a disputare una stagione da protagonista fin dall’inizio, dopo le ultime cinque stagioni in cui sono sempre subentrato a stagione in corso – è il suo primo commento dopo la firma – per aver dato priorità ad altri aspetti, come lo studio, rispetto alla pallacanestro giocata. Ma adesso sono pronto a ridare al basket la giusta centralità, per dimostrare, a 36 anni, di avere la stessa voglia, energia e consistenza fisica per fare bene in una squadra dal grande potenziale come la nostra”.
Esperienza che, sommata agli anni vissuti negli Stati Uniti, gli hanno permesso di cogliere appieno la necessità di abbinare al lo sport ad una carriera anche fuori dal parquet, aspetto probabilmente decisivo nella scelta di sposare il progetto IUL: “Sono orgoglioso che una iniziativa del genere riunisca tre elementi che mi sono particolarmente a cuore, come sport, istruzione e ricerca. Credo che, così come già accade con successo negli Stati Uniti, sia un connubio che porti più frutti di quanto si pensi e conosco già tanti giocatori che si dedicano allo studio e alla formazione, cominciando a pensare anche a quando la carriera agonistica sarà finita. Per questo sono curioso di vedere come potrà contribuire allo sviluppo di questo progetto”.
Nel mezzo anche una lunga e stimolante esperienza negli Stati Uniti, prima del ritorno a Cassino (12/13) in serie C, società di cui era presidente e maglia che indosserà nuovamente tre stagioni dopo, quando, da avversario, incontra Alex Righetti, che con l’Eurobasket avrà la meglio 3-1 nella finale playoff di B. Successivamente difenderà i colori di Venafro, contribuendo in maniera decisiva (19.4 pti e 9.1 rimbalzi, con 22.3 di valutazione media) alla salvezza di un team che aveva cominciato la stagione con quindici sconfitte, ma ha avuto ritmi da alta classifica (11 vittorie), con lui in campo. Infine, l’approdo a Perugia, dove disputa sei partite con la canotta di Valdiceppo, non riuscendo, nonostante la solita dose di leadership e generosità, tuttavia, ad evitare una sfortunata retrocessione ai playout alla giovane squadra umbra.
“Sono molto motivato a disputare una stagione da protagonista fin dall’inizio, dopo le ultime cinque stagioni in cui sono sempre subentrato a stagione in corso – è il suo primo commento dopo la firma – per aver dato priorità ad altri aspetti, come lo studio, rispetto alla pallacanestro giocata. Ma adesso sono pronto a ridare al basket la giusta centralità, per dimostrare, a 36 anni, di avere la stessa voglia, energia e consistenza fisica per fare bene in una squadra dal grande potenziale come la nostra”.
Esperienza che, sommata agli anni vissuti negli Stati Uniti, gli hanno permesso di cogliere appieno la necessità di abbinare al lo sport ad una carriera anche fuori dal parquet, aspetto probabilmente decisivo nella scelta di sposare il progetto IUL: “Sono orgoglioso che una iniziativa del genere riunisca tre elementi che mi sono particolarmente a cuore, come sport, istruzione e ricerca. Credo che, così come già accade con successo negli Stati Uniti, sia un connubio che porti più frutti di quanto si pensi e conosco già tanti giocatori che si dedicano allo studio e alla formazione, cominciando a pensare anche a quando la carriera agonistica sarà finita. Per questo sono curioso di vedere come potrà contribuire allo sviluppo di questo progetto”.
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