IUL Basket, Alex Righetti è il nuovo allenatore: “Progetto in cui credo molto”
Sarà Alex Righetti a guidare la IUL Basket nel prossimo campionato di Serie B
Sarà Alex Righetti a guidare la IUL Basket nel prossimo campionato di Serie B. IUL e Tiber hanno individuato, infatti, nell’argento olimpico ad Atene 2004 la figura giusta da mettere a capo del progetto appena presentato. Righetti, diventato Allenatore Nazionale dopo aver brillantemente superato e sostenuto il corso di Bormio l’estate scorsa, ha portato l’Under 18 Elite dell’Eurobasket al titolo regionale Fascia “B” ed è ora pronto per la prima avventura su una panchina senior.
“Sarà tutto nuovo e ben diverso rispetto al mio passato da giocatore, ringrazio l’Eurobasket per le emozioni
vissute in questi ultimi quattro anni, IUL e Tiber per aver pensato a me come allenatore, pur non avendo
ancora alcuna esperienza tra i senior, di un progetto nato dalla loro sinergia in cui credo molto. Lo reputo un
progetto fondamentale dal punto di vista sociale e sportivo, proprio perché da giocatore ho vissuto il basket
in tutte le sue fasi", le prime parole ufficiali di Righetti da capo allenatore della IUL Basket.
Proprio le forti motivazioni a sposare entrambi i binari di un discorso così innovativo hanno fatto sì che si
identificasse in Righetti il profilo ideale per guidare la IUL Basket, nella piena consapevolezza di come
l’attività agonistica sarà accompagnata da un interessante primo approccio al mondo della formazione e del
lavoro.
"La carriera agonistica è meravigliosa ed auguro ad ogni ragazzo che fa sport di riuscire ad arrivare ad alti
livelli, ma 10-15 anni passano velocemente e bisogna in un attimo riuscire a reinventarsi in un altro campo,
una volta smesso di giocare – argomenta ancora il neo coach della IUL Basket, che è anche proprietario di
un prestigioso circolo paddle a Roma con l’amico Davide Bonora - IUL e Tiber, quindi, daranno la possibilità
ai ragazzi non solo di affrontare un campionato importante ed impegnativo come la B, ma parallelamente di
studiare e lavorare su dei progetti che li aiutino ad entrare gradualmente nel mondo del lavoro: auguro loro
che duri molto di più di una carriera sportiva”