Faenza, il GM Baccarini fa chiarezza sui motivi che hanno portato al ricorso
Il general manager Andrea Baccarini a nome della società, fa chiarezza in merito ai motivi che hanno portato la società a presentare ricorso
Il general manager Andrea Baccarini a nome della società, fa chiarezza in merito ai motivi che hanno portato la società a presentare ricorso al termine della partita contro il Green Basket Palermo.
“In merito a quanto accaduto nel finale di gara tra Green Basket Palermo e Rekico Faenza della partita giocata domenica 15 ottobre e terminata 85-83, desidero fare chiarezza, perché in queste ore si sono lette cose non veritiere e che hanno messo in cattiva luce la nostra società. In undici anni di vita i Raggisolaris non hanno mai presentato ricorso al termine di una partita, ma in questa occasione la dirigenza ha pensato fosse il caso di farlo per far valere i propri diritti davanti ad un errore che ha condizionato il finale di gara.
Questo per far capire che non abbiamo avuto una caduta di stile ad avere fatto ricorso e non abbiamo giocatori che senza una motivazione vanificano una potenziale azione decisiva, tirando da metà campo. I motivi che hanno spinto alla nostra azione, sono dovuti a quando nel finale di gara, gli ufficiali di campo seduti al tavolo hanno comunicato ai giocatori di entrambe le squadre e agli arbitri che mancavano 77 centesimi e non 7’7 secondi, tanto che gli stessi arbitri lo hanno riportato ad entrambe le panchine.
La comunicazione errata e l’unico tabellone posto alle spalle delle panchine (scomodo da consultare a partita in corso anche dai giocatori e dallo staff del Green Basket) che indicava 0077, ha portato il nostro giocatore a tirare da metà campo. A fine gara gli stessi arbitri si sono scusati dell’errore.
Mi preme però sottolineare che mai nei nostri comunicati ci siamo permessi di criticare la società Green Basket Palermo, che ci ha accolti nella maniera migliore, e i loro tesserati. Concludo dicendo che il Green Basket Palermo ha meritato più di noi
di vincere, ma il finale ha condizionato la gara e per questo motivo abbiamo presentato ricorso”.
“In merito a quanto accaduto nel finale di gara tra Green Basket Palermo e Rekico Faenza della partita giocata domenica 15 ottobre e terminata 85-83, desidero fare chiarezza, perché in queste ore si sono lette cose non veritiere e che hanno messo in cattiva luce la nostra società. In undici anni di vita i Raggisolaris non hanno mai presentato ricorso al termine di una partita, ma in questa occasione la dirigenza ha pensato fosse il caso di farlo per far valere i propri diritti davanti ad un errore che ha condizionato il finale di gara.
Questo per far capire che non abbiamo avuto una caduta di stile ad avere fatto ricorso e non abbiamo giocatori che senza una motivazione vanificano una potenziale azione decisiva, tirando da metà campo. I motivi che hanno spinto alla nostra azione, sono dovuti a quando nel finale di gara, gli ufficiali di campo seduti al tavolo hanno comunicato ai giocatori di entrambe le squadre e agli arbitri che mancavano 77 centesimi e non 7’7 secondi, tanto che gli stessi arbitri lo hanno riportato ad entrambe le panchine.
La comunicazione errata e l’unico tabellone posto alle spalle delle panchine (scomodo da consultare a partita in corso anche dai giocatori e dallo staff del Green Basket) che indicava 0077, ha portato il nostro giocatore a tirare da metà campo. A fine gara gli stessi arbitri si sono scusati dell’errore.
Mi preme però sottolineare che mai nei nostri comunicati ci siamo permessi di criticare la società Green Basket Palermo, che ci ha accolti nella maniera migliore, e i loro tesserati. Concludo dicendo che il Green Basket Palermo ha meritato più di noi
di vincere, ma il finale ha condizionato la gara e per questo motivo abbiamo presentato ricorso”.
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