La Gimar Basket Lecco firma Luigi Brunetti
Il lungo firma a Lecco
Luigi Brunetti, classe 1988 (205 cm per 102 kg), sarà il nuovo pivot della Gimar Basket Lecco versione 2018-2019. Nelle ultime due stagioni Brunetti è stato protagonista con la canotta di Barcellona (serie B girone D) dove è stato compagno dell’altro nuovo acquisto lecchese Michael Teghini. Nella scorsa regular-season ha messo a segno 11,6 punti e 8,2 rimbalzi in 30’ di impiego medio; 9 punti e 5,7 rimbalzi nelle nove partite di playoff disputate; 7 punti e 4 rimbalzi alla Final Eight di Coppa Italia. Nel 2016-2017 Brunetti ha messo a referto 13,2 punti e 7,6 rimbalzi in 31’; 12,7 punti e 7,7 rimbalzi nelle sette partite di playoff. La stagione precedente il pivot è stato nostro avversario in serie B con la canotta di Mortara: 15,7 punti e 8,2 rimbalzi in 36’. Nel 2014-2015 Brunetti ha giocato in serie C a San Severo (10,6 punti), nel 2013-2014 a Monteroni (serie B, 11,5 punti e 8,3 rimbalzi in 31’), nel 2012-2013 a Mola (serie C, 15,8 punti e 8,1 rimbalzi in 34’). Nella sua carriera ha vestito anche le maglie di Porto Sant’Elpidio, Fossombrone, Lumezzane, Capo d’Orlando, Ceglie, Bisceglie, Follo.
Ecco le sue prime parole da neo bluceleste: “Sono molto felice di intraprendere questa nuova avventura. È stata decisiva la chiamata di coach Paternoster, che mi ha illustrato le ambizioni della società e non ho avuto più esitazioni. Sto vedendo la squadra che sta nascendo e sono convinto che ci sia il giusto mix di esperienza e giovani di valore. Il mio ruolo? Sono un centro moderno che si mette a disposizione della squadra e sa muoversi sia fronte che spalle a canestro. Il mio marchio di fabbrica è il tiro da fuori. La prossima stagione? Non ci sarà l’ammazza campionato: dobbiamo essere ambiziosi perché potremo dire la nostre ed essere la sorpresa del girone”.
Ecco le sue prime parole da neo bluceleste: “Sono molto felice di intraprendere questa nuova avventura. È stata decisiva la chiamata di coach Paternoster, che mi ha illustrato le ambizioni della società e non ho avuto più esitazioni. Sto vedendo la squadra che sta nascendo e sono convinto che ci sia il giusto mix di esperienza e giovani di valore. Il mio ruolo? Sono un centro moderno che si mette a disposizione della squadra e sa muoversi sia fronte che spalle a canestro. Il mio marchio di fabbrica è il tiro da fuori. La prossima stagione? Non ci sarà l’ammazza campionato: dobbiamo essere ambiziosi perché potremo dire la nostre ed essere la sorpresa del girone”.
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